Un giorno di ordinaria follia

A me il film è piaciuto molto, Bill vuole solo fare una vita normale: il lavoro, la propria moglie e la sua bambina. Quel giorno egli ha un obiettivo e consiste nel recarsi a casa della sua ex moglie per fare gli auguri di compleanno alla propria figlia e portarle un regalo. Purtroppo le circostanze attorno a lui gli impediscono in variegati modi di raggiungere il suo proposito: la strada intasata, incontri con persone che in un modo o nell'altro si frappongono tra lui e il suo semplice intento, fino al punto che il protagonista non è più in grado di accettare alcun compromesso, fino al punto da arrivare persino a farsi strada vestito da soldato e armato fino ai denti, tanto da sparare persino un colpo di bazooka sulla strada ostruita a causa dei lavori. Lo scopo che si è prefitto di raggiungere sembra diventare una sfida col destino. Parallelamente, il film narra di un poliziotto all'ultimo giorno di pensione, ed è inevitabile che alla fine i due si trovino faccia a faccia come in un duello da far west. Purtroppo, se da un lato la figura e la storia stessa di Bill sia raccontata con perizia di dettagli, non altrettanto si può dire per la storia dell'agente di polizia, il cui personaggio invece dovrebbe esssere trattato dal regista con altrettanto interesse, non si capisce ad esempio come possa l'agente riuscire con la propria automobile riuscire a muoversi per la città con tanta facilità, trovandosi in breve dal traffico all'ufficio, alla casa della madre di Bill, al negozio del nazista, di nuovo in ufficio, poi a casa della moglie di Bill, come se per lui il traffico non esistesse.