Claudia Morgoglione
La Repubblica
E' un momento magico, per loro. Prima il boom televisivo, con le gag che fanno impazzire il pubblico di Zelig. Poi la consacrazione definitiva, sul palco dell'ultimo Sanremo baciato dalla fortuna e dall'audience. E ora, per il duo comico Ale & Franz, il debutto sul grande schermo, col film La terza stella da venerdì nelle sale.
Distribuita da Medusa, diretta da Alberto Ferrari (già regista dei loro spettacoli teatrali), la pellicola è una commedia un po' surreale, un po' "nera", su due cognati che vivono in un paesino in cui il grande evento, quello che influenza le vite di tutti gli abitanti, è la partita a scacchi vivente che si svolge annualmente nella piazza. E della squadra più sfigata fanno parte anche i due protagonisti, l'albergatore maniacale-razionale (Ale) e suo cognato gentile, lunatico e procacciatore di guai (Franz). Ma stavolta i loro battibecchi, nonché l'incontro scacchistico, si incroceranno con un "colpo" progettato da tre criminali, tra cui la bella ucraina Ada (Petra Faksova).
Questa la trama. Ma a dominare, come ovvio, sono le occasioni comiche create dall'interazione tra i due personaggi; gag in cui spesso si inserisce la moglie di Ale (Francesca Giovannetti), dolce e stralunata quasi quanto suo fratello Franz. Basterà a catturare il pubblico cinematografico? Vedremo: spesso quello che funziona in tv può non funzionare al cinema, come dimostrano alcuni film girati da personaggi carismatici del piccolo schermo come Sabina Guzzanti o Luciana Littizzetto.
Loro due, comunque, ci credono. O almeno ci sperano: "Vorremmo che con questo film per noi cominci un ciclo - si augura Franz, alla conferenza stampa di presentazione - è stato bello entrare in un mondo bello e vasto come quello del cinema, e ci piacerebbe farci ancora un giretto". Come è capitato, ad esempio, ad Aldo Giovanni & Giacomo, trio comico televisivo che ha sfondato anche sul grande schermo.
Il tentativo, insomma, è impegnativo, nonché generoso. E senza dubbio non volgare: nemmeno una parolaccia né situazioni maliziose, caratteristiche che rendono il prodotto adatto anche ai bambini. Inoltre nel film non ci sono solo le inevitabili gag del duo, ma anche una serie di altri personaggi che la rendono, in qualche modo, una commedia corale. E a sottolineare la diversità dei due mezzi - il veloce scketch tv, rispetto a una pellicola che dura 98 minuti - è ancora Franz: "Le nostre battute televisive possono essere riciclate in teatro, ma non certo al cinema. E infatti qui, in oltre un'ora e 35, non troverete nemmeno una battuta del nostro repertorio".
Quanto ai modelli, i due comici non ammettono "debiti", rispetto ai loro colleghi del passato. Anche se Ale ammette una debolezza, risalente all'infanzia, "per Sordi, Gene Wilder, Jerry Lewis". E anche sui progetti futuri la strana coppia si mantiene vaga: "Per ora siamo completamente immersi nell'avventura della Terza stella - spiegano - per la prossima stagione non sappiamo nemmeno se torneremo a Zelig...".
Ultima annotazione: la pellicola ha una colonna sonora che conta ben quattro canzoni dell'ultimo album di Mina, insieme alla musica originale scritta dal figlio della grande artista, Massimiliano Pani. Interpellato sul come sono riusciti a convincerla a cedere suoi brani, il regista Alberto Ferrari rivela: "Ce li ha dati perché è lei, in prima persona, una fan di Ale & Franz".
Da La Repubblica, 9 marzo 2005
di Claudia Morgoglione, 9 marzo 2005