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Hellboy |
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Un film di Guillermo Del Toro.
Con Ron Perlman, John Hurt, Selma Blair, Rupert Evans, Karel Roden.
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Horror,
Ratings: Kids+13,
durata 122 min.
- USA 2004.
uscita venerdì 8 ottobre 2004.
MYMONETRO
Hellboy   
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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del toro siempre valable
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| lunedì 6 marzo 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Con i tempi che corrono(dromologia di Paul Virilio-cfr.)i 13 anni trascorsi dal 2004, l'anno di"Helllboy"di Guillermo Del Toro sono molti, vari eoni, diremmo, ma è certo che è in questo genere, tra il fantastico, il gotico-orrorifico e la suspense, come appunto in questo film, scritto dall'autore-regista in toto, pur se ispirandosi al"cartoon"-occasione di partenza che si realizza pienamente la sua creatività filmica. "Hellboy"inizia durante la fine della Seconda Guerra Mondiale(in bianco e nero, significativamente)con riferimenti chiari all'esoterismo di matrice occultista di Hitler e della sua cricca, la Thule etc.(cfr.su questo i non dimenticati-spero- studi di Giorgio Galli), prosegue- a colori, il che ha una certa importanza, notoriamente- in modo più"popolare"ma non superficiale, con rimandi a Rasputin etc., sviluppa temi importanti, senza perdersi "per li rami", con Hellboy, simbolo della ferinità-ilicità trascesa attraverso l'amore e la "socialità", verso uno happy end per nulla scontato, anzi ricco di momenti di passaggio e di "crisi", purché si intenda il lemma in accezione positiva e non scontatamente "negativa", anzi magari apocalittica... Turbinio di immagini, sì, in Del Toro, finalizzato però a una precisa produzione di senso, dove la dicotomia fondamentale Bene/Male non si va ad arenare in contrapposizioni semplicistiche, ma passa per snodi fondamentali quanto ineludibili, che sono passaggi storici, anzi storico-politici della vita USA ma non solo...anche della storia mondiale, senza peraltro(anche qui)intorbidirsi in riferimenti troppo contingenti, che escluderebbero il pubblico non "statunitense"e non troppo acculturato, avendo comunque il cinema una funzione fondamentale di comunicazione universale, come aveva capito fin dall'inizio Walter Benjamin. Anche il trucco e la costumistica sono funzionali a una produzione di senso importante e ben precisa, come la recitazione e l'interpretazione degli attori e delle attrici. El Gato
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