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Il pianista |
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Un film di Roman Polanski.
Con Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Frank Finlay, Emilia Fox, Maureen Lipman.
continua»
Titolo originale The Pianist.
Drammatico,
durata 148 min.
- Polonia 2002.
- 01 Distribution
uscita venerdì 25 ottobre 2002.
MYMONETRO
Il pianista   
valutazione media:
3,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il Pianista
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| giovedì 11 febbraio 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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L'odissea di Wladislaw, giovane pianista ebreo polacco che, durante il periodo dell'inavsione nazista in Polonia, salvatosi fortunosamente dalla deportazione, è costretto a fuggire, di rifugio in rifugio, dalle grinfie dei Tedeschi rimanendo, progressivamente, sempre più solo in mezzo ala devastazione. Sino a quando sarà proprio un aiuto dei più inaspettati a metterlo in salvo. Persino Polanski decide di cimentarsi con il tema dell'Olocausto e ci offre un discreto lavoro che dimostra anche quanto non sia sufficiente essere un bravo regista che tratta un argomento toccante per tirare fuori un capolavoro. Spielberg, con Schindler's List, secondo molti ci era riuscito, e tanti hanno detto altrettanto in questa occasione. La mia modestissima opinione è che Il Pianista sia sicuramente un buon film, toccante, ben realizzato, basato su una bella storia e dotato di sobrio lirismo. Tuttavia, in alcuni punti, la vicenda sembra trascinarsi avanti piuttosto stancamente, dando l'impressione che l'ovvia commozione che suscita un evento quale l'Olocausto rimanga l'unico punto di forza su cui fa leva tutto il lavoro. Anche la crudezza di alcune scene, lo sappiamo, rispecchia purtroppo canoni di assoluto realismo, ma -e questa è la faccia scomoda della medaglia quando si decide di affrontare certe tragedie storiche- pare realizzata esclusivamente per commuovere, per creare un immagine ad effetto, senza aggiungere nulla che non sia già stato meglio raccontato nel cinema da tanti illustri predecessori di Polanski. Il film è sicuramente di qualità e degno di essere guardato, ma, trattando una vicenda così tragica e, pertanto, più e più volte affrontata in ambito cinematografico, va inevitabilmente posta a confronto con le altre che lo hanno preceduto, e francamente, andando indietro con la mente ad opere come La Vita è Bella di Benigni o il già citato Schindler's List di Spielberg, trovo che Il Pianista si trovi un gradino sotto.
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