elia
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martedì 20 dicembre 2005
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poteva essere migliore
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Con questo film si conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, in maniera definitiva l'inesistenza di Monica Bellucci come attrice. Monoespressiva, inefficace, priva di passione nella recitazione, sembra continuamente in posa per un servizio fotografico, insomma inutile. Quando fu presentata al cast, Hackman la vide e le chiese se sapeva anche parlare. Come dargli torto? La bellona cerca, intrufolandosi in copioni internazionali, di sfuggire alla caduta nelle continue ospitate nella tv nazionale raccattatutto.
Hackman e Freeman sono bravi e solo grazie a loro il film risulta guardabile.
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(di rudy_50)
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dragonia
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sabato 7 aprile 2012
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teso e intrigante
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Il thriller non è proprio il mio genere, ma questo Under Suspicion, diretto con mestiere da Stephen Hopkins, mi ha proprio interessato: infatti la trama, nonostante sia piuttosto banale, viene sviluppata in maniera egregia, con scelte stilistiche davvero intriganti ed efficaci, come ad esempio i numerosi flash-back con interventi esterni. A questo aggiungasi l'affiatata coppia di protagonisti, un montaggio serrato e frenetico, ma non confusionario, un'atmosfera cupa e accattivante e un ritmo stratosferico: il risultato è uno spettacolo che punta tutto sui frenetici botta-risposta fra il poliziotto Morgan Freeman e il sospettato Gene Hackman, cosa che funziona alla grande, e che riesce a trasmettere fin da subito un senso di tensione al limite del sopportabile, sicuramente il miglior pregio per un thriller.
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Il thriller non è proprio il mio genere, ma questo Under Suspicion, diretto con mestiere da Stephen Hopkins, mi ha proprio interessato: infatti la trama, nonostante sia piuttosto banale, viene sviluppata in maniera egregia, con scelte stilistiche davvero intriganti ed efficaci, come ad esempio i numerosi flash-back con interventi esterni. A questo aggiungasi l'affiatata coppia di protagonisti, un montaggio serrato e frenetico, ma non confusionario, un'atmosfera cupa e accattivante e un ritmo stratosferico: il risultato è uno spettacolo che punta tutto sui frenetici botta-risposta fra il poliziotto Morgan Freeman e il sospettato Gene Hackman, cosa che funziona alla grande, e che riesce a trasmettere fin da subito un senso di tensione al limite del sopportabile, sicuramente il miglior pregio per un thriller. Poche sorprese o colpi di scena, la Bellucci non disturba ma neanche eccita, ma resta comunque un film assai riuscito.
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elgatoloco
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giovedì 27 giugno 2019
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un remake comunque ben realizzato
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Dato che"Under Suspicion"(Stephen Hopkins, 2000)è remake di un film di Claude Miller, del 1981, "Garde à vue", è impossibile stabilire termini di confrontoi, dato che non conosco l'originale di Milller, regista valido, uno dei milgiori francesi della"generazione di mezzo, post-nouvelle vague". Di per sé è comunque un fillm notevole, dove il thriller"esistenziale-psicoloigico"(definizione limitativa, certo,ma comunque utile per intendersi)incrocia la disperazione, la lotta tra un ricchissimo vizioso e due poliziotti(siamo a Puerto Rico), sfortunati per motivi sociali e socio-economici(uno di essi è nero), invidiano il"colpevolizzato".
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Dato che"Under Suspicion"(Stephen Hopkins, 2000)è remake di un film di Claude Miller, del 1981, "Garde à vue", è impossibile stabilire termini di confrontoi, dato che non conosco l'originale di Milller, regista valido, uno dei milgiori francesi della"generazione di mezzo, post-nouvelle vague". Di per sé è comunque un fillm notevole, dove il thriller"esistenziale-psicoloigico"(definizione limitativa, certo,ma comunque utile per intendersi)incrocia la disperazione, la lotta tra un ricchissimo vizioso e due poliziotti(siamo a Puerto Rico), sfortunati per motivi sociali e socio-economici(uno di essi è nero), invidiano il"colpevolizzato". C'è la festa del Capodanno locale, in una collocazione particolare, ossia a Epifania già passata(tradizione del luogo), c'è una condizione decisamente particolare a livello familiare(la moglie giovane del"ras"locale, non a livello criminale ma economico non sopporta più i tradimenti del marito con le ragazzine), c'è una condizione di progressiva esasperazione, altro ancora che contribuisce a creare ulteriori situazioni di "crisi", dove il lemma è qui da intendere solo negativamente, ma... il "prodotto finale"riserva indubbiamente più di una sorpresa; merito del regista Hopkins, ma anche, in misura determinante, di interpreti notevolissimi come Morgan Freeman(il dirigente della poilizia locale, l'accusatore), il suo"sgherro"Thomas Jane, Gene Hackman, l'indagato, Monica Bellucci, "oggetto del desiderio". Intensità del dramma, che diviene thriller. El Gato
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elgatoloco
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venerdì 19 marzo 2021
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notevole remake
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"Under Suspicion"(Stepehn Hopkins, da un romanzo di John Wainwright, remake.il film-di un altro film tratto dlalo stesso romanzo", Gardé a vue"di Claude Miller, 1981, 2000)propne la storia di un avvocato molto ricco dalla moglie molto appariscente, accusato di aver violentato e poi ucciso due ragazzine. Lo accusa un suo amico, il commissario di polizia, fair nei modi e un ispettore che invece lo vuol far confessare"comqunue sia". La veritò verrà fuori, sorprendendo tutti/e. Film prodotto dai due protagonisti, Morgan Freeman(il commissario)e Gene Hackman(l'accusato), amici e quasi coetanei e rivela un indubbio stile , una cifra stilistica forte.
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"Under Suspicion"(Stepehn Hopkins, da un romanzo di John Wainwright, remake.il film-di un altro film tratto dlalo stesso romanzo", Gardé a vue"di Claude Miller, 1981, 2000)propne la storia di un avvocato molto ricco dalla moglie molto appariscente, accusato di aver violentato e poi ucciso due ragazzine. Lo accusa un suo amico, il commissario di polizia, fair nei modi e un ispettore che invece lo vuol far confessare"comqunue sia". La veritò verrà fuori, sorprendendo tutti/e. Film prodotto dai due protagonisti, Morgan Freeman(il commissario)e Gene Hackman(l'accusato), amici e quasi coetanei e rivela un indubbio stile , una cifra stilistica forte. collocato durante la festa di San Sebastian a Puerto Rico, mostra il contrasto duro tra due, anzi tre personaggi, dove il"duro"(magari in apparenza)è l'ispettore bianco Thomas Jane e c'è la presenza quasi"silente"di Monica Bellucci, che è la moglie dell'accusato, con cui il marito sembra non abbia più rapporti intimi da quando l'aveva scoperto a"civettare"(solo questo)con una sua nipote tredicenne. Gioco psicologico che non impediasce la rpesenza del tychoon, in veste di ortatore, alla festa di beneficenza dovee l'indagato deve promuovere una raccolta di fondi. La ricostruzione dei fatti include ogni momento, comprese le false pise, tanto che il film può essere definito anche"analitico", in qualche modo e con tutte le riserve del caso. Impossibile(per chi stende questa nota)ricostruire i rapporti di eventuale analogia con il romanzo(scarsamente diffuso, poco disponibile anche in bilbioteca)e con il film di Miller con Lino Ventura che non conosce. Sembra comunque che lo stile hopkinsiano sia abbastanza originale. Il contrasto tra Freeman e Hackman, con la presenza di Jane quale"guastafeste"che vuole martellare sulla colpeovolezza dell0indagato è certamente riuscito, con la presenza in gran parte"muta"(non del tutto, ma teatralmente assimileremmo la Bellucci alla"persona muta"del teatro classico)dell'attrice italiana. Un film relativamente"superemozioante", in un contesto di "difficoltà complessiva"molto accentuato, quasi parossistico, dove anche il contrasto socio-economico svolge un ruolo indubbiamente rilevante, senza che peraltro ciò esaursica tutta la problematica coinvolta, che è anche , anzi soprattutto psicologica. El Gato
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arvin
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mercoledì 14 novembre 2007
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non eccezionale ma comunque buono
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Questo film, rivisitazione di un film francese, seppur non eccezionale rimane pur sempre un buon prodotto. La storia, nn banale, evolve via via con il film incentrandosi sempre più con le vicende personali del protagonista ( un ottimo Gene Hackman ), uomo ricco, di successo, fiero e orgoglioso che fa dell'apparenza il suo punto di forza e che teme il giudizio degli altri. Ma questa apparente forza viene minata da un ispettore di polizia ( un altrettanto ottimo Morgan Freeman )che lo mette a nudo nelle sue debolezze e nelle sue fragilità. Buona anche l'interpretazione della nostra italiana Monica Bellucci al suo esordio Hollywoodiano, che certo non spicca per l'interprezione, ma alla quale non si chiede altro che interpretare la moglie del protegonista, donna glamure, affascinante, bellissima intrigante, ma che nonostante la sua apparenza freddezza e distacco è una donna complessa con le sue "manie" e le sue fragilità.
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Questo film, rivisitazione di un film francese, seppur non eccezionale rimane pur sempre un buon prodotto. La storia, nn banale, evolve via via con il film incentrandosi sempre più con le vicende personali del protagonista ( un ottimo Gene Hackman ), uomo ricco, di successo, fiero e orgoglioso che fa dell'apparenza il suo punto di forza e che teme il giudizio degli altri. Ma questa apparente forza viene minata da un ispettore di polizia ( un altrettanto ottimo Morgan Freeman )che lo mette a nudo nelle sue debolezze e nelle sue fragilità. Buona anche l'interpretazione della nostra italiana Monica Bellucci al suo esordio Hollywoodiano, che certo non spicca per l'interprezione, ma alla quale non si chiede altro che interpretare la moglie del protegonista, donna glamure, affascinante, bellissima intrigante, ma che nonostante la sua apparenza freddezza e distacco è una donna complessa con le sue "manie" e le sue fragilità. Buono nel complesso
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stefania callisto
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giovedì 22 marzo 2007
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troppo ambiguo
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Poteva essere un buon film, istruttivo ed esplicito,invece qualcosa non quadra.La storia è quella di un avvocato,che viene sospettato di stupro ai danni di due ragazzine.Siamo a Puerto Rico,dove le prostitute bambine sono molte e molti i clienti.....il protagonista(gene hackman)non convince, come non convince tutta la storia per nulla patetica di un uomo che si dispera perchè la moglie non è più giovane, e ahimè a lui piacciono solo prostitute giovanissime.Da qui l'interrogativo reale del film, cioè fino a che punto si è responsabili dei propri gusti sessuali, ed in quali limiti la condanna.Io direi che il film pone un interessante quesito, ma non da la risposta che ci si aspettava, e cioè che siamo sempre responsabili, perchè la strada che prendiamo è sempre una nostra scelta.
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Poteva essere un buon film, istruttivo ed esplicito,invece qualcosa non quadra.La storia è quella di un avvocato,che viene sospettato di stupro ai danni di due ragazzine.Siamo a Puerto Rico,dove le prostitute bambine sono molte e molti i clienti.....il protagonista(gene hackman)non convince, come non convince tutta la storia per nulla patetica di un uomo che si dispera perchè la moglie non è più giovane, e ahimè a lui piacciono solo prostitute giovanissime.Da qui l'interrogativo reale del film, cioè fino a che punto si è responsabili dei propri gusti sessuali, ed in quali limiti la condanna.Io direi che il film pone un interessante quesito, ma non da la risposta che ci si aspettava, e cioè che siamo sempre responsabili, perchè la strada che prendiamo è sempre una nostra scelta.Comunque bravi Hackman e Freeman, migliorabile la nostra Bellucci in un film che poteva essere più schietto ed incisivo.stefania 23/03/07
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