francesco2
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giovedì 30 dicembre 2010
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la leggenda dell'isola oltre l'oceano
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La sfida di Jackson, rispetto ai "CVommerciali" "Signori degli Anelli",stavolta è diversa, si tratta di "rifare" un'opera e già esistente. King Kong poi è un PERSONAGGIO la cui animalità non viene compresa dagli esseri umani; quindi, il tutto va (Ri) visto senza (s) cadere nel politicamente corretto, rendendo però un ampio concetto di "Humanitas" (O..."Animalitas")evitando incursioni nel ridicolo, come quelle del pessimo "Frankestein" di Branagh.
Un parallelo con un altro kolossal, il "Titanic" di Cameron, è che entrambe le opere devono rendere il senso di un'epoca: in questo caso gli anni'30 con la loro decadenza, momento di passaggio tra le due guerre, in cui nei locali dove lavora la Watts si cerca di dimenticare un periodo di miseria cronica.
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La sfida di Jackson, rispetto ai "CVommerciali" "Signori degli Anelli",stavolta è diversa, si tratta di "rifare" un'opera e già esistente. King Kong poi è un PERSONAGGIO la cui animalità non viene compresa dagli esseri umani; quindi, il tutto va (Ri) visto senza (s) cadere nel politicamente corretto, rendendo però un ampio concetto di "Humanitas" (O..."Animalitas")evitando incursioni nel ridicolo, come quelle del pessimo "Frankestein" di Branagh.
Un parallelo con un altro kolossal, il "Titanic" di Cameron, è che entrambe le opere devono rendere il senso di un'epoca: in questo caso gli anni'30 con la loro decadenza, momento di passaggio tra le due guerre, in cui nei locali dove lavora la Watts si cerca di dimenticare un periodo di miseria cronica. Sulla nave si respira questa atmosfera dolceamara, che si nutre del pionerismo degli uomini e del simpatico imbarazzo dell'attrice australiana, che ne approfitta per i primi ammiccamenti con Brody: eppure in quelle scene, se si guarda sottopelle, è già presente il dramma di una (Futura) coppia che va incontro aa un destino (Parzialmente) triste, perché la cupidigia di un ambizioso regista -Personaggio in realtà macchiettistico- li spingerà ad una tragica disavventura nel "Mare ........monstrum, anziché nostrum",proprio nell'accezione latina del termine, perché King è quello che va oltre la nostra comprensione. Nella sua grande piccolezza, lo ammiriamo (?) mentre vede "danzare" un essere umano come Naomi, come noi, piccoli nella nostra grandezza. Chissà se ne è sedotta, se ciò avviene solo perché annienta altre creature che avevano messo la sua vita a repentaglio, o c'è qualcosa di più (Una matrice erotica, già prsente a quanto pare nell'edizione del '75, un amore, del fascino per la natura al suo stato primordiale, che sovrasta fisicamente tutto ciò che la circonda?): forse in realtà King è il cinema, che come i caratteri cubitali nel bellissimo "Bastardi senza gloria" di Tarantino è grande, più della nostra vita, che (Forse) mai come in quegli anni era piccola. Quella del film che vuole girare il regista Eè una metafora più interessante di quanto non possa sembrare. Al di là della noia che, diciamolo, fa anche capolino nella seconda parte, questo personaggio ne gira uno solo: la morte, l' (auto) distruzione che gli esseri umani si autoinfliggono quando vogliano confrontarsi con ciò che è più grande di loro, in pieno
delirio di onnipotenza novecentesco, a cavallo (so di ripetermi) tra due conflitti mondiali.
Ma la lezione, tante vite umane perse, non è sufficiente, si pretende che il "Monstrum" venga privato della dimensione selvaggia, che diventi piccolo in quanto bestia rispetto alla grandezza dell'essere umano. La Watts non lo vuole, si sottrae, sicuramente per non soffrire, forse, anche per non cedere a strane tentazioni. Il piano fallisce, e King cerca un essere umano che non lo aveva fatto s entire BESTIA, ma ANIMALE. si (Ri)stabilirà tra i due una bellissima simbiosi nel godere di quel crudele ma anche grande spettacolo che è la natura, nei suoi aspetti poetici come in quelli ludici. Mai crudele però come gli esseri umani, che annienteranno la BESTIA, non l'ANIMALE. E non era la bestia che aveva ceduto alla bella, come dirà l'ambizioso regista nel finale dl film. Siamo noi che nella bestialità ci crediamo sovrani del mondo, come DI CAprio in "Titanic"Ancora!), e pretendiamo di girare film inverosimili, senza goderci quello che abbiamo davanti ai nostri occhi.
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lady libro
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lunedì 27 dicembre 2010
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e' bellissimo...
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Semplicemente un vero e proprio capolavoro. Peter Jackson ha fatto centro ancora una volta, senza deludere nessuno.
Ha diretto un film in cui si può trovare di tutto: avventura, azione, humor, amore, sentimenti, mistero... E' proprio questa "minestra" che rende il film bellissimo.
Naomi Watts è semplicemente perfetta nel ruolo di Ann Darrow (a differenza di Fay Wray e Jessica Lange, infatti, lei si dimostra molto più "innamorata" e consapevole di quella creatura che combatte e muore per lei), Jack Black si dimostra bravissimo anche in un film complesso come questo e, ovviamente, non ci priva della sua fantastica comicità. Anche Adrien Brody risulta convincente e molto romantico, coraggioso e intrepido.
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Semplicemente un vero e proprio capolavoro. Peter Jackson ha fatto centro ancora una volta, senza deludere nessuno.
Ha diretto un film in cui si può trovare di tutto: avventura, azione, humor, amore, sentimenti, mistero... E' proprio questa "minestra" che rende il film bellissimo.
Naomi Watts è semplicemente perfetta nel ruolo di Ann Darrow (a differenza di Fay Wray e Jessica Lange, infatti, lei si dimostra molto più "innamorata" e consapevole di quella creatura che combatte e muore per lei), Jack Black si dimostra bravissimo anche in un film complesso come questo e, ovviamente, non ci priva della sua fantastica comicità. Anche Adrien Brody risulta convincente e molto romantico, coraggioso e intrepido.
Sono tre ore di film incantevoli, che non ti fanno staccare gli occhi dallo schermo, nonostante la presenza di alcune scene superflue (l'inseguimento dei dinosauri e gli insetti giganti nel crepaccio).
Assolutamente indimenticabili le scene fra Ann e Kong: quando lui la rapisce, la salva e la protegge dai tre dinosauri, quando guardano il tramonto dall' Isola del Teschio, Kong che cerca la sua amata per la città, Ann che si rifiuta di partecipare allo spettacolo ma, soprattutto, la scena cult in cui Kong porta Ann sull'Empire State Building e lotta contro gli aeroplani per la propria sopravvivenza (e per quella della donna che ama).
Un film commovente che difficilmente lascia il cuore di chi lo ha apprezzato.
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arby96
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domenica 21 novembre 2010
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king kong il re del cinema
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Mai vista una cosa del genere. Bellissimo, straripante di effetti speciali! Vi terrà incollati davanti al televisore per tre ore, tre ore che riescono ad incantare, fino al drammatico finale.
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marvelman
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venerdì 16 luglio 2010
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bellissimo capolvoro
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Dopo l'eccelsa sotto ogni punto di vista trilogia dell'Anello, Peter Jackson non delude e ripropone per la terza volta un classico di avvenura che porta alla luce il grande Kong del 1933 dimenticato con lo scivolone del '77. Qui lo scimmione è reale anche se realizzato dai maghi da oscar della Weta digital e la giungla, con la sua fauna e i suoi dinosauri, parla ed esprime tutto l'aspetto selvaggio di un mondo perduto e isolato in mezzo alla nebbia. Le torbide atmosfere serpicanti e lussureggianti catturano l'attenzione dello spett
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alex41
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domenica 25 aprile 2010
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un ottimo remake di un ottimo film!
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Riecco Peter Jackson all'opera nel remake del più grande gorilla del mondo del cinema: King Kong in carne e ossa. Come tutti sanno, Jackson riesce a "colpire" il pubblico grazie ai suoi filmoni fantastici ricchi di: scenografie stupende e adatte (vedi Il Signore Degli Anelli), effetti speciali grandiosi e un ottimo montaggio sonoro. E' tornato Jackson, a ricostruire un mito della storia del cinema, in un remake molto ben fatto che si adatta ai giorni nostri. La scena finale poi, è da definire veramente "cult", poi gli attori sono molto bravi (da Naomi Watts a Jack Black, che ottiene il suo primo ruolo serio, e un avvincente come sempre Adrien Brody). Il film "spacca", è ben costruito, ben fatto.
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Riecco Peter Jackson all'opera nel remake del più grande gorilla del mondo del cinema: King Kong in carne e ossa. Come tutti sanno, Jackson riesce a "colpire" il pubblico grazie ai suoi filmoni fantastici ricchi di: scenografie stupende e adatte (vedi Il Signore Degli Anelli), effetti speciali grandiosi e un ottimo montaggio sonoro. E' tornato Jackson, a ricostruire un mito della storia del cinema, in un remake molto ben fatto che si adatta ai giorni nostri. La scena finale poi, è da definire veramente "cult", poi gli attori sono molto bravi (da Naomi Watts a Jack Black, che ottiene il suo primo ruolo serio, e un avvincente come sempre Adrien Brody). Il film "spacca", è ben costruito, ben fatto. SUPERPETERJACKSON ha colpito ancora!
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marki
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sabato 17 aprile 2010
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amore e azione nell'isola del teschio
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Dopo averci stupito con le sue visioni horror-demenziali ( Fuori di testa e Splatters – gli schizza cervelli ), con la sua Terra di Mezzo ( la Trilogia del Signore degli Anelli ), il premio Oscar Peter Jackson realizza quello che è il remake del classico film dell’orrore King Kong del 1933.
La storia del grande scimmione che da una natura contaminata dall’aspra lotta per la sopravvivenza è trasportato nella civiltà, ha probabilmente colpito nel profondo questo regista di ottimo livello fino a spingerlo alla realizzazione del suo quarto film nel III millennio.
King Kong di Peter Jackson oltre ad essere uno dei film più acclamati degli ultimi anni è anche una vittoria schiacciante contro la censura che in quel lontano 1933, all’epoca del cinema muto, tagliò dal film le creature di Skull Island che terrorizzarono il grande pubblico.
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Dopo averci stupito con le sue visioni horror-demenziali ( Fuori di testa e Splatters – gli schizza cervelli ), con la sua Terra di Mezzo ( la Trilogia del Signore degli Anelli ), il premio Oscar Peter Jackson realizza quello che è il remake del classico film dell’orrore King Kong del 1933.
La storia del grande scimmione che da una natura contaminata dall’aspra lotta per la sopravvivenza è trasportato nella civiltà, ha probabilmente colpito nel profondo questo regista di ottimo livello fino a spingerlo alla realizzazione del suo quarto film nel III millennio.
King Kong di Peter Jackson oltre ad essere uno dei film più acclamati degli ultimi anni è anche una vittoria schiacciante contro la censura che in quel lontano 1933, all’epoca del cinema muto, tagliò dal film le creature di Skull Island che terrorizzarono il grande pubblico.
Ma i pupazzetti della versione del 33 fanno quasi ridere se confrontati con gli imponenti dinosauri ( dal gigantesco diplodoco al terrificante tirannosauro ) realizzati con la computer-graphic.
Quarta collaborazione con Andy Serkis ( Gollum ne Il signore degli Anelli ) che interpreta anche questa volta un personaggio completamente digitale ma che veste il ruolo di protagonista del film: King Kong.
Oltre ad essere un action, King Kong è anche un film dove si parla d’amore, quello fra il grande gorilla e la bella dai capelli dorati.
È il filo sottile che lega ancora gli uomini dai primati da cui discendiamo, perché Jackson, probabilmente anche senza volerlo, ha messo in mostra una teoria evoluzionistica molto potente: e se l’amore fosse un istinto primordiale?
Perché quello fra Kong e Ann è un vero amore e Kong è l’amante perfetto quello che ama con il cuore e che è disposto a morire pur di salvare la sua amata da coloro che considera una minaccia.
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giusy7813
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mercoledì 31 marzo 2010
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bellissimo
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il film l'ho trovato bellissimo...chiaramente per gli amanti del genere!!! è un film di fantascienza, è veloce, piacevole e con effetti speciali discreti.... non ti annoi manco un minuto. tenerissimo il gorilla, a volte mi faceva talmente tenerezza che non riuscivo a gurdare... avrei preferito una fine diversa... in ogni caso lo consiglio: guardatelo.
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joker91
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lunedì 29 marzo 2010
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jackson si confronta con kong
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un ottimo film senza ombra di dubbio,jackson dopo la sua trilogia dell anello capolavoro si confronta con il mostro kong portato sul grande schermo per la prima volta nel 33.
un film molto ben fatto e devo riconoscere che rendere credibile una storia già vista in passato molte volte era davvero difficile.
un buon film che merita anche per le interpretazioni della watts molto brava come anche black,brody invece non mi ha entusiasmato molto.
un film che va visto soloprattutto dagli amanti del genere
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jayan
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giovedì 26 novembre 2009
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ben fatto ma molto tecnologico e senza sentimenti
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E' un film ben fatto, un ottimo remake, ma è pressoché privo di sentimenti. Forse l'unico a espriemere qualche sentimento è proprio lo scimmione, King Kong, ma quello è soltanto un pupazzo. Gli attori eccellono poco, in particolare Adrien Brody, che sembra un po' scemo... è un genere di film che non fa per lui, dopo averci regalato la straordinaria interpretazione del "Pianista"... Lei, Naomi Watts, sembra solo una bambina che gioca con il gigante, ma anche lei non mostra amore, forse solo riconoscenza. E poi il film è troppo un coacervo di effetti tecnologici, tutti quegli esseri mostruosi e orripilanti, come i vermi, i ragni, gli insetti, i pipistrelli... tutti enormi tranne i dinosauri. Anche gli africani sono mostruosi e cattivi.
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E' un film ben fatto, un ottimo remake, ma è pressoché privo di sentimenti. Forse l'unico a espriemere qualche sentimento è proprio lo scimmione, King Kong, ma quello è soltanto un pupazzo. Gli attori eccellono poco, in particolare Adrien Brody, che sembra un po' scemo... è un genere di film che non fa per lui, dopo averci regalato la straordinaria interpretazione del "Pianista"... Lei, Naomi Watts, sembra solo una bambina che gioca con il gigante, ma anche lei non mostra amore, forse solo riconoscenza. E poi il film è troppo un coacervo di effetti tecnologici, tutti quegli esseri mostruosi e orripilanti, come i vermi, i ragni, gli insetti, i pipistrelli... tutti enormi tranne i dinosauri. Anche gli africani sono mostruosi e cattivi. E il regista, che assomiglia a Orson Wells (ma non per statura), dimostra la sua avidità di fama e successo, al punto da sacrificare i suoi amici pur di realizzare il film o catturare King Kong. Ci sono troppi film insieme: da "Il signore degli anelli" a "Jurassik park" a storie del gener horror, fino, ultimo al remake di King Kong. Preferisco il film originale, non era fatto bene, non c'era l'uso di tanta tecnologia, ma era si un bel film, adatto anche ai bambini. Questo film, come altri andrebbe vietato ai minori di 14 anni. Tutti quei mostri rimangono impressi nella memoria dei bambini. Questo film è come un grande gioco tecnologico... senza anima!
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capitan_ventosa
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giovedì 8 ottobre 2009
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divertente
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da vedere durante una lunga e noiosa serata per svagarsi un pò.... sarebbe anche da 4 stelle se la prima parte fosse stata un pò tagliata... nel complesso un buon film....
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