lillo
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mercoledì 15 ottobre 2008
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un film che smuove la coscienza civile.
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Un film bellissimo da qualunque punto di vista lo vedi. Un film che smuove la coscienza civile della gente. Il regista è bravissimo a cogliere il patos che la vicenda, vera, ha lasciato in tutti noi, anche, se allora passò in secondo piano per Moro.Un cast veramente di prim'ordine, colloqui perfetti, musiche azzeccatissime, fotografia eccellente.Insomma, per me, un capolavoro.
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charly92
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martedì 7 ottobre 2008
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cento passi di pura bellezza
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STUPENDO, INTENSO, COMMOVENTE...IMPOSSIBILE DESCRIVERE A PAROLE UN FILM COSì...SO SOLO CHE HO CAPITO TANTE COSE GUARDANDOLO...HO SCOPERTO LA STORIA DI PEPPINO,UN EROE,UN UOMO COME NOI, CHE NON HA VOLUTO RESTARE A GUARDARE,IN SILENZIO, NON HA VOLUTO COMPIERE QUEI CENTO PASSI CHE LO DIVIDEVANO DALLA PAURA E DALLA RASSEGNAZIONE...100 SEMPLICI PASSI,MA QUANTO HA FATTO QUESTO PICCOLO GRANDE EROE...C'INSEGNA A COMBATTERE UNITI QUESTO MOSTRO MAFIOSO,PERCHè SOLO COSì VERRà SCONFITTO...ABBIAMO DIRITTO ALLA BELLEZZA...E DOBBIAMO DIFENDERLA.GRANDE PEPPINO.GRANDE GIORDANA.GRANDE,GRANDISSIMO,IMMENSO LO CASCIO...SPERANZA DEL CINEMA ITALIANO...
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kec89
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mercoledì 10 settembre 2008
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farza
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IN POCHE RIGHE è DIFFICILE COMMENTARE LA MAGNEFICENTE OPERA DI UN RAGAZZO,PEPPINO IMPASTATO,CHE TRA MILLE DIFFICOLTà,SCORAGGIAMENTI,OPPRESSIONI è RIUSCITO A DENUNCIARE SENZA TIMORE,QUELLA TANTO GROSSA E TANTO INFAME ORGANIZZAZIONE CHE è LA MAFIA.
ONORE A PEPPINO E A TUTTI COLORO CHE HANNO IL CORAGGIO DI DENUNCIARE QUALCOSA CHE NN HA COLORE POLITICO E CHE DOVREMMO COMBATTERE TUTTI...INDISTINTAMENTE...E SEMPRE!NN SCORAGGIAMOCI...W LA BELLA SICILIA E I SICILIANI ONESTI...W LA LEGALITà...
"LA MAFIA è UNA MONTAGNA DI MERDA"
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(di marvelman)
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pap89
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mercoledì 10 settembre 2008
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aperta contestanzione verso "l'incontestabile"
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La vera storia di Peppino Impastato,interpretato da un magistrale Lo Cascio,giovane uomo capace di schierarsi contro il muro di omertà che tanto opprimeva(e opprime)il suo paese natale,Cinisi,tra i più importanti punti focali su cui si è instaurata la mafia,e a capo della quale c'era Tano Badalamenti.Peppino inizia la sua propaganda anticonformista accusando con tutti i mezzi possibili e immaginabili,facendo circolare riviste,organizzando iniziative e manifestazioni ma soprattutto attraverso la formazione di una radio(Radio Aut,autofinanziata e organizzata autonomamante),le frodi e le malefatte di quell'organizzazione che ha tentacoli ovunque,nel settore amministrativo e anche nella polizia,ampiamente e direttamente denunciate da Peppino.
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La vera storia di Peppino Impastato,interpretato da un magistrale Lo Cascio,giovane uomo capace di schierarsi contro il muro di omertà che tanto opprimeva(e opprime)il suo paese natale,Cinisi,tra i più importanti punti focali su cui si è instaurata la mafia,e a capo della quale c'era Tano Badalamenti.Peppino inizia la sua propaganda anticonformista accusando con tutti i mezzi possibili e immaginabili,facendo circolare riviste,organizzando iniziative e manifestazioni ma soprattutto attraverso la formazione di una radio(Radio Aut,autofinanziata e organizzata autonomamante),le frodi e le malefatte di quell'organizzazione che ha tentacoli ovunque,nel settore amministrativo e anche nella polizia,ampiamente e direttamente denunciate da Peppino.Sullo sfondo dei tragici anni '70 e la fine dei '60,si instaura il movimento di questo grande uomo capace di ribellarsi e di parlare,comunicare alla gente facendo capire che il silenzio uccide e che bisogna dialogare con qualsiasi mezzo per riuscire a ribellarsi al sistema,al capo del quale c'è Badalamenti,che abita a 100 passi da casa sua.Nonostante l'aperta opposizione di suo padre,menmbro influente di Cosa Nostra,egli continua imperterrito la sua politica aiutato da familiari e amici e anche dal gruppo dei figli dei fiori approdati da tutta italia.riesce persino a candidarsi per le elezioni comunali,prima di trovare la morte massacrato e fatto saltare in aria con del tritolo.Dopo la sua morte forte e ultimo discorso in radio del suo amico(Gioè),che denuncia il silenzio dei cittadini e della polizia che nonostante le schiaccianti prove,chiude il caso come suicidio.Memorabile scena finale con pugni chiusi che si alzano indomiti,bandiere rosse,e il coro dei piu coraggiosi in un corteo funebre che farebbe commovere anche il piu fascista della terra.Splendido e di grande impatto morale.
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giorgio
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sabato 21 giugno 2008
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impegno etico-politico e melodramma
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A mio modesto parere, "i cento passi" rappresenta l'esempio di un modo di fare cinema che, se non attinge al capolavoro, comunque riesce a dimostrare come, quando ci si metta d'impegno, si può fare cinema, ossia coniugare messaggio e spettacolo. Sul giudizio de "i cento passi", credo di poteri rifare a quanto già detto a proposito di un mio intervento in questo sito su "la califfa"; in quella sede, ebbi modo di apprezzare un film nel quale traspare la volontà del regista di restituire un prodotto caratterizzato dalla massima immediatezza espressiva, con contenuti importanti, e tale da farsi capire sia al colto sia all'analfabeta.
Allora, dissi: "questo è mil futuro del cinema"; e confermo questa mia opinione rispetto a "i cento passi".
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A mio modesto parere, "i cento passi" rappresenta l'esempio di un modo di fare cinema che, se non attinge al capolavoro, comunque riesce a dimostrare come, quando ci si metta d'impegno, si può fare cinema, ossia coniugare messaggio e spettacolo. Sul giudizio de "i cento passi", credo di poteri rifare a quanto già detto a proposito di un mio intervento in questo sito su "la califfa"; in quella sede, ebbi modo di apprezzare un film nel quale traspare la volontà del regista di restituire un prodotto caratterizzato dalla massima immediatezza espressiva, con contenuti importanti, e tale da farsi capire sia al colto sia all'analfabeta.
Allora, dissi: "questo è mil futuro del cinema"; e confermo questa mia opinione rispetto a "i cento passi". Come "la califfa", "i cento passi" sono la dimostrazione di quanto sia ancora feconda per il cinema (italiano e non) la spettacolarizzazione delle passioni e specie dei dissidi familiari; di quanto sia feconda cioè una strada che ripropone i canoni del melodramma italiano e verdiano, nella fattispecie. Molto probabilmente è ancora negli archetipi da melodramma la ricetta per il futuro del cinema: come diceva il buon Verdi all'ultima opera "il progresso non è che il ritorno all'antico".
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stella
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martedì 20 maggio 2008
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dobbiamo...
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“i cento passi”… un film che ci ha fatto rivivere la vita di un uomo e della sua generazione. La storia di Giuseppe Impastato, detto Peppino, raccontata sulla base di documenti e di ricordi, una ricostruzione di un periodo e di una generazione che aveva tanta voglia di costruire qualcosa di nuovo, qualcosa di vero. Peppino impastato viveva in un paesino siciliano. cento passi separano la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti, il boss locale e, come Giordana fa dire all’amico in una delle scene finali, questi stessi cento passi sono, in tutta la Sicilia, l’impercettibile distanza tra due mondi, quello della malavita e quello della gente “perbene”. . Peppino, bambino curioso che non gradiva il silenzio opposto alle sue domande, al suo sforzo di capire, si ribella come tanti giovani al padre.
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“i cento passi”… un film che ci ha fatto rivivere la vita di un uomo e della sua generazione. La storia di Giuseppe Impastato, detto Peppino, raccontata sulla base di documenti e di ricordi, una ricostruzione di un periodo e di una generazione che aveva tanta voglia di costruire qualcosa di nuovo, qualcosa di vero. Peppino impastato viveva in un paesino siciliano. cento passi separano la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti, il boss locale e, come Giordana fa dire all’amico in una delle scene finali, questi stessi cento passi sono, in tutta la Sicilia, l’impercettibile distanza tra due mondi, quello della malavita e quello della gente “perbene”. . Peppino, bambino curioso che non gradiva il silenzio opposto alle sue domande, al suo sforzo di capire, si ribella come tanti giovani al padre. Ma in Sicilia la ribellione diventa sfida allo statuto della mafia. Quando si batte insieme ai contadini che si oppongono all'esproprio delle loro terre per ampliare l'areoporto Peppino conosce le prime sconfitte ma scopre l'orgoglio di una vocazione. Dopo varie esperienze fonda "Radio aut" che infrange il tabù dell'omertà e con l'arma del ridicolo distrugge il clima riverenziale attorno alla mafia.Tano Badalamenti diventa Tano Seduto e Cinisi è Mafiopoli. Il clima per lui si fa pesante: il padre cerca di farlo tacere, madre e fratello sono solidali con lui. Quando arriva il Settantasette, mentre c'è chi si rifugia nel privato, lui si presenta alle elezioni comunali. Due giorni prima del voto lo fanno saltare in aria sui binari della ferrovia con sei chili di tritolo. La morte coincide con il ritrovamento a Roma del corpo di Aldo Moro, viene rubricata come "incidente sul lavoro" poi, dopo che gli amici mettono a disposizione degli inquirenti molti indizi dell'esecuzione diventa addirittura "suicidio". Solo vent'anni dopo la Procura di Palermo rinvierà a giudizio Tano Badalamenti come mandante dell'assassinio. Il processo deve ancora essere celebrato. Solo cento passi dividono la casa di Peppino Impastato da quella di Tano Badalamenti. Una distanza minima, i balconi quasi si guardano: eppure, quei cento passi dividono due concezioni opposte del mondo. La vita contro la morte, il futuro contro il passato, il desiderio di cambiare contro la monolitica, asfissiante cappa della società tradizionale. La quale, visto che stiamo parlando di Cinisi, non lontano da Palermo, si riassume in una sola parola: mafia. E Tano Badalamenti è appunto il simbolo di questa immobilità, di questo mondo inossidabile; al contrario, Peppino Impastato, pur provenendo dallo stesso ambiente, pur figlio di un padre abituato a chinare il capo, ha deciso che è giunto il momento di cambiare. questo è un film molto riuscito: mi ha toccato nel profondo. il tutto mi ha lasciato dentro un mix di rabbia, vergogna, schifo, sdegno incredibile… ci sono persone k nn sanno,k non hanno idea,si dovrebbe parlarne più spesso perchè non bisogna dimenticare le vite delle persone k hanno lottato per un ideale,cm Peppino Impastato,bisogna portarle avanti e continuare a lottare. dovremmo far conoscere il nome di Peppino Impastato alla nuova generazione che ignora l'esistenza di persone cm lui che hanno cercato di migliorare la società e di denunciare crimini cm la mafia...
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matilde
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sabato 10 maggio 2008
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il cinema rende immortali...
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Biografia di un uomo realmente vissuto e altrettanto realmente morto per mano assassina. E non suicida come si tentò di far passare... fino alla condanna di Badalamenti nel gennaio del 1997. Molto meglio di una targa commemorativa o di un busto su un bel piedistallo; un'opera viva, che sempre viva sarà... per le generazioni a venire.
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uuuuuu
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lunedì 24 dicembre 2007
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i cento passi
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il film e bellissimo... il migliore k io abbia mAI VISTO!!
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jeky
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lunedì 17 dicembre 2007
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un film che appassiona
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uno dei 3 migliori film italiani degli ultimi 10 anni..fantastico Lo Cascio..complimenti
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deca
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venerdì 30 novembre 2007
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una realtà da sconfiggere insieme...
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Ho visto il film a scuola con la mia classe ed è inutile dire che è un gran bel film!!! Non si sono risparmiate lacrime... Un film che racconta una realtà che riguarda tutti noi e ci insegna ad urlare al mondo che la 'mafia' è una montagna di m...
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