elgatoloco
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mercoledì 3 luglio 2019
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non solo tecnica
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In qualche modo un classico, questo"Robocop"di Paul Verhoeven(1987), che ormai da qualche tempo aveva lasciato l'Olanda per gli States. Film nel quale gli effetti tecnici(il robot, anzi poi il cyber)gioca un ruolo di grande rilievo e in cui la tecnica, per i livelli conseguiti all'epoca, era certo determinante, giocano un ruolo determinante a livello spettacolare, ma c'è naturalmente molto di più: la domanda di fondo se un cyber sia umano(o meglio ancora umano)certo è quella dominante, ma anche in generale se e come le multinazionali condizionino l'essere umano(sovviene un vecchio saggio di Bernanos, "La France contre les robots, opera prebellica, peraltro)e/o invece pratichino crimini per condizionare la loro visione del mondo(Weltanschauung).
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In qualche modo un classico, questo"Robocop"di Paul Verhoeven(1987), che ormai da qualche tempo aveva lasciato l'Olanda per gli States. Film nel quale gli effetti tecnici(il robot, anzi poi il cyber)gioca un ruolo di grande rilievo e in cui la tecnica, per i livelli conseguiti all'epoca, era certo determinante, giocano un ruolo determinante a livello spettacolare, ma c'è naturalmente molto di più: la domanda di fondo se un cyber sia umano(o meglio ancora umano)certo è quella dominante, ma anche in generale se e come le multinazionali condizionino l'essere umano(sovviene un vecchio saggio di Bernanos, "La France contre les robots, opera prebellica, peraltro)e/o invece pratichino crimini per condizionare la loro visione del mondo(Weltanschauung)... Da esaminare e riesaminare, quest'opera che indubbia, senza attingere livellli à la"Alien", rimane un piccolo classico. A livello letterario, si può senz'altro affermare a ragione, c'era di meglio, ma i due linguaggi(lettterario e filmico)sono comparabili, ma solo fino ad un certo punto.... la lettura ha ritmi che la visione stroboscopica chiaramentee non ha, implicando una velocizzazione che al lettore non è richiesta. C'è poi il tema della giustizia. il poliziotto che, dovendo affrontare il quartiere più pericoloso di Detroit, viene ucciso e sostiuito dal cyber che ingloba alcune sue parti(il cervello, però...)rimane fedele servitore della legge, in questo caso, ma, in altri film e in altri media, diventerà magari"altro"rispetto a come era. Tutti temi che il film rende adeguatamente, certo considerando le esigenze spettacolari, ma anche, per quanto possibile, l'approfondimento etico e deontologico.... Paul Weller, come protagonista, era eccellente, ma lo erano anche le altre presenze attorali a dimostrazione della solidità del cinema USA(e non solo)anche in tutti gli anni1980. El Gato
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lucascialo
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lunedì 1 ottobre 2018
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un robot con una mente umana per sconfiggere il crimine
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In una Detroit non troppo futuristica e dominata dalla criminalità, la polizia fa fatica a contrastare l'ondata fuorilegge che la pervade. Tuttavia, l'Ocp, una multinazionale che collabora con essa, ha creato un prototipo di robot per contrastarla efficacemente. Tuttavia, il primo prototipo, ED209, fa cilecca alla prima prova, uccidendo uno degli intervenuti alla presentazione. L'esperimento riesce invece meglio quando la società trasforma in un robot un poliziotto ridotto ad una larva da un gruppo di criminali che domina la città: l'agente Murphy. Nasce così Robocop, il quale però, oltre a contrastare i criminali che lo hanno ridotto in quel modo, deve anche vedersela contro ED209 e la corruzione all'interno della polizia stessa.
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In una Detroit non troppo futuristica e dominata dalla criminalità, la polizia fa fatica a contrastare l'ondata fuorilegge che la pervade. Tuttavia, l'Ocp, una multinazionale che collabora con essa, ha creato un prototipo di robot per contrastarla efficacemente. Tuttavia, il primo prototipo, ED209, fa cilecca alla prima prova, uccidendo uno degli intervenuti alla presentazione. L'esperimento riesce invece meglio quando la società trasforma in un robot un poliziotto ridotto ad una larva da un gruppo di criminali che domina la città: l'agente Murphy. Nasce così Robocop, il quale però, oltre a contrastare i criminali che lo hanno ridotto in quel modo, deve anche vedersela contro ED209 e la corruzione all'interno della polizia stessa. Paul Verhoven è stato una grande promessa di Hollywood. Inanellando, a partire da questa pellicola, una serie di film diventati autentici cult anni '80-'90. A Robocop faranno seguito Atto di forza e Basic Instinct. Poi una lunga filmografia dove ha svariato tra vari generi, non perdendo la propria verve creativa. Sebbene tale trittico resterà il suo più riuscito. Quanto a questo film, è un giusto mix di fantascienza, drama e analisi sociale. Quanto allo sfondo in cui si svolge la storia, siamo in una Detroit già morsa dalla crisi industriale. Nella quale degrado e criminalità - sebbene ovviamente accentuata fino all'inverosimile - la fanno da padroni. Ma nel film non mancano momenti toccanti e ovviamente tanta fantascienza. Faranno seguito due sequel e un remake a quasi trent'anni di distanza. Che però non saranno all'altezza del presente.
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onufrio
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venerdì 27 gennaio 2017
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un anima dentro robocop
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L'agente Alex Murphy è al primo giorno di servizio nella caotica e criminosa Detroit, rimane ucciso in uno scontro a fuoco e verrà "usato" dalla COP come primo prototipo umano inserito in un robot poliziotto dal nome Robocop. Una macchina indistruttibile ed invincibile creata per sconfiggere il crimine, un poliziotto modello definito semplicemente un robot, ma in realtà quel poco che rimane dell'agente Murphy è ancora funzionante, e la mente inizia a ricordare e scavare nel passato, su come è stato ucciso, ed il ricordo della sua famiglia. Citazione speciale per le divertenti pubblicità inserite prima delle news.
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contrammiraglio
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mercoledì 24 febbraio 2016
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ma chi ne scrive male l'avrà visto?
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Questo ancora oggi è un gran bel film, innovativo ed assai critico verso la società americana; come Starship trooper assai più di un gran bel film d'azione!
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aristoteles
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domenica 16 agosto 2015
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il capo dei robot-sbirri
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Questo robot poliziotto riesce a trasmettere simpatia e trasuda umanità ,questo sicuramente è il suo punto di forza.
La trama è originale (per il 1987) anche se tutta la sceneggiatura non è proprio curata nei dettagli e si poteva fare molto di più.
Ad inizio film per esempio si trucida per caso un innocente nell'indifferenza generale,senza un arresto,così, come se nulla fosse.
Anche i cattivi pluripregiudicati escono da galera senza una spiegazione ,sebbene arrestati da Robocop stesso,ma ovviamente dovevano fare lo scontro finale.
E così via,insomma una serie di superficialità che forse potevano passare per gli spettatori dell'epoca ma che rimangono assolutamente pecche della pellicola.
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Questo robot poliziotto riesce a trasmettere simpatia e trasuda umanità ,questo sicuramente è il suo punto di forza.
La trama è originale (per il 1987) anche se tutta la sceneggiatura non è proprio curata nei dettagli e si poteva fare molto di più.
Ad inizio film per esempio si trucida per caso un innocente nell'indifferenza generale,senza un arresto,così, come se nulla fosse.
Anche i cattivi pluripregiudicati escono da galera senza una spiegazione ,sebbene arrestati da Robocop stesso,ma ovviamente dovevano fare lo scontro finale.
E così via,insomma una serie di superficialità che forse potevano passare per gli spettatori dell'epoca ma che rimangono assolutamente pecche della pellicola.
Tuttavia Robocop rimane affascinante tanto da essere stato scopiazzato in lungo e largo da produzioni anche più recenti nella ricerca del "poliziotto robot" definitivo.
Il seguito poi è imbarazzante,veramente una americanata di bassa qualità.
Questo capitolo invece lo rivedo sempre con grande piacere perchè l'agente Murphy è proprio un bravo ragazzone americano e "ci piace" anche nella parte cyborg.
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opidum
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domenica 9 febbraio 2014
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capolavoro
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vivo o morto devi vedere questo film
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ibracadabra 8
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venerdì 1 marzo 2013
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il cuore batte..... sotto l'acciaio
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TRATTO DA UN VIDEOGAME ? O VICEVERSA? UN FILM DI i Paul Verhoeven (I), UN POLIZIESCO VIOLENTO,GENIALE SOTTO L'ASPETTO VISIVO,GRANDI EFFETTACCI SPECIALI,DESCRIVE LA METROPOLI,DELIRANTE, CORROTTA, (COLMA DI "GENTACCIA "DI OGNI TIPO,STUPRATORI,ASSASSINI,DROGATI,ETC,ETC,ETC, ,UNA GIUNGLA D'ASFALTO DOVE IL PIU' FORTE SOPRAVVIVE,PESSIMISTICO E PERVERSO,ANDRENALINICO E NOIR, ANOMALO E IMMORALE.UN' OTTIMO FANTA/ACTION/ BELLE LE SEQUENZE DEL CYBORG/SBIRRO CHE RICORDA IL PASSATO CON FLASHBACK(UNA SUBLIMINALE CRITICA VERSO GLI ECCESSI DEL GRANDE POTERE PROGRESSISTA,SPERIMENTALE,AMERICANO,CHE VA ALDILLA' DELL'ETICA,E DELL'UMANITA'.UN FILM DA VEDERE
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michele4333
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mercoledì 6 febbraio 2013
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l'unico robocop
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il vero e unico robocop gli altri sono stati a mio avviso dello spreco di denaro. Tornando a noi in questo film cult non c'è molto da dire tranne che una cosetta di poco conto, il film ha perso un pò per la scelta di un paio di attori non molto azzeccata (secondo me) ma nel complesso rappresenta una generazione e per il genere è un paletto di riferimento.
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paride86
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martedì 28 agosto 2012
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buono, ma nulla di più
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Storia di un poliziotto che risorge cyborg in un futuro decadente.
Cult degli anni '80: buono, ma senza particolare lode.
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blackshadow84
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lunedì 21 marzo 2011
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più umano degli umani
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Nonostante le difficoltà iniziali nella produzione del film, Paul Verhoeven (l'unico regista ad aver accettato di girare Robocop) ci ha regalato una delle pietre miliari della science fiction degli anni '80, destinata a diventare un classico negli anni. Il film non narra solamente le vicende di un cyborg paladino della legge (la trama del film è ben nota), unica risorsa per combattere la criminalità e la corruzione di un'ipotetica Detroit del futuro, ma descrive la società americana di quegli anni in chiave futuristica con un' ironia, che pervade la pellicola dalla prima inquadratura. I dirigenti della OCP ricordano il tipico "uomo della borsa" disposto a tutto per ottenere il successo agognato.
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Nonostante le difficoltà iniziali nella produzione del film, Paul Verhoeven (l'unico regista ad aver accettato di girare Robocop) ci ha regalato una delle pietre miliari della science fiction degli anni '80, destinata a diventare un classico negli anni. Il film non narra solamente le vicende di un cyborg paladino della legge (la trama del film è ben nota), unica risorsa per combattere la criminalità e la corruzione di un'ipotetica Detroit del futuro, ma descrive la società americana di quegli anni in chiave futuristica con un' ironia, che pervade la pellicola dalla prima inquadratura. I dirigenti della OCP ricordano il tipico "uomo della borsa" disposto a tutto per ottenere il successo agognato. Le varie scene apocalittiche che vengono offerte dai telegiornali riflettono la paura di una involuzione della cultura e di un uso bellico della tecnologia e del progresso. Anche le tante scene violente vengono descritte con toni che talvolta rasentano la comicità (ad esempio la sequenza del salvataggio dallo stupro o perfino la morte stessa dell'agente Murphy). All'interno di queste descrizioni ironiche della società, si sviluppa la storia di Alex Murphy, agente di polizia, prima uomo poi anche macchina. Se inizialmente il cyborg Robocop viene presentato nella sua lotta alla criminalità solamente quasi fosse semplicemente un automa, successivamente acquista una sempre maggiore umanità, tanto da renderlo "più umano degli umani". E chi nella scena finale non ha sperato che alla domanda del vecchio, rispondesse "Murphy"? Quasi fosse il termine del suo processo di "nuova" umanizzazione. Degna di nota l'interpretazione di Peter Weller costretto a recitare dentro un costume che impediva movimenti fluidi e che l'ha costretto a un durissimo allenamento. Robocop è un cult del genere ed è e sarà fonte di ispirazione. Un film che non stanca mai.
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