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" Non mi fu mai dato di vedere un animale in cordoglio di sé. L' uccelletto cadra' morto di gelo giù dal ramo, senza aver provato mai pena per sé stesso. " Una frase semplice, ma efficace quella dell' istruttore capo interpretato dal pur bravo e valido Viggo Mortensen. Soldato Jane, di Ridley Scott, è forse uno dei suoi films meno riusciti o, se vogliamo, riuscito solo per metà. Anne Bancroft ci sa fare nel ruolo di ministro e Demi Moore non sfigura per niente nei panni del Soldato Jane. Ma questo non basta per uno che ha creato un capolavoro quale Blade Runner. Ci voleva di più. Certo, forse fa effetto vedere la Moore sanguinante per terra, rialzarsi e dire: " Succhiami il ....." Questo film poteva e doveva dare di più. E' buono o, fate un pò voi, bello, ma fino a quel fatidico 117 minuto...Minuto, appunto, in cui la Moore si rialza, dopo un' estenuante corpo a corpo col suo comandante, per urlare al mondo il suo orgoglio di rimanere nel corpo dei Seals. Ho dato un' occhiata più da vicino su Internet e devo dire che l' addestramento nel corpo dei Navy Seals è davvero massacrante, sia dal punto di vista fisico che psichico. Uno dei più massacranti al mondo. Tre durissime fasi di corso più l' SQT, dove arrivano soltanto il 10-15 per cento di coloro che lo hanno iniziato. Anche la Hell Week, settimana d' inferno, come la chiamano loro, è davvero insormontabile da terminare. Ci si addestra anche per più di 72 ore consecutive. Ma torniamo al film dopo questa parentesi. La regia di Scott non è stata, in fondo, un malaccio fino a quel minuto. Il resto del film non ha più vitalità, forza, energia. Sembra che questo film non abbia più nulla da dire dopo quel minuto maledetto...Ed è un peccato che si perda così di vigore e, cosa che fa più male, di originalità. Tutto cade nel déjà vù. Non c' è più scatto, scena ad effetto e si perde pure l' armonia del film. Anche l' azione di guerriglia finale mi pare scontata, come eclissata da non so quale mistero o ragione. Insomma, tutto il resto è noia. Il film doveva avere una scossa, una svolta, una virata. Si dovevano sviluppare altri temi e trovare altri input. Invece, il film, è morto lì, sopraffatto come non mai da una misera sparatoria in qualche luogo sperduto chissà dove. Non basta la resistenza ed il fisico sexy della Moore a toglierci il fiato.Tre stelle ( di stima s' intende ) gliele do' tutte a Scott, alla mascolina Moore e così via...Gli altri attori, tolti il Mortensen e la Bancroft, sono poco credibili. Le sofferenze degli altri soldati non sono all' altezza di Demi che, invece, ci mette almeno un pò del suo talento. Rimangono in mente, di lei, la scena del taglio di capelli e della lotta furibonda col Viggo, compreso il suo urlaccio di non resa finale. Anche le scene d' addestramento non rispecchiano molto le parole dei comandanti. Ce le avevano descritte peggio. Come dice Anne Bancroft: " Ci vuole rabbia nelle cose." Ad intenditor poche parole...Ci siamo capiti Scott?
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