I fantastici 4

Roberto Nepoti

L’ultimo (per ora) adattamento di un comic-book de1la Marvel ribalta il pro getto che ha presieduto ai vari Spiderman, Hulk e X-Men. Là, secondo la ricetta dei fumetti d’origine, si mettevano in scena “supereroi con superproblemi”. I fantastici 4 si occupano, piuttosto, di beghe personali e maneggi d’amore, in un prodotto molto più calibrato sul pubblico dei teen-ager (che negli Usa hanno apprezzato, facendo dei film uno dei pochi successi di una stagione assai fiacca per i blockbuster) e diretto da un esperto videoclipparo. Durante una missione spaziale, quattro astronauti sono colpiti da radiazioni che ne fanno altrettanti organismi geneticamente modificati. Reed prende le forme variabili di Mr. Fantastic, una specie di tiramolla; Susan acquista i poteri della Donna Invisibile; Johnny, la Torcia Umana, può trasformarsi in una specie di uccello di fuoco; quanto a Ben, il più riluttante, diventa pura forza con le sembianze mostruose della Cosa. Non resta che trovar lo-ro un avversario adeguato: occorrenza cui si provvede tramite Mr. Destino, sfigurato genio del male. Il problema è che il film impiegala maggior parte del tempo a esporre tutte le premesse, soffermandosi sulla scoperta dei vari superpoteri acquisiti per caso come se si trattasse del “pilot” di una potenziale serie. Il che lascia poco spazio allo sviluppo dell’azione, che si avvale di una regia abbastanza spettacolare e di buoni effetti visivi ma resta confinata in un pugno di sequenze.
Da La Repubblica, 17 settembre 2005


di Roberto Nepoti, 17 settembre 2005