giulio andreetta
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domenica 13 settembre 2020
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ottimo film d''avventura
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Dire che Anthony Hopkins sia un genio della recitazione appare assolutamente banale e scontato, ma vale la pena ribadirlo, soprattutto per questo bel film d'intrattenimento e d'avventura. I bellissimi paesaggi dell'Alaska fanno da sfondo ad una prova di sopravvivenza in cui sarà messa a repentaglio da un orso assassino la vita di un gruppo di persone. Hopkins impersona la parte di un ricco miliardario, ma umile e addestrato per affrontare una situazione difficile come quella in cui si viene a trovare la spedizione. Il fotografo, Alec Baldwin, è invece più spavaldo, meno prudente e meno cosciente del pericolo rispetto a Hopkins.
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Dire che Anthony Hopkins sia un genio della recitazione appare assolutamente banale e scontato, ma vale la pena ribadirlo, soprattutto per questo bel film d'intrattenimento e d'avventura. I bellissimi paesaggi dell'Alaska fanno da sfondo ad una prova di sopravvivenza in cui sarà messa a repentaglio da un orso assassino la vita di un gruppo di persone. Hopkins impersona la parte di un ricco miliardario, ma umile e addestrato per affrontare una situazione difficile come quella in cui si viene a trovare la spedizione. Il fotografo, Alec Baldwin, è invece più spavaldo, meno prudente e meno cosciente del pericolo rispetto a Hopkins. Inoltre ha una relazione extraconiugale proprio con la moglie del miliardario. Insomma, mi pare che ci possano essere tutti gli ingredienti per un sicuro divertimento, con un finale che non lascerà deluso il pubblico. Fotografia bellissima, anche grazie alle scenografie naturali dell'Alaska, attori veramente bravissimi e professionali, e tanta avventura sono gli ingredienti di questa ottima pellicola. 4 Stelline.
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thesenderminator
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mercoledì 9 ottobre 2019
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quasi di genere comunque di spettacolo.
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questo sembra di interesse, un ricco signore con sembianze
da ritardato quasi per quel suo savoir fair sfuggente, porta con
sè la specie di famiglia che sembra avere, in un posto di montagna
per quella che sembra una vacanza nella natura,
senza sapere che sua moglie e il suo più stretto collaboratore,
sembrano avere ardito un piano nel tentativo di eliminarlo, d'altra
parte il colto e ricco signore sembrerebbe interessarsi a
altrettante cose, sicchè salendo su un aereo comincia la
loro disavventura nella foresta, dove imprevisti difficoltà
e un orso bruto fanno da condimento alla storia, con
improvvisate tecniche di resistere a condizioni di
sfavore in mezzo alle foreste dell'impervio posto, il caso vuole
briciola dopo briciola seguendo una specie di manuale di archimede non
perdendosi d'animo, che il ricco signore a
orologeria nella disavventura conosce l'ardimento nei suoi
confronti, trovando il modo casuale per liberarsi
dell'orso bruto e infine di essere il solo sopravissuto dell'incredibile
vicenda, e dei malcapitati macchiatisi dell'ardimento
nonchè di tali dissennatezze, sentimento pragmatismo e avventura
sembrano rendere di spettacolo e piacimento il film.
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questo sembra di interesse, un ricco signore con sembianze
da ritardato quasi per quel suo savoir fair sfuggente, porta con
sè la specie di famiglia che sembra avere, in un posto di montagna
per quella che sembra una vacanza nella natura,
senza sapere che sua moglie e il suo più stretto collaboratore,
sembrano avere ardito un piano nel tentativo di eliminarlo, d'altra
parte il colto e ricco signore sembrerebbe interessarsi a
altrettante cose, sicchè salendo su un aereo comincia la
loro disavventura nella foresta, dove imprevisti difficoltà
e un orso bruto fanno da condimento alla storia, con
improvvisate tecniche di resistere a condizioni di
sfavore in mezzo alle foreste dell'impervio posto, il caso vuole
briciola dopo briciola seguendo una specie di manuale di archimede non
perdendosi d'animo, che il ricco signore a
orologeria nella disavventura conosce l'ardimento nei suoi
confronti, trovando il modo casuale per liberarsi
dell'orso bruto e infine di essere il solo sopravissuto dell'incredibile
vicenda, e dei malcapitati macchiatisi dell'ardimento
nonchè di tali dissennatezze, sentimento pragmatismo e avventura
sembrano rendere di spettacolo e piacimento il film.
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rikitikitawi
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giovedì 20 luglio 2017
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l'urlo dell'odio è purtroppo di origine umana
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Film bellissimo a 360° Magistrali gli interpreti , ambientazioni mozzafiato , regia impeccabile .Il vero orso che insegue i dispersi è la parte oscura ma ben viva della natura umana e l'enorme animale che da loro la caccia sembra essere solo una metafora della vera essenza dell'essere umano , pronto a sacrificare tutto e tutti alla sua ingordigia ed al suo meschino tornaconto.
Fantastica la figura del protagonista con la sua visione positiva e redentrice del male.
Un film da vedere e rivedere , come una donna affascinante.
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elgatoloco
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domenica 25 giugno 2017
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"the edge"uno dei film"clou"anni '90
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Lee Tamahori regista e David Mamet sceneggiatore meritano un posto di riguardo nella(forse non ricchissima)"first list"del cinema anni Novanta, dove qui il contrasto tra Eric Baldwin e Anthony Hopkins, qui"meno cattivo"del solito(erano già stati realizzati film che lo "sfruttavano"quale vilain durissimo), emerge in pieno, con la componente"money"che nel materialismo"basso e volgare"made in USA-ma ovviamente non solo, anzi...-gioca un ruolo del tutto speciale e peculiare; ma in più c'è l'aggiunta del vecchio, anzi in realtà eterno tema(Jack London impazzirebbe di gioia, anche se in lui l'elemento natura è visto ben più positivamengte anche proprio rispetto all'uomo, oltre alla declinazione comunque"socialista"che dà al tutto oltre che all'anzidetto contrasto)della sfida uomo-natura, che in Melville aveva trovato la consacrazione più ampia e vera-qui non a caso è un letterato, anche se sul co^té prevalentemente teatrale come Mamet a riprendere in mano la storia, eterna, appunto, associandola a quella del denaro, della ricchezza, della donna-ma in subordine-dove Elle Macpherson gioca un ruolo importante nella prima parte-poi, a emblematizzare la natura"matrigna"(co^té Leopardi per la cultura italiana, co^té Melville per quella nordamericana)ma non solo, cìè il bellissimo orso Bart, che si ringrazia nei titoli di coda.
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Lee Tamahori regista e David Mamet sceneggiatore meritano un posto di riguardo nella(forse non ricchissima)"first list"del cinema anni Novanta, dove qui il contrasto tra Eric Baldwin e Anthony Hopkins, qui"meno cattivo"del solito(erano già stati realizzati film che lo "sfruttavano"quale vilain durissimo), emerge in pieno, con la componente"money"che nel materialismo"basso e volgare"made in USA-ma ovviamente non solo, anzi...-gioca un ruolo del tutto speciale e peculiare; ma in più c'è l'aggiunta del vecchio, anzi in realtà eterno tema(Jack London impazzirebbe di gioia, anche se in lui l'elemento natura è visto ben più positivamengte anche proprio rispetto all'uomo, oltre alla declinazione comunque"socialista"che dà al tutto oltre che all'anzidetto contrasto)della sfida uomo-natura, che in Melville aveva trovato la consacrazione più ampia e vera-qui non a caso è un letterato, anche se sul co^té prevalentemente teatrale come Mamet a riprendere in mano la storia, eterna, appunto, associandola a quella del denaro, della ricchezza, della donna-ma in subordine-dove Elle Macpherson gioca un ruolo importante nella prima parte-poi, a emblematizzare la natura"matrigna"(co^té Leopardi per la cultura italiana, co^té Melville per quella nordamericana)ma non solo, cìè il bellissimo orso Bart, che si ringrazia nei titoli di coda. Film dalla fotografia tra tersa e cupa, anche per simboleggiare gli stati d'animo dei due(tre, ma Harold Perrineau a un certo punto esce di scena...), in una prospettiva che non esiterei a definire"post-romantica", non fosse che per l'accennata presenza del citato"primo"non "terzo"incomodo, ossia, appunto l'argent, la plata... El Gato
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totybottalla
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martedì 21 marzo 2017
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hopkins contro gli orsi e i suoi soldi!
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Una storia avventurosa che si porta dietro strascichi di vita mondana dove i soldi danno autostima, l'amicizia è un'utopia e l'amore un inganno, certo, Hopkins che lotta contro gli orsi feroci e vince è credibile quanto l'amore di una modella per un miliardario attempato, ma nel film c'è di più: c'è un uomo alla ricerca della verità sulla sua vita, non certo del tradimento della moglie che aveva già intuito, c'è il desiderio di credere nell'amicizia, il coraggio di affrontare il pericolo senza delega e la forza del perdono nonostante il dolore, il film è ben diretto e ben interpretato, un lavoro considerevole che merita 3,5 stelle.
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Una storia avventurosa che si porta dietro strascichi di vita mondana dove i soldi danno autostima, l'amicizia è un'utopia e l'amore un inganno, certo, Hopkins che lotta contro gli orsi feroci e vince è credibile quanto l'amore di una modella per un miliardario attempato, ma nel film c'è di più: c'è un uomo alla ricerca della verità sulla sua vita, non certo del tradimento della moglie che aveva già intuito, c'è il desiderio di credere nell'amicizia, il coraggio di affrontare il pericolo senza delega e la forza del perdono nonostante il dolore, il film è ben diretto e ben interpretato, un lavoro considerevole che merita 3,5 stelle. Saluti.
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rikitikitawi
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mercoledì 23 dicembre 2015
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un capolavoro
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In questo film tovate tutto : ambientazione stupenda , superba regia per non parlare della recitazione .
La trama è sopraffina ed originale : pellicola da rivedere di quando in quando.
In una parola : IMPERDIBILE !
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onufrio
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martedì 19 marzo 2013
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travolti da un insolito destino sui monti d'alaska
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Ricco miliardario in vacanza in Alaska con giovane e bellissima moglie (modella infatti), assieme ad altri amici, o presunti tali. Durante un escursione, alla ricerca di un indiano per poterlo fotografare, accade l'imprevisto, ed ha inizio così una lotta alla sopravvivenza in mezzo alle montagne rocciose dell'Alaska per i tre uomini dispersi: Charles (Il miliardario), Robert (il fotografo) e Stephen; tra orsi assassini, freddo glaciale, e confessioni pericolose, ne rimarrà solo uno a salvarsi.
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mozagga
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domenica 15 luglio 2012
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da vedere
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ottimo film, paesaggi straordinari, hopkins sempre grande. ovviamente ci sono delle situazioni un pò paradossali come in ogni pellicola d'altronde, ma si lascia guardare ed apprezzare anche nei dialoghi.
L'orso è impressionante e pensare che oggi fanno tutto al pc, girare quelle scene con un orso vero..beh...noblesse oblige.
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kondor17
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venerdì 13 luglio 2012
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eccomi
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Mezza stella in più per la fotografia e le eccezionali scene con l'orso. Wow. Ce ne vuole per ammaestrarlo in questo modo e girare certe scene. Congratulazioni veramente agli addestratori.
Film costruito sul superuomo, superattore Hopkins, che qui interpreta un coltissimo e glaciale miliardario americano, ahimè sposatosi con una bellissima modella, il cui fotografo (Alec Baldwin) nonchè suo "amico" ne è anche l'amante.
Catapultati in una foresta a dir poco inospitale e fredda, braccati da un orso assassino, i due riescono a sopravvivere per giorni senza cibo, solo grazie a pochi fiammiferi ed ad un coltellino, con cui riescono a fare magie, addirittura ad uccidere un orso di qualche quintale e persino a squoiarlo.
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Mezza stella in più per la fotografia e le eccezionali scene con l'orso. Wow. Ce ne vuole per ammaestrarlo in questo modo e girare certe scene. Congratulazioni veramente agli addestratori.
Film costruito sul superuomo, superattore Hopkins, che qui interpreta un coltissimo e glaciale miliardario americano, ahimè sposatosi con una bellissima modella, il cui fotografo (Alec Baldwin) nonchè suo "amico" ne è anche l'amante.
Catapultati in una foresta a dir poco inospitale e fredda, braccati da un orso assassino, i due riescono a sopravvivere per giorni senza cibo, solo grazie a pochi fiammiferi ed ad un coltellino, con cui riescono a fare magie, addirittura ad uccidere un orso di qualche quintale e persino a squoiarlo. Ma soprattutto sopravvivono grazie alla lucidità ed invidiabile prestanza fisica dell'attempato miliardario, che tiene viva la mente pensando, trovando soluzioni, non abbattendosi nemmeno di fronte ad una morte quasi certa.
Tra Rambo ed un Tranquillo weekend di paura, con un Hopkins alla Instinct ed un Baldwin mai convincente, il film passa via liscio a parte alcune evidenti esagerazioni. Finale poi da dimenticare, dove il Santo miliardario trova la sua perenne consacrazione nel perdono del suo attentatore. Peccato.
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i3ullet
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venerdì 13 luglio 2012
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un film che vuole insegnare
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Le molte frasi ad effetto, ripetute più volte durante il film, suggeriscono sempre un insegnamento sulla vita e sul vivere. Il film,infatti, convince sotto l'aspetto razionale della classica situazione disperata e sulla volontà dell'uomo di sopravvivere e affrontare qualsiasi difficoltà, di qualsiasi forma, anche della forma di un orso bruno del nord America. Il profilo psicologico e caratteriale dei due sfortunati personaggi mostra un chiaro anti-stereotipismo: non emerge la figura del solito uomo ricco e quindi incapace, oppure dell'uomo che si è fatto da solo,lavorando, e quindi il fatale risolutore. Si apprezza di questo film il realismo con la quale evolve la storia: non ci sono situazioni eroiche-inverosimili; i protagonisti mostrano la vera forza dell'uomo quando si scontra la natura, una forza però che non giace nei muscoli, ma, come dice Hopkins, sta nel pensare!Il film è crudo nelle scene violente e drammatico in quelle di tensione.
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Le molte frasi ad effetto, ripetute più volte durante il film, suggeriscono sempre un insegnamento sulla vita e sul vivere. Il film,infatti, convince sotto l'aspetto razionale della classica situazione disperata e sulla volontà dell'uomo di sopravvivere e affrontare qualsiasi difficoltà, di qualsiasi forma, anche della forma di un orso bruno del nord America. Il profilo psicologico e caratteriale dei due sfortunati personaggi mostra un chiaro anti-stereotipismo: non emerge la figura del solito uomo ricco e quindi incapace, oppure dell'uomo che si è fatto da solo,lavorando, e quindi il fatale risolutore. Si apprezza di questo film il realismo con la quale evolve la storia: non ci sono situazioni eroiche-inverosimili; i protagonisti mostrano la vera forza dell'uomo quando si scontra la natura, una forza però che non giace nei muscoli, ma, come dice Hopkins, sta nel pensare!Il film è crudo nelle scene violente e drammatico in quelle di tensione. Il contesto bellissimo , a livello paesaggistico, non riesce a stemperare la tensione, suggerendo allo spettatore come la natura possa essere splendida e letale!
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