Franco Montini
La Repubblica
Solo quando fama, popolarità e simpatie del pubblico si sono definitivamente consolidate, i divi americani si permettono di interpretare ruoli negativi. Il momento è arrivato anche per Tom Crulse per la prima volta alle prese con un personaggio cattivissimo, uno spietato killer,responsabile di molti omicidi. Vincent lavora per un’organizzazione di narcotrafficanti che opera a livello internazionale. In seguito ad un’inchiesta federale che rischia di distruggere il clan, Vincent viene incaricato di ucciderei testimoni ritenuti pericolosi. Tutto dovrà avvenire in una notte per evitare che,dopo il primo omicidio, gli altri testimoni vengano protetti. Così Vincent vola a Los Angeles e si appresta a compiere la sua missione di morte; per trasferirsi più velocemente possibile da una zona all’altra della stet~~inata metropoli decide di servirsi di un taxi. Sale così sull’auto di Max (Jamie Foxx), distratto tassista dalla vita tranquilla e sedentaria. Ma quando Vincent entra in azione e la città comincia a movimentarsi, Max non può fare a meno di iniziare a sospettare .Ad un certo punto, per evitare il peggio, Max e Vincent sono perfino costretti adun’improwisata collaborazione. Già con il bellissimo Heat/La sfida, Michael Mann aveva dimostrato di essere un grande regista d’azione, qui tutto è esasperato alla massima potenza, ma con una precisa idea di cinema, che non si affida solo alle esplosioni e agli effetti speciali.
Da Il Venerdì di Repubblica, 27 agosto 2004
di Franco Montini, 27 agosto 2004
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