Il film è la triste, ma intensissima storia d'amore che sboccia fra un'incorreggibile quanto immaturo donnaiolo, Gere, ed una splendida ma ammalata Winona Ryder. Lei, è figlia di una vecchia fiamma di lui, ed il caso, il destino, vedono il ripetersi del dramma, anche se stavolta per cause ben diverse. Per lui sarà una severissima, quanto giusta punizione, lezione di vita. Solo nel finale questo incallito adultero padre inesistente, intravede una improbabile ma possibile redenzione interiore, proprio Charlotte lo trascinerà con il suo amore davanti ad uno specchio in cui Gere non ha mai guardato; quello della sua coscienza, di un passato pieno di errori. Ricco, arrivato, vive una vita effimera, votata al successo ed egoismo personali. Le interpretazioni dove è richiesta vera 'stoffa', non fanno per Gere. Unfeithful è forse il suo miglior lavoro, stupendo film in cui da una buona prova, per il resto il suo mito gira sempre e comunque attorno al vecchio, quanto consumato clice del sex-symbol. La storia è di quelle che fa accapponare la pelle per l'emozione e commozione. L'interpretazione di Winona è semplicemente encomiabile, perfetta. Sarà proprio lei con i suoi 'soli' 22 anni di età, che insegnerà lui cosa significhi amare, e quali i principi fondamentali: fedeltà e rispetto, due vocabili fino ad allora sconosciuti a questo uomo di grande glaciale, completamente immaturo nonostante i suoi 46 anni. La morte di Charlotte infine, sarà per lui la più tremenda pena da espiare, quando forse, per la prima volta aveva incontrato l'amore, quello vero. Come recitano le parole dell'amico, quasi una sua seconda coscienza: "esistono solo due tipi di amore; quello in cui lui lascia lei, e viceversa, non si può giungere assieme alla fine di questo cammino". Una bellissima storia, girata in una New York prima autunnale color ambra, poi innevata che dona un volto fiabesco alla vicenda, riuscendo a smorzarne marginalmente toni altrimenti tristissimi, ed a incastonare questo piccolo gioiello di film nella vetrina dorata di Hollywood. Da vedere e rivedere..
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tarzan
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martedì 20 gennaio 2009
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ah ah ah
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a parte che il personaggio ne ha 48 d anni...la tua interpretazione è di chi nn ha cultura cinematografiva...se tu l avessi avuta avresti capito che il film è la banalizzazione di Love story che è un capolavoro...un film da tralasciare...se ne può fare a meno...senza dubbio...brutto,prevedibile e banale!
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rudy_50
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giovedì 28 novembre 2013
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bello
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un film cult, mi è piaciuto moltissimo
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alberto58
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venerdì 29 novembre 2013
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la cosa più bella ? new york ed il suo autunno
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La storia è ben fatta, gli interpreti in gamba, ma tutto sommato abbastanza banale e già vista...quello che mi ha colpito di più sono le straordinarie riprese di Manhattan con i suoi giochi di luce, il vento, le foglie, la pioggia e la neve. E'incredibile come la natura possa dare spettacolo in mezzo all'immenso profluvio di cemento e di vetro che è Manhattan. Avrei voluto ancor più riprese della città, del fiume, del suo straordinario Central Park. Woody Allen nel suo Manhattan usa dichiaratamente la storia (non così banale) per celebrare la sua città, il regista di questo film avrebbe potuto fare di più in questo senso, del resto il bravissimo direttore della fotografia lo avrebbe volentieri accontentato.
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La storia è ben fatta, gli interpreti in gamba, ma tutto sommato abbastanza banale e già vista...quello che mi ha colpito di più sono le straordinarie riprese di Manhattan con i suoi giochi di luce, il vento, le foglie, la pioggia e la neve. E'incredibile come la natura possa dare spettacolo in mezzo all'immenso profluvio di cemento e di vetro che è Manhattan. Avrei voluto ancor più riprese della città, del fiume, del suo straordinario Central Park. Woody Allen nel suo Manhattan usa dichiaratamente la storia (non così banale) per celebrare la sua città, il regista di questo film avrebbe potuto fare di più in questo senso, del resto il bravissimo direttore della fotografia lo avrebbe volentieri accontentato.
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henrietta77
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venerdì 29 novembre 2013
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ognuno ha i suoi gusti...
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Ognuno ha i suoi gusti, e anche a me sono piaciuti film che ad altri proprio non sono andati. Non è questo il caso, perchè l'ho trovato esile e inconsitente come storia, come una torta che magari ha una bella glassa ma ti lascia insoddisfatto nel sapore. La bellezza di NY e la presenza di due star (Wynona Ryder qui è semplicemente insopportabile con le sue smorfie), non basta a tenere in piedi il film, che risulta inoltre sbilanciato da una conclusione troppo rapida e sbrigativa, con il passaggio netto dalla morte di Charlotte, alla rinascita di Will, padre e nonno felice. Da non rivedere assolutamente.
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