Maria Full of Grace

Film 2004 | Drammatico +16 101 min.

Titolo originaleMaria Full of Grace - María, llena de gracia eres
Anno2004
GenereDrammatico
ProduzioneUSA, Colombia
Durata101 minuti
Regia diJoshua Marston
AttoriCatalina Sandino Moreno, Yenny Paola Vega, Guilied López .
Uscitavenerdì 19 novembre 2004
TagDa vedere 2004
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,07 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Joshua Marston. Un film Da vedere 2004 con Catalina Sandino Moreno, Yenny Paola Vega, Guilied López. Titolo originale: Maria Full of Grace - María, llena de gracia eres. Genere Drammatico - USA, Colombia, 2004, durata 101 minuti. Uscita cinema venerdì 19 novembre 2004Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,07 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 settembre 2017

Un film sulla conservazione dell'innocenza. Nonostante tutto. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Berlino, 1 candidatura al Festival di Giffoni, 1 candidatura a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Maria Full of Grace ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 250 mila euro e 62,3 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,07/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,15
CONSIGLIATO SÌ
Film didascalico ma efficace nel mostrare un percorso purtroppo reale.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Maria e` una giovane ragazza colombiana che lavora in una fabbrica che confeziona rose. Dotata di un carattere volitivo decide di non sottostare ai soprusi sul posto di lavoro e creca un modo per guadagnare avendo anche scoperto di essere incinta e volendo tenere il bambino. Finisce cosi` con l`accettare di esportare droga negli Stati Uniti trasportandola nel proprio stomaco. L'impresa ha un esito complesso perche` a una delle due ragazze che viaggiano con lei esplode un contenitore nello stomaco e viene uccisa e sventrata per asportare la droga rimasta. Maria dovra` decidere che fare della vita sua e del nascituro. Film didascalico se si vuole ma efficace nel mostrare un percorso purtroppo reale utilizzando una giovane attrice il cui volto davvero giustifica il titolo. Che non vuole essere provocatorio nonostante il contenuto. Perche` ci vuole ricordare quanto sia difficile (e Maria ci riesce) conservare la grazia interiore in un mondo che sta facendo di tutto una merce.

Sei d'accordo con Giancarlo Zappoli?
Francesco Rufo
venerdì 10 luglio 2009

Maria Full of Grace è una parabola che congiunge un approccio e uno stile realistici, quasi documentaristici, a un piano religioso che si regge su un simbolismo sacro. Numerosi sono i simboli mistici presenti nel film: il titolo, che riecheggia il primo versetto dell’Ave Maria; il nome della protagonista, moderna Madonna; l’unione, nel ventre di Maria, di vita (il bambino che deve nascere) e morte (gli ovuli di droga); l’assunzione degli stessi ovuli come ostie; il percorso di Maria, attraverso cui la ragazza giunge a una sorta di laica Grazia, che è al contempo dono e conquista; il lavoro di Maria, che consiste nel togliere le spine dalle rose, una sofferenza che è il preannuncio del raggiungimento della Grazia. Maria Full of Grace è anche un romanzo di formazione (Bildungsroman), ma la maturazione di Maria non si basa sul movimento tradizionale del Bildungsroman. Nel movimento tradizionale, il protagonista rifiuta l’origine, il punto di partenza (la famiglia, la società, la città, il paese di provenienza), se ne allontana, parte per trovare nuovi approdi, e alla fine, compiuto il percorso di crescita, torna al punto d’origine e se ne riappropria, in un altro modo, nella nuova prospettiva che è il segno dell’avvenuta maturazione. Il tragitto che Maria compie è diverso, è a senso unico: Maria si allontana dal punto di partenza, da un lavoro faticoso, da una famiglia spezzata e priva della presenza maschile, da una società priva di sbocchi soddisfacenti, si libera, si apre a un’altra realtà, ma rinuncia al ritorno, a riappropriarsi del punto d’origine: il percorso di formazione di Maria prevede la fuga, non il ritorno. D’altra parte, il film non è un elogio della fuga, ma una realistica rappresentazione del percorso che viene compiuto dagli individui che decidono di assumere la guida del proprio destino, contro ogni predestinazione e costrizione, andando incontro a un futuro aperto e vago, ma scelto, non imposto. Anche la Grazia che illumina Maria non è del tutto un’imposizione, ma anche una scelta: l’accettazione di un dono.

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MARIA FULL OF GRACE disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 29 marzo 2009
Elvis shot JFK

.........

lunedì 28 febbraio 2011
Lady Libro

A me non è piaciuto molto... L'ho trovato veramente brutto e noioso...

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fabio Ferzetti
Il Messaggero

L’orrore contemporaneo ha il volto bellissimo di una giovane colombiana dai grandi occhi scuri, la carnagione luminosa, l’espressione indecifrabile dell’adolescente a cavallo fra due età, due mondi, due vite entrambe impossibili. Nella prima vita è Maria, 17enne modello, un lavoro malpagato e molto simbolico nel roseto locale, dove passa le giornate a togliere le spine ai fiori e a farsi maltrattare [...] Vai alla recensione »

Antonello Catacchio
Ciak

Non c’è rosa senza spine. quando le troviamo col gambo liscio significa che qualcuno lo ha ripulito. È il lavoro di Maria, giovane colombiana. Quelle rose poi partono per girare il mondo, quelle come lei invece restano, umiliate e senza prospettive. Per questo Maria si lascia convincere. Le viene offerta la possibilità di viaggiare e fare soldi. Tanti per lei.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Vita e destino di una bellissima diciassettenne che vive in un paese a nord di Bogotà in una famiglia di donne e bambini, facendo un lavoro quasi simbolico: in una grande piantagione di rose è incaricata di togliere le spine dagli steli dei fiori, di preparare le spedizioni. Dopo lo scontro con un sorvegliante rimane disoccupata, decide di tentare la fortuna in città dove conosce un ragazzo svelto [...] Vai alla recensione »

Mariuccia Ciotta
Il Manifesto

Un remoto paesino della Colombia. È quello dove vive Maria. Vita grama, fatta di stenti e umiliazioni. Lavora, ripulisce le rose dalle spine. Che poi partono per andare ovunque nel mondo. Lei e quelle come lei invece rimangono. Inchiodate al loro destino. Un modo per girare il mondo e mettere insieme qualche soldo ci sarebbe: diventare corrieri della droga.

Antonio Valenzi
L'Indipendente

La Colombia di Maria full of grace -opera prima di Joshua Marston pluripremiata a Berlino- non è il sud America della miseria e dell’emarginazione come in Central do Brasil, ma quello che imprigiona in rapporti familiari chiusi a doppia mandata, in una cultura cattolica opprimente, in una vita priva di orizzonti. E’ questo il sud America da cui Maria (novella Madonna degli anni 2000) vuole fuggire [...] Vai alla recensione »

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Maria vive in un remoto paesino della Colombia una vita di stenti e umiliazioni. Un modo per fare soldi sarebbe diventare corrieri della droga, nei fatti una situazione terribile a cominciare dal training per ingerire gli ovuli e farli passare negli Usa. E Maria parte, piena di grazia, come dice il titolo. Destinazione gli Stati uniti. Ma non è semplice per una ragazzotta, pur sveglia.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Il titolo può trarre in inganno perché sembra, in inglese, una parte del primo versetto dell’Ave Maria, e il manifesto del film, qui da noi, vi insiste dato che esibisce una fanciulla con gli occhi al cielo, in atto, sembrerebbe, di ricevere la Comunione. La protagonista, comunque, si chiama Maria, però è colombiana e lavora in un roseto in cui toglie le spine alle rose.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Maria Alvarez vive nella periferia di Bogotà e ogni giorno prende il treno per andare a lavorare in un roseto e passa il resto del tempo come una qualsiasi ragazza diciassettenne. Ma lei è inquieta e non si lascia trasportare dalle consuetudini. Lascia il lavoro ed anche il fidanzato chel'ha messa incinta e la vorrebbe sposare e diventa un corriere della droga.

Mauro Gervasini
Film TV

Maria (Catalina Sandino Moreno, strepitosa) ha un corpo, un’anima, e una persona. Pare Iapalissiano guardandola ma non lo è, perché siamo abituati a pensare a chi vive nel sud del mondo come alla parte indistinta di un insieme, un numero tra le statistiche. Lei, invece, vorrebbe vivere, far crescere il bimbo che ha in grembo, e anche per questo accetta il compromesso morale che impone la way of life [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

La diciassettenne Maria vive in un villaggio a nord di Bogotà, asporta spine dai fiori di un roseto industriale, condivide la miseria di una famiglia numerosa, ha un ragazzo che non ama e da cui non è amata. Scopertasi incinta, e lasciato il lavoro tra la disapprovazione generale, la fanciulla tenta la sorte in città. Dove accetta la proposta di trasportare eroina a New York, ospitandola all'interno [...] Vai alla recensione »

winner
premio opera prima
Festival di Berlino
2004
winner
miglior attrice
Festival di Berlino
2004
winner
film dell'anno
AFI Awards
2005
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