|
Per una pietanza gustosa e succulenta servono i giusti ingredienti ed un'attenta ed adeguata cura nell'usarli ed amalgamarli nel migliore dei modi. Nella lista della spesa di "Danny the dog" abbiamo:
1)Una storia lineare, di certo non fenomenale,ma che,sviluppata in modo adeguato,potrebbe rivelarsi vincente.
2)Il bravissimo Morgan Freeman, fresco di Oscar.
3)Il redivivo Bob Hoskins che, nel ruolo di un boss senza scrupoli, potrebbe esprimere al meglio se stesso.
4)Il funambolico Jet Li,discutibilissimo sotto il profilo interpretativo, ma efficace ed adrenalinico nelle scene d'azione.
5)Una buona colonna sonora dei Massive Attack.
Allora, cos'è andato storto? Tanto per cominciare, Jet Li non riesce ad esprimere la forte carica emotiva che il suo ruolo richiederebbe.Altro punto che merita di essere analizzato è quello riguarante il personaggio di Freeman: Il più stucchevole concentrato di buonismo possibile ed immaginabile,una figura stereotipata, poco credibile.Privo di una reale profondità.Il campo d'azioene di Mr. Freeman viene così rimpicciolito a dismisura e la sua interpretazione risulta incatenata dal pessimo personaggio che gli è stato assegnato. Discorso analogo si potrebbe fare per il Boss interpretato da Bob Hoskins che, comunque, trovo leggermente più carismatico.
Condite tutto con alcune buone sequenze d'azione(ben sottolineate dalla colonna sonora),aggiungete la storia d'amore giovanile che non può di certo mancare, innaffitae tutto con bel buonismo a buon mercato e lasciate cuocere per un'ora e quaranta circa.
Di certo, non è Anatra all'arancio, ma uno snack ce lo potete anche fare.
[+] lascia un commento a paolo bardelli »
[ - ] lascia un commento a paolo bardelli »
|