maurizio biondo
|
domenica 20 dicembre 2020
|
quattro minuti mi sembra n bastati
|
|
|
|
Mi sono bastati quattro minuti,stasera su retequattro, per non dare possibilità a questo film...incipriato.
|
|
[+] lascia un commento a maurizio biondo »
[ - ] lascia un commento a maurizio biondo »
|
|
d'accordo? |
|
fabuciz
|
giovedì 1 gennaio 2015
|
delusione totale
|
|
|
|
Un film molto atteso che mi ha deluso su tutti i fronti.
Un Benigni sopra le righe con una interpretazione grottesca e a tratti persino fastidiosa. Una sceneggiatura con davvero poco di originale che poco di nuovo da offrire rispetto alle tante (e spesso ottime) precedenti realizzazioni.
Da salvare solo Kim Rossi Stuart.
Il confronto con Comencini è impietoso
|
|
[+] lascia un commento a fabuciz »
[ - ] lascia un commento a fabuciz »
|
|
d'accordo? |
|
allthecreativity
|
lunedì 23 dicembre 2013
|
meraviglioso film, bellissima recensione
|
|
|
|
Questa recensione rende davvero merito al film, e in queste parole scritte si sono rispecchiate le mie emozioni quando vidi questo film meraviglioso e geniale. Devo riuscire a spiegarmi come ci siano utenti che criticano spudoratamente la recitazione, che reputo ottima, sottovalutano e danno un voto basso a questo film. Vorrebbero valutare il film in una maniera fredda e tradizionalista. Di film ne ho visti tantissimi, ma il "Pinocchio" di Benigni è tra i miei preferiti in assoluto, mi fa emozionare e commuovere ogni volto che lo vedo, e non mi fa mai annoiare. Un film che inspiegabilmente qualcuno vuole sottovalutare,forse chi ha poco cuore e fantasia e per certe antipatie verso Benigni, ma il Pinocchio è oggettivamente e soggettivamente un capolavoro del cinema italiano, insieme alla "Vita è bella",scenari e costumi splendidi, gli attori semplicemente straordinari.
|
|
[+] lascia un commento a allthecreativity »
[ - ] lascia un commento a allthecreativity »
|
|
d'accordo? |
|
cinemamoremio
|
lunedì 23 dicembre 2013
|
ma che bravo quel bambinone di roberto!!!
|
|
|
|
Desidero innanzitutto rivolgermi ai "recensori" MARCO, LIANò E TARZAN: ciò che avete scritto non ritengo siano delle recensioni, ma banali e vuote ed offensive risposte a quanto scritto da ANORAK.
Ad Anorak, invece voglio fare i miei complimenti perché dalle tue parole traspaiono poesia e voglia di sognare.
Il film mi è piaciuto moltissimo, sia per la realizzazione, che per la scenografia e la Fotografia, per le musiche (Piovani non sbaglia un colpo), sia per le interpretazioni.
Benigni è il Peter Pan toscano, a mio avviso in questo film esce fuori il bambino che ancora vive in lui e forse l'ho apprezzato proprio perché anch'io, a 58 anni di vita, mi sento ancora un bambinone: voglia di giocare, vivere, sognare.
[+]
Desidero innanzitutto rivolgermi ai "recensori" MARCO, LIANò E TARZAN: ciò che avete scritto non ritengo siano delle recensioni, ma banali e vuote ed offensive risposte a quanto scritto da ANORAK.
Ad Anorak, invece voglio fare i miei complimenti perché dalle tue parole traspaiono poesia e voglia di sognare.
Il film mi è piaciuto moltissimo, sia per la realizzazione, che per la scenografia e la Fotografia, per le musiche (Piovani non sbaglia un colpo), sia per le interpretazioni.
Benigni è il Peter Pan toscano, a mio avviso in questo film esce fuori il bambino che ancora vive in lui e forse l'ho apprezzato proprio perché anch'io, a 58 anni di vita, mi sento ancora un bambinone: voglia di giocare, vivere, sognare.
Alcune inquadrature ricordano molto lo stile Felliniano, soprattutto quelle del Paese dei Balocchi, con colori molto saturi, mascheroni in primo piano, volti caricaturati, il tutto accompagnato da una musica a quella di Nino Rota.
Simpatica la scultura della fontana del Paese che ricorda quella realmente esistente nel Parco di Collodi.
Paesaggi mozzafiato di una Campagna Senese inconfondibile ed unica, con tagli di luce azzeccatissimi.
Il finale poi è un capolavoro: il Pinocchio bambino che entra a scuola e lascia quello burattino ancora fuori a giocare ed a rincorrere farfalle, come, in fondo, è giusto che facciano i bambini, con la speranza che anche da vecchi si rimanga un po' bambini.
Un riferimento a quanto scritto da Giancarlo Zappoli: sono pienamente d'accordo sulla sua recensione soprattutto riguardo a quando parla delle motivazioni politiche dietro alle critiche negative: ennesima dimostrazione che una parte della Stampa è condizionata anche nelle recensioni cinematografiche da una appartenenza politica. Peccato!!!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinemamoremio »
[ - ] lascia un commento a cinemamoremio »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
giovedì 7 novembre 2013
|
un pinocchio agro, campestre, fedele, divertente.
|
|
|
|
PINOCCHIO (IT, 2002) di ROBERTO BENIGNI con ROBERTO BENIGNI – KIM ROSSI STUART – NICOLETTA BRASCHI – PEPPE BARRA – BRUNO ARENA – MAX CAVALLARI – CARLO GIUFFRé – MINO BELLEI – ALESSANDRO BERGONZONI § Un giorno capita sulla porta di Mastro Geppetto un ciocco di legno che parla, grida e piagnucola come un bambino. Il falegname decide di costruirvi un burattino, che battezza Pinocchio e che comincia subito a combinare danni e a disobbedire alle promesse fatte al suo "babbo"; in altre parole rifiuta categoricamente di andare a scuola, vive numerose avventure nei luoghi più disparati e improbabili e incontra ogni sorta di persone (le quali lo aiuteranno, lo consiglieranno, lo trufferanno o saranno ingiuste con lui).
[+]
PINOCCHIO (IT, 2002) di ROBERTO BENIGNI con ROBERTO BENIGNI – KIM ROSSI STUART – NICOLETTA BRASCHI – PEPPE BARRA – BRUNO ARENA – MAX CAVALLARI – CARLO GIUFFRé – MINO BELLEI – ALESSANDRO BERGONZONI § Un giorno capita sulla porta di Mastro Geppetto un ciocco di legno che parla, grida e piagnucola come un bambino. Il falegname decide di costruirvi un burattino, che battezza Pinocchio e che comincia subito a combinare danni e a disobbedire alle promesse fatte al suo "babbo"; in altre parole rifiuta categoricamente di andare a scuola, vive numerose avventure nei luoghi più disparati e improbabili e incontra ogni sorta di persone (le quali lo aiuteranno, lo consiglieranno, lo trufferanno o saranno ingiuste con lui). Alla fine diventa un vero e proprio ragazzo, più giudizioso di quanto non sia stato prima.Dopo il finale de La vita è bella, nel quale l'attore/regista toscano ha regalato un sorriso al figlioletto un istante prima di morire – camminando come un burattino – Benigni ha fatto proprio un'ottima scelta a dare il proprio volto a colui che, nella letteratura moderna, ha sempre raffigurato l’esempio per eccellenza della svogliatezza, dell’amore per i vagabondaggi e, naturalmente, della contentezza spensierata. La sua interpretazione è sicuramente di buon livello e ben approfondita, mentre sulla rilettura generale del romanzo di Collodi (1880-83) avrei qualcosa da ridire: è stato dato un po' troppo spazio alla Fata Turchina (una N. Braschi troppo delicata e consenziente) e i cambiamenti della trama non si contano affatto sulla punta delle dita (per fare qualche esempio, l'imprigionamento presso il contadino padrone di Melampo è situato in un capitolo precedente del libro e in esso la ricerca del cibo iniziale è molto più sofferta e tragicomica). Mancano anche molti personaggi minori, ma credo che questa "licenza" sia stata dovuta probabilmente a motivi finanziari, anche perché il film in questione è costato la bellezza di 45 milioni di euro, che ad oggi risulta essere il budget più alto nella storia del cinema italiano. Benigni riconferma, al suo 7° film, di saper coniugare l'abilità registica con quella recitativa, delineando sempre personaggi dal carattere leggero ma dalla psicologia notevole. Più orientato verso il comico rispetto allo sceneggiato di Comencini del 1972. Troppo demenziali il Gatto e la Volpe dei Fichi d'India (ma da loro che ci si poteva aspettare?), mentre è ottimo il Lucignolo di Kim Rossi Stuart.
Commedia; giudizio personale: 8 (buono)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
giorg99
|
sabato 1 giugno 2013
|
un ottimo pinocchio
|
|
|
|
Un pezzo di legno bussa alla porta del falegname Geppetto che decide di utilizzarlo per realizzare un burattino. Così nasce Pinocchio che, grazie all'intervento della Fata Turchina, diventa un bambino in carne e ossa. Disubbidiente e discolo per natura, Pinocchio dovrà affrontare mille peripezie contrassegnate da altrettanti incontri fondamentali prima di diventare un "ragazzino perbene". Il regista Benigni lascia che l'immensa macchina spettacolare di "Pinocchio" lavori per conto suo.
[+]
Un pezzo di legno bussa alla porta del falegname Geppetto che decide di utilizzarlo per realizzare un burattino. Così nasce Pinocchio che, grazie all'intervento della Fata Turchina, diventa un bambino in carne e ossa. Disubbidiente e discolo per natura, Pinocchio dovrà affrontare mille peripezie contrassegnate da altrettanti incontri fondamentali prima di diventare un "ragazzino perbene". Il regista Benigni lascia che l'immensa macchina spettacolare di "Pinocchio" lavori per conto suo. Le scenografie di Danilo Donati, l'arrivo notturno della carrozza della Fatina, il Paese dei balocchi, il Teatro delle marionette, hanno vita propria, egregiamente serviti dalla fotografia di Dante Spinotti e dal montaggio di Simona Paggi. Ma gli manca "l'alito", quello che li farebbe vivere nel tutto unico di un film. Così, la pellicola se la mangiano. Ma quello che fa più male al cuore è l'attore, che non è più Benigni, ma un attore che fa Pinocchio fuori tempo massimo. Pinocchio, un burattino morto bambino, ha qualsiasi età, purché sia astratto, letto, intrepretato; ha l'età di Benigni in giacchetta e occhiali, con la montatura nera, l'età di Cioni Mario e del lunare Salvini. Ma non ha l'età di questo clown intristito e saltellante. Di Pinocchio resta solo l'ombra, che si allontana indomita nell'ultima scena, l'unica veramente, interiormente, poetica, che ci fa rimpiangere il film che avrebbe potuto essere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giorg99 »
[ - ] lascia un commento a giorg99 »
|
|
d'accordo? |
|
matilde perriera
|
lunedì 7 maggio 2012
|
mirabolanti peripezie di maria elisa consiglio
|
|
|
|
MIRABOLANTI PERIPEZIE di Maria Elisa Consiglio - Pinocchio, prototipo del bugiardo a cui cresce il naso a ogni bugia che dice e che fa rivivere ai suoi lettori molte emozioni, è e sarà per sempre vivo. Il tronco di pino di Benigni, che rotola, rotola, rotola, urtando tutte le forze del Paese, dai gendarmi ai baroni, ai personaggi più autorevoli, arriva nel laboratorio di Geppetto, che ne ricava un pupo di legno, nella segreta speranza di vederlo trasformato in un bambino vero. “Un solo colpo di bacchetta della Fata turchina e il burattino acquista vita propria, affiancato dal Grillo Parlante, istanza superegoica continuativamente pronta ad afferrarlo per i capelli” (M. Perriera,www.novefirenze.
[+]
MIRABOLANTI PERIPEZIE di Maria Elisa Consiglio - Pinocchio, prototipo del bugiardo a cui cresce il naso a ogni bugia che dice e che fa rivivere ai suoi lettori molte emozioni, è e sarà per sempre vivo. Il tronco di pino di Benigni, che rotola, rotola, rotola, urtando tutte le forze del Paese, dai gendarmi ai baroni, ai personaggi più autorevoli, arriva nel laboratorio di Geppetto, che ne ricava un pupo di legno, nella segreta speranza di vederlo trasformato in un bambino vero. “Un solo colpo di bacchetta della Fata turchina e il burattino acquista vita propria, affiancato dal Grillo Parlante, istanza superegoica continuativamente pronta ad afferrarlo per i capelli” (M. Perriera,www.novefirenze.it, 7/7/2011). Tante sfaccettature in PINOCCHIO. Libero, scanzonato, birichino, di volta in volta ammaliato dalla musica dei pifferi, dalla lusinga dell’albero di monete d’oro, dai colpi di grancassa del Teatro dei Burattini, dalle attrattive del Paese dei Balocchi, da varie figure inaffidabili e ingannevoli, corre dietro alle farfalle, ignorando il senso del dovere, l’affetto di un padre, la sollecita tenerezza della fata turchina, ancoraggi sicuri dalle sabbie mobili dell’anarchia impulsiva. Censura di ogni inadempienza? Esaltazione dei principi dell’Italia appena unificata? Celebrazione di una pedagogia volta a reprimere comportamenti ritenuti devianti? Bisogna andare cauti nelle risposte. Il burattino di Collodi, con il suo essere continuamente in bilico tra la disposizione verso atteggiamenti spiritualmente propositivi e la chiara condivisione di comportamenti trasgressivi da cui è profondamente affascinato, fa sentire il suo scetticismo polemico contro le rigide emanazioni amministrative, i programmi ministeriali inadeguati, la preparazione dei maestri comunali incapaci di svecchiare il neonato stato italiano ancora in cerca di una propria identità culturale. Carlo Lorenzini, insomma, con inconsapevole lungimiranza, dice basta all’imposizione passiva di precetti sterili travasati da libri artificiosi, è arrivato il momento di allargare gli orizzonti degli allievi, favorire l’insorgere spontaneo degli interessi, tendere alla formazione di una mentalità aperta al confronto dialettico; nel suo bifrontismo, con la protettiva lente dell’umorismo, dice senza esporsi, nell’implicita riprovazione della marionetta che, rientrando nell'ordine, indossa “la maschera” tanto condannata da Pirandello e soffoca la libertà creativa del “fanciullino” di pascoliana memoria. “Il fascino dell’opera risiede proprio in questa dicotomia, con una conclusione della fiaba che è drammatica solo in apparenza; se il neo Pinocchio, infatti, diventa la brutta copia del ragazzo ”perbene”, una lettura più attenta fa puntare l’attenzione sul finale aperto, in cui Pinocchio-Bambino va a scuola, mentre la sua ombra si allontana per continuare a giocare allegra e tranquilla” (M. Perriera, Ibidem). La vera trasformazione è, dunque, quella psicologica interna al soggetto che accetta le regole per intima convinzione, senza, però, rinnegare le mirabolanti peripezie della sua precedente vita burattinesca.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a matilde perriera »
[ - ] lascia un commento a matilde perriera »
|
|
d'accordo? |
|
iasc085
|
mercoledì 26 ottobre 2011
|
pinocchio (2002)
|
|
|
|
PINOCCHIO (2002) di Roberto Benigni (**%)
Con Roberto Benigni- Nicoletta Braschi- Kim Rossi Stuart- Carlo Giuffrè….
Il Pinocchio di Benigni difetta di essere un film senza cuore, senza un interpretazione di livello e con troppe pause che seppur vengano compensate in maniera eccellente dalle scenografie di Danilo Donati e dalle musiche di Nicola Piovani, il film rimane sterile, povero, senza quella scintilla che ha reso altri film di Benigni più coinvolgenti e divertenti.
[+]
PINOCCHIO (2002) di Roberto Benigni (**%)
Con Roberto Benigni- Nicoletta Braschi- Kim Rossi Stuart- Carlo Giuffrè….
Il Pinocchio di Benigni difetta di essere un film senza cuore, senza un interpretazione di livello e con troppe pause che seppur vengano compensate in maniera eccellente dalle scenografie di Danilo Donati e dalle musiche di Nicola Piovani, il film rimane sterile, povero, senza quella scintilla che ha reso altri film di Benigni più coinvolgenti e divertenti. Da mettere in chiaro che in molti commettono l’orrendo sbaglio di confrontarlo con La Vita è Bella. Pinocchio ha dunque come unico neo, quello di essere il film che segue il capolavoro già citato. Aumentandone l’aspettativa tutti siamo rimasti un po’ delusi, ci aspettavano un’ altra gemma, un altro capolavoro che sarà difficile se non impossibile da eguagliare. Rimane comunque il fatto che se qualcuno sarebbe stato in grado di interpretare Pinocchio con sembianze da adulto, quello non poteva che essere il grande Roberto Benigni, che ritorna bambino, usando spesso un falsetto, che, per il personaggio che interpreta, non può non usare, diventando oggetto di troppe ed immeritate critiche. Si apprezzi invece il talento e la generosità del nostro eroe agli oscar del 98, e soprattutto ci si dimentichi del film che precede Pinocchio, godendosi invece quest’ultimo. Da ricordare un bravissimo Kim Rossi Stuart che sembra sia fatto apposta per la parte di Lucignolo. La storia del resto la conosciamo tutti, altro punto a sfavore per il regista, che non riesce a far decollare il suo Pinocchio, troppo evidente la differenza con quello di Comencini, che gli è superiore di molto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iasc085 »
[ - ] lascia un commento a iasc085 »
|
|
d'accordo? |
|
camillo
|
lunedì 13 giugno 2011
|
benigni plasma una favola e la reinventa!
|
|
|
|
Il mastro Geppetto decide di costruire un burattino con un ceppo trovato sulla soglia di casa.Il burattino però prende vita e il mastro Geppetto lo adotta e lo chiama Pinocchio.Pinocchio è però molto disubbidiente e si troverà spesso nei guai.Sia il mastro Geppetto,sia la Fata Turchina riusciranno a toglierlo dai guai,ma il mastro ne subirà spesso le conseguenze.Il personaggio di Pinocchio è scaltro,disubbidente,ingenuo e piagniucolone e Benigni lo interpreta egregiamente.La trama non è quella classica conosciuta da tutti noi,ma viene in qualche modo plasmata e riordinata secondo un nuovo ordine senza però eliminare la magia della favola stessa.
[+]
Il mastro Geppetto decide di costruire un burattino con un ceppo trovato sulla soglia di casa.Il burattino però prende vita e il mastro Geppetto lo adotta e lo chiama Pinocchio.Pinocchio è però molto disubbidiente e si troverà spesso nei guai.Sia il mastro Geppetto,sia la Fata Turchina riusciranno a toglierlo dai guai,ma il mastro ne subirà spesso le conseguenze.Il personaggio di Pinocchio è scaltro,disubbidente,ingenuo e piagniucolone e Benigni lo interpreta egregiamente.La trama non è quella classica conosciuta da tutti noi,ma viene in qualche modo plasmata e riordinata secondo un nuovo ordine senza però eliminare la magia della favola stessa.Belle le musiche favolesche e lo scenario ottocentesco della vicenda.Ogni scena ha un qualcosa di sublime,che ti prende subito,ma mantiene una semplicità che pochi film sanno mostrare.Da lodare ovviamente gli insegnaenti che il film vuole dare,quali guadagnarsi il pane onestamente e dare ascolto ai propri genitori.La mente di Benigni sforna un capolavoro senza precedenti;è uno dei pochi film italiani attuali che meriterebbero di essere mandati all'estero!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camillo »
[ - ] lascia un commento a camillo »
|
|
d'accordo? |
|
vero2
|
sabato 30 aprile 2011
|
ma...
|
|
|
|
La metà di voi (o tutti) dicono che non è un bel film.
Io invece lo guardo volentieri perchè Benigni è un grande. Con la sua Nicoletta ovviamente...
Ottimissimo film.
|
|
[+] lascia un commento a vero2 »
[ - ] lascia un commento a vero2 »
|
|
d'accordo? |
|
|