elgatoloco
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martedì 17 settembre 2019
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difficile dare un giudizio tranchant
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Questo"IT(1990, Tommy Lee Jones), riduzione in TV-Movie del classico roman-fleuve di Stephen King è complessivamente fedelissimo al testo, rende bene lo spavento degli interpreti- ragazzi(allora, ovviamente)i ma anche poi di loro stessi come adulti da parte del terribile"clown"(ma anche molto altro)Pennywise, sembra un compito(per la TV, dunque a milioni se non miliatrdi di spettatori, non come al cinenma... dove il numero è fatalmente ridotto, soprattutto oggi. che al cinema ci si va certamente meno di frequente, anche se nel'90 la situazione era comunque diversa). Qui l'alternanza, il parallelismo, il richiamarsi continuamente dei due tempi(passato e presente)è sempre ben espresso e ben condensato, né un TV-movie avrebbe potuto corrispondere all tardivo appello del grande regista britannico Ken Russell quando invitava a fare "film di due minuti".
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Questo"IT(1990, Tommy Lee Jones), riduzione in TV-Movie del classico roman-fleuve di Stephen King è complessivamente fedelissimo al testo, rende bene lo spavento degli interpreti- ragazzi(allora, ovviamente)i ma anche poi di loro stessi come adulti da parte del terribile"clown"(ma anche molto altro)Pennywise, sembra un compito(per la TV, dunque a milioni se non miliatrdi di spettatori, non come al cinenma... dove il numero è fatalmente ridotto, soprattutto oggi. che al cinema ci si va certamente meno di frequente, anche se nel'90 la situazione era comunque diversa). Qui l'alternanza, il parallelismo, il richiamarsi continuamente dei due tempi(passato e presente)è sempre ben espresso e ben condensato, né un TV-movie avrebbe potuto corrispondere all tardivo appello del grande regista britannico Ken Russell quando invitava a fare "film di due minuti". in quanto il romanzo è chilometrico, il più lungo e cmplesso(quasi certamente, almeno finora)di King, dunque una"riduzione"sarebbe stata improvvida. Che poi qualche particoalre convinca d meno"ça ne fait rien à l'affaire", non compromette il tutto.... e un particolare assolutamente accidentale- Tim Curry quale "malefico clown"andava bene, altri/e interpreti idem, dunque il problema è che, forse, sarebbe comunque meglio leggere l'opera letteraria nel suo complesso. Ma questo vale sempre o almeno quasi sempre e ripeterlo sempre pare inopportuno.... El Gato
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zenos
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domenica 15 ottobre 2017
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un insulto alla cinematografia
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Potrei annoverarlo tra uno dei più brutti film mai visti: anzi lo faccio. Orrendo. La rappresentazione dell’idiozia americana translitterata nella cinematografia. Davvero fatico a comprendere come possa essere considerato un cult. Ore buttate nel nulla. Si farebbe prima a osservare per tre ore un muro, sarebbe sicuramente più svagante. Un misto di generi. Premetto: non sono contrario agli horror, anzi trovo fenomenali L’Esorcista e Shining; ma no. Questo no: IT è nulla a confronto. Un pallido horror menoso. Peccato, magari il libro sarà anche bello ma la resa in film non rende. A mio parere ampiamente bocciato.
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francis metal
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lunedì 28 novembre 2016
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mah... povero king!
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Questo film vale solo per la buona interpretazione di Tim Curry e per il fatto che questo sia anche una specie di "romanzo di formazione" che vede i protagonisti maturare da adulti e vincere i loro problemi dell'infanzia.. per il resto, quella che dovrebbe essere paura spesso cade nel comico, sembra una brutta copia dei Goonies e di Stand by me (tratto da un racconto di Stephen King). E' noioso, piatto, melodrammatico, e troppo lungo.
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fabio1957
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giovedì 18 giugno 2015
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dal grande s.king
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Scrivere di questo film mi è particolarmente difficile,dopo aver letto e amato il libro di King da cui è tratto,mi sembra quasi inadeguato.La trasposizione cinematografica penalizza un romanzo che per gli approfondimenti e le caratterizzazioni dei suoi protagonisti, rappresenta forse la vetta più alta del nostro prolifico romanziere.Naturalmente è comunque un bel film,ma lo spessore emotivo dei suoi personaggi è inevitabilmente qui solo accennato e non analizzato e sviscerato come nel racconto.Certo restano forti le suggestioni ed alcune scene sono memorabili,ma per chi non l'avesse ancora fatto consiglio di leggere il libro,una pietra miliare nella letteratura horror
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giannies
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venerdì 26 dicembre 2014
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inquietante
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Un film dell'orrore davvero inquietante in cui fa capolino una figura stravagante (sicuramente originale, per l'anno in cui è stato fatto) di un clown assassino di bambini che personifica l'incubo manifestandosi appunto nella mente delle persone. L'idea è assolutamente originale e poteva essere considerato un vero e proprio capolavoro se solo non avesse presentato due punti importanti che hanno danneggiato un po' il film: prima di tutto molti effetti speciali sono stati fatti male ed assolutamente irrealistici, inoltre è un film dannatamente lungo che a volte dimostra di essere ripetitivo in certi aspetti.
Al di là di questo è un film studiato bene nei minimi particolari e di certo non buttato a caso, con particolare cura di flashback ed approfondimento dei personaggi.
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Un film dell'orrore davvero inquietante in cui fa capolino una figura stravagante (sicuramente originale, per l'anno in cui è stato fatto) di un clown assassino di bambini che personifica l'incubo manifestandosi appunto nella mente delle persone. L'idea è assolutamente originale e poteva essere considerato un vero e proprio capolavoro se solo non avesse presentato due punti importanti che hanno danneggiato un po' il film: prima di tutto molti effetti speciali sono stati fatti male ed assolutamente irrealistici, inoltre è un film dannatamente lungo che a volte dimostra di essere ripetitivo in certi aspetti.
Al di là di questo è un film studiato bene nei minimi particolari e di certo non buttato a caso, con particolare cura di flashback ed approfondimento dei personaggi. Un ottimo film.
Voto: 8
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the thin red line
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giovedì 9 ottobre 2014
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recensione?
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questa non è una recensione! hai fatto solo spoiler.
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brando fioravanti
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mercoledì 26 febbraio 2014
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capolavoro da serie televisiva
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Stiamo parlando di un film tv e il voto lo do per un film tv. Ben diretto con attori bravi alcuni in particolare curry fanno anche cinema. La storia è tra le più raffinate scritte da King, è ovvio che qualcosa è stato tagliato dal libro non si poteva pensare diversamente. Vale la pena vederlo fidatevi.
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viva il cinema!
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giovedì 3 ottobre 2013
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si sarebbe potuto fare molto di più...
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La caratteristica che contraddistingue questo film è la superficialità. Ho letto il libro: straordinario. Il film è superficiale perché non trasmette bene la paura e non scava molto nella psicologia dei personaggi, mentre il libro è assolutamente terrificante e decisamente introspettivo. La sceneggiatura è molto buona, fantastica l'interpretazione di Tim Curry che "salva" il film dalla mediocrità più infima. Bravi anche i piccoli attori che impersonano i protagonisti da ragazzini, mentre da adulti le performance degli interpreti sono piuttosto scarse. In conclusione, è un film horror per ragazzini, che se si è grandi non fa paura per niente, anzi annoia abbastanza. Belli gli effetti speciali e la prima parte, insulso ed estremamente deludente il finale con (SPOILER!) Audra che si riprende andando in bicicletta: la prossima volta che starò poco bene, uscirò in mountain bike.
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La caratteristica che contraddistingue questo film è la superficialità. Ho letto il libro: straordinario. Il film è superficiale perché non trasmette bene la paura e non scava molto nella psicologia dei personaggi, mentre il libro è assolutamente terrificante e decisamente introspettivo. La sceneggiatura è molto buona, fantastica l'interpretazione di Tim Curry che "salva" il film dalla mediocrità più infima. Bravi anche i piccoli attori che impersonano i protagonisti da ragazzini, mentre da adulti le performance degli interpreti sono piuttosto scarse. In conclusione, è un film horror per ragazzini, che se si è grandi non fa paura per niente, anzi annoia abbastanza. Belli gli effetti speciali e la prima parte, insulso ed estremamente deludente il finale con (SPOILER!) Audra che si riprende andando in bicicletta: la prossima volta che starò poco bene, uscirò in mountain bike...grazie "It"!
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[+] peccato
(di camillotriolo)
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obiscan
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martedì 25 giugno 2013
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leggete il libro!
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Vidi il film quando ero piccolo, ho letto il libro solo ora ed ho rivisto il film! Non rispecchia molto del libro e sul finale è una delusione!
Concordo con molti altri comemnti sul dire che la prima parte del film è quella più bella............la seconda è da rifare totalmente!
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fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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la magia esiste!
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Insindacabilmente il film più risciuto nella trasportazione televisiva di un'opera del genio Stephen King. Specie se si tratta di quello che viene considerato il suo capolavoro! Sì, perché "Stephen King's It" non è solo un'opera composta da un libro e un banale film per tv. C'è molto di più, se si vede con gli occhi di un bambino o di un adolescente che qualsiasi cosa vedano o percepiscano, lo traducono subito come un pericolo o un qualcosa di sinistro e nascosto, sempre intento a spiarti nelle tenebre dei tuoi incubi più profondi e subdoli: IT, per l'appunto. IT può essere un clown malefico, un lupo mannaro, un enorme ragno, oppure anche la società ostile che circonda i bambini, che vedono i "grandi" e i loro stessi genitori, come esseri sì, superiori, ma privi di immaginazione e fantasia e, proprio per questo, incapaci di vedere la creatura che il Maestro dell'horror ha messo appunto per la piccola cittadina di Derry pronta a far morire di paura qualsiasi bambino si trovi in città.
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Insindacabilmente il film più risciuto nella trasportazione televisiva di un'opera del genio Stephen King. Specie se si tratta di quello che viene considerato il suo capolavoro! Sì, perché "Stephen King's It" non è solo un'opera composta da un libro e un banale film per tv. C'è molto di più, se si vede con gli occhi di un bambino o di un adolescente che qualsiasi cosa vedano o percepiscano, lo traducono subito come un pericolo o un qualcosa di sinistro e nascosto, sempre intento a spiarti nelle tenebre dei tuoi incubi più profondi e subdoli: IT, per l'appunto. IT può essere un clown malefico, un lupo mannaro, un enorme ragno, oppure anche la società ostile che circonda i bambini, che vedono i "grandi" e i loro stessi genitori, come esseri sì, superiori, ma privi di immaginazione e fantasia e, proprio per questo, incapaci di vedere la creatura che il Maestro dell'horror ha messo appunto per la piccola cittadina di Derry pronta a far morire di paura qualsiasi bambino si trovi in città. Il percorso che il film segue, e che lo stesso King propone nel libro, si avvale di un ritmo scorrevole, per niente intoppante; un percorso che vede la rimpatriata di sette amici d'infanzia nella squallida Derry per metter fine una volta per tutte agli orrori che li hanno perseguitati per tutta la loro infanzia, rappresentati dallo stesso IT che assume le sembianze di un terribile clown (un magistrale Tim Curry), che si risveglia ogni 30 anni per ricominciare a nutrirsi di bambini, delle loro debolezze, delle loro paure e della loro immaginazione. Sette ragazzini. Ognuno con un proprio nome, una propria (triste) storia, una propria ed intima paura, ma uniti dall'elemento "primis" del film: un'amicizia forte ed infinita nel tempo. Ogni ragazzo viene raffigurato con le stesse caratteristiche presenti nel libro, e risulta difficile non immedesimarsi in almeno ognuno di loro; specie se si è vissuta un'infanzia piena di amici così strambi ma familiari. Gli interpreti sono tutti convincenti, dai bambini agli adulti, specie Curry nei panni del clown Pennywise, vero "spaventoso mattatore" del film; e tutto viene raccontato da una sceneggiatura di una profonda vena kinghiana (soprattutto nelle scene inquietanti o di paura) che fa leva sugli elementi principali del film (e del libro): il contrasto tra mondo adulto e mondo infantile, il rapporto con i genitori (uno dei temi chiave che spesso King riprende), la spensieratezza e la paura di essere bambini, l'immaginazione, l'amicizia e la magia. Perché, intendiamoci, cosa c'è di più magico che vedere un gruppo di ragazzini (poi adulti), uniti nella loro amicizia e nelle loro paure, che affronta il loro male comune che gli impedisce di crescere ma che li aiuta a sfruttare l'immaginazione come cavallo da battaglia?
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