Mi sembra che la critica abbia messo un accento eccessivo sul fattore "denaro", mentre nessuna delle recensioni che ho letto ha rilevato che il film descrive una sorta di "sogno americano" dei cinesi. I vecchi strumenti di comunicazione falliscono (i tazebao sono resi illeggibili dalla pioggia), mentre la televisione risolve gloriosamente i problemi e conduce al lieto fine. Il denaro si guadagna con iniziative imprenditoriali, e non è poi così centrale: in fondo i soldi spesi dalla protagonista per ritrovare l'allievo non sono meno del premio condizionato al suo ritrovamento. Mi sembra quindi che per la protagonista mantenere l'impegno sia più importante che ottenere questo denaro.
Il messaggio si potrebbe leggere così: solo appoggiandosi ai modelli (imprenditorialità), ai mezzi di comunicazione (televisione) e, perché no, anche ai miti (la Coca Cola) che ci vengono dall'occidente, ma mettendocela tutta e tutti insieme (anche, perché no, dividendo fra tutti la sola Coca Cola disponibile) riusciremo a superare i nostri problemi.
In fondo non è quello che stanno facendo i cinesi? Chissà che questo film, appoggiato dallo Stato, non sia stato più importante di quanto ci sia sembrato quando è uscito! E complimenti alla Giuria di Venezia che lo ha premiato!
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