Solitamente sono morbido con i film che mettono in cattiva luce la politica, cosa che questo non fa indi per cui non sarò punto morbido.
Se cerchiamo di paragonare "Il club degli imperatori" (Questa volta i titolisti italiani non c'entrano, il regista non sapeva che Cesare non era imperatore a quanto pare...) a "L'attimo fuggente" è ovvio che il secondo è svariate spanne sopra sia per onestà d'intenti che per qualità vera e propria ma, anche non facendo un facile confronto, la sensazione resta quella di un film artificiale e artificioso.
Prima di tutto l'idea del continuum temporale interrotto e ripreso decine d'anni dopo è fastidiosissimo nonchè di pessimo stile ma la superficialità (nonchè l'ingenuità) con cui sono delineati i personaggi e le situazioni è estrema: così troviamo classi intere di ragazzi modello come alibi per bacchettare il discolo (ma lo studio nozionistico sarà così fondamentale come viene dipinto? Rifletteteci...) che diventerà poi l'aspirante politico imbroglione. Ma il messaggio qual'è? Non certo che i politici sono cattivi, quanto che i politici per essere ricordati (a differenza dell'antico re dal nome impronunciabile) devono dare apporti costruttivi alla società.
Decisamente alla fine del film la domanda è: "Tutto qui?".
Un film intero per ricordare che solo gli apporti costruttivi alla società sono degni di memoria?
A questo punto agli occhi di un critico ferrato è palese la pochezza di idee nonchè la faciloneria con cui questo film è stato pensato e realizzato: macchiette su macchiette, messaggio solo apparentemente profondo e una caratterizzazione del college superficialissima (nulla dell'ambiente conservatore ed opprimente de "L'Attimo fuggente" in cui la trasgressione e la cospirazione diventavano metafore della Libertà stessa attraverso la Poesia).
Sterile, ingenuo e senza neanche un decente incasso: guardate qualcos'altro.
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phoebe
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giovedì 18 settembre 2008
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film un po' superficiale
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"Il club degli imperatori" è un film che ci fa capire che bisogna studiare per ottenere titoli alti, come quello di Giulio Cesare, ma dà anche un messaggio contrario a questo: infatti ci dice che i figli delle persone che occupano grande rilievo nella società sono privilegiati rispetto agli altri, e così ottengono le cose facilmente e senza nessuno sforzo. Io non sono contro il personaggio di Sedgewick Bell, perchè egli ha dimostato di potercela fare solo impegnando la sua mente, ma alla prova finale per il titolo di Giulio Cesare ha preferito barare e per questo motivo è stato punito. Questo film è un po' superficiale, infatti alcuni personaggi sono solo accennati, ma ci trasferisce anche un messaggio a parer mio sbagliato: il lupo perde il pelo ma non il vizio, così come Sedgewick nell'età adulta non è cambiato, ma io penso che le persone possono cambiare veramente se lo vogliono, così come possono arrivare a traguardi all'apparenza irraggiungibili e l'impossibile diventa possibile.
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crypto
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giovedì 26 novembre 2009
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hai tratto le tue conclusioni superficialmente
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L'errore che ho riscontrato in tutte le recensioni che riguardano questo film consiste nel vederlo come se seguisse la falsa riga de "L'Attimo Fuggente".Qui non si tratta di un professore straordinario che educa ragazzi ribelli.Il Club Degli Imperatori (titolo orrendamente inopportuno)vuole fare un'analisi della situazione scolastica moderna.Un professore ordinario (ma eccellente nella sua ordinarietà) porta avanti una classe ordinaria (che di ribelle non ha nulla) ... finchè non arriva Sedgewick.Il personaggio di Sedgewick non vuole dimostrare che non è possibile cambiare.Vuole dimostrare che cambiare è molto difficile e richiede molto impegno e molta volontà.Non ha imbrogliato in tutte le fasi del torneo, ma solo durante l'ultima fase, quella decisiva, in un disperato tentativo di compiacere il padre.
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L'errore che ho riscontrato in tutte le recensioni che riguardano questo film consiste nel vederlo come se seguisse la falsa riga de "L'Attimo Fuggente".Qui non si tratta di un professore straordinario che educa ragazzi ribelli.Il Club Degli Imperatori (titolo orrendamente inopportuno)vuole fare un'analisi della situazione scolastica moderna.Un professore ordinario (ma eccellente nella sua ordinarietà) porta avanti una classe ordinaria (che di ribelle non ha nulla) ... finchè non arriva Sedgewick.Il personaggio di Sedgewick non vuole dimostrare che non è possibile cambiare.Vuole dimostrare che cambiare è molto difficile e richiede molto impegno e molta volontà.Non ha imbrogliato in tutte le fasi del torneo, ma solo durante l'ultima fase, quella decisiva, in un disperato tentativo di compiacere il padre.Comunque durante una delle scene finali, quando il figlio di Sedgewick sente il pradre che confessa di avere imbrogliato, si intuisce una svolta.
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hemione dora deminervi
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venerdì 14 gennaio 2011
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ahi, credo che forse ce ne sia da parlare.
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Senti, credo che ci sia da parlare del tuo commento. Ho visto il film ieri sera in Tv ed ho notato anch'io che qualcosa era un po' fastidioso, intendo il secondo stacco temporale, ma guarda che forse non hai ben inteso il significato del film. Sts tutto dalla scena in cui l'insegnante e Bell adulto si trovano in bagno fino allaa fine.
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willbrown
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domenica 18 settembre 2011
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imperatori
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Non concordo con questa recensione in quanto sebbene il film non sia dei migliori usciti del genere, è in realtà perlopiù godibile e ben strutturato. In più come appunto personale amo molto il gioco del salto temporale e vedere come sono andate le cose. Sono di quelli che amano anche le scritte a fine film che ti dicono gli sviluppi futuri.Piccolo appunto sulla storia. Giulio Cesere non è stato imperatore ma per la storia è considerato colui che ebbe un ruolo cruciale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale e pertanto è ritenuto da molti storiografi il primo imperatore [anche se in realtà fu dittatore dal 49 a.C. al 44 a.C.], Svetonio parte da Giulio Cesareinfatti nella sua opera dedicata alle Vite dei dodici Cesari.
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feanor65
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sabato 30 luglio 2016
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a me è piaciuto
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Per nulla daccordo.A me il film è piaciuto tantissimo e non mi è sembrato superficiale in nulla.Però ognuno ha la sua opinione e va rispettata.Non aggiungo nulla perchè sono daccordo con chi invece lo ha apprezzato e finirei per ripetere i stessi concetti.
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