weach
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domenica 26 settembre 2010
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parlando con l'eros si scopre la perdita
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Lettura di “Eyes Wide Shut “del 26 -09-2010 dopo una nuova rivisitazione del film.
Quando non si riesce a trasmette una recensione a chi ci legge tale occasione è un invito a fare meglio e realizzare un contatto più profondo con l’opera di Stanley Kubrick.
Questa è l’ultima opera del grande regista prima della sua dipartita;l’ ultimo lavoro da lui realizzato che ha preceduto il "nostro" è quello di dodci anni prima con “Full Metal Jacket.”,riflessione disperata selle atrocità della guerra.
Eyes Wide Shut , ispirazione da un racconto di Arthur Schnitzier "Doppio sogno "di lunghissima gestazione , è stato subito definito dalla critica “film evento” per l’enorme aspettativa generata dai messaggi di anticipazione lasciati qua e la per il mondo.
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Lettura di “Eyes Wide Shut “del 26 -09-2010 dopo una nuova rivisitazione del film.
Quando non si riesce a trasmette una recensione a chi ci legge tale occasione è un invito a fare meglio e realizzare un contatto più profondo con l’opera di Stanley Kubrick.
Questa è l’ultima opera del grande regista prima della sua dipartita;l’ ultimo lavoro da lui realizzato che ha preceduto il "nostro" è quello di dodci anni prima con “Full Metal Jacket.”,riflessione disperata selle atrocità della guerra.
Eyes Wide Shut , ispirazione da un racconto di Arthur Schnitzier "Doppio sogno "di lunghissima gestazione , è stato subito definito dalla critica “film evento” per l’enorme aspettativa generata dai messaggi di anticipazione lasciati qua e la per il mondo.
Accolto in maniera “freddina “dalla critica , non acquista subito il credito che merita .
Ma quale opera di Stanley Kubrick assurge subito alla dignità di capolavoro?Solo poi l’apprezzamento incondizionato si impone generando dibattito sui temi rappresenti .
Il tema sviluppato nel film è interessante perché qui si parla di “sesso” di quel sesso che è richiamo necessario per la perpetuazione di una specie;
si legge il sesso dal punto di vista dei suoi richiami esoterici ,ancestrali. misteriosi;
si dibatto del sesso se confinato in un rapporto coniugale costituito possa o meno conservare “tutta la sua energia “;
ci si domanda se il richiamo del sesso abbia sempre bisogno di essere alimentato dalle novità. ,dal gioco ,dal non conosciuto.
Sembra Kubrick rispondere solo all’ultima domanda affermando ,indirettamente, ma in modo chiaro che i contorni di un matrimonio sono insufficienti per dare libero sfogo alla vibrazione altissima del sesso ;poi se il sesso diviene gioco , appare incompatibile fra due che conoscono di se tutto, mancherebbe la sublimazione che nasce dalla novità.
Mentre si sviluppa la storia , che gradirei giudicaste solo con i vostri occhi, alcune scene perfette , vivide , intense, in passerella attraversano i miei occhi , come folgori , generando in me forti sensazioni ,spesso indecifrabili ,ma di forte impatto energetico.
Mentre film assume la connotazione di thriller , di gioco erotico, di analisi dei desideri di sesso ,più o meno onirici nella coppia, di tradimenti sognati o consumati i protagonisti Nicole Kidman e Tom Cruise ,nei loro dialoghi spezzati e sofferti, realizzano,in tutti la sua gravità. la fine della loro storia…il film sta diventando anatomia di un rapporto che muore ineluttabilmente.
Questa ultima opera è diversa, dalle altre , ma intensa, profonda, e la parte immaginifica sembra permanentemente conservare una sua “densità” fra noi.
Bello da vedere ,mai Kubrick può essere banale.
Weach illuminati
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domenica 13 febbraio 2011
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intima vibrazione fra immaige e musica
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Eyes wide shut ed il suo intimo rapporto con la colonna sonora
Tutto parte dal seguente assunto:qualcuno ha detto del grande maestro che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica;che quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a al regista di accedere al “Paradiso”e finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale cominciarono ad assorbire nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza.
Mentre sto riflettendo, mi appare “nel mio immaginario “ , la figura di questo”grande e misterioso genio “ svolazzante sul set, con il suo piglio autoritario mentre impone i suoi convincimenti ,con in mano un obiettivo Zeiss mentre scruta il cielo per carpire “il refluo di Dio” ; nel tentativo di afferrare l’intimo mistero che esiste fra la dimensione sonora ed immagine “,Stanley kubrick è silente ed ammiccante ci sta invitando a partecipare al suo sogno creativo.
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Eyes wide shut ed il suo intimo rapporto con la colonna sonora
Tutto parte dal seguente assunto:qualcuno ha detto del grande maestro che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica;che quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a al regista di accedere al “Paradiso”e finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale cominciarono ad assorbire nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza.
Mentre sto riflettendo, mi appare “nel mio immaginario “ , la figura di questo”grande e misterioso genio “ svolazzante sul set, con il suo piglio autoritario mentre impone i suoi convincimenti ,con in mano un obiettivo Zeiss mentre scruta il cielo per carpire “il refluo di Dio” ; nel tentativo di afferrare l’intimo mistero che esiste fra la dimensione sonora ed immagine “,Stanley kubrick è silente ed ammiccante ci sta invitando a partecipare al suo sogno creativo.
Eyes wide shut , ultima opera cinematografica del regista,è forse l’esperimento meglio riuscito di scambio energetico fra immagine e musica , o se vogliamo, fra forma e suono.
Quello che faremo sarà una ricerca nel film dei collegamenti scenici supportati da un brano musicale con un alto scambio energetico bilaterale.
1-Ecco i titolo di aperto e di chiusura del film accompagnati da un elegante e malinconico valzer di Schostakovich (Jazz suite Waltz 2)ma che accompagna anche la scena di Bill nel suo studio medico;
2-“I’m the Mood for love” che sentiamo la musica che sentiamo suonare in casa Zeigler;
3-“It Had to be you” musicale n 2 in casa Zeigler;
4-“Chanson d’Amour “sempre in casa Zeigler mentre sia Alice che Bill cominciano a percepire la loro irrequietezza ed il corteggiamento;
5 “Old Fashioned way” sempre presente mentre Bill dialoga, molto coinvolto, con 2 modelle :
6-“When i fall in love”che vibra quando Bill vista Mandy ,in presenza di uno spazientito Zeigler;
7-“Only Have eyesfor you” che va in risonanza con la scena del rifiuto di corteggiamento di Alice;
8-”baby did a bad bad thing” che suggella la scena d’amore fra Bill ed Allice di fronte allo specchi Veneziano;
9”Noval officier “ che è stato scritto proprio per Eyes wide shut ; è il leit motiv della gelosia che fu scritto da Jocelyn Pook;
10-“i got it bad” brano suonato nella casa della prostituta;
11-“If i had You” Bill vibra con lui al “Sonata Cafè;
12-“Blame it on my youth” che espande il racconto di Nick Nightingale con Bill;
13-“ Mascked ball “ in realtà dal titolo "Backward priestts" compostoda Jocelyn Pook e rimodulato, specificamente per il film con la collaborazione di Kubrick che sottolinea i rito esoterico circolare;
14-” Migration “ anche questo di Jocelyn Pook che rielabora un canto sacro della Bahagayad Gita che si ascolta mentre Bill è in mezzo all’orgia ;
15-” Strangers in the night” brano che commenta l’incontro fra Bill e la donna Misteriosa ;
16-” musica cerimoniale II:Mesto , rigido e cerimoniale “: che sottolinea in più parti del film il pericolo per Bill;
17”-the dream “, sempre di Jocelyn Pook, che accompagna I racconto trasognato di Alice;
18-“I want a boy for Christmas” che è in sottofondo mentre Bill entra al bar Gillespie ;
19-“Requiem k626, rex Tremendae”, estratto dal un incompiuta di Mozart, di cui si percepisce la vibrazione in occasione della comunicazione della morte di Amand Curran;
20””Nuages Gris “ di List che accompagna i desideri di Bill quando fa visita al corpo di Amanda Curran all’obitorio;
21-”Wien du Stadt meiner Traume “ che non è presente nel film ma che si è suggerita nei titoli di coda come chiave di lettura del film.
Dopo tante citazioni, appare evidente come certe immagini rimangano incollate ai nostri occhi appunto per il magico sodalizio fra forma- immagine e musica –suono.
Il tema sviluppato nel film è interessante perché qui si parla di “sesso” di quel sesso che è richiamo necessario per la perpetuazione di una specie;
si legge il sesso dal punto di vista dei suoi richiami esoterici ,ancestrali. misteriosi.;
si dibatto del sesso se confinato in un rapporto coniugale costituito possa o meno conservare “tutta al sua energia “;
ci si domanda se il richiamo del sesso abbia sempre bisogno di essere alimentato dalle novità. ,dal gioco ,dal non conosciuto.
Sembra Kubrick rispondere solo all’ultima domanda affermando ,indirettamente, ma in modo chiaro che i contorni di un matrimonio sono insufficienti per dare libero sfogo alla vibrazione altissima del sesso ;poi se il sesso sia gioco , diviene incompatibile fra due che conoscono di se tutto, mancherebbe la sublimazione che nasce dalla novità.
Mentre si sviluppa la storia , che gradirei giudicaste solo con i vostri occhi, alcune scene perfette , vivide , intense, in passerella attraversano i miei occhi , come folgori , generando in me forti sensazioni spesso indecifrabili ma di forte impatto energetico.
Mentre il film assume la connotazione di thriller , di gioco erotico, di analisi dei desideri di sesso ,più o meno onirici nella coppia, di tradimenti sognati o consumati i protagonisti Nicole Kidman e Tom Cruise ,nei loro dialoghi spezzati e sofferti, realizzano,in tutti la sua gravità. la fine della loro storia…il film sta diventando anatomia di un rapporto che sta morendo ineluttabilmente.
Questa ultima opera è diversa, dalle altre , ma intensa, profonda, e la parte immaginifica sembra permanentemente conservare una sua “densità” fra noi.
Bello da vedere ,mai Kubrick può essere banale.
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(di giovanni)
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simone tognarelli
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lunedì 5 febbraio 2007
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il testamento di un genio
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"Eyes wide shut", un thriller che diventa un'esplorazione della perversione della mente umana. Kubrick non poteva chiudere in modo migliore la propria carriera registica; dopo aver visitato praticamente ogni genere (a suo modo), dopo aver tirato fuori dal cilindro film come "Arancia meccanica": perfetta riflessione sulla violenza e sulle conseguenze legate ad essa, dopo aver dipinto vere e proprie opere d'arte, quadri in movimento (vedi "Barry Lyndon"), dopo averci condotto in viaggi inquietanti attraverso i fantasmi della follia (vedi "Shining"), il maestro del Bronx ci ha portati ad esplorare la insensatezza e la sregolatezza dell'essere umano.
Magistrale l'interpretazione di Cruise, un pò meno convincente quella della Kidman, sapientemente diretti da un uomo che ha dato al cinema la propria vita, e che in quest'ultimo capitolo ha voluto di nuovo portare in scena la propria visione del mondo, il suo modo di vivere i film con la passione (in questa occasione è proprio il caso di dirlo) e con la foga di un genio.
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"Eyes wide shut", un thriller che diventa un'esplorazione della perversione della mente umana. Kubrick non poteva chiudere in modo migliore la propria carriera registica; dopo aver visitato praticamente ogni genere (a suo modo), dopo aver tirato fuori dal cilindro film come "Arancia meccanica": perfetta riflessione sulla violenza e sulle conseguenze legate ad essa, dopo aver dipinto vere e proprie opere d'arte, quadri in movimento (vedi "Barry Lyndon"), dopo averci condotto in viaggi inquietanti attraverso i fantasmi della follia (vedi "Shining"), il maestro del Bronx ci ha portati ad esplorare la insensatezza e la sregolatezza dell'essere umano.
Magistrale l'interpretazione di Cruise, un pò meno convincente quella della Kidman, sapientemente diretti da un uomo che ha dato al cinema la propria vita, e che in quest'ultimo capitolo ha voluto di nuovo portare in scena la propria visione del mondo, il suo modo di vivere i film con la passione (in questa occasione è proprio il caso di dirlo) e con la foga di un genio.
Il giallo scaturito dall'omicidio della donna è solo un pretesto, poichè quello che Kubrick vuole comunicarci traspare subito dalla festa iniziale, quella del ballo, quando i due coniugi cominciano il loro gioco di eccitante perversione. E' come se ogni rivelazione dovesse portare ad una fase successiva di questo viaggio attraverso l'inconscio, essendo ogni rivelazione generata dalla volontà di accrescere la gelosia del partner. E la notte intensamente vissuta da Cruise ci porta verso la risoluzione dell'enigma, in particolare la rivelazione della bellissima, e nuda, donna mascherata, incontrata nella villa delle orge, che cerca di avvertire Cruise del suo essere fuori luogo in quel girone dell'inferno. Continue tentazioni che sembrano indotte dal demonio, stimolate oltretutto dalle fantasie della moglie per il giovane ufficiale, tentazioni mortali, perchè se Cruise avesse fatto l'amore con quella prostituta avrebbe contratto l'AIDS, tentazioni alle quali bisogna resistere, anche se la vita coniugale appare di per sè grigia e noiosa (e Kubrick non si perita nel mostrarla in tutta la sua freddezza), per il bene di chi ci sta accanto, per il bene dei nostri figli. Una critica molto forte di un Kubrick "schifato" dalla monotonia della vita di coppia, un thriller erotico animato dalle musiche e dalle lente carrellate che ci tengono incollati allo schermo fino all'epilogo, fino all'ultima frase pronunciata dalla Kidman, che racchiude in sè l'intero senso del film.
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[+] interpretazione di cruise magistrale???
(di gianni)
[ - ] interpretazione di cruise magistrale???
[+] caro simone.......................
(di weach)
[ - ] caro simone.......................
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domenica 13 febbraio 2011
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intima vibrazione fra immagine e musica
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Eyes wide shut ed il suo intimo rapporto con la colonna sonora
Tutto parte dal seguente assunto:qualcuno ha detto del grande maestro che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica;che quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a al regista di accedere al “Paradiso”e finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale cominciarono ad assorbire nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza.
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Eyes wide shut ed il suo intimo rapporto con la colonna sonora
Tutto parte dal seguente assunto:qualcuno ha detto del grande maestro che è stato immenso perché ha saputo ipnotizzare ed ipnotizzarsi con la musica;che quando la musica cominciò a diventare centrale nella sua produzione e viaggiare insieme alle immagini questa scelta fu il mezzo che consentì a al regista di accedere al “Paradiso”e finalmente le immagini, forma , compenetrate da un afflato universale cominciarono ad assorbire nuova forza nella reciproca sincronicità e risonanza.
Mentre sto riflettendo, mi appare “nel mio immaginario “ , la figura di questo”grande e misterioso genio “ svolazzante sul set, con il suo piglio autoritario mentre impone i suoi convincimenti ,con in mano un obiettivo Zeiss mentre scruta il cielo per carpire “il refluo di Dio” ; nel tentativo di afferrare l’intimo mistero che esiste fra la dimensione sonora ed immagine “,Stanley kubrick è silente ed ammiccante ci sta invitando a partecipare al suo sogno creativo.
Eyes wide shut , ultima opera cinematografica del regista,è forse l’esperimento meglio riuscito di scambio energetico fra immagine e musica , o se vogliamo, fra forma e suono.
Quello che faremo sarà una ricerca nel film dei collegamenti scenici supportati da un brano musicale con un alto scambio energetico bilaterale.
1-Ecco i titolo di aperto e di chiusura del film accompagnati da un elegante e malinconico valzer di Schostakovich (Jazz suite Waltz 2)ma che accompagna anche la scena di Bill nel suo studio medico;
2-“I’m the Mood for love” che sentiamo la musica che sentiamo suonare in casa Zeigler;
3-“It Had to be you” musicale n 2 in casa Zeigler;
4-“Chanson d’Amour “sempre in casa Zeigler mentre sia Alice che Bill cominciano a percepire la loro irrequietezza ed il corteggiamento;
5 “Old Fashioned way” sempre presente mentre Bill dialoga, molto coinvolto, con 2 modelle :
6-“When i fall in love”che vibra quando Bill vista Mandy ,in presenza di uno spazientito Zeigler;
7-“Only Have eyesfor you” che va in risonanza con la scena del rifiuto di corteggiamento di Alice;
8-”baby did a bad bad thing” che suggella la scena d’amore fra Bill ed Allice di fronte allo specchi Veneziano;
9”Noval officier “ che è stato scritto proprio per Eyes wide shut ; è il leit motiv della gelosia che fu scritto da Jocelyn Pook;
10-“i got it bad” brano suonato nella casa della prostituta;
11-“If i had You” Bill vibra con lui al “Sonata Cafè;
12-“Blame it on my youth” che espande il racconto di Nick Nightingale con Bill;
13-“ Mascked ball “ in realtà dal titolo "Backward priestts" compostoda Jocelyn Pook e rimodulato, specificamente per il film con la collaborazione di Kubrick che sottolinea i rito esoterico circolare;
14-” Migration “ anche questo di Jocelyn Pook che rielabora un canto sacro della Bahagayad Gita che si ascolta mentre Bill è in mezzo all’orgia ;
15-” Strangers in the night” brano che commenta l’incontro fra Bill e la donna Misteriosa ;
16-” musica cerimoniale II:Mesto , rigido e cerimoniale “: che sottolinea in più parti del film il pericolo per Bill;
17”-the dream “, sempre di Jocelyn Pook, che accompagna I racconto trasognato di Alice;
18-“I want a boy for Christmas” che è in sottofondo mentre Bill entra al bar Gillespie ;
19-“Requiem k626, rex Tremendae”, estratto dal un incompiuta di Mozart, di cui si percepisce la vibrazione in occasione della comunicazione della morte di Amand Curran;
20””Nuages Gris “ di List che accompagna i desideri di Bill quando fa visita al corpo di Amanda Curran all’obitorio;
21-”Wien du Stadt meiner Traume “ che non è presente nel film ma che si è suggerita nei titoli di coda come chiave di lettura del film.
Dopo tante citazioni, appare evidente come certe immagini rimangano incollate ai nostri occhi appunto per il magico sodalizio fra forma- immagine e musica –suono.
Il tema sviluppato nel film è interessante perché qui si parla di “sesso” di quel sesso che è richiamo necessario per la perpetuazione di una specie;
si legge il sesso dal punto di vista dei suoi richiami esoterici ,ancestrali. misteriosi.;
si dibatto del sesso se confinato in un rapporto coniugale costituito possa o meno conservare “tutta al sua energia “;
ci si domanda se il richiamo del sesso abbia sempre bisogno di essere alimentato dalle novità. ,dal gioco ,dal non conosciuto.
Sembra Kubrick rispondere solo all’ultima domanda affermando ,indirettamente, ma in modo chiaro che i contorni di un matrimonio sono insufficienti per dare libero sfogo alla vibrazione altissima del sesso ;poi se il sesso sia gioco , diviene incompatibile fra due che conoscono di se tutto, mancherebbe la sublimazione che nasce dalla novità.
Mentre si sviluppa la storia , che gradirei giudicaste solo con i vostri occhi, alcune scene perfette , vivide , intense, in passerella attraversano i miei occhi , come folgori , generando in me forti sensazioni spesso indecifrabili ma di forte impatto energetico.
Mentre il film assume la connotazione di thriller , di gioco erotico, di analisi dei desideri di sesso ,più o meno onirici nella coppia, di tradimenti sognati o consumati i protagonisti Nicole Kidman e Tom Cruise ,nei loro dialoghi spezzati e sofferti, realizzano,in tutti la sua gravità. la fine della loro storia…il film sta diventando anatomia di un rapporto che sta morendo ineluttabilmente.
Questa ultima opera è diversa, dalle altre , ma intensa, profonda, e la parte immaginifica sembra permanentemente conservare una sua “densità” fra noi.
Bello da vedere ,mai Kubrick può essere banale.
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paolo bisi
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mercoledì 14 dicembre 2011
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l'addio e il testamento di stanley kubrick
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A New York, sul finire del ventesimo secolo, la vita di una coppia dell'alta borghesia sembra procedere in modo felice e tranquillo. In seguito a una confessione della moglie, riguardo a un adulterio mancato, per il quale sarebbe stata disposta ad abbandonare tutto, il marito entra in crisi e decide di tuffarsi in nuove e pericolose avventure, senza poter immaginare le conseguenze. Nonostante tutti gli errori, i desideri, i fatti vissuti o anche solo sognati, capiranno entrambi di avere un'altra possibilità. Ultimo film di Stanley Kubrick, il suo addio e testamento, è un'opera di rara intelligenza, lucidità e complessità. Tutti i temi, le intuizioni, le capacità, le tecniche del regista americano confluiscono in questo film, che risulta difficile da inquadrare in un determinato genere.
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A New York, sul finire del ventesimo secolo, la vita di una coppia dell'alta borghesia sembra procedere in modo felice e tranquillo. In seguito a una confessione della moglie, riguardo a un adulterio mancato, per il quale sarebbe stata disposta ad abbandonare tutto, il marito entra in crisi e decide di tuffarsi in nuove e pericolose avventure, senza poter immaginare le conseguenze. Nonostante tutti gli errori, i desideri, i fatti vissuti o anche solo sognati, capiranno entrambi di avere un'altra possibilità. Ultimo film di Stanley Kubrick, il suo addio e testamento, è un'opera di rara intelligenza, lucidità e complessità. Tutti i temi, le intuizioni, le capacità, le tecniche del regista americano confluiscono in questo film, che risulta difficile da inquadrare in un determinato genere. Ogni elemento della trama contribuisce a completare i pezzi di un puzzle che solo alla fine risulta un pò più chiaro. Impressionanti, come probabilmente in nessun altro film di Kubrick, le trovate visive (gli specchi, la simmetria, il colore rosso presente in maniera ossessiva, i cerchi), che monopolizzano l'opera. La complessità dei temi (il desiderio, la maschera, il destino, la paura, la sessualità) attribuisce alla pellicola un valore superiore e un'evidente rilettura in chiave politica. Buona prova di tutti gli attori, tra cui emerge Sidney Pollack, particolarmente apprezzato e stimato dall'autore. Tra le innumerevoli sequenze da citare, spicca quella lunghissima, diventata celebre, della festa in maschera. Il 6 Marzo 1999 Stanley Kubrick disse che "Eyes Wide Shut" era il più grande film che avesse mai girato. Il giorno dopo morì, ma essendo riuscito a portare a termine il suo ultimo capolavoro.
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[+] doppio sogno
(di iron beatrix)
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riccardo-87
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lunedì 17 ottobre 2011
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il capovolgimento del tema della maschera
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La maschera che cela il vero; lo spettacolo come ciò che nasconde la realtà; il sogno che si contrappone alla veglia e conseguentemente al mondo del reale. Tutto questo si ritrova sistematicamente rovesciato da Kubrick in “eyes wide shut”, capolavoro senza tempo. Nell’ultimo film della sua straordinaria produzione cinematografica, che ha visto il regista attraversare con successo pressoché tutti i generi cinematografici, kubrick mette in scena le ossessioni – e più nello specifico l’ossessione sessuale – celate della società, le quali rappresentano la sua vera essenza costitutiva.
Kubrick parla del disvelamento del vero volto della società rovesciando però i termini : la maschera, invece di celare, rivela; lo spettacolo che si manifesta nelle scene della villa coincide con il vero io dei suoi protagonisti, mentre il falso appare darsi nella vita quotidiana, nella vita -apparentemente- reale.
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La maschera che cela il vero; lo spettacolo come ciò che nasconde la realtà; il sogno che si contrappone alla veglia e conseguentemente al mondo del reale. Tutto questo si ritrova sistematicamente rovesciato da Kubrick in “eyes wide shut”, capolavoro senza tempo. Nell’ultimo film della sua straordinaria produzione cinematografica, che ha visto il regista attraversare con successo pressoché tutti i generi cinematografici, kubrick mette in scena le ossessioni – e più nello specifico l’ossessione sessuale – celate della società, le quali rappresentano la sua vera essenza costitutiva.
Kubrick parla del disvelamento del vero volto della società rovesciando però i termini : la maschera, invece di celare, rivela; lo spettacolo che si manifesta nelle scene della villa coincide con il vero io dei suoi protagonisti, mentre il falso appare darsi nella vita quotidiana, nella vita -apparentemente- reale.
Il vero spettacolo dunque non è la sorta di “rappresentazione teatrale” che si svolge nella villa ma quello che le persone vivono quotidianamente. Alla festa orgiastica della villa, protetti dalla maschera, le persone rivelano la loro vera identità, e la maschera altro non è che il vero volto delle persone.
Tuttavia la maschera rappresenta anche la sostanziale uguaglianza che tutti accomuna, spesso condannata dalla morale comune con il nome di peccato, depravazione e ossessione sessuale: non importa il volto dietro la maschera, poiché le nostre più intime pulsioni, schopenhauerianamente parlando, ci accomunano in un unico volto (la maschera appunto), e distruggono ogni parvenza di senso morale – che altro non è per Kubrick se non finzione.
Se dunque siamo soliti a tendere all’omologazione secondo la spinta della moda, della morale del costume e più in generale di quello spettacolo artificiale in cui ci troviamo heideggerianamente “gettati” al momento della nostra nascita, non diversamentestanno le cose al di là dello spettacolo, in quello che si potrebbe definire Dostoevskijanamente “il regno del sottosuolo”.
Interessante è anche la dicotomia sonno/veglia – dicotomia su cui gioca il titolo stesso, “gli occhi aperti chiusi” - anch’essa magistralmente rovesciata da Kubrick: il sogno è la verità, rappresentante il viaggio interiore-esteriore di colui che perviene ad un piano al di là dell’apparenza, a cui invece si ferma chi si attiene ala realtà quitidiana, sogno dal quale però ci si deve infine necessariamente svegliare.
In “Eyes wide shut” la figura del protagonista è marginale, si limita ad essere semplice osservatore e spettatore, mentre la centralità si sposta sul sollevamento di quel velo ipocrita di cui si ammanta la società e che funge come una sorta di sipario calato sulla sua vera essenza.
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fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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esperimento "psico-erotico" del maestro
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L'ultimo film del maestro si compone di un'opera enigmatica quanto complessa, la cui struttura rende difficile una collocazione precisa del film stesso, anche se, personalmente, penso che Kubrick abbia fatto un mix tra il thriller e l'erotico. Erotico, in quanto "Eyes Wide Shut" è un vero e proprio studio profondo dei comportamenti dell'essere umano nei confronti della posizione matrimoniale e del suo attaccamento, così naturale quanto artificiale (e qusto Kubrick lo mostra chiaramente con la festa in maschera che sembra rappresentare "un'orgia artificiale), al sesso. I percorsi dei due protagonisti (Cruise e Kidman) vengono rappresentati separatamente, per lo meno all'apparenza, e insieme (mentre Bill va alla festa in maschera, entrando in un vero caos erotico, la moglie è immersa completamente nel suo sogno erotico che poi racconterà al marito); il che ci fa pensare quanto può essere sostanziale ed indispensabile all'uomo una cosa, così curiosa quanto sinistra ed ossessiva, come il sesso.
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L'ultimo film del maestro si compone di un'opera enigmatica quanto complessa, la cui struttura rende difficile una collocazione precisa del film stesso, anche se, personalmente, penso che Kubrick abbia fatto un mix tra il thriller e l'erotico. Erotico, in quanto "Eyes Wide Shut" è un vero e proprio studio profondo dei comportamenti dell'essere umano nei confronti della posizione matrimoniale e del suo attaccamento, così naturale quanto artificiale (e qusto Kubrick lo mostra chiaramente con la festa in maschera che sembra rappresentare "un'orgia artificiale), al sesso. I percorsi dei due protagonisti (Cruise e Kidman) vengono rappresentati separatamente, per lo meno all'apparenza, e insieme (mentre Bill va alla festa in maschera, entrando in un vero caos erotico, la moglie è immersa completamente nel suo sogno erotico che poi racconterà al marito); il che ci fa pensare quanto può essere sostanziale ed indispensabile all'uomo una cosa, così curiosa quanto sinistra ed ossessiva, come il sesso. L'omicidio di mezzo, la morte della prostituta per overdose (overdose "di sesso", forse?), la festa in hotel, le maschere (forse usate anche per simboleggiare il "travestimento" come gioco del sesso?), sono chiavi che il maestro usa per aprire all'uomo la sua visione meschina, angosciosa e pericolosa, del sesso, del matrimonio e dei collegamenti tra questi. I sogni (o gli incubi) erotici, di fatto, sono le manifestazioni che l'inconscio presenta ai protagonisti (specie alla moglie, chiave di qualsiasi sogno erotico di ogni marito fedele al matrimonio, ma che si ritrova "vittima" della sua stessa importanza nell'ambito sessuale e matrimoniale). Che dire, Kubrick è sempre stato un maestro a narrare completamente la mente umana in tutti i suoi aspetti, da quello storico a quello erotico; facendo si sé stesso un regista a tutto punto, di grandissimo rispetto e di uno stile più unico che raro. Non è certamente il miglior film di Kubrick, ma è senz'altro uno dei più angosciosi ed enigmatici. Narrativamente intrigante e curiosa, l'ultima opera kubrickiana.
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luigi chierico
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domenica 30 novembre 2014
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tutto da vedere
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare.
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Stanley Kubrick, regista di “Lolita” e di “Arancia meccanica”,prima di morire nel 1999 dirige questo suo ultimo film,celebra tra finzione ed immaginazione la reale separazione della coppia di questo film separatasi 2 anni dopo. Presagio o anticipazione?
L’affascinante Nicole Kidman, ricca di una bellezza esplosiva,di un fisico dotato di un notevole sex appeal,è nelle vita,come in questo film,moglie dell’ aitante attore Tom Cruise,tanto apprezzato soprattutto dal mondo femminile,come si vedrà anche in questa vicenda. Sarà forse per questo che li vedremo spesso nella loro camera da letto,vestirsi e svestirsi dei loro dei pochi abiti per rimanere nudi. Si spoglieranno dei loro più reconditi repressi desideri di una coppia moderna,si getteranno addosso dubbi e verità,fedeltà ed inganni come fossero vestiti sporchi da gettare via e da non più indossare. Le rivelazioni che servono come liberazione delle loro coscienze,aprono le porte alla separazione, se non fisica,a quella interiore. Continuare a stare nello stesso letto,due corpi in pigiama e vestaglia seminudi ma lontani mentalmente l’uno dall’altro. Si finisce col pensare a quel che ha fatto,o solo anche a quello che avrebbe voluto fare l’altro,così cala il sipario sull’amore come in questo film spregiudicato ma coraggioso,tanto vero quanto sfrontato. A renderlo particolarmente bello è proprio Nicole Kidman, nei pochi panni di Alice Harford, e Tom Cruise in quelli moralmente indegni del dott. Bill Harford. Nicole, con due belle lunghe gambe, è proprio in gamba, e se mostra il fondo schiena perché pensare che non sia il suo? se tante lo mostrano proprio in questo “Eyes Wide Shut”? La fantasia erotica si unisce ad una realtà allucinante e poco importa una serie di giustificazioni e motivazione dinanzi alla morte e all’uso della droga. Noi assistiamo nel film a quel che vediamo e non credo proprio che conti il sapere perché lo vediamo. Una violenza ,come un tradimento, restano quel appaiono ai nostri occhi. La spettacolarità del film è data da diverse molte immagini, da una fastosa festa in cui il ballo è provocazione, allusione, a quella di una misteriosa villa, ma non troppo per quante persone la frequentano, in cui si svolge di tutto,il cambio di coppia è un gioco da educande. Le messe nere sono un pretesto per dare libero sfogo ai propri impulsi sessuali d’ogni genere, si rischia la morte e si muore se necessario. Il segreto va portato nella tomba, come suol dirsi. Ma non è necessario andare in un locale e pronunciare la parola segreta “Fidelio” per fare quel che si può fare con la figlia di un ricco cliente appena dopo della sua morte, ovvero in un negozio di costumi da maschera, domino o non domino, vi domina il malcostume e la prostituzione giovanile.
Non è un film costruttivo ma c’è la Kidman e Tom,lo spettacolo, la novità,il peccato,la lussuria,i ”Sogni proibiti”,non quelli di Virginia Mayo, ma di una voluttuosa Alice, altro che “Alice nel paese delle meraviglie”. C’è da chiedersi se un tradimento costituito da una.. toccata e fuga… sia più grave di uno accarezzato per lungo tempo ma mai consumato, vissuto ad occhi aperti, talora anche tra le braccia di chi ci sta accanto. Stanley Kubrick non ci dà una risposta, ci lascia vivere questo angoscioso dilemma attraverso i due suoi protagonisti.chibar22@libero.it
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crysaltis
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martedì 16 giugno 2015
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l' ultimo lungometraggio di un genio
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Come per la maggior dei suoi film, Kubrick anche in questo caso prende come punto di partenza un romanzo, "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler, libro psicologico, da cui Kubrick assimila il contenuto rielaborandolo come ha sempre fatto in un lungometraggio nella quale attraverso le immagini racconta al pubblico la sua vione delle vicende narrate da tale romanzo.
A livello personale, credo che come per 2001 : Odissea nello spazio anche in questo film, preferisce un metodo di comunicazione "indiretto" con il pubblico, lanciando i messaggi chiave più che attraverso i dialoghi attraverso le immagini, con la speranza che il reale contenuto del film venga assimilato dal nostro subconscio.
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Come per la maggior dei suoi film, Kubrick anche in questo caso prende come punto di partenza un romanzo, "Doppio Sogno" di Arthur Schnitzler, libro psicologico, da cui Kubrick assimila il contenuto rielaborandolo come ha sempre fatto in un lungometraggio nella quale attraverso le immagini racconta al pubblico la sua vione delle vicende narrate da tale romanzo.
A livello personale, credo che come per 2001 : Odissea nello spazio anche in questo film, preferisce un metodo di comunicazione "indiretto" con il pubblico, lanciando i messaggi chiave più che attraverso i dialoghi attraverso le immagini, con la speranza che il reale contenuto del film venga assimilato dal nostro subconscio.
Inoltre molto interessante la tematica trattata, poiché è un film, che va oltre gli aspetti dell' amore quotidiano, mentre preferisce mettere a paragone i metodi di ricerca di se, utilizzati da uomo e donna, incentivando però la narrazione sulla ricerca maschile, percosco che come possiamo vedere per tutto il corso della pellicola è fatto da momenti empirici e introspettivi, lasciando il protagonista sospeso sulla lama di un rasoio. Percorso femminile, invece che è in completa contrapposizione, poichè si basa su un percorso più razionale e sopratutto teso al dialogo.
Eccellenti come sempre sono anche le scelte stilistiche, complice anche il fatto che Eyes Wide Shut è un film pieno di autocitazioni, da rapina a mano armata fino ad arrivare a Full Metal Jacket.
Kubrick muorirà poco dopo aver completato il montaggio video della pellicola, difatti per quanto rigurada il montaggio sonoro ad occuparsene sarà un altro grande maestro del cinema, nonché amico di Kubrick, ovvero Steven Spielberg.
Infine vorrei anche evidenziare la capacità di questo regista, di rappresentare delle scene a sfondo sessuale, come le orgie nella casa degli uomini in maschera, senza sfociare mai nella volgarità.
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paolo vattelappesca
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mercoledì 10 agosto 2016
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una delle migliori opere d'arte del xx secolo
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Sublime opera ultima di Kubrick, forse "director's cut" o forse no, in entrambi i casi il miglior film da una trentina d'anni e non si sa fra quanto ne avremmo uno a questa altezza, dopo la morte dell'autore (che doveva realizzare "Napoleone" e "A.I: Intelligenza artificiale", poi realizzato da Spielberg che, come accadde a Monicelli rispetto a Germi in "Amici Miei", con un'altra visione delle cose non poteva fare di più che una buona opera anche se a differenza dell'italiano vi ha messo molto di suo). Summa e riassunto di tutto Kubrick ma anche di tutto il cinema e lo spettacolo (tutto già più o meno in embrione in "Lolita" e più cripticamente in "2001" e ancora in modo più plateale in "Arancia Meccanica"), il film riserva molte scoperte e sorprese, si presta a diversi livelli di lettura, a punti di vista diversi coesistenti.
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Sublime opera ultima di Kubrick, forse "director's cut" o forse no, in entrambi i casi il miglior film da una trentina d'anni e non si sa fra quanto ne avremmo uno a questa altezza, dopo la morte dell'autore (che doveva realizzare "Napoleone" e "A.I: Intelligenza artificiale", poi realizzato da Spielberg che, come accadde a Monicelli rispetto a Germi in "Amici Miei", con un'altra visione delle cose non poteva fare di più che una buona opera anche se a differenza dell'italiano vi ha messo molto di suo). Summa e riassunto di tutto Kubrick ma anche di tutto il cinema e lo spettacolo (tutto già più o meno in embrione in "Lolita" e più cripticamente in "2001" e ancora in modo più plateale in "Arancia Meccanica"), il film riserva molte scoperte e sorprese, si presta a diversi livelli di lettura, a punti di vista diversi coesistenti. Un lavoro di estrema raffinatezza formale e estetica, che si svela man mano nelle successive visioni di una ricchezza abissale. Kubrick fino alla fine non rinuncia a sperimentare, a realizzare idee nuove, come avviene naturalmente in un cineasta nutrito da una cinefilia insuperabile, che lo aiuta in una messa in scena in cui egli osa come non mai, dirigendo la coppia protagonista così bene come la meno importante delle comparse (e non solo gli umani sono attori). Personalmente trovo la parte più discussa, criticata, da alcuni addirittura derisa del film, l'orgia nel castello, un capolavoro degno della migliore arte figurativa, soprattutto la seconda parte. Questo hanno di straordinario i film di Kubrick: sono innanzitutto delle meravigliose opere d'arte, ed era questa la cosa alla quale, almeno stando alle sue dichiarazioni, egli teneva di più. Versione in prosa di "2001"; sviluppo di "Lolita"; fusione di "Arancia Meccanica" e Barry Lyndon", e come questo lavoro magico sull'immagine e studio sul colore dopo (con diversissimo tono) "Full Metal Jacket"; "Eyes Wide Shut" è il ruggito finale di un leone dell'arte cinematografica, dell'arte in assoluto e una riflessione morale, filosofica e politica di una delle più grandi menti del '900. Colpisce la capacità di Kubrick, come aveva fatto rappresentando il Settecento in "Barry Lyndon" di catturare con la macchina da presa le sfumature più sottili, di usare la tecnica come nessuno e come deve essere usata, cioè sottomessa a un risultato estetico, una estetica che in Kubrick ha una precisione di significato che lo accomuna ai più grandi figurativi della storia. Qualcuno, forse alludendo a un certo mistero sulla morte dell'autore, ha paragonato questo film a "Salò" di Pasolini, anch'esso uscito postumo dopo la sua morte e anch'esso un incubo ma mi sembra corretto anche il paragone anche con "La dolce vita", che era soprattutto un film sulla crisi dell'alta borghesia e della coppia così come "La notte" di Antonioni (uno dei film preferiti da Kubrick). Pensato dai primi anni '70 (alcuni dei temi si sono riversati intanto nei film - soprattutto "Shining" - che Kubrick avrebbe girato), il film uscì il 16 luglio 1999, a trenta anni esatti dal lancio dell'Apollo 11. Stanley Kubrick era morto il 7 marzo, 666 giorni esatti prima del 1° gennaio 2001. Una delle cose che mi piace far rilevare in questo ponderoso film è un omaggio al jazz (Oscar Peterson, Brad Mehldau, Roy Gerson), grande amore di Kubrick che fu distolto dal diventare forse un bravo batterista dal regalo del padre a 13 anni di una macchina fotografica.
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