Gioco a due

Thomas Crown è un ricco uomo d'affari, per lui tutto è possibile, anche impadronirsi di un famoso quadro del museo che ama visitare ogni giorno; ma l'avvento di una donna sconvolge il nostro protagonista, i due intraprendono così un gioco fatto d'amore e di bugie, come una sorta di poliziotto e ladro, ma stiamo parlando di un ladro gentiluomo che tenterà in tutti i modi di conquistare il cuore di Catherine. Piacevole film che inizia da thiller/azione e prosegue spudoratamente in commedia sentimentale, pur lasciando spazio a scene interessanti come quella finale in cui il nostro protagonista "riconsegna" il quadro rubato.

"The Thomas Crown Affair"(ALan Mc Tiernan, 1999, dall'originale del 1968 di Norman Jewison: qui rimane come autore del soggetto e della sceneggiatua Alan TRrustman, ma con Leslie Dixon e Kurt Wimmer, autori del remake quanto a sceneggiatura), parla di un miliardario deluso dalla routine che ruba un Monet al Metropolitan Museum of Arte di Mew York.Lo seguono, ossia sono sulle sue tracce un poliziotto e la detective di una società d'assicurazioni, che però ha il "torto"di innamorarsi dell'illustre ladro.   Vicende varie, dove Crown fa perdere le sue tracce, spiazzando entrambi ma soprattutto la donna, riuscendo a restituire il quadro rubato, ma nel contempo rubandone un altro, imbrogliando i due "segugi", ma riuscendo a spiazzare e nello stesso tempo a coivincere la donna a fuggire con lui, in un finale che non è precisamente"thiller"quanto piuttosto romantico. [+]

"The Thomas Crown Affair"(ALan Mc Tiernan, 1999, dall'originale del 1968 di Norman Jewison: qui rimane come autore del soggetto e della sceneggiatua Alan TRrustman, ma con Leslie Dixon e Kurt Wimmer, autori del remake quanto a sceneggiatura), parla di un miliardario deluso dalla routine che ruba un Monet al Metropolitan Museum of Arte di Mew York.Lo seguono, ossia sono sulle sue tracce un poliziotto e la detective di una società d'assicurazioni, che però ha il "torto"di innamorarsi dell'illustre ladro.   Vicende varie, dove Crown fa perdere le sue tracce, spiazzando entrambi ma soprattutto la donna, riuscendo a restituire il quadro rubato, ma nel contempo rubandone un altro, imbrogliando i due "segugi", ma riuscendo a spiazzare e nello stesso tempo a coivincere la donna a fuggire con lui, in un finale che non è precisamente"thiller"quanto piuttosto romantico. Non cìè nulla da fare. il remake è ben fatto(Mc Tiernan non è un regista da poco, è aettento, volendo essere precisi, ad ogni dettaglio, dal montaggio alla fotografia, al ductus narrativo, allo score musicale, dove Bil Conti riprende anche il celebre leitmotiv di Michel Legrandi dell'"archfilm", ma non c'è niente da fare...Chi abbia visto il primo film(chi scrive l'ha visto da ragazzino, ad onta, forse di un divieto ai minori,,,), ossia l'originale di Norman Jewison, qui si trova di fronte a un tentativo di "quasi-copia"(una copia"anastatica"al cinema non è possibile, non va, sarebbe una sciocchezza), che rasenta la fedeltà filoslogica in alcuni punti, in altri se ne distacca, ma in complesso il confronto con l'original esi rivela impitoso;  diciamolo expressis verbis: Pierce Brosnan , troppo  Bond da anni(e non il migilior Bond, dato rimpiangere sia Moore sia, a fortiori, Connery...)è un Crown bravino ma inferiore  a Steve Mc Queen di molte spanne(Vasco Rossi non sarà sempre"Thte Top"ma"voglio una vita come Steve Mc Queen rimane verso ndi una densità"absoluta"),  e idem vale per René Russo, con un piglio  da"machona"che fa rimpiangere Faye Dunawaty he, non si capisce perché, qui, fa un "cameo"come psichatra.psicanalista(i ruoli negli States is confondono:::) , Perché poi scimmiottare la musica di Legrand, una delle sue migliuori composizioni? Ben Gazzara, in una delle sue ultime interpretazioni,  è relegato nel cameo dell'avvocato, Paul Burke è bravo come detective, ma...non basta.   El  Gato [-]