andrea
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sabato 18 aprile 2020
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senza tempo
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Troisi che all’esordio si presenta come un artista già affermato. Aldilà di ogni aspetto, a mio avvisoil fattore che fa più specie è la modalità in cui si esprime e tratta gli argomenti in maniera tale da far tanto sorridere quanto riflettere sui temi trattati. Ma il punto è che lo fa in maniera così magistrale che risultata essere sempre attuale nei confronti dello spettatore aldilà dell’epoca, perché arriva nel profondo della natura umana:senza tempo.
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shingo tamai
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mercoledì 17 agosto 2016
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quando c'è ..la salute c'è tutto!!
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Troisi ha davvero ragione,perchè partire da zero se nella vita abbiamo fatto qualcosa di buono??
Ovviamente ci spiega tutto con la l'immensa ironia che ha sempre contraddistinto la sua splendida e purtroppo breve carriera.
La pellicola è infatti un crescendo di momenti gustosi e di battute sferzanti,anche su avvenimenti su cui verrebbe difficile farsi una risata.
Prendiamo ad esempio la disabilità del padre o il complessato Robertino,ci sone delle battute di una genialità unica.
Poi immancabile sovviene la storia d'amore che non può mai essere veramente completa senza un momento di separazione e crisi.
Momenti perfettamente alternati di malinconia e voglia di ridere,di ingannare le avversità della vita tramite un sorriso.
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Troisi ha davvero ragione,perchè partire da zero se nella vita abbiamo fatto qualcosa di buono??
Ovviamente ci spiega tutto con la l'immensa ironia che ha sempre contraddistinto la sua splendida e purtroppo breve carriera.
La pellicola è infatti un crescendo di momenti gustosi e di battute sferzanti,anche su avvenimenti su cui verrebbe difficile farsi una risata.
Prendiamo ad esempio la disabilità del padre o il complessato Robertino,ci sone delle battute di una genialità unica.
Poi immancabile sovviene la storia d'amore che non può mai essere veramente completa senza un momento di separazione e crisi.
Momenti perfettamente alternati di malinconia e voglia di ridere,di ingannare le avversità della vita tramite un sorriso.
Accompagnato dal mitico Arena,il grande Troisi ci regala un capolavoro italiano che entra di diritto nelle case italiane per non uscirne più.
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alexfilm
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martedì 19 gennaio 2016
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grande capolavoro
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Un film non solo divertentissimo ma molto bello e importante.
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alexfilm
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martedì 19 gennaio 2016
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un grandissimo film
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aristoteles
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lunedì 20 luglio 2015
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massimo
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Un grande Massimo Toisi ma anche Lello Arena fa la sua figura.
La sceneggiatura non è da oscar ma ogni volta che Troisi apre la bocca è impossibile non pensare che sia un mito assoluto nel raccontare profonde verità con spiazzanti battute.
Anche se bravissima nella sua parte l'attrice femminile a me risulta un pò antipatica.
La richiesta del miracolo del padre , la scena in bicicletta e l'incontro con Robertino sono indimenticabili come l'ironia di Massimo.
Da vedere almeno una volta (io l'avrò visto decine di volte senza mai stancarmi)
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alessandro rega
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venerdì 3 gennaio 2014
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gaetanoooooooo…gaetààààà !!
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“Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre!”
Primo film di Massimo Troisi che qui recita la parte di Gaetano, un personaggio ricco di fissazioni ed abitudini bizzarre, molto timido ma tipicamente napoletano, estremamente divertente pur non mancando della maestria conferitagli dall’attore napoletano che rende “vivo” il suo personaggio.
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“Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincià da zero? Da tre!”
Primo film di Massimo Troisi che qui recita la parte di Gaetano, un personaggio ricco di fissazioni ed abitudini bizzarre, molto timido ma tipicamente napoletano, estremamente divertente pur non mancando della maestria conferitagli dall’attore napoletano che rende “vivo” il suo personaggio.
Inutile dire che Troisi è il fulcro di tutta l’opera, il perno su cui si basa la storia, non priva però di altri personaggi divertenti fra cui l’amico Lello, interpretato da Lello Arena.
E’ un film spassosissimo da vedere, con battute esilaranti e personaggi che prendono letteralmente vita.
Certi dialoghi sono stupendi, ma soprattutto quelli tra Gaetano e l’insopportabile Lello, sempre fra i piedi pur essendo suo caro amico. Indimenticabile la scena finale !
E’ vero che il film è piuttosto banale e fine a se stesso, ma non si può non amarlo ed amare il grande Massimo Troisi, che qui offre la sua solita comicità napoletana, così semplice, quasi come se stessi scherzando con un amico; eppure così magica e divertente. La SUA, diciamo, una comicità che noi tanto amiamo e di cui avremmo bisogno.
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great steven
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lunedì 25 novembre 2013
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l'esordio nel cinema di troisi, in triplice veste.
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RICOMINCIO DA TRE (IT, 1981) di MASSIMO TROISI con MASSIMO TROISI – LELLO ARENA – FIORENZA MARCHEGIANI – RENATO SCARPA § Protagonista è il 26enne Gaetano, napoletano col problema della timidezza che lascia la famiglia e si trasferisce, senza aver le idee troppo chiare, al Nord dalla zia. Affianca di malavoglia un predicatore americano che passa di casa in casa e conosce un'infermiera di cui s'innamora. Continua però a vivere con incertezza sia il rapporto con lei che quello con l'amico un po' irritabile e filosofo Lello, finché si ritrova ad affrontare una gravidanza della compagna, che non sa chi sia il padre del nascituro.
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RICOMINCIO DA TRE (IT, 1981) di MASSIMO TROISI con MASSIMO TROISI – LELLO ARENA – FIORENZA MARCHEGIANI – RENATO SCARPA § Protagonista è il 26enne Gaetano, napoletano col problema della timidezza che lascia la famiglia e si trasferisce, senza aver le idee troppo chiare, al Nord dalla zia. Affianca di malavoglia un predicatore americano che passa di casa in casa e conosce un'infermiera di cui s'innamora. Continua però a vivere con incertezza sia il rapporto con lei che quello con l'amico un po' irritabile e filosofo Lello, finché si ritrova ad affrontare una gravidanza della compagna, che non sa chi sia il padre del nascituro. Esordio di Troisi nel cinema italiano nella triplice veste di attore, regista e sceneggiatore, premiato da un alto incasso e da una critica entusiasta. Accantonando il discorso che fu fatto sulla presunta somiglianza con i grandi del teatro napoletano prestati anche al cinema (i fratelli De Filippo e Totò), lui ha saputo seguire un percorso d'autore totalmente personale che portò un soffio innovativo nella commedia italiana fra gli anni '80 e '90, pur consapevole che intendeva appellarsi ai modelli degli illustri predecessori. Meritò il David di Donatello speciale, ma non andò oltre la media come autore, trovando invece la sua forza in una recitazione genuina, non forzata e coinvolgente che fece propria, fuorviando spesso dal copione; e probabilmente nulla, più delle improvvisazioni, lo consacrò come attore, dalle performance inconfondibili e riconoscibili da tutte le altre. Non a caso, in questo suo 1° film, eccelle nei lunghi monologhi (quattro sono davvero fortissimi: il sogno della guerra, San Francesco che parla agli uccelli, le tecniche per far l'amore e la scelta del nome del bambino). Alla fine è lui che regge tutta la storia, anche se non sfigurano i bravi attori in secondo piano. Peccato, però, per il tormentone di Gaetano che vuole attirare a sé gli oggetti con quella specie di magia, che è bello ma non arriva mai al momento giusto. Marco Messeri compare brevemente come il malato mentale all'ospedale.
Comico; giudizio personale: 7½ (più che discreto)
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toty bottalla
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venerdì 20 settembre 2013
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opera prima pluripremiata!
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Buona la prima, troisi fa centro al primo colpo con un film gradevole, che scorre bene in una trama semplice ma piena di contenuti di riflessione, inscenate a suo modo: vestendo le situazioni drammatiche di velata e amara ironia con battute che chiudono esilaranti la scena, ottima la fotografia spece in alcune scene esterne e poi "quando c'è l'amore c'è tutto...no chille è 'a salute" fantastico! Saluti.
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nico g.
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venerdì 16 agosto 2013
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le grandi verità di troisi
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Un vero classico della commedia italiana del ventesimo secolo. Nel caso di Massimo Troisi, l'aggettivo "grande" non è usato a sproposito, lo merita pienamente. Tra le sue tante doti, Troisi aveva anche la rara caratteristica di dire grandi verità camuffate da fesserie ... e pensare che tanti altri mollano fesserie camuffate da grandi verità.
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cicciodelia92
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domenica 3 marzo 2013
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il miglior artista di tutti i tempi...
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In mia opinione non è possibile recensire o esprimere qualsiasi giudizio su questo film,in quanto l’unica azione possibile da fare è una soltanto:AMMIRARE la grandezza assoluta del genio di Massimo Troisi,il quale può ben essere definito il miglior artista mai esistito. Io non credo assolutamente di esagerare elevando a tal punto la sua figura,e sebbene sia consapevole dell’esistenza di grandi figure prima o dopo lo stesso(ma soprattutto prima),non riesco a vedere qualcuno che sia talmente unico nel suo essere speciale come lui. Invenzioni geniali e quel modo di fare ed esprimersi tipico dell’attore e comico napoletano fanno sì che la suddetta pellicola sia un susseguirsi di scene fantastiche ed irripetibili,le quali ancora oggi,ad anni di distanza,e nonostante viste e riviste centinaia di volte,non smettono mai di disegnare un sorriso sul volto;quest’ultimo è però un sorriso che cela amarezza,che nasconde in sé una terribile tristezza,la quale deriva unicamente dall'assurda consapevolezza di non poter più riempirsi gli occhi e il cuore dell’assoluta immensità del meraviglioso artista originario di San Giorgio a Cremano.
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In mia opinione non è possibile recensire o esprimere qualsiasi giudizio su questo film,in quanto l’unica azione possibile da fare è una soltanto:AMMIRARE la grandezza assoluta del genio di Massimo Troisi,il quale può ben essere definito il miglior artista mai esistito. Io non credo assolutamente di esagerare elevando a tal punto la sua figura,e sebbene sia consapevole dell’esistenza di grandi figure prima o dopo lo stesso(ma soprattutto prima),non riesco a vedere qualcuno che sia talmente unico nel suo essere speciale come lui. Invenzioni geniali e quel modo di fare ed esprimersi tipico dell’attore e comico napoletano fanno sì che la suddetta pellicola sia un susseguirsi di scene fantastiche ed irripetibili,le quali ancora oggi,ad anni di distanza,e nonostante viste e riviste centinaia di volte,non smettono mai di disegnare un sorriso sul volto;quest’ultimo è però un sorriso che cela amarezza,che nasconde in sé una terribile tristezza,la quale deriva unicamente dall'assurda consapevolezza di non poter più riempirsi gli occhi e il cuore dell’assoluta immensità del meraviglioso artista originario di San Giorgio a Cremano.
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