fedeleto
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martedì 10 novembre 2020
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il folle senza dolore che sfido 007...
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Renard è un sadico che non sente più dolore per via di una pallottola conficcata nella sua testa.Folle e visionario vuole creare una vera e propria guerra, ma 007 non può permetterglielo, e se il mondo non basta, l'agente segreto britannico basta e come. Il film della serie bondiana non è affatto male, e la trama sembra buona, Brosnam ormai è nella parte e la bella Sophie Marceau e il "colpo di coda" non è male.Tra i bond più riusciti, merito anche di una buona colonna sonora e di belle presenze(Denise Richards non è affatto male).Nel complesso le scene d azione non mancano mai.007 con Brosnam è diventato una garanzia.
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nezoct
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lunedì 2 marzo 2020
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l'ossario di bond, action film.
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quasi solito episode di j bonde con qualche attrice in voga nel secolo
scorso, forse, con l'operaiozne segreta, ritocco al
botulino, e bond che combatte il crimine seduto su
un'amaca da allegro compagno d'avventura per una bella storiella,
non del tutto all'acqua di rose, con action
solita e inseguimento di routine, e altre situazioni, bel film comunque.
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paolino77
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giovedì 18 agosto 2016
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uno dei bond più costosi e meno originali
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James Bond deve confermare il suo primato e la sua guida, o al minimo la sua rappresentatività del meglio dello spettacolarizzabile del suo tempo, dei gusti del pubblico, il quale non ha mai preteso di educare, visto che ne rappresentava il riflesso, o meglio il riflesso di quello che si sarebbe voluto essere, di come si sarebbe voluto vivere. Come non sparisce, o raramente sparisce, una malattia, si porta appresso i suoi difetti assieme ai suoi pregi. Da un punto di vista della formula, che più o meno bene i film di 007 non hanno fatto che ripetere dopo il primo film, "Il mondo non basta" è abbastanza equilibrato, ma ha poco di originale. Tutto quello che si vede è piacevole ma è già stato visto o sarà visto meglio in altri film di James Bond.
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James Bond deve confermare il suo primato e la sua guida, o al minimo la sua rappresentatività del meglio dello spettacolarizzabile del suo tempo, dei gusti del pubblico, il quale non ha mai preteso di educare, visto che ne rappresentava il riflesso, o meglio il riflesso di quello che si sarebbe voluto essere, di come si sarebbe voluto vivere. Come non sparisce, o raramente sparisce, una malattia, si porta appresso i suoi difetti assieme ai suoi pregi. Da un punto di vista della formula, che più o meno bene i film di 007 non hanno fatto che ripetere dopo il primo film, "Il mondo non basta" è abbastanza equilibrato, ma ha poco di originale. Tutto quello che si vede è piacevole ma è già stato visto o sarà visto meglio in altri film di James Bond. Comunque da segnalare la recitazione di Sophie Marceau, in un ruolo piuttosto pesante da portare sulle spalle (inizialmente pensato per la Cucinotta). Il momento internazionale detta alcuni aspetti del film: era stato appena scoperto una enorme riserva di petrolio sotto il Mar Caspio, e si possono immaginare le difficoltà politiche conseguenti, superiori a quelle tecniche già rilevanti (Gore Vidal ritenne che questa sia la vera motivazione della guerra in Iraq). Il film non ha legami con le opere di Ian Fleming, salvo il titolo che è il motto della famiglia Bond. Ultimo film per l'insostituibile Desmond Llewelyn nella parte di "Q". Un film di transizione, dove Brosnan conferma il suo stile, nel necessario aggiornamento del personaggio che appare, anche se ottimo e giustamente ironico, un po' meno "protagonista" degli altri. Il film si salva per la sua grande spettacolarità, ed è il più volgare di quelli interpretati da Brosnan. Non gli nuoce qualche momento erotico. Denise Richards è bellissima e sexy, anche se non molto altro, ma le scene d'azione sono molto buone. Comunque, se siete fan di Bond, il film vi soddisferà, perchè non chiedete troppo alla trama ma ai personaggi, alle situazioni, agli ambienti, al divertimento puro e all'evasione. Lasciamo perdere cosa ha scatenato la guerra in Iraq; questo è un film da non prendere sul serio. Ma è proprio questo a segnare la differenza tra i film di Bond di una volta e quelli di questo periodo, che mostrano la corda di un Bond alla ricerca di una identità che forse non ha mai avuto, ma che i vecchi 007 riuscivano a far credere che avesse. "Il mondo non basta" ha recuperato solo 1,68 volte i 193 milioni di dollari che è costato; uno degli esiti peggiori della serie (Licenza di uccidere 58,5; Dalla Russia con amore 38,4; Goldfinger 40; Operazione tuono - costosissimo, col quale ha qualche punto di contatto - 14,69....
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jackpug
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venerdì 14 agosto 2015
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buon film che risolleva il bond di brosnan
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"Il mondo non basta" non è di certo il film più originale della saga di James Bond dal punto di vista della trama ma, in un certo senso, per qualcosa riesce a far ritornare il vero James Bond di Brosnan dopo qualche incertezza con "Il domani non muore mai".
Pellicola ricca di belle scene d'azione e suspance ma, purtroppo, fa dire sempre la solita frase ovvero "Bello ma già visto".
La storia non è originale ma avvincente grazie anche alla bellissima e vera protagonista di questo film ovvero l'affascinante e misteriosa femme fatale Elektra King, interpretata perfettamente da Sophie Marceau.
Bellissima la sequenza prima del titolo in cui Bond si ritrova ad inseguire una sicaria ( interpretata per pochissimo tempo da Maria Grazia Cucinotta ) a bordo del motoscafo ( ovviamente non privo di gadgets ) di Q nel bel mezzo del Tamigi a Londra.
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"Il mondo non basta" non è di certo il film più originale della saga di James Bond dal punto di vista della trama ma, in un certo senso, per qualcosa riesce a far ritornare il vero James Bond di Brosnan dopo qualche incertezza con "Il domani non muore mai".
Pellicola ricca di belle scene d'azione e suspance ma, purtroppo, fa dire sempre la solita frase ovvero "Bello ma già visto".
La storia non è originale ma avvincente grazie anche alla bellissima e vera protagonista di questo film ovvero l'affascinante e misteriosa femme fatale Elektra King, interpretata perfettamente da Sophie Marceau.
Bellissima la sequenza prima del titolo in cui Bond si ritrova ad inseguire una sicaria ( interpretata per pochissimo tempo da Maria Grazia Cucinotta ) a bordo del motoscafo ( ovviamente non privo di gadgets ) di Q nel bel mezzo del Tamigi a Londra.
Quindi è soddisfacente dal punto di vista di sequenze ricche di azione, il problema sta in momenti troppo lunghi che sembrano perfino noiosi o lenti ( vedi alcune scene nell'abitazione di Elektra ).
La formula del "già visto" ovviamente non aiuta ... ma è sempre bello vedere acrobazie, inseguimenti, combattimenti che vedono come protagonista Bond, un bad guy e una bella donna.
Il cast, oltre a Brosnan e alla Marceau, comprende Robert Caryle nei panni del vero henchman Renard mentre Denise Richards dà volto alla dottoressa Christmas Jones ( in questo ultimo caso è stata criticata l'interpretazione e concordo per alcune cose ), probabilmente non tra le migliori Bond Girls ma di sicuro tra le più attraenti. Inoltre non la reputo la peggiore Bond Girl in assoluto perchè ci sono altri personaggi femminili ( vedi Bibi da "Solo per i tuoi occhi" o Bambi & Thumper da "Una cascata di diamanti" ) molto più inutili e fastidiosi.
Per concludere : bel film d'azione, alcuni dialoghi interessanti e, in fin dei conti, non male i personaggi principali.
Finora la serie di Brosnan come 007( se qualcuno criticasse i primi tre film con Brosnan ) va bene ma già inizierà ad abbassarsi davvero tanto con "La morte può attendere" ...
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dragonia
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martedì 28 giugno 2011
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il mio preferito
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Insieme a Bersaglio Mobile, è il mio bond-movie preferito, non solo fra quelli di brosnan, ma in generale: la semplicità della trama (sempre che si possa parlare di semplicità quando improvvisamente si scopre che la potenziale amante di 007 è la cattiva di turno) non disturba, basta che la storia ci sia e che funzioni, secondo me. Anche i villain di turno non deludono le aspettative (Renard sadico, Marceau viscida e infida) ed è una grande soddisfazione vedere che hanno quanto si meritano. Per il resto, gadget, donne, simpatici personaggi di contorno (incluso il simpatico Zukovsky) e una robusta dose di azione altamente spettacolare elevano questo film a uno dei migliori della saga.
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Insieme a Bersaglio Mobile, è il mio bond-movie preferito, non solo fra quelli di brosnan, ma in generale: la semplicità della trama (sempre che si possa parlare di semplicità quando improvvisamente si scopre che la potenziale amante di 007 è la cattiva di turno) non disturba, basta che la storia ci sia e che funzioni, secondo me. Anche i villain di turno non deludono le aspettative (Renard sadico, Marceau viscida e infida) ed è una grande soddisfazione vedere che hanno quanto si meritano. Per il resto, gadget, donne, simpatici personaggi di contorno (incluso il simpatico Zukovsky) e una robusta dose di azione altamente spettacolare elevano questo film a uno dei migliori della saga.
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renato c.
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sabato 14 maggio 2011
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brosnan n° 3 per bond n° 19
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Siamo al 19^ film di James Bond (20^ considerando l'apocrifo "Mai dire mai")e mi pare che siamo un po' a corto di trame, i finali soprattutto sono altamente ripetitivi: base nemica che viene distrutta, lotte pazzesche per la sopravvivenza con il "vilain " di turno, la bond-girl di turno salvata all'ultimo momento ecc. Pierce Brosnan era partito alla grande con "Goldeneye" ma poi, nonostante sia molto adatto alla parte, si sono afflosciate un po' le trame e quindi anche Brosnan ne ha sofferto le conseguenze! Certo che erano esauriti i romanzi di Ian Fleming,restava "Casinò Royale" che preso come trama base per il primo film con Daniel Craig ha avuto un ottimo successo! "Il mondo non basta" ha comunque i suoi lati positivi, innazitutto una bellissiam buona che diventa cattiva: Sophie Marceau
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Siamo al 19^ film di James Bond (20^ considerando l'apocrifo "Mai dire mai")e mi pare che siamo un po' a corto di trame, i finali soprattutto sono altamente ripetitivi: base nemica che viene distrutta, lotte pazzesche per la sopravvivenza con il "vilain " di turno, la bond-girl di turno salvata all'ultimo momento ecc. Pierce Brosnan era partito alla grande con "Goldeneye" ma poi, nonostante sia molto adatto alla parte, si sono afflosciate un po' le trame e quindi anche Brosnan ne ha sofferto le conseguenze! Certo che erano esauriti i romanzi di Ian Fleming,restava "Casinò Royale" che preso come trama base per il primo film con Daniel Craig ha avuto un ottimo successo! "Il mondo non basta" ha comunque i suoi lati positivi, innazitutto una bellissiam buona che diventa cattiva: Sophie Marceau, non una bellezza formosa ed appariscente, ma con un viso e con due occhi con espressioni stupende! Specialmente gli occhi che passavano dall'esprimere tenerezza ed allo stesso tempo crudeltà in un modo veramente eccezionale! Peccato che essendo "cattiva" abbia dovuto morire e proprio per mano di Bond che l'ha uccisa con dolore! Per il resto il film si basa su trama seria (teaser con la Cucinotta a parte) e vediamo anche una signora "M" dal volto umano, che ha nel film una parte anche un po' diversa da chi da solo ordini e manda in missione con l'augurio di tornare vivi! Qui soffre per la morte del suo amico King e si lascia incastrare dalla figlia fecendosi prendere prigioniera ma poi liberandosi in modo astuto, giusto in tempo pe assistere soffrendo alla morte di Elektra! Certo che da tre film M è una donna, ed è anche una madre, ed è quindi logico che affiorino alcuni sentimenti! Difficilmente possiamo immaginare l'ammiraglio Sir Miles Masservy, interpretato da Bernard Lee (che in alcune sequenze del film appare in un dipinto!) prendere e correre a proteggere personalmente una ragazza che gielo chiede solo perchè è figlia di un suo amico! In questo film abbiamo anche l'ultima apparizione del maggiore Boothroyd, il vecchio Q che ci presenta il suo successore! Desmond Llewelyn aveva già deciso di lasciare la parte che ha interpretato in ben 17 film su 20 ed è triste pensare che questo sia stato un addio vero e proprio perchè, poco dopo la prima del film, sarebbe morto in incidente d'auto! Comunque la serie continua: Daniel Craig sta girando, dopo un periodo di stasi, il 23^ film della serie; speriamo sia ben fatto e con una buona trama! Sarebbe triste dover dare l'addio definitivo al vecchio amico James Bond!
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lorenzomnt
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sabato 17 luglio 2010
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un altra prova convincente
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Un altro bel film di 007,bello come le bond girl e la meravigliosa BMW Z8(peccato che viene usata poco e distrutta).
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spalla
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mercoledì 24 marzo 2010
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tanta azione, ma poche vere emozioni
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La saga di 007 giunta al suo diciannovesimo episodio fatica ormai a trovare nuove idee convincenti. Il mondo non gli basta più, come dice il titolo del film. Infatti, benchè questo film trabocchi letteralmente di azione in salsa brillante, con il realismo ridotto veramente al minimo, stenta a strappare grandi emozioni. Ciò soprattutto perchè la storia manca di vere nuove idee e non tarda a mostrarsi ripetitiva e prevedibile. Si potrebbe riassumere in pochissime parole: Bond deve fermare un nuovo cattivo che vuole dominare il mondo. E' vero che la storia non manca di un clamoroso colpo di scena, ma non è troppo difficile da prevedere (io l'ho intuito non appena Bond conosce Christmas Jones).
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La saga di 007 giunta al suo diciannovesimo episodio fatica ormai a trovare nuove idee convincenti. Il mondo non gli basta più, come dice il titolo del film. Infatti, benchè questo film trabocchi letteralmente di azione in salsa brillante, con il realismo ridotto veramente al minimo, stenta a strappare grandi emozioni. Ciò soprattutto perchè la storia manca di vere nuove idee e non tarda a mostrarsi ripetitiva e prevedibile. Si potrebbe riassumere in pochissime parole: Bond deve fermare un nuovo cattivo che vuole dominare il mondo. E' vero che la storia non manca di un clamoroso colpo di scena, ma non è troppo difficile da prevedere (io l'ho intuito non appena Bond conosce Christmas Jones). Attuale comunque, il tema del petrolio come base assoluta dell'economia. Altro motivo per cui questo film a mio parere non è tra i migliori della saga è lo scarso spessore dei personaggi in generale. Brosnan come sempre non è male nei panni di 007, ma non è più riuscito ad essere così brillante come nel suo esordio in "Goldeneye". Ed il cattivo di turno Renard non è molto credibile: come Carver nel film precedente tende ad apparire più come uno schizofrenico che come un vero terrorista. Affiancato poi da una Sophie Marceau tanto bella quanto poco convincente. Ci fa inoltre piacere vedere nel film la nostra bellissima Maria Grazia Cucinotta, ma viene purtroppo eliminata prima ancora dei titoli di testa. Vederla in qualche scena in più non avrebbe certamente guastato. Sono probabilmente meglio i personaggi secondari, quali il simpatico Zukovsky già visto due film prima, la bond-girl Denise Richards, e l'immancabile Q che è qui però alla sua ultima prova e si congeda nel modo che più gli si addice. Si è provveduto a trovare un sostituto per l'ormai vecchissimo geniale inventore, che però non è alla sua altezza. Oserei dire comunque che forse stavolta la migliore in assoluto è Judi Dench - M, che vediamo anche un po' in azione oltre che in ufficio. Inutile dire che ambientazioni e scenari sono sempre bellissimi. Il film nel complesso rimane un action movie più che passabile, i fan dei film tutta azione lo apprezzaranno di certo, ma la mancanza di buone idee lo penalizzano innegabilmente. In più, per quanto le esagerazioni siano un elemento fondamentale nella saga di 007, qui ce ne sono probabilmente fin troppe. Si andrà anche peggio con "La morte può attendere".
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barbara valeri
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lunedì 29 ottobre 2007
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lowe
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Stai facendo i film che riguardano la mia vita
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alessandro
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venerdì 12 settembre 2003
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il mondo non basta
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James Bond ha il compito di proteggere la ricca ereditiera Elektra King dal pericolo terrorista Renard, che ha già ucciso il di lei padre. E' il diciannovesimo Bond, cambia un altro regista (Michael Apted), ma non l'interprete principale (ancora l'irlandese Pierce Brosnan), nè tantomeno la solita formula che ha decretato il successo della serie dal 1962, anno di "Licenza di uccidere": scene d'azione al limite del credibile, belle donne, splendidi esterni - in Spagna, Londra, Francia e Turchia, con un gran finale a bordo di un sottomarino - , il tutto condito da una buona dose di ironia. E' la solita storia che va avanti da quarant'anni, senza novità di rilievo, ma che funziona ancora. Robert Carlyle e Sophie Marceau sono splendidi "cattivi", Robbie Coltrane (già visto in GoldenEye) è simpatico e Denise Richards niente affatto malvagia come si dice.
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James Bond ha il compito di proteggere la ricca ereditiera Elektra King dal pericolo terrorista Renard, che ha già ucciso il di lei padre. E' il diciannovesimo Bond, cambia un altro regista (Michael Apted), ma non l'interprete principale (ancora l'irlandese Pierce Brosnan), nè tantomeno la solita formula che ha decretato il successo della serie dal 1962, anno di "Licenza di uccidere": scene d'azione al limite del credibile, belle donne, splendidi esterni - in Spagna, Londra, Francia e Turchia, con un gran finale a bordo di un sottomarino - , il tutto condito da una buona dose di ironia. E' la solita storia che va avanti da quarant'anni, senza novità di rilievo, ma che funziona ancora. Robert Carlyle e Sophie Marceau sono splendidi "cattivi", Robbie Coltrane (già visto in GoldenEye) è simpatico e Denise Richards niente affatto malvagia come si dice. Alla terza prova come agente 007, Pierce Brosnan dimostra di non avere nulla da invidiare ai più blasonati Sean Connery e Roger Moore. Memorabile ultima apparizione di Desmond Llewelyn come "Q".
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