luca scial�
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giovedì 9 ottobre 2014
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rambo da solo contro i sovietici
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Se nel primo episodio il messaggio anti-guerra in Vietnam si sposa bene con l'azione, coinvolgente, realista e non esasperata, e nel secondo si denota già una dose maggiore di surrealismo e mistificazione, in questo terzo episodio di Rambo si arriva al ridicolo. L'ex soldato americano arriva a sfidare decine di sovietici praticamente da solo, e non in un corpo a corpo, bensì addirittura sopraffacendo carri armati ed elicotteri.
Chissà cosa avranno pensato a distanza di anni i suoi ideatori, visto che al posto dei russi, gli invasori sono stati proprio gli americani. Imbarazzante, col passare del tempo, il ringraziamento al popolo afgano. Di fatti tradito 13 anni dopo.
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diskol88
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domenica 25 giugno 2017
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solo il soldato rambo è quel divertimento.
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Pare che lo sceriffo non abbia avuto un comportamento
di dignità è quello l'emblema del film,
scorgendo il soldato per il paese e con andamento
pacifico avrebbe dovuto essere
cortese, seguitando a dirigere il
paese dicendo magari, abbiamo vinto... anche in
vietnam, se non ci credete vado dall'altra parte del
paese e può dirlo rambo il miglior
soldato del combattimento sopravvissuto per ciò,
e che può ribadirlo. Dunque non essere molesto col milite,
e credere di non essere punito per
le pazzie dispensive a scapito
poi di tante persone, senza essere delle forces special,
comportandosi da pazzo ferito senza motivo
sottostimando le capacità, l'addestramento, lo special forces,
ritiratosi nella boscaglia con l'addetsramento senza quell'umiltà
e quei fare da maleintenzionato brigante dello
sceriffo s'è evidenziato nel suo comportamento,
senza responsabilizzazione ne criterio, quasi a dire vi fosse soltanto rambo
e fosse colpa sua del combattimento in vietnam, senza considerarsi degli us,
e quasi a dire d'aver perso cercando la colpa nel sopravvissuto,
sfidando anche dicendo magari non hanno vinto coi viernamiti possiamo
affrontarli anche noi e maltrattarli, senza considerare il soldato special forces
come lo sceriffo un privilegiato; e forse quel
qualcosa se i marcimoni del genere non sembrano avere il passo
felpato risultando da sfascione tipo lo sceriffo, lo si
deve alle manovre di rambo, addestrato a
persone del genere, lo
sceriffo dunque ha messo in allerta rambo, costringendolo a far soltanto la
cosa non che sa fare, ma che non sa fare lo sceriffo, credendo di
sparlare e credendosi bravo, e il
colonnello tentando di riportare al sentimento lo
sceriffo cerca di metterlo in guardia gli dice
qualcosa, il resto è action tattiche di cambattimento
e riprese mozzafiato, un uomo solo al comando del
paesello col gruzzolo di figurine patetiche insegue il forces special, rambo
da par sua scatena l'addestramento
le capacità l'orgoglio della nazione, abbiamo ciò che conta, abbiamo vinto.
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Pare che lo sceriffo non abbia avuto un comportamento
di dignità è quello l'emblema del film,
scorgendo il soldato per il paese e con andamento
pacifico avrebbe dovuto essere
cortese, seguitando a dirigere il
paese dicendo magari, abbiamo vinto... anche in
vietnam, se non ci credete vado dall'altra parte del
paese e può dirlo rambo il miglior
soldato del combattimento sopravvissuto per ciò,
e che può ribadirlo. Dunque non essere molesto col milite,
e credere di non essere punito per
le pazzie dispensive a scapito
poi di tante persone, senza essere delle forces special,
comportandosi da pazzo ferito senza motivo
sottostimando le capacità, l'addestramento, lo special forces,
ritiratosi nella boscaglia con l'addetsramento senza quell'umiltà
e quei fare da maleintenzionato brigante dello
sceriffo s'è evidenziato nel suo comportamento,
senza responsabilizzazione ne criterio, quasi a dire vi fosse soltanto rambo
e fosse colpa sua del combattimento in vietnam, senza considerarsi degli us,
e quasi a dire d'aver perso cercando la colpa nel sopravvissuto,
sfidando anche dicendo magari non hanno vinto coi viernamiti possiamo
affrontarli anche noi e maltrattarli, senza considerare il soldato special forces
come lo sceriffo un privilegiato; e forse quel
qualcosa se i marcimoni del genere non sembrano avere il passo
felpato risultando da sfascione tipo lo sceriffo, lo si
deve alle manovre di rambo, addestrato a
persone del genere, lo
sceriffo dunque ha messo in allerta rambo, costringendolo a far soltanto la
cosa non che sa fare, ma che non sa fare lo sceriffo, credendo di
sparlare e credendosi bravo, e il
colonnello tentando di riportare al sentimento lo
sceriffo cerca di metterlo in guardia gli dice
qualcosa, il resto è action tattiche di cambattimento
e riprese mozzafiato, un uomo solo al comando del
paesello col gruzzolo di figurine patetiche insegue il forces special, rambo
da par sua scatena l'addestramento
le capacità l'orgoglio della nazione, abbiamo ciò che conta, abbiamo vinto..., là non
serve essere chicchessia coi lustrini d'ornamento per essere
qualcuno, serve essere il top della nazione,
e quel che può piovere addosso a
qualsiasi sceriffo sono i risvolti di quella medaglia della quale magari non sa
cosa farsene, e il cui valore è molto più
di quella stellina di latta e biogiotterie anacronistiche d'ornamento
fine sè stesso, è il valore del paese oltre il paese senza mitismi, è sicurezza nazionale,
specie quando (tu) da solo... non puoi fare niente a chicchessia, ricordiamolo...,
dunque, nessun riconoscimento per rambo, è cattivo, e sono
dunque probabile soltanto con 8 mila scene di inarrivabile e grandiosità
di riprese mozzafiato per il film incredibile di spettacolo action.
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solvsrf
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mercoledì 13 febbraio 2019
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divertimento assoluto
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il terzo episode di rambo è quasi surreale e assurdo, rambo
stanco delle vigliaccate nei suoi confronti non vuole più
saperne di qualunque combattimento, ma d'un tratto quelli soliti a
abbandonare il decoro sembravano aver
rapito il colonnello, trautmn, senza dirgli
niente delle sue difficoltà venture cercando di metterlo
spalle al muro con repentini tradimenti, slealtà assurde nonchè
voltagabbante di aggresivismo gratuito e soltanto
dopo l'avvicinamento con promesse e opportunità
false e di pro comodo loro, allora si riabilità rambo,
e sembra dire a quegli invertebrati, di non aver fatto
niente e neanche rambo sembra avergli detto delle
loro figuracce di polli allo spiedo a partire dal
fallimento style sindacation della squadra che
pensavano da tifosi da pulman di incarnare
o tipo fuoriuscita il mondiale e
o perdita inesorabile di referendum, del
loro partito e della presidenza e casa che
pensavano di usurpare a rambo, al
movimento.
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il terzo episode di rambo è quasi surreale e assurdo, rambo
stanco delle vigliaccate nei suoi confronti non vuole più
saperne di qualunque combattimento, ma d'un tratto quelli soliti a
abbandonare il decoro sembravano aver
rapito il colonnello, trautmn, senza dirgli
niente delle sue difficoltà venture cercando di metterlo
spalle al muro con repentini tradimenti, slealtà assurde nonchè
voltagabbante di aggresivismo gratuito e soltanto
dopo l'avvicinamento con promesse e opportunità
false e di pro comodo loro, allora si riabilità rambo,
e sembra dire a quegli invertebrati, di non aver fatto
niente e neanche rambo sembra avergli detto delle
loro figuracce di polli allo spiedo a partire dal
fallimento style sindacation della squadra che
pensavano da tifosi da pulman di incarnare
o tipo fuoriuscita il mondiale e
o perdita inesorabile di referendum, del
loro partito e della presidenza e casa che
pensavano di usurpare a rambo, al
movimento... sproporzionato crescendo delle loro (dis)abilità, gli
auguri... e quel caffè amaro che avevano riservato a rambo è il
loro, aver pontificato male... e in qualsiasi modo,
abbaino poi sinchè vogliono
dicendo che aspetteranno rambo, [facendo
coalizioni con persone per il comando con altre,
e non guardino a rambo e la sua dignità,
potrebbe fare troppo male e chissà cosa si
sentirebbe dunque autorizzata quella gente a (dis)fare],
ormai anche un cavaliere ingenuo s'accorge delle
loro promesse e buffonate inaudite oltre
qualsiasi regola e lealtà, rambo non ha milioni
nel conto corrente, quello di chissàchhì e che con le
loro patetiche enpasse non impoveriranno mai, ha una dignità,
sembrano aver perso anche quella cercando il rapimento di trautmn,
parlando di cose surreali tra loro, in ogni dove, in nome dei danari
loro e della pubblicità loro, da pupazzi e che
sembrano dire, rambo dove sei? perchè non parli?
per poi vo9lerlo censurare ovunque perchè non dice le cose vogliono
sentirsi dire loro, buffonate insulse che rambo non può
neanche concepire, dalle perdite loro di elezioni e referendarie a
fesserie e accuse di hackerismo da
persone il cui posto casomai dovrebbe essere la
gattabuia, nonchè le responsabilità per il loro di comportamento
e per le perdite e angherie surreali da parte di
invertebrati e reietti, per quelle pseudoricchezze tutte
per loro però, dicendo che aspettano un cavaliere del combattimento
che gli stessi dicono di non voler mai più, addossando a rambo, il
quale sembra rispondergli nonchè
dire possono credere di essere reminghton, smith e wesson,
e fregoni quali si sono visti essere perchè rambo lo sa,
il paese lo sa, rambo avanza con l'armamento in spalla, e sembra dire, non
preoccuparti colonnello, loro non vogliono vedere ne
dove sei, ne muovere un dito, e la
loro verità dovrebbe essere soltanto l'insulsa vergogna, rambo è
un'altra cosa, fist blod, rambo II e rambo III, film incredibile di spettacolo assoluto.
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elgatoloco
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mercoledì 9 ottobre 2019
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rambo is ever rambo...
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Questo"First Blood"(1988, Peter McDonald), che il distributore italiano con poca fantasia chiamava-denominava"Rambo 3"è un film per fortuna non diretto ancora in proprio da Sylvester Stallone, ma da lui scritto, in gran parte , per la sceneggiatura, purtroppo. Scarsamente originale, si incentra su un Rambo stanco di guerre, che però il suo ex.colonnello costringe moralmente a scendere nuovamente"in campo"(di battaglia)aiutando i ribelli dell'Afghanistan e qui si consuma la retorica anti-comunista in modo banale che ha sempre caratterizzato il cinema americano di consumo in generale e l'opera di Stallone(tra gli altri, certo, non da solo)in particolare, con modalità inquietanti: lasciamo perdere il fatto che molti ribelli antisovietici sarebbero poi stati inquadrati(e anche al femminile, certo)in Al Queida e nell'ISIS; ma il tutto qui è così rudimentale ed espresso in maniera manichea da far rimpiangere, quasi John Wayne, che almeno, come maschera, era più espressivo di Stallone e in genere era diretto meglio(credo si sia diretto solo poche volte da solo, tra l'altro, forse in due casi), Come interpreti Stallone e Richard Crenna, ma, insomma.
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Questo"First Blood"(1988, Peter McDonald), che il distributore italiano con poca fantasia chiamava-denominava"Rambo 3"è un film per fortuna non diretto ancora in proprio da Sylvester Stallone, ma da lui scritto, in gran parte , per la sceneggiatura, purtroppo. Scarsamente originale, si incentra su un Rambo stanco di guerre, che però il suo ex.colonnello costringe moralmente a scendere nuovamente"in campo"(di battaglia)aiutando i ribelli dell'Afghanistan e qui si consuma la retorica anti-comunista in modo banale che ha sempre caratterizzato il cinema americano di consumo in generale e l'opera di Stallone(tra gli altri, certo, non da solo)in particolare, con modalità inquietanti: lasciamo perdere il fatto che molti ribelli antisovietici sarebbero poi stati inquadrati(e anche al femminile, certo)in Al Queida e nell'ISIS; ma il tutto qui è così rudimentale ed espresso in maniera manichea da far rimpiangere, quasi John Wayne, che almeno, come maschera, era più espressivo di Stallone e in genere era diretto meglio(credo si sia diretto solo poche volte da solo, tra l'altro, forse in due casi), Come interpreti Stallone e Richard Crenna, ma, insomma... Diciamo la verità: all'epoca c'era stata l'invasione dell'Afghanistan da parte dell'URSS(Senz'altro da condannare, diciamolo oggi ex post)e bisognava realizzare un film contro quei"rossi"Russi con un "new american hero"e allora, dato che Travolta non si prestava al ruolo, chi meglio(per produttori e spettatori di un certo tipo, s'intende) di Stallone, che John Rambo lo aveva interpretato già due volte? Ed ecco il risultato, non proprio memobrabile....diciamo pure così, per non pesare su un fim che, quanto a critiche negative ne aveva raccolte tante già più di trentanni fa, all'epoca, apunto, dell'uscita dle film. El Gato
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cincinnatimose
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venerdì 4 dicembre 2015
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l'etichetta di rambo è quel chedice trautman film.
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bravo elemento, rambo, impicciarsi in
malafede nei compiti e missioni è
grave e di difficoltà errante, egli cerca di salvare
i prigionieri però non risparmia nessuno, rambo non va
per 5 giorni e poi riposa, rambo è una gratifica
vederlo... una specie di wolkswagen, una
macchina da guerra col doppio dell'addestramento,
non sente suonare la sirena... con addestramento sinistro e esatto
gli errabondi possono cadere dalle scrivanie soltanto per
cacciarlo... e il surreale nemico, anch'esso... sa che non hanno a che fare
con un orsacchiotto di peluche fra lino e altrettante comodità pubbliche,
non se ne accorgono di rambo poichè non essendo un idolo delle
folle.
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bravo elemento, rambo, impicciarsi in
malafede nei compiti e missioni è
grave e di difficoltà errante, egli cerca di salvare
i prigionieri però non risparmia nessuno, rambo non va
per 5 giorni e poi riposa, rambo è una gratifica
vederlo... una specie di wolkswagen, una
macchina da guerra col doppio dell'addestramento,
non sente suonare la sirena... con addestramento sinistro e esatto
gli errabondi possono cadere dalle scrivanie soltanto per
cacciarlo... e il surreale nemico, anch'esso... sa che non hanno a che fare
con un orsacchiotto di peluche fra lino e altrettante comodità pubbliche,
non se ne accorgono di rambo poichè non essendo un idolo delle
folle... ne mondano..., perchè pirmo, rambo risolve da norma il
problema se i gialli vietnamiti non l'hanno
scaflito probabile perchè l'addetramento è al top oltre le
nozioni base di qualsiasi soldato;
secondo da un valore all'effige e al regolamento del soldato;
nel terzo sequel rambo nei monasteri tibetani;
cerca di riflettere sulla sitiazione con modesto comportamento
svolgendo bricolage, sa di una cosa
terribile, trautman è in mano agli
afghani, nonostante lo schienone rigato anche dal
recente combattimento e l'occhio torvo arcinoto, non
traballa neanche un istante, non può permettere che qualche
rifiuto umano minacci l'incolumità di tratman, munitosi del
previsto, armamento e altre cose di
poco interesse ne valore se non l'indispensabile al combattimento,
procedendo dal fango come dagli elicotteri domando un carro armato...
con defezione al cambio a un buco di sassi applicando l'addetramento,
brucia vestiti propri, lembi di sacco; e deve rimettere in libertà il mentore, qui presente
nel terzo sequel come in tutte le battaglie di cui
s'è reso oggetto delle cronache, romabo può e anche molto più, perchè quei
gialli sbucano, se non ve ne foste accorti, da tutte le parti, rambo
deve impegnarsi per compiere questa missione e se vuole
poi ritirarsi, era da tempo che non si puliva... rambo, vitreo, d'acciao,
da quando era deceduta la ragazza vietnamita al
fianco del combattente, rambo è il mito la forza l'audacia, la
sicurezza... di qualche governo, delle alte stelle, per
vedere l'improbo, e il milite mentore e addestrato speciale in azione...,
non sfidate il soldato dell'esercito
abbiate pietà di voi, tuona da sempre il mentore di rambo,
non ci sono regole si sa..., soltanto trautman
con radiolina... silente, a comunicare qualcosa e il
peggior incubo del nemico, il miglior delta force della storia del cinema.
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delta
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domenica 15 agosto 2010
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fuori tempo
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Storia ingenua per una fiera di esplosioni e sequenze di guerra, spinte ma altrettanto ben girate. Si rivelò un insuccesso commerciale, vuoi perchè sempre più scadente rispetto il primo capitolo vuoi perchè nato fuori tempo massimo. Nell'88 i venti di Guerra Fredda soffiavano sempre di meno e i russi avevano già abbandonato l'Afghanistan.
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tony montana
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domenica 17 ottobre 2010
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rambo toppa e si macchia di vergogna
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L'ex commando americano John Rambo si è trasferito in un convento buddista dove spera di trovare la pace interiore e si guadagna da vivere combattendo coi bastoni. Qui viene raggiunto dallanotizie che il suo ex-colonnello Sam Trautman è stato catturato, nel corso di una missione di spionaggio, dalla truppe sovietiche in Afghanistan. Con l'aiuto di alcuni ribelli Rambo riesce a raggiungere il forte dove Trautman è tenuto prigioniero e sottoposto a terribili torture.
Mai un film d’azione come la leggendaria saga di Rambo, ha toppato in questa maniera. Sly che dopo Cobra torna sia attore che sceneggiatore. Però stende una sceneggiatura fin troppo banale e a volte troppo ricca di difetti.
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L'ex commando americano John Rambo si è trasferito in un convento buddista dove spera di trovare la pace interiore e si guadagna da vivere combattendo coi bastoni. Qui viene raggiunto dallanotizie che il suo ex-colonnello Sam Trautman è stato catturato, nel corso di una missione di spionaggio, dalla truppe sovietiche in Afghanistan. Con l'aiuto di alcuni ribelli Rambo riesce a raggiungere il forte dove Trautman è tenuto prigioniero e sottoposto a terribili torture.
Mai un film d’azione come la leggendaria saga di Rambo, ha toppato in questa maniera. Sly che dopo Cobra torna sia attore che sceneggiatore. Però stende una sceneggiatura fin troppo banale e a volte troppo ricca di difetti. Non parliamo dei dialoghi del nostro caro Rambo che cadono addirittura nel ridicolo (Rambo e il colonnello sono circondati dai Russi armati fino ai denti; il colonnello dice: "chefacciamo Rambo?" Rambo: "accerchiarli lo escludo" !!!!) Il messaggio anti-sovietico è più evidente che nel secondo episodio ( dove però c’era anche un po’ di ironia verso i governi americani ), ma la guerra fredda è finita ormai e il tema non interessa più tanto. Dopo un fulminante prologo di venti minuti che faceva sperare, ecco che si entra nel banale, la narrazione si fa insopportabile e neanche le adrenaliniche scene d’azione come il bellissimo duello finale fra l’elicottero e il carro armato, salvano un film che sfiora l’insulsaggine e che rischia ( einfattiaccade ), di essere un po’ troppo ripetitivo, e finisce con il diventare una copia fatta male del secondo episodio in stile Chuck Norris, inoltre è fin troppo evidente la scarsezza registica ( affidata ad un direttore della fotografia ). Forse il film riesce ad avvincere e a divertire, ma le scene d’azione sono identiche a quelle dei precedenti episodi, e alla fine annoiano. Buone solo le scene di guerriglia anche se ripetitive e le musiche di Goldsmith, il resto è forzatura. Non ci siamo, Sly. Non ci siamo affatto.
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