Segreti e bugie

Irene Bignardi

Ci sono dei film che segnano non solo la vita degli spettatori ma le vite più in generale, il costume, e, più importante ancora, le leggi, o la loro applicazione. Film liberatori, che mostrano al pubblico come non debba sentirsi solo nei suoi drammi più o meno nascosti. E ci voleva un regista diretto, ruvido, «proletario» come Mike Leigh per raccontare con il pudore e l'apertura necessari questa storia in un film senza star e senza bellezze, che proprio grazie alla sua portata umana e alla semplice sensibilità del regista ha conquistato la Palma d'oro a Cannes nel 1996. [...]

di Irene Bignardi, articolo completo (2207 caratteri spazi inclusi) su 2008