Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Fuori cadono le bombe, ma nulla sembra turbare il direttore d’orchestra: poco prima della fine della Seconda guerra mondiale, Wilhelm Furtwangler dirige, nella prima sequenza di A torto o a ragione di István Szabó, l’ennesimo concerto davanti a una folla di gerarchi nazisti. Lui non fa politica, lui non vuole occuparsi di queste piccolezze terrene: lui è il Genio, l’interprete sublime della più straordinaria tradizione musicale, un uomo che crede di avere il diritto di vivere al di sopra delle contigenze storiche, anche le più terribili. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1847 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 7 Aprile 2002