In questo mondo di ladri

Lietta Tornabuoni

Il titolo è preso in prestito dalla canzone di Antonello Venditti, ma con «In questo mondo di ladri» Carlo Vanzina e il suo sceneggiatore-fratello Enrico, romani cinquantenni, continuano in chiave di commedia corale quella analisi sociologica d'Italia che sono gli unici a compiere nel nostro cinema. Sarà esagerato attribuire a tutti la disonestà e la bravura del furto? L'argomento viene discusso ogni giorno tra la gente, alla televisione, sui giornali, alla radio: sdegni e descrizioni di truffe quotidiane, rabbie per i continui borseggi e furti d'appartamento o d'auto, impotenza di fronte alle troppe ruberie elettroniche o bancarie e riguardanti bancomat o carte di credito, drammi per gli inganni immobiliari, moltiplicarsi di cinture occultadanaro e di borsette portate speranzosamente a bandoliera, crescita delle trasmissioni radiotelevisive che danno lezione agli anziani e a tutti su come non farsi derubare. [...]

di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2403 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 26 ottobre 2004