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Film forse non facilissimo da apprezzare, ma sicuramente ben realizzato. Con questa storia, il regista riesce infatti ad esprimere benissimo il messaggio che vuole comunicare, cioè il fatto che anche un uomo che vive costantemente in contatto intimo con moltissime donne non è detto che le conosca davvero, come scoprirà a proprie spese il protagonista. Ma non è comunque l'unico tema trattato, ve ne sono anche altri sempre validi, come ad esempio il fatto che anche se una donna non manca niente nè sul piano materiale che su quello sentimentale, non è detto che sia per forza soddisfatta. Questo accade invece a sua moglie. Con questa commedia, Altman è riuscito benissimo a rappresentare l'universo femminile altoborgherse americano, certo, forse con qualche esagerazione ed esasperazione, che però rendono ancora meglio l'idea. Naturalmente però, il merito di questo risultato è dovuto anche all'ottimo cast. Richard Gere era praticamente perfetto per questo ruolo, ma anche tutte le attrici se la cavano bene e soprattutto, gli interpreti sembrano anche molto affiatati. Il film non manca poi di bellissime scene allegoriche, come il tornado da cui viene ricucchiato il dottor T, rappresentante la situazione di grande caos a cui l'ha portato l'eccessiva fiducia in sè stesso, e soprattutto, l'indimenticabile scena finale del parto, volta ad indicare probabilmente la sua rinascita spirituale, dopo aver pagato il prezzo dei suoi errori. Il risultato finale non può essere quindi che un ottimo film per riflettere, sia per un pubblico maschile che femminile. Un unico avvertimento. A chi cerca una commedia romantica divertente, leggera e disimpegnata consiglio però di lasciar perdere questo film. Si tratta infatti di un prodotto abbastanza raffinato ed impegnato. E forse per questo non così facile da apprezzare, per quanto ottimo.
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