Fabio Ferzetti
Il Messaggero
Due storie di famiglia, anzi di coppia. Due film sull’attesa, sul tempo che non vuole passare, che si consuma e ci consuma, che si insinua dentro di noi per uscirne solo con la morte.
Con Ovunque sei (concorso) Michele Placido torna a Pirandello, all’enigma novecentesco dell’identità, alla malinconia e alla rinuncia che germinano dentro ogni nostra scelta, travasando queste suggestioni alte ed astratte nel clima piccolo borghese e quotidiano che troppo spesso oggi sembra l’unico orizzonte concesso al nostro cinema. [...]
di Fabio Ferzetti, articolo completo (3355 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 7 Settembre 2004