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Al confronto con la montagna di spazzatura filmica, anche attuale, dove ad ogni preciso minutaggio deve corrispondere il preciso momento emozionale previsto dal manuale cencelli delle scenografie fotocopia, assistiamo a un piccolo gioiello.
D'altronde qui la scenografa è l'autrice stessa. Sappiamo che un film non può rendere un libro. Quindi non resta che accomodarsi e godere di questa rinfrescante spremuta, concentrato di significati e dialoghi all'apparenza leggeri ma sempre intensi e illuminanti su cosa È e cosa non È.
In quest'epoca di pazzi (ci mancavano gli idioti dell'orrore ..) un affresco sulla parabola della vita, le relative scelte con le relative motivazioni e considerazioni.
Per chi non ha letto il libro è un ottimo e a maggior ragione prezioso bigino. Roba che rimane, non che dimentichi mezz'ora dopo.
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