steffa
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mercoledì 15 novembre 2023
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film inutile
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visto per la prima volta nel 2023, non posso nascondere una grande delusione, una commedietta talmente vuota di contenuti a livelli veramente di cinepanettone, unica nota positiva la bella colonna sonora
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eugen
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venerdì 29 luglio 2022
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e''un mito e merita di esserlo
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"The Blues Brothers"(JOhn Landis , anche autore con Dan Aykroyd di soggetto e sceneggiatura, 1980)a piu'di quarant'anni dalla sua realizzazione e'acnora un grande film in tutto e per tutto: dalla componente musicale, esaltante in tutto e per tutto(Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, solo per citare i piu'grandi e famosi, ma poi tutto il repertorio dei"Blues Brothers", di cui erano parte integrante gli stessi John Blueshi e Dan Aykroyd, i due protagonisti e"leaders"dell'omomima band, fino al fianle titorno in prigione con "Jailhouse ROCK", VERSIONE CHE NON FA RIMPIANGERE SE NON PER IL RICORDO E L'INDUBBIA GRANDEZZA IL PRIMO IMPRINTING DI "Elvis the Pelvis".
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"The Blues Brothers"(JOhn Landis , anche autore con Dan Aykroyd di soggetto e sceneggiatura, 1980)a piu'di quarant'anni dalla sua realizzazione e'acnora un grande film in tutto e per tutto: dalla componente musicale, esaltante in tutto e per tutto(Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown, solo per citare i piu'grandi e famosi, ma poi tutto il repertorio dei"Blues Brothers", di cui erano parte integrante gli stessi John Blueshi e Dan Aykroyd, i due protagonisti e"leaders"dell'omomima band, fino al fianle titorno in prigione con "Jailhouse ROCK", VERSIONE CHE NON FA RIMPIANGERE SE NON PER IL RICORDO E L'INDUBBIA GRANDEZZA IL PRIMO IMPRINTING DI "Elvis the Pelvis". ): La trama dall'uscita in prigione di Belushi alla visita alla suora direttrice della scuola per orfani che entrambi hanno frequentato e dove si impegnano a recuperare quanto la scuola stessa deve quanto ad imposte(la suora non vuole soldi rubati), al riotrno in prigione di tutta la band vale la visione, con"punte dell'iceberg"negli episodi dell'invasione con la"Bluesmobile"nel megacentro commericlae alle fughe davanti alla"Madama", a quanto riescono a far uscire di strada i"Nazisti dell'Illinois"che cadono dal ponte e finiscono nel fiume ai ripetuti assalti dell'ex.fidanzata(piantata sull'altare)di Belushi(Carrie Fisher, brava interprete) a tutto quanto costella il film in un modo e/o nel0altro, a partire ovviamente dalla muisca, con l'esemplare contrapposzione tra blues e rythm and blues da un lato e country.western dall'altro(ma , appunto, i"Blues Brothers", dovendo suonare in un locale di destra, dunque fatalmente"country-western"si adatanno, stravolgendo genilamente il repertorio...), la politica deicisamente marcata in senso antirazzista e di apertura verso ogni idealita'"aperta", un motivo per cui anche il tentativo di un sequel di quasi un ventennio dopo e'stato un fallimento, non solo (sed etiam, ovviamente)per l'assenza"necessitata quanto tragica di Belushi. TUtto fa di"The BLues Brothers"un grande film, cui hanno patecipato, in piccoli"cameo"anche lo stesso regista John Landis e Steven Spielberg, per non dire di tutte le presenze musicali che, a parte l'elenco breve fatto sopra, contengono tante presenze che enumerarle tutte sarebbe un'impresa. El Gato
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belliteam
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venerdì 15 luglio 2022
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un classico senza tempo
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Definirlo solo come un Musical non sarebbe corretto, il capolavoro targato John Landis del 1980 e' molto di piu', e una qualsiasi classificazione non gli darebbe la giusta importanza, in quanto ogni scena, ogni battuta, e' una perla da incastonare e tenere li' a portata di mano.
Erano parecchi anni che non lo rivedevo, forse decenni, e devo dire che la sensazione e' stata sempre la stessa: capolavoro. Un cast stellare dai 2 mattatori Dan Akroyd e John Belushi, ad una giovanissima Aretha Franklyn, un autoironico Ray Charles, James Brown, John Candy, e tanti altri. Dissacrante, ironico, e con una colonna sonora indimenticabile, seguiamo il 2 Akroyd/Belushi con tanto di occhiali, giacca, cravatta, tutti immancabilmente scuri, cercare di raccimolare soldi (ovviamente
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Definirlo solo come un Musical non sarebbe corretto, il capolavoro targato John Landis del 1980 e' molto di piu', e una qualsiasi classificazione non gli darebbe la giusta importanza, in quanto ogni scena, ogni battuta, e' una perla da incastonare e tenere li' a portata di mano.
Erano parecchi anni che non lo rivedevo, forse decenni, e devo dire che la sensazione e' stata sempre la stessa: capolavoro. Un cast stellare dai 2 mattatori Dan Akroyd e John Belushi, ad una giovanissima Aretha Franklyn, un autoironico Ray Charles, James Brown, John Candy, e tanti altri. Dissacrante, ironico, e con una colonna sonora indimenticabile, seguiamo il 2 Akroyd/Belushi con tanto di occhiali, giacca, cravatta, tutti immancabilmente scuri, cercare di raccimolare soldi (ovviamente suonando) x non far chiudere un orfanotrofio; gag a non finire, decine di macchine della polizia finite allo sfasciacarrozze, e un ritmo indiavolato che ci allieta x 2 ore x un film che ha fatto epoca divenendo un grande Classico
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inesperto
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lunedì 14 settembre 2020
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geniale, surreale, divertente.
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Una perla che costituisce una perfetta via di mezzo tra il musical e la commedia d'azione, con una nota di surrealismo che "costringe" a stare davanti allo schermo sorridendo. Le comparsate sono di un livello pazzesco: Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown...
I fratelli Blues, musicisti squattrinati con una predilezione per la piccola delinquenza, al momento dell'uscita dal carcere di uno dei due per buona condotta, scoprono (in un'eccezionale scena con una suora, chiamata da loro "Pinguina") che il collegio nel quale sono cresciuti è impossibilitato a pagare i tributi al fisco. Passando per una chiesa su consiglio del loro vecchio custode, ascoltano l'omelia d'un pastore d'eccezione, il quale li illumina tanto da convincerli ad andare in missione per conto del Signore, al fine di salvare la casa della loro infanzia.
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Una perla che costituisce una perfetta via di mezzo tra il musical e la commedia d'azione, con una nota di surrealismo che "costringe" a stare davanti allo schermo sorridendo. Le comparsate sono di un livello pazzesco: Aretha Franklin, Ray Charles, James Brown...
I fratelli Blues, musicisti squattrinati con una predilezione per la piccola delinquenza, al momento dell'uscita dal carcere di uno dei due per buona condotta, scoprono (in un'eccezionale scena con una suora, chiamata da loro "Pinguina") che il collegio nel quale sono cresciuti è impossibilitato a pagare i tributi al fisco. Passando per una chiesa su consiglio del loro vecchio custode, ascoltano l'omelia d'un pastore d'eccezione, il quale li illumina tanto da convincerli ad andare in missione per conto del Signore, al fine di salvare la casa della loro infanzia. Riunendo la vecchia band, alla fine, riusciranno nell'impresa; ma prima di allora ne capitano di tutti i colori. Il finale è qualcosa di memorabile, con tutte le forze dell'ordine (civili e militari) che, con pletorico dispiego di mezzi, sono lanciate al pazzo inseguimento dei bros, i quali, in fin dei conti, non stano facendo altro che correre all'ufficio tributario per pagare le tasse...
Le musiche che da qui scaturiscono entreranno nell'immaginario collettivo e vi rimarranno, facendo di questo film un cult.
Cinema di gran livello.
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chiefjoseph
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lunedì 22 giugno 2020
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perfetto
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Vorrei dire a Giovanni...non recensire per favore
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giovanni
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lunedì 6 gennaio 2020
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demenziale
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A suo tempo non avevo avuto occasione di vedere "The Blues Brothers".
Sovente ne leggevo sui giornali, e sentivo in TV, citazioni e gran lodi. Ho Lette poi le recensioni strepitose in My Movies e mi è venuta la voglia di vederlo per cui non ho perso l'occasione del passaggio in TV (in questo periodo natalizio 2019-2020).
Sarebbe stato meglio non vederlo. E' semplicemente demenziale. Forse almeno la musica è bella, ma a me quel genere non piace.
Come storia è un collage di gag vecchie, già usate e abusate al tempo del cinema muto. I due protagonisti non recitano, raramente se ne vede il volto.
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A suo tempo non avevo avuto occasione di vedere "The Blues Brothers".
Sovente ne leggevo sui giornali, e sentivo in TV, citazioni e gran lodi. Ho Lette poi le recensioni strepitose in My Movies e mi è venuta la voglia di vederlo per cui non ho perso l'occasione del passaggio in TV (in questo periodo natalizio 2019-2020).
Sarebbe stato meglio non vederlo. E' semplicemente demenziale. Forse almeno la musica è bella, ma a me quel genere non piace.
Come storia è un collage di gag vecchie, già usate e abusate al tempo del cinema muto. I due protagonisti non recitano, raramente se ne vede il volto.
"Cult Movie"? Forse, per chi è di bocca buona, molto buona.
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alejazz
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lunedì 28 gennaio 2019
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la vera anima soul portata sul grande schermo
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Jake e Elwood sono due fratelli con il soul e il blues che circola nelle loro vene. Sempre vestiti in perfetto abito nero, camicia bianca, cravatta nera, cappello (stile Borsalino) nero con occhiali da sole.
I due fratelli, sono “in missione per conto di Dio” e devono fare di tutto per racimolare 5.000 dollari affinché l’orfanotrofio (dove sono cresciuti) non ricevi lo sfratto e chiuda. Jake e Elwood dovranno radunare tutti i membri della loro storica band blues affinché possano fare un concerto e recuperare tale somma “in modo pulito” (e non come era solito fare Jake negli ultimi tempi…)
Il film è straordinariamente coinvolgente! C’è un po’ di tutto: lunghi inseguimenti folli tra auto senza fine (con tanto di effetti speciali molto buoni considerando che è il 1980), musiche e canzoni che sono diventate celebri nella storia della canzone internazionale (tanto per citarne qualcuna ’Think’ dell’immortale Aretha Franklin e ‘Everybody needs somebody to love’ dei Blues Brothers).
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Jake e Elwood sono due fratelli con il soul e il blues che circola nelle loro vene. Sempre vestiti in perfetto abito nero, camicia bianca, cravatta nera, cappello (stile Borsalino) nero con occhiali da sole.
I due fratelli, sono “in missione per conto di Dio” e devono fare di tutto per racimolare 5.000 dollari affinché l’orfanotrofio (dove sono cresciuti) non ricevi lo sfratto e chiuda. Jake e Elwood dovranno radunare tutti i membri della loro storica band blues affinché possano fare un concerto e recuperare tale somma “in modo pulito” (e non come era solito fare Jake negli ultimi tempi…)
Il film è straordinariamente coinvolgente! C’è un po’ di tutto: lunghi inseguimenti folli tra auto senza fine (con tanto di effetti speciali molto buoni considerando che è il 1980), musiche e canzoni che sono diventate celebri nella storia della canzone internazionale (tanto per citarne qualcuna ’Think’ dell’immortale Aretha Franklin e ‘Everybody needs somebody to love’ dei Blues Brothers).
Nella pellicola troviamo oltre alla Franklin anche un simpatico Ray Charles; insomma tutti i personaggi più illustri del soul americano sono stati convocati per questo bel progetto.
Infine ho apprezzato l’ironia con cui è stata improntata la sceneggiatura: vedere scene grottesche e che cadono nell’assurdo strappando qualche sorriso hanno dato maggior sapore al film.
Cosa mi è piaciuto:
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musiche
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cast
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effetti speciali
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sceneggiatura
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ironia
Cosa non mi è piaciuto:
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per essere pignoli avrei fatto a meno di certe scene descrittive che hanno rallentato un po’ il ritmo frenetico del film
Consigliata la visione a tutti
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loscrivanofiorentino
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sabato 6 maggio 2017
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tutti sulla "bluesmobile"
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Limitandomi alla sceneggiatura non avrei dovuto mettere cinque stelle ma "The blues Brothers" è un film che brilla per tante motivazioni.
In primis una colonna sonora strepitosa,difficilmente superabile.
Un ritmo frizzante che ti entra nelle vene rendendoti impossibile di stare seduto in poltrona.
Due protagonisti esilaranti e capaci di farti amare giacca e cravatta.
Il ricordo di miti intramontabili come Ray Charles, Areta Franklin,James Brown,etc.etc.
Sullo sfondo una fantomatica missione per conto di Dio.
Insomma una di quelle pellicole che si devono vedere almeno una volta nella vita e che rimangono scolpite nella memoria e nei cuori di tutti noi.
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Limitandomi alla sceneggiatura non avrei dovuto mettere cinque stelle ma "The blues Brothers" è un film che brilla per tante motivazioni.
In primis una colonna sonora strepitosa,difficilmente superabile.
Un ritmo frizzante che ti entra nelle vene rendendoti impossibile di stare seduto in poltrona.
Due protagonisti esilaranti e capaci di farti amare giacca e cravatta.
Il ricordo di miti intramontabili come Ray Charles, Areta Franklin,James Brown,etc.etc.
Sullo sfondo una fantomatica missione per conto di Dio.
Insomma una di quelle pellicole che si devono vedere almeno una volta nella vita e che rimangono scolpite nella memoria e nei cuori di tutti noi.
Bomba di energia pura.
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enzo70
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venerdì 28 ottobre 2016
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un cult, un capolavoro
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I classici, come il film cult di John Landis, si rivedono. E, sarà l’età, questa volta, all’ennesima volta, sono rimasto stravolto oltre che coinvolto. Fare le classifiche dell’eccellenza non è semplice, e dire che The blues brothers è il miglior film di sempre rischia di indurre in errore per qualche dimenticanza; ma, che dire, è un film clamoroso, pieno, entusiasmante e divertente. La sola scena dell’assedio dell’esercito al palazzo delle tasse giustifica da sola il successo del film; e tutta la storia si snoda in maniera perfetta, con i suoi brevi ma incisi intermezzi, il comizio dei neonazisti dell’Illinois finiti nel fiume; e poi, e poi, The blues brothers rimane un film musicale ed allora se c’è musica e ci stanno Ray Charles, James Brown e Aretha Franklin, per non parlare degli altri musicisti di assoluta eccellenza che si può dire se non che tutto quanto di buono è stato scritto per celebrare questo film non è sufficiente.
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I classici, come il film cult di John Landis, si rivedono. E, sarà l’età, questa volta, all’ennesima volta, sono rimasto stravolto oltre che coinvolto. Fare le classifiche dell’eccellenza non è semplice, e dire che The blues brothers è il miglior film di sempre rischia di indurre in errore per qualche dimenticanza; ma, che dire, è un film clamoroso, pieno, entusiasmante e divertente. La sola scena dell’assedio dell’esercito al palazzo delle tasse giustifica da sola il successo del film; e tutta la storia si snoda in maniera perfetta, con i suoi brevi ma incisi intermezzi, il comizio dei neonazisti dell’Illinois finiti nel fiume; e poi, e poi, The blues brothers rimane un film musicale ed allora se c’è musica e ci stanno Ray Charles, James Brown e Aretha Franklin, per non parlare degli altri musicisti di assoluta eccellenza che si può dire se non che tutto quanto di buono è stato scritto per celebrare questo film non è sufficiente. E se John Belushi e Dan Aykroyd sono passati alla storia non è un caso, ma un merito, che va attribuito a Landis: aver preso il meglio e trasformato nella perfezione.
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fabio57
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giovedì 7 gennaio 2016
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piccola perla di comicità demenziale
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All'epoca dell'uscita, lo trovai molto divertente,rivisto oggi sembra piuttosto datato.La comicità "non sense" che lo caratterizzava sembra superata.Naturalmente stiamo parlando di un "cult" del genere,le musiche e le canzoni sono d'autore.
Il compianto John Beluschi ci regalò una piccola perla di bravura.
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