raystorm
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mercoledì 30 agosto 2006
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domino – testa vivi. croce…
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Nel 2006 arriva l’ultima fatica del regista inglese Tony Scott (Nemico Pubblico). Dopo aver raccontato la vendetta metropolitana con “Man on fire”, decide di cimentarsi in un film biografico, ed eccolo a raccontarci per immagini la vita di Domino Harvey ex modella divenuta cacciatrice di taglie, famosa negli States grazie ad un reality show con protagonisti lei e soci in azione. Probabilmente questo personaggio era l’unico di cui Scott avrebbe potuto dirigere la biografia, la ragazza, deceduta prima della fine delle riprese, neanche a farlo apposta è la versione reale della personalità tipica dei protagonisti dei film del cineasta. Se ci guardiamo indietro, alle pellicole sperimentali di inizio carriera, è innegabile non notare come la quasi totalità dei personaggi portati su celluloide da Scott siano personalità “dannate”, destinate a cadere sempre più nell’oscurità nonostante gli attimi di gloria conquistati.
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Nel 2006 arriva l’ultima fatica del regista inglese Tony Scott (Nemico Pubblico). Dopo aver raccontato la vendetta metropolitana con “Man on fire”, decide di cimentarsi in un film biografico, ed eccolo a raccontarci per immagini la vita di Domino Harvey ex modella divenuta cacciatrice di taglie, famosa negli States grazie ad un reality show con protagonisti lei e soci in azione. Probabilmente questo personaggio era l’unico di cui Scott avrebbe potuto dirigere la biografia, la ragazza, deceduta prima della fine delle riprese, neanche a farlo apposta è la versione reale della personalità tipica dei protagonisti dei film del cineasta. Se ci guardiamo indietro, alle pellicole sperimentali di inizio carriera, è innegabile non notare come la quasi totalità dei personaggi portati su celluloide da Scott siano personalità “dannate”, destinate a cadere sempre più nell’oscurità nonostante gli attimi di gloria conquistati. Ecco quindi Domino, outsider fin da bambina, incapace di trovare una propria posizione nella società dalla morte del padre/attore Laurence Harvey, la vediamo quindi abbandonare la sua carriera di modella con la stessa semplicità con cui lascerà la propria istruzione, iniziando la sua escalation da cacciatrice di taglie assieme a Ed Mosbey (Mickey Rourke) e Choco (Edgar Ramirez). Da li in poi la sua lenta strada di successi la porterà ancora una volta alla perdita di tutto quello che amava ed in cui credeva. Tony Scott mette in scena tutto il suo armamentario migliore, dal montaggio serrato, alle riprese ad angolazioni multiple, senza dimenticarsi di curare la colonna sonora, per creare un blockbuster cinico, cupo e violento. La vita di Domino Harvey sceneggiata da Richard Kelly (Donnie Darko) viene sparata a velocità da capogiro sullo schermo dal regista inglese, trasformando un classico biopic in un fumettone che non si risparmia nulla. Scott non si tira indietro quando deve essere esplicito, come non ha paura di giocare con sbalzi temporali per mantenere viva l’attenzione dello spettatore, la sceneggiatura evita volutamente alcune parti “oscure” della protagonista con il risultato voluto, ed ottenuto, di trasformare in leggenda le gesta della sexy bounty hunter. A supportare la storia troviamo un cast composto dalla bellissima Keira Knigthley (Ragione e Sentimento) disinvolta nei panni della donna maschiaccio, un Mickey Rourke (Angel Heart) che si è cucito addosso il suo personaggio alla perfezione, Edgar Ramirez che ha lo sguardo indiavolato e freddo quanto basta per rendere credibile “Choco”, ed infine dei comprimari che vanno dalla sempre splendida Jaqueline Bisset al caloroso Delroy Lindo. Il vero problema di un film come “Domino” sta nel suo creatore, Tony Scott che come detto sopra non risparmia nulla del suo “armamentario” classico, ed è qui che cade in fallo. Purtroppo alla lunga la pellicola rischia di diventare ridondante, relegando lo spettatore alla noia, ma questo è forse il dilemma che hanno tutte le pellicole di questo cineasta. Quindi diviene veramente difficile trarre un giudizio in merito al risultato ottenuto. Da un lato troviamo tutto quello che caratterizza il cinema del regista inglese, ma per molti questi elementi sono le sue peggiori abitudini. Proprio come la filosofia di vita del protagonista anche il gradimento di questa pellicola va, probabilmente lasciato al caso: testa o croce? Chi scrive invece senza tanti giochetti può solamente dire di essersi divertito durante la visione frastagliata della vit
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il cicchino
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venerdì 27 aprile 2007
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uno spot dell'allucinazione
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SCONCLUSIONATO, SPIETATO, SENZA UN ATTIMO DI SOSTA, CON UN RITMO INCALZANTE, SPESSO INCANDESCENTE, L'ORRORE E L'INDIFFERENZA, LA FRENESIA E L'ASSURDO, SCANDISCONO LA PARADOSSALE VICENDA DI UNA RAGAZZA DEBOLE E CORAGGIOSA, TENERA E CRUDELE, CHE METTE SEMPRE IN GIOCO SE STESSA E DERIDE SENZA URLA O BESTEMMIE, I MITI DI UNA SOCIETA' CHE DISPREZZA E CHE , NELLO STESSO TEMPO LA PLASMA; E LA SCENEGGIATURA ACCOMPAGNA QUESTO PUZZLE DAI COLORI ACCESI E DAL SANGUE CHE SCHIZZA DA OGNI PARTE, CON LA MORTE CHE DANZA OSSESSIVA E OSCENA SULLE ASSURDE CREATURE CHE POPOLANO QUESTO UNIVERSO IMPROBABILE, E FORSE PER QUESTO, COSì VICINO AL GIOCO DELLA NOSTRA STESSA VITA. IN QUESTO FILM TUTTO E' ESTREMO, INCOERENTE, IRRIVERENTE, COME LA BREVE VITA DI DOMINO.
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SCONCLUSIONATO, SPIETATO, SENZA UN ATTIMO DI SOSTA, CON UN RITMO INCALZANTE, SPESSO INCANDESCENTE, L'ORRORE E L'INDIFFERENZA, LA FRENESIA E L'ASSURDO, SCANDISCONO LA PARADOSSALE VICENDA DI UNA RAGAZZA DEBOLE E CORAGGIOSA, TENERA E CRUDELE, CHE METTE SEMPRE IN GIOCO SE STESSA E DERIDE SENZA URLA O BESTEMMIE, I MITI DI UNA SOCIETA' CHE DISPREZZA E CHE , NELLO STESSO TEMPO LA PLASMA; E LA SCENEGGIATURA ACCOMPAGNA QUESTO PUZZLE DAI COLORI ACCESI E DAL SANGUE CHE SCHIZZA DA OGNI PARTE, CON LA MORTE CHE DANZA OSSESSIVA E OSCENA SULLE ASSURDE CREATURE CHE POPOLANO QUESTO UNIVERSO IMPROBABILE, E FORSE PER QUESTO, COSì VICINO AL GIOCO DELLA NOSTRA STESSA VITA. IN QUESTO FILM TUTTO E' ESTREMO, INCOERENTE, IRRIVERENTE, COME LA BREVE VITA DI DOMINO. POTETE BOCCIARLO, COME BUONA PARTE DELLA CRITICA O AMARLO INCONDIZIONATAMENTE. IL TROPPO E L'ECCESSIVO SONO I PARAMETRI PER PERCORRERE QUESTA BAROCCA SARABANDA DI TONY SCOTT. UN'OPERA IMBARAZZANTE, FORSE, PROPRIO PER QUESTO, UN CAPOLAVORO.
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reiver
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venerdì 31 agosto 2007
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pessimo
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Non so se "Domino" è un derivato del Tarantinismo,se è new-cinema,metacinema,paracinema o qualcosa del genere,certo che mi è sembrata una delle più solenni schifezze che abbia mai visto,e ne ho vedute tante.Confuso e contraddittorio a livello di scrittura,il film è addirittura irritante sul piano visivo e sonoro,con un montaggio frenetico,slow-motion alternati a immagini accelerate,colori improbabili,inquadrature che fanno venire come minimo il mal di testa.Praticamente ingiudicabili gli attori,compresa la bella Keira Knightley.Se Scott era veramente amico della vera Domino,con questo film non le ha certo fatto un bel servizio.Pessimo film da dimenticare.
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dario j. a.
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giovedì 23 settembre 2010
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domino e amici
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Una vita veramente eccitante quella di Domino, senza dubbio fuori dal comune. Un film, quello sulla sua vita, meno eccitante da un punto di vista cinematografico. Probabilmente ispirato a dei lavori di Guy Ritchie o Steven Soderbergh, ma non altrettanto riuscito, con l'aggiunta di una storia coprotagonista in stile strappalacrime.
In particolar modo può risultare un pò ridondante la figura di Domino benchè sia la protagonista; viene spesso sottolineata ed esaltata in maniera forzosa, come se la post produzione avesse voluto correggere o modificare la "presenza" dell'attrice. L'unica pecca potrebbe essere stata quella di sottovalutare il fatto che anche i, o le, vere dure, possono essere umili.
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Una vita veramente eccitante quella di Domino, senza dubbio fuori dal comune. Un film, quello sulla sua vita, meno eccitante da un punto di vista cinematografico. Probabilmente ispirato a dei lavori di Guy Ritchie o Steven Soderbergh, ma non altrettanto riuscito, con l'aggiunta di una storia coprotagonista in stile strappalacrime.
In particolar modo può risultare un pò ridondante la figura di Domino benchè sia la protagonista; viene spesso sottolineata ed esaltata in maniera forzosa, come se la post produzione avesse voluto correggere o modificare la "presenza" dell'attrice. L'unica pecca potrebbe essere stata quella di sottovalutare il fatto che anche i, o le, vere dure, possono essere umili.
Nonostante ciò risulta invitante mediante l'utilizzo di un cast corposo e musiche appropriate, anche se non è garantita una comprensione chiara e immediata dell'intreccio.
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roby
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venerdì 31 agosto 2007
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maah...
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Allora tutto sommato è un film interessante e originale. Le inquadrature però sn stane e c'è trooppo verde...a volte le immagni sono così veloci e confuse da far stordire e far venire il mal di testa. E' un triller interessante ma troppo confuso, difficile da seguire, complicato. L'infanzia di Domino doveva essere messa più in evidenza. In nemmeno un quarto d'ora il regista ha riassunto la sua infanzia ma non basta per spiegare una scelata del genere. Nessuno diventa una cacciatrice di Taglie da un giorno all'atro e senza reali motivi! Il sangue schizza che è una meraviglia ( che skifo la scena del braccio) e a volte è un film troppo volgare. Però....il cast mi piace, mi piace un casino. Sono davvero bravi.
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Allora tutto sommato è un film interessante e originale. Le inquadrature però sn stane e c'è trooppo verde...a volte le immagni sono così veloci e confuse da far stordire e far venire il mal di testa. E' un triller interessante ma troppo confuso, difficile da seguire, complicato. L'infanzia di Domino doveva essere messa più in evidenza. In nemmeno un quarto d'ora il regista ha riassunto la sua infanzia ma non basta per spiegare una scelata del genere. Nessuno diventa una cacciatrice di Taglie da un giorno all'atro e senza reali motivi! Il sangue schizza che è una meraviglia ( che skifo la scena del braccio) e a volte è un film troppo volgare. Però....il cast mi piace, mi piace un casino. Sono davvero bravi. Sopratutto Keira che per la prima volta impersona la cattiva ragazza e se la cava davvero bene.Certo preferico vederla in pirati e in orgoglio e pregiudizio però è la prova che è una brava attrice,capace di interpretare ruoli diversi. E' stata una scelta inteliggente. Brava Keira...continua così, sei la migliore!!
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bella earl!
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lunedì 13 giugno 2011
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buona trama, buon rourke, grandissima keira.
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"Le donne ci fanno diventare tutti deboli"
Sarebbero tre stelle e mezzo per questo buon film che vede alla regia un Tony Scott in grande forma. Trama non difficile ma che fa presa sullo spettatore il quale, però, alle volte viene messo in difficoltà, se non mandato nel "panico", da un utilizzo della telecamera un po' barocco e difficile. Le interpretazioni di Keira Knightley e Mickey Rourke sono fantastiche. I due attori si intendono alla perfezione sullo schermo e Rourke non fa mai pesare il suo essere "colonna portante" del cinema action americano. Chi ama il cinema action deve assolutamente vederlo. Buon film.
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renato c.
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domenica 19 gennaio 2014
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film discreto, buono l'argomento
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Il film in se stesso è discreto, due stelle perchè somiglia un po' troppo ai films degli ultimi tempi sulla violemza fine a se stessa e che descrivono l'America come un posto da cui scappare a gambe levate! E' bene fare autocritica e portare alla luce verità per lungo tempo tenute nascoste, però il passare dall'esaltazione di una nazione, come Holliwood aveva fatto dalla nascita del cinema fino a tutti gli anni'60, a mostrarne quasi solo i difetti orribili mi sa un po' di masochismo! Comunque ciò che è interessante in questo film è che è preso dalla storia vera di un personaggio relalmente esistito. Domino Harvey era figlia di Lawrence Harvey, l'attore che ricordo soprattutto nella parte da duro del colonnello Travis ne "La battaglia di Alamo" di John Wayne; e che la figlia di un attore pi
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Il film in se stesso è discreto, due stelle perchè somiglia un po' troppo ai films degli ultimi tempi sulla violemza fine a se stessa e che descrivono l'America come un posto da cui scappare a gambe levate! E' bene fare autocritica e portare alla luce verità per lungo tempo tenute nascoste, però il passare dall'esaltazione di una nazione, come Holliwood aveva fatto dalla nascita del cinema fino a tutti gli anni'60, a mostrarne quasi solo i difetti orribili mi sa un po' di masochismo! Comunque ciò che è interessante in questo film è che è preso dalla storia vera di un personaggio relalmente esistito. Domino Harvey era figlia di Lawrence Harvey, l'attore che ricordo soprattutto nella parte da duro del colonnello Travis ne "La battaglia di Alamo" di John Wayne; e che la figlia di un attore piuttosto noto e di una modella che preferisca andare a fare un simile "lavoro" è un po' da far rizzare i capelli, comunque ognuno ha la sua personalità! Le violenze nel film sono abbonsdanti, a partire come niente fosse dal taglio di un braccio di quel povero malcapitato a cui viene staccato con colpi di pistola! E questo da parte di collaboratori di giustizia che lavoravano per l'FBI! Ci sono volgarità e sesso in abbondanza compresi velati accenni ad un rapporto gay tra i due soci di Domino, il più giovane dei quali poi s'innamora di lei! Las Vegas,che viene descritta spesso come una località duristica degna di essere visitata, qui viene descritta come un luogo infernale, una specie di "paese dei balocchi" di Pinocchio dove i poveri pivelli vengono attratti non tanto per essere trasformati in asini ma di sicuro per essre "pelati", se non peggio! E così via! Comunque in mezzo a tanti films di violenza gratuita almeno uno che si basa su una storia vera è da apprezzare! Portare alla luce i difetti di un paese è già un buon inizio per poterli un po'alla volta a togliere! Speriamo in bene!
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ultimoboyscout
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venerdì 27 luglio 2012
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sono domino harvey, cacciatrice di taglie!
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Non il meglioin assoluto della filmografia di Tony Scott ma è sicuramente tra i suoi migliori prodotti degli ultimi 10 anni. Si tratta di un thriller d'azione che strizza l'occhio a Tarantino senza averne lo stile, sbandando paurosamente nel kitsch. Mescola vari tipi di riprese e fotografia, gli effetti cromatici fanno la voce grossa assieme ad un montaggio talmente vorticoso da far venire il mal di testa. La sceneggiatura di Barancik e Kelly (quello di "Donnie Brasco") racconta le gesta di Domino Harvey, ex modella e figlia d'arte cresciuta nella Londra bene, che decide di mollare tutto per unirsi ad un gruppo di cacciatori di taglie pronti a tutto. Per narrare la storia Tony Scott si tuffa nel cinema anni '80, scegliendo uno stile videoclippettaro, con la musica che non stacca mai e che spesso non lega con le scene, i flashback aumentano la confusione, le citazioni si sprecano e la psichedelia abbonda in maniera travolgente con l'intento di voler tratteggiare la società americana tra minacce di terrorismo e conflitti di ogni genere.
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Non il meglioin assoluto della filmografia di Tony Scott ma è sicuramente tra i suoi migliori prodotti degli ultimi 10 anni. Si tratta di un thriller d'azione che strizza l'occhio a Tarantino senza averne lo stile, sbandando paurosamente nel kitsch. Mescola vari tipi di riprese e fotografia, gli effetti cromatici fanno la voce grossa assieme ad un montaggio talmente vorticoso da far venire il mal di testa. La sceneggiatura di Barancik e Kelly (quello di "Donnie Brasco") racconta le gesta di Domino Harvey, ex modella e figlia d'arte cresciuta nella Londra bene, che decide di mollare tutto per unirsi ad un gruppo di cacciatori di taglie pronti a tutto. Per narrare la storia Tony Scott si tuffa nel cinema anni '80, scegliendo uno stile videoclippettaro, con la musica che non stacca mai e che spesso non lega con le scene, i flashback aumentano la confusione, le citazioni si sprecano e la psichedelia abbonda in maniera travolgente con l'intento di voler tratteggiare la società americana tra minacce di terrorismo e conflitti di ogni genere. Ciò che impedisce al film di decollare (e ne avrebbe avute le possibilità, a cominciare da una storia intrigante, affascinante e potenzialmente esplosiva) è innanzitutto la troppa carne al fuoco, gli eccessi che vorrebbero essere esercizi di stile e qualche vezzo autoriale che Scott non ha: è un buon regista di blockbusteroni e in fondo "Domino" questo è, ma il talento vero c'è l'ha il fratello Ridley e parafrasare tarantino o Oliver Stone non è sempolicissimo, il risultato è questo, fracasso, ridandanza e nulla più. Si apprezza un ritrovato Rourke, nel ruolo che gli riesce meglio, il duro dal cuore d'oro, un buon ritmo e una sostanziale capacità del regista di leggere, catturare e saper gestire al meglio situazioni nervose che spesso vanno oltre i limiti. La fotografia è attinente, così satura e pregna, punk e ribelle come le musiche assordanti. Qualche buona battuta, di un umorismo decisamente nero, sparsa qua e la e nulla più. Di sicuro la ricostruzione della vita di Domino Harvey è solo parziale, non si fa menzione della sua dipendenza dalle droghe e della sua bisessualità tanto da far passare il film a un omaggio della sua esistenza più che a una biografia.
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piernelweb
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lunedì 22 gennaio 2007
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tony scott cacciatore di fiaschi
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Ennesima mediocre pellicola per il fratello "povero" degli Scott. In "Domino" nulla funziona come dovrebbe, la regia è da videoclip musicale, sovraccarica e pasticciata, con un montaggio eccessivo e nauseante quasi a sottolineare (con continui zoom, accelerazioni e ralenty) ogni singolo inutile passaggio. Gli attori fanno quel che possono ma non convincono, dalla Knightley che mal si addice al ruolo di bounty-girl, a Rourke e Walken che pur in ruoli a loro più o meno consueti, non riescono a far altro che mostrare il loro impacciato faccione; tutto il resto del poderoso cast è sprecato. I tempi di "Una vita al massimo" sono lontani e la vicenda, che pure è tratta da una storia quasi-vera, scade frequentemente nel ridicolo involontario.
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Ennesima mediocre pellicola per il fratello "povero" degli Scott. In "Domino" nulla funziona come dovrebbe, la regia è da videoclip musicale, sovraccarica e pasticciata, con un montaggio eccessivo e nauseante quasi a sottolineare (con continui zoom, accelerazioni e ralenty) ogni singolo inutile passaggio. Gli attori fanno quel che possono ma non convincono, dalla Knightley che mal si addice al ruolo di bounty-girl, a Rourke e Walken che pur in ruoli a loro più o meno consueti, non riescono a far altro che mostrare il loro impacciato faccione; tutto il resto del poderoso cast è sprecato. I tempi di "Una vita al massimo" sono lontani e la vicenda, che pure è tratta da una storia quasi-vera, scade frequentemente nel ridicolo involontario. Nemmeno il finale in cui Scott tenta di imitare le atmosfere notturne dei film di Michael Mann, si risolleva dagli standard dell'action di basso profilo. Praticamente inguardabile. Voto: 4
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(di mel)
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pisy
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martedì 22 agosto 2006
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da cacciatrice a cacciata...
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Sono stata quasi costretta a vedere questo film,quindi potete immaginare quanto potessi essere scettica fin dall'inizio su questo film.
Indubbiamente il mio scetticismo ha trovato conferma;infatti fin dall'inizio ho trovato questo film decisamente mediocre.
Nonostante un cast impeccabile;il film a mio parere risulta essere un miscuglio di vari ingredienti messi alla rinfusa,e il risultato di questo miscuglio non poteva che essere un disastro!
Il film inizia con la protagonista (domino)che racconta la storia della sua vita,e il perchè fosse diventata da ragazza borghese a cacciatrice di taglie!Fin qui la storia sembra essere interessante,ma dopo avere raccontato la sua impresa iniziano a penetrare all'interno della storia altre storie secondarie e altri personaggi!Il risultato finale risulta essere un agglomerato di più cose che non giungono ad avere un significato.
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Sono stata quasi costretta a vedere questo film,quindi potete immaginare quanto potessi essere scettica fin dall'inizio su questo film.
Indubbiamente il mio scetticismo ha trovato conferma;infatti fin dall'inizio ho trovato questo film decisamente mediocre.
Nonostante un cast impeccabile;il film a mio parere risulta essere un miscuglio di vari ingredienti messi alla rinfusa,e il risultato di questo miscuglio non poteva che essere un disastro!
Il film inizia con la protagonista (domino)che racconta la storia della sua vita,e il perchè fosse diventata da ragazza borghese a cacciatrice di taglie!Fin qui la storia sembra essere interessante,ma dopo avere raccontato la sua impresa iniziano a penetrare all'interno della storia altre storie secondarie e altri personaggi!Il risultato finale risulta essere un agglomerato di più cose che non giungono ad avere un significato.
Da tale agglomeramento non si riesce a capire quale senso il regista voglia dare al film,e questo lo si può constatare anche dal finale del film che risulta essere banale e poco efficace vista l'ampiezza delle tematiche del film.
A mio avviso nel film molti argomenti sono stati trattati e rappresentati con superficialità;il risultato del film è stato un caos del tutto indecifrabile!
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(di michele70)
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(di lilly keira t.v.t.t.b.)
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(di inkazzatissimo!!!!!!!!!!!)
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(di cicciobombo)
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