Gothika

Innanzitutto il titolo è azzeccato, le atmosfere sono davvero cupe, tetre e oscure, hanno anche scelto una protagonista di colore... Praticamente tutto il film è spiegato nelle prime battute dove viene spiegato uno dei principi fondamentali della psicanalisi, cioè il subconscio che censura ciò che non ci permette di sopravvivere. C'è anche una cosa davvero ironica: per una volta è un medico a finire internato e a non essere creduto. E si gioca anche sul fatto che non puoi sapere cosa c'è di vero o di falso in ciò che vedi, se sei matto o no, e se sei matto, tutto ciò che vedi è falso o slegato dalla realtà? Insomma non vi dico altro...

Per quanto il tema trattato sia trito e ritrito,questa trasposizione dell'ennesima possessione diabolica o più propriamente di questa persecuzione spiritica, è decisamente efficace.L'ambientazione cupa e claustrofobica e il risvolto trhriller, rendono il film godibile,la recitazione è buona soprattutto quella di Cruz,il colpo di scena finale imprevedibile.
Si può vedere

Pessimo esordio hollywoodiano per Kassovitz, che regista di alto livello lo è di sicuro, ma ha evidentemente sofferto il grande salto oltreoceano. Il film è pressochè disastroso, il progetto naufraga quasi subito, giusto il tempo di capire come sarebbero andati i fatti. La storia vorrebbe fondere horror, thriller angosciante e soprannaturale, lo fa con pochissime idee molto confuse senza spaventare o far fare il benchè minimo sussulto. Nemmeno il cast aiuta, tutti recitano sottotono tra battutacce patetiche e una sensazione di trovarsi nel bel mezzo di una parodia. Le atmosfere sono cupe e claustrofobiche, ma il regista fatica a calarsi in un contesto assolutamente inedito per lui e di conseguenza tutto il film ne risente, non raggiungendo la forza e l'impatto di pellicole importanti di Kassovitz quali "L'odio" e "I fiumi di porpora", rimanendo piuttosto inutile, banale e fine a se stesso. [+]

Pessimo esordio hollywoodiano per Kassovitz, che regista di alto livello lo è di sicuro, ma ha evidentemente sofferto il grande salto oltreoceano. Il film è pressochè disastroso, il progetto naufraga quasi subito, giusto il tempo di capire come sarebbero andati i fatti. La storia vorrebbe fondere horror, thriller angosciante e soprannaturale, lo fa con pochissime idee molto confuse senza spaventare o far fare il benchè minimo sussulto. Nemmeno il cast aiuta, tutti recitano sottotono tra battutacce patetiche e una sensazione di trovarsi nel bel mezzo di una parodia. Le atmosfere sono cupe e claustrofobiche, ma il regista fatica a calarsi in un contesto assolutamente inedito per lui e di conseguenza tutto il film ne risente, non raggiungendo la forza e l'impatto di pellicole importanti di Kassovitz quali "L'odio" e "I fiumi di porpora", rimanendo piuttosto inutile, banale e fine a se stesso. Una vacanza americana quella del regista, capace di confezionare pellicole di ben altro spessore. Scarseggiano, in particolar modo, originalità e colpi di scena, ne risente la trama e soprattutto il finale annunciatissimo. Thriller psicologico, morboso, teso, che non riesce ad essere disturbante come avrebbe voluto: ha qualcosa in comune col cinema di Robert Zemeckis, che non a caso ne è produttore. Sarebeb stato utile qualche colpo di scena in più e una trama meno piatta e lineare, tutto è proprio come sembra. Bravissima e calata nella parte Penelope Cruz. [-]

Miranda Grey (Halle Berry) è una dottoressa di un penitenziario psichiatrico femminile diretto dal marito Douglas Grey. Una sera tempestosa, tornando a casa, la donna sbanda con l'auto per evitare di investire una ragazza ferma in mezzo alla strada. Uscita dall'abitacolo, la psichiatra si precipita dalla ragazza che, rimasta immobile, viene all'improvviso avvolta dalle fiamme. Al suo risveglio, Miranda si ritrova rinchiusa in una cella dello stesso ospedale in cui lavora, con l'accusa di aver assassinato il marito, ma non ricorda nulla di quello che è accaduto dopo l'incidente. Eppure le prove contro di lei sembrano inconfutabili, come le spiega il suo (ex)collega, il dottor Pete Graham (Robert Downey Jr), che cerca invano di farle tornare la memoria. [+]

Miranda Grey (Halle Berry) è una dottoressa di un penitenziario psichiatrico femminile diretto dal marito Douglas Grey. Una sera tempestosa, tornando a casa, la donna sbanda con l'auto per evitare di investire una ragazza ferma in mezzo alla strada. Uscita dall'abitacolo, la psichiatra si precipita dalla ragazza che, rimasta immobile, viene all'improvviso avvolta dalle fiamme. Al suo risveglio, Miranda si ritrova rinchiusa in una cella dello stesso ospedale in cui lavora, con l'accusa di aver assassinato il marito, ma non ricorda nulla di quello che è accaduto dopo l'incidente. Eppure le prove contro di lei sembrano inconfutabili, come le spiega il suo (ex)collega, il dottor Pete Graham (Robert Downey Jr), che cerca invano di farle tornare la memoria. Qualcosa di sinistro sembra aleggiare sull'istituto. Una delle pazienti, Chloe (Penelope Cruz), fornirà il primo indizio che aiuterà la tormentata Miranda a scoprire la verità. Mathieu Kassovitz conferma la sua buona tecnica registica in questo più che discreto thriller paranormale, che vanta in primis un ottimo cast, tra cui il premio Oscar Halle Berry, bravissima e capace di infondere credibilità al suo personaggio. Decisamente azzeccata anche la location in cui ambientare la maggior parte della vicenda, ovvero il manicomio ricostruito nella tenebrosa e claustrofobica ex prigione di St. Vincent-de-Paul, in Canada. La storia, che si svolge quasi interamente di notte, pur non presentando di per sé novità eccezionali, è avvincente, suggestiva e ben resa da una bella fotografia e una colonna sonora che si farà ricordare. Tuttavia, la sceneggiatura presenta diverse incongruenze, di cui due macroscopiche (ma che in ogni caso non pregiudicano il risultato): la prima è all'inizio (non è molto plausibile che una dottoressa, rinvenuta priva di sensi, venga subito confinata nel penitenziario tra le sue stesse pazienti); la seconda risiede nel finale. A conti fatti, "Gothika" è comunque un buon thriller, fedele al titolo e che, per certi versi, può essere interpretato come un incubo. [-]

Critiche feroci infondate. Il film è buono, la sceneggiatura regge e, come già è stato detto, c'è quella continua atmosfera cupa e sinistra che persiste per l'intera pellicola e che quindi tiene un po' di suspence. Bene le protagoniste, dev'esser stata dura per la Cruz interpretare una parte così difficile.

non capisco come a volte la gente non abbia le capacità di capire se un film vale o meno!!
diffidate da giudizi miseri e sbagliati. questo FILM e' ASSOLUTAMENTE BELLISSIMO!

Non è certo un film capolavoro ma era tanto tempo che non ne vedevo uno così bello. Un Film con la effe maiuscola che appassiona, ti trascina tenendoti attaccato allo schermo. Sarà che sono un amante del genere, ma non trovo proprio niente che non va in questo film. Ben assortito di colpi di scena che sono concatenati magistralmente fino a un finale sorprendente, il film ti porta dentro al mondo bizzarro della psico-paranormalità incantando lo spettatore con una magia indefinibile che ti sobbalza in continuazione dalla poltrona su cui siedi. Che altro dire? Provi, chiunque, a trovarne un altro simile!

Semplicemente patetico e ridicolo. Peccato per il cast coinvolto (in particolare per la povera Cruz). Da dimenticare...

Di certo nn è un film di serie b come qualche critico "importante" sostiene. La qualità tecnica e visiva è di alto valore. Nn è certo fatto coi piedi. Purtroppo, cm sempre là dv ci sn interpreti di fama internazionale accade, viene limitata al minimo indispensabile la parte orrorifica per dare un + ampio risalto alle qualità degli attori di richiamo, così da favorirli ad interpretare ruoli in pellicole dall'alto contenuto adrenalinico piuttosto che relegarli al + becero dei generi cinematografici, ossia l'horror. Ovviamente nn è il mio pensiero ma di sicuro è quello delle star che guarda caso nn sn mai protagoniste di horror veri e propri ma sempre e soltanto di thriller e affini. Il risultato è che talvolta vengono prodotti film decisamente peggiori di quanto nn sarebbero se fosssero stati horror a tutti gli effetti e questo ne è un esempio lampante.

film del kassovitz. l'unica cosa impressionante è quanto è gnocca Halle Berry, tutto il resto è da dimenticare. Dalla regia piatti ai dialoghi inconsistenti alla trama bucherellata e mai appassionante. Peccato perchè "l'odio" è un gran bel film.