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The Blues Brothers, la leggenda al cinema

In occasione dell'uscita del film in Blu-ray, parla il musicista Lou Marini.
di Robert Bernocchi

John Belushi (John Adam Belushi) 24 gennaio 1949, Chicago (Illinois - USA) - 5 Marzo 1982, Los Angeles (California - USA). Interpreta Jake Blues nel film di John Landis The Blues Brothers.

venerdì 7 ottobre 2011 - Incontri

Serata speciale quella vissuta ieri a Roma, in occasione dell'uscita in Blu-ray del classico di John Landis The Blues Brothers. Per presentare al meglio questa versione al Nuovo Cinema Aquila è arrivato da New York Lou Marini, celebre sassofonista della band.

"Suonare con i Blues Brothers è stato un dono, anche se è successo un po' per caso, visto che Belushi e Aykroyd amavano fare musica durante il 'Saturday Night Live', dove io facevo parte del gruppo", rivela Marini ai giornalisti presenti. "Così, all'inizio pensavamo solo di fare qualche piccola esibizione, poi invece abbiamo capito che sprigionavamo una grande energia e abbiamo continuato. Ho capito che c'era qualcosa di speciale in noi, quando ho visto Jack Nicholson entusiasta a un nostro concerto. Di sicuro, non avrei mai pensato che avremmo suonato ancora insieme dopo trent'anni. Io dico sempre che i Blues Brothers sono stati il miglior lavoro part time possibile".

David Moscato, amministratore delegato di Universal Home video, ha invece presentato il prodotto, nei negozi dal 21 settembre, sottolineando come l'alta definizione e il DTS Surround 5.1 migliorino notevolmente la visione e il sonoro. In effetti, non c'è dubbio che, nonostante decine di visioni nel corso degli anni in tanti modi diversi, mai era capitato di assistere a una copia così pulita e dai colori così luminosi. Forse non è sempre convincente il sonoro, ma si sa che i passaggi al 5.1 di vecchie pellicole possono essere complicati. Comunque, la Universal va elogiata anche per la scelta di inserire una copia digitale del film nel Blu-ray, utilissima per vedere il film su diverse piattaforme. La presentazione di Moscato è stata talmente convincente, da far dire a Marini, tra il serio e il faceto, "allora devo comprarmi subito un lettore Blu-ray".

Il sassofonista ha poi ripercorso ulteriormente le esperienze vissute sul set del classico film. "L'idea di farmi suonare sul bancone è stata del coreografo, ma non è stato facile esibirmi e ballare in uno spazio così ristretto e in cui rischiavo di cadere continuamente. E dire che all'inizio molti membri della troupe erano scettici sulla partecipazione come attori di noi musicisti, perché temevano che avremmo rallentato le riprese per la nostra inesperienza. Poi, invece ci hanno rivelato che quando eravamo sul set per loro era il momento migliore delle riprese".

Ma non tutto è andato come sperato. "Quando abbiamo assistito all'anteprima della pellicola, la band era molto delusa, perché molte scene in cui interagivamo con John e Dan sono state tagliate, così come delle sequenze musicali. Devo ammettere che in quel momento eravamo dispiaciuti, ma ora fa piacere constatare come ha retto bene il film e quanto è ancora amato".

Come si capisce dal suo cognome, il rapporto con l'Italia è molto stretto. "La mia famiglia è arrivata in America nel 1904, proveniente dal Trentino Alto Adige. Si sono stabiliti in una piccola cittadina dell'Ohio dove c'erano tanti italiani. Mio padre suonava il clarinetto e il sassofono, così ascoltare la sua musica ha rappresentato una grande influenza per me". E allora, cosa di meglio che dimostrarlo ancora una volta al pubblico italiano, con un concerto al Circolo degli Artisti subito dopo la proiezione del film, effettuato con la tribute band dei Blues4People? Insomma, anche la buonanima di John Belushi sarebbe stata contenta della festa dedicata al suo film più famoso...

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