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lunedì 12 marzo 2007
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romanticismo acquatico
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Lieve, romantica e poetica favola moderna del talentuoso Wes Anderson. Un film che fa magnifico uso di dialoghi scarni ma pungenti, di un eccellente fotografia e di un cast di primo livello. Si ride di frequente, ma tra le righe c'è ben altro: Anderson risveglia l'immaginaro dell'avventura mixandolo con il cinismo dell'età del business e della notorietà videovisiva. Fra assurde creature marine, fantomatiche tecnologie, isole misteriose, pirati filippini, crisi coniugali e figli ritrovati il cuore aleggia leggero e si sogna (se ben disposti) ad occhi aperti. Ogni membro dell'eccentrica ciurma e i relativi ospiti è una varipinta caricatura vivente delle svariegate sfaccettature dell'animo umano.
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Lieve, romantica e poetica favola moderna del talentuoso Wes Anderson. Un film che fa magnifico uso di dialoghi scarni ma pungenti, di un eccellente fotografia e di un cast di primo livello. Si ride di frequente, ma tra le righe c'è ben altro: Anderson risveglia l'immaginaro dell'avventura mixandolo con il cinismo dell'età del business e della notorietà videovisiva. Fra assurde creature marine, fantomatiche tecnologie, isole misteriose, pirati filippini, crisi coniugali e figli ritrovati il cuore aleggia leggero e si sogna (se ben disposti) ad occhi aperti. Ogni membro dell'eccentrica ciurma e i relativi ospiti è una varipinta caricatura vivente delle svariegate sfaccettature dell'animo umano. Menzione speciale per Bill Murray, davvero uno dei più grandi attori sul pianeta terra. Umorismo intelligente e originale che ammette ben pochi confronti nel cinema contemporaneo.
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martedì 18 ottobre 2011
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sognando con steve zissou
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Steve Zissou è il mitico capitano della Bellafonte. Insieme al suo "Team Zissou" gira documentari di successo sui viaggi intrapresi in giro per il mondo. Il suo ultimo film, però, è un flop: durante le riprese il suo migliore amico, Esteban, viene divorato da un fantomatico "squalo giaguaro", e come se non bastasse l'opera viene considerata falsa ed irrealistica. Decide, quindi, di intraprendere la sua ultima avventura per vendicare la morte dell'amico; verrà accompagnato dalla sua fidata ciurma, a cui si affiancheranno anche il suo presunto figlio, di nome Ned, una giornalista incinta, un rappresentante della sua compagnia finanziatrice ed un gruppo di studenti internisti.
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Steve Zissou è il mitico capitano della Bellafonte. Insieme al suo "Team Zissou" gira documentari di successo sui viaggi intrapresi in giro per il mondo. Il suo ultimo film, però, è un flop: durante le riprese il suo migliore amico, Esteban, viene divorato da un fantomatico "squalo giaguaro", e come se non bastasse l'opera viene considerata falsa ed irrealistica. Decide, quindi, di intraprendere la sua ultima avventura per vendicare la morte dell'amico; verrà accompagnato dalla sua fidata ciurma, a cui si affiancheranno anche il suo presunto figlio, di nome Ned, una giornalista incinta, un rappresentante della sua compagnia finanziatrice ed un gruppo di studenti internisti.
Wes Anderson ci regala una favola fantastica ed originale liberamente ispirata al personaggio di Jacques Cousteau, grande esploratore ed oceanografo francese. Il film è diretto secondo un tono assurdo e surreale, evidenziato da animazioni stilizzate ed oniriche e situazioni paradossali e grottesche che sprigionano un irresistibile effetto comico.
L'atmosfera fiabesca viene interrotta con forza traumatizzante nella scena della morte di Ned Plimpton: come in "un treno per Darjeeling", la morte viene rappresentata come un attimo sordo, inesorabile e spietato, di colore rosso, che con lucidità esprime momenti di cruda consapevolezza.
Ritornano anche in questo film le tematiche, care al regista, della famiglia e della separazione, dell'amore inespresso e della difficoltà nell'esprimere i propri sentimenti. I rapporti tra i personaggi sono segnati da piccole incomprensioni, che non possono essere superate attraverso l'uso della parola, ma solo con il contatto e la gestualità. Fondamentale importanza viene infine attribuita anche al simbolo e all'allegoria, quali la bandiera della Bellafonte, i berretti rossi, lo "squalo giaguaro" e lo stesso Steve Zissou, icona per eccellenza della speranza e dell'immaginazione.
Molti i personaggi indimenticabilmente esilaranti: spiaccano tra questi un inedito Willem Dafoe e Jeff Goldblum in una delle sue migliori interpretazioni. Le bellissime sequenze in "slow-motion" si confermano essere uno dei punti di forza del regista, che sfrutta una perfetta fotografia e bellissime ambientazioni marine, molte italiane.
La colonna sonora è compasta da alcuni brani di David Bowie convertiti in bossa nova e interpretati dal cantante Seu George, che nel film è Pelè, un componente della troupe. Il finale è un inno all'immaginazione e alla fantasia dei bambini, che vengono prese per mano ed ispirate proprio dalle gesta dei propri eroi d'infanzia.
Se si riesce ad accettare la logica illogica del film e se si possiede almeno un pizzico di gusto per l'assurdo, il risultato è assicurato!
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martedì 18 ottobre 2011
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sognando con steve zissou
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Steve Zissou è il mitico capitano della Bellafonte. Insieme al suo "Team Zissou" gira documentari di successo sui viaggi intrapresi in giro per il mondo. Il suo ultimo film, però, è un flop: durante le riprese il suo migliore amico, Esteban, viene divorato da un fantomatico "squalo giaguaro", e come se non bastasse l'opera viene considerata falsa ed irrealistica. Decide, quindi, di intraprendere la sua ultima avventura per vendicare la morte dell'amico; verrà accompagnato dalla sua fidata ciurma, a cui si affiancheranno anche il suo presunto figlio, di nome Ned, una giornalista incinta, un rappresentante della sua compagnia finanziatrice ed un gruppo di studenti internisti.
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Steve Zissou è il mitico capitano della Bellafonte. Insieme al suo "Team Zissou" gira documentari di successo sui viaggi intrapresi in giro per il mondo. Il suo ultimo film, però, è un flop: durante le riprese il suo migliore amico, Esteban, viene divorato da un fantomatico "squalo giaguaro", e come se non bastasse l'opera viene considerata falsa ed irrealistica. Decide, quindi, di intraprendere la sua ultima avventura per vendicare la morte dell'amico; verrà accompagnato dalla sua fidata ciurma, a cui si affiancheranno anche il suo presunto figlio, di nome Ned, una giornalista incinta, un rappresentante della sua compagnia finanziatrice ed un gruppo di studenti internisti.
Wes Anderson ci regala una favola fantastica ed originale liberamente ispirata al personaggio di Jacques Cousteau, grande esploratore ed oceanografo francese. Il film è diretto secondo un tono assurdo e surreale, evidenziato da animazioni stilizzate ed oniriche e situazioni paradossali e grottesche che sprigionano un irresistibile effetto comico.
L'atmosfera fiabesca viene interrotta con forza traumatizzante nella scena della morte di Ned Plimpton: come in "un treno per Darjeeling", la morte viene rappresentata come un attimo sordo, inesorabile e spietato, di colore rosso, che con lucidità esprime momenti di cruda consapevolezza.
Ritornano anche in questo film le tematiche, care al regista, della famiglia e della separazione, dell'amore inespresso e della difficoltà nell'esprimere i propri sentimenti. I rapporti tra i personaggi sono segnati da piccole incomprensioni, che non possono essere superate attraverso l'uso della parola, ma solo con il contatto e la gestualità. Fondamentale importanza viene infine attribuita anche al simbolo e all'allegoria, quali la bandiera della Bellafonte, i berretti rossi, lo "squalo giaguaro" e lo stesso Steve Zissou, icona per eccellenza della speranza e dell'immaginazione.
Molti i personaggi indimenticabilmente esilaranti: spiaccano tra questi un inedito Willem Dafoe e Jeff Goldblum in una delle sue migliori interpretazioni. Le bellissime sequenze in "slow-motion" si confermano essere uno dei punti di forza del regista, che sfrutta una perfetta fotografia e bellissime ambientazioni marine, molte italiane.
La colonna sonora è compasta da alcuni brani di David Bowie convertiti in bossa nova e interpretati dal cantante Seu George, che nel film è Pelè, un componente della troupe. Il finale è un inno all'immaginazione e alla fantasia dei bambini, che vengono prese per mano ed ispirate proprio dalle gesta dei propri eroi d'infanzia.
Se si riesce ad accettare la logica illogica del film e se si possiede almeno un pizzico di gusto per l'assurdo, il risultato è assicurato!
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