elgatoloco
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domenica 28 gennaio 2018
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paul schrader ever
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Paul Schrader, di formazione seriamente calvinista, è un profondo indagatore dei meandri della psiche, dove le perversioni, notoriamente, soprattutto nella classe agiata(ma non solo, certo), giocano un ruolo fondamentale. Lo aveva fatto con"Taxi Driver"(1976)quale sceneggiatore per Scorsese, lo fa qui i, quale autore-regista in"American Gigolò"(1980), dando spazio alla conoscenza psicologico-esperienziale, ma anche alla riflessione e alla meditazione sul mondo, sulla realtà, nei suoi aspetti specialmente negativi.. Schrader alle prese con quella"high society"che spesso si nasconde, si trincera dietro formule, affrontando il tema della prosttuzione"d'alto bordo"maschile, ossia un tabù, all'epoca(si parla, quasi, di quarant'anni fa.
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Paul Schrader, di formazione seriamente calvinista, è un profondo indagatore dei meandri della psiche, dove le perversioni, notoriamente, soprattutto nella classe agiata(ma non solo, certo), giocano un ruolo fondamentale. Lo aveva fatto con"Taxi Driver"(1976)quale sceneggiatore per Scorsese, lo fa qui i, quale autore-regista in"American Gigolò"(1980), dando spazio alla conoscenza psicologico-esperienziale, ma anche alla riflessione e alla meditazione sul mondo, sulla realtà, nei suoi aspetti specialmente negativi.. Schrader alle prese con quella"high society"che spesso si nasconde, si trincera dietro formule, affrontando il tema della prosttuzione"d'alto bordo"maschile, ossia un tabù, all'epoca(si parla, quasi, di quarant'anni fa...), senza nascondersi e nascondere-occultare aspetti importanti della vita, quasi"infierendo"a tratti, da buon cristiano-evangelico, contro le"degenerazioni"(diremmo più esattamente"perversioni") della sessualità. L'allora giovane e adorato dalle donne(lo è ancora)Richard Gere, ancora alieno(si ritiene, almeno)da suggestioni buddiste etc., da tentazioni"politiche", è interprete indubbiamente efficace in questo fosco(ma l'aggettivo ha valenza positiva, nella fattispecie)dramma dalle tinte anche fortemente thriller, che Schrader maneggia con notevole efficacia. Lauren Hutton, la sua partner nel film, rende bene una condizione esistenziale forte quanto fragile, a un tempo. Un film che, nel panorama degli anni Ottanta, rimane quasi uno dei caposaldi, più di quanto in genere si ritenga, anche considerando la filmografia di quel decennio e le opere ulteriori di Schrader in particolare. El Gato
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xerox
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domenica 26 novembre 2017
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veramente, veramente bello!....
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Ma che bello recensire un film dell'80 che probabilmente oggi non interessa più nessuno! Beh, ho rivisto American Gigolò qualche giorno fa.... anche per riavermi dallo shock di avere visto Richard nella Vita di Norman.... MA CHE SPENDIDO FILM!!! BELLISSIMO!!! Ho deciso di comprarlo in DVD! Non si sa da dove cominciare!.... Intanto la colonna sonora: sono POCHISSIMI i films nei quali la colonna sonora si mescola al film come le nocciole col cacao. Richard Gere a 31 anni: bello come il sole. Chissà quante femminucce sono impazzite a vederlo nudo appoggiato alla persiana! L'ATMOSFERA del film: grandissimo Schrader a mantenere per tutto il film quella sottilissima tensione che si percepisce già dalle prime immagini.
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Ma che bello recensire un film dell'80 che probabilmente oggi non interessa più nessuno! Beh, ho rivisto American Gigolò qualche giorno fa.... anche per riavermi dallo shock di avere visto Richard nella Vita di Norman.... MA CHE SPENDIDO FILM!!! BELLISSIMO!!! Ho deciso di comprarlo in DVD! Non si sa da dove cominciare!.... Intanto la colonna sonora: sono POCHISSIMI i films nei quali la colonna sonora si mescola al film come le nocciole col cacao. Richard Gere a 31 anni: bello come il sole. Chissà quante femminucce sono impazzite a vederlo nudo appoggiato alla persiana! L'ATMOSFERA del film: grandissimo Schrader a mantenere per tutto il film quella sottilissima tensione che si percepisce già dalle prime immagini. La mia personale empatia con Julian, immagine perfetta della solitudine e del vuoto di idee, di rapporti personali profondi, del rapporto d'uso col prossimo, del maschio americano.
Lasciate perdere per un attimo supereroi o commediole inutili e GODETEVI UN BELLISSIMO FILM!!!
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matteobettini15gennaio
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mercoledì 28 giugno 2017
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il film che rese gere un idolo generazionale
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'American Gigolo', pellicola del 1980 e praticamente "creata" da Paul Schrader, considerato che, oltre a dirigerla, ne scrisse anche soggetto e sceneggiatura, è un film che rispecchia alla perfezione gli anni in cui uscì nelle sale cinematografiche. Ambienti, vestiti (a proposito: i vestiti indossati dal protagonista Gere furono disegnati dal nostro Giorgio Armani, e sono semplicemente splendidi), atmosfera ripropongono in modo davvero efficiente lo stile di vita di fine '70/inizio '80. La trama non è affatto scontata. Anzi, a ben guardare, grazie a dialoghi ben scritti, riesce anche, se pur in modo non del tutto profondo, ad effettuare una comunque apprezabile introspezione dei personaggi che appaiono a mano a mano.
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'American Gigolo', pellicola del 1980 e praticamente "creata" da Paul Schrader, considerato che, oltre a dirigerla, ne scrisse anche soggetto e sceneggiatura, è un film che rispecchia alla perfezione gli anni in cui uscì nelle sale cinematografiche. Ambienti, vestiti (a proposito: i vestiti indossati dal protagonista Gere furono disegnati dal nostro Giorgio Armani, e sono semplicemente splendidi), atmosfera ripropongono in modo davvero efficiente lo stile di vita di fine '70/inizio '80. La trama non è affatto scontata. Anzi, a ben guardare, grazie a dialoghi ben scritti, riesce anche, se pur in modo non del tutto profondo, ad effettuare una comunque apprezabile introspezione dei personaggi che appaiono a mano a mano. Chi sono? Leggete di seguito. Julian Kaye (Richard Gere), gigolo di lusso, che intrattiene intimamente ricche signore annoiate. E che, suo malgrado, si trova sempre più invischiato in un delitto commesso nei cosiddetti 'quartieri alti'; Michelle Stratton (Lauren Hutton), una delle citate signore e moglie di un potente senatore: sarà proprio lei, in un finale che alcuni trovano memorabile, altri ridicolo (ma, ad ogni modo, è rimasta nell'immaginario collettivo la carezza di lei a lui, divisi dai vetri della prigione, dove Richard/Julian ha poggiato la testa, in conseguenza di aver scoperto definitivamente di amare in modo completo Michelle, che a sua volta adora Julian alla follia). A questa situazione ci si è arrivati tramite la scoperta di un mondo a cui certo non appartiene lo spettatore comune: prostituti/e di alto bordo; droga; relazioni omosex e bisex e quant'altro. Un nota di merito la rivolgo all'attore Hector Elizondo, che qui interpreta alla perfezione il detective Sunday, e a Bill Duke, che si cala ottimamente nei panni del..'protettore' gay Leon. Sarà proprio per causa sua che Julian si troverà ad essere il colpevole principale dell'assassinio; ma, come spesso accade, sarà l'amore a trionfare, nei panni di Michelle che, per salvare Julian dalla prigione (Julian è effettivamente innocente), non esiterà a fornire a polizia e stampa un falso alibi. Un film che riporta indietro col tempo: Sembra sia trascorsa un'eternità, davvero: in realtà, di anni ne sono passati 37.
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onufrio
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domenica 25 maggio 2014
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professione: gigolo
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Julian è un noto playboy e gigolo oramai con una certa fama,ed anche un pò d'inividia, nell'ambiente chic, fra hotel e club privè tra i più in della zona; l'incontro con la bella Michelle fa nascere in Julian un sentimento ben più nobile, l'amore. I due cominciano a frequentarsi, ma l'omicidio di una cliente di Julian mette nei guai il belloccio americano che si ritrova pedinato dalla polizia fino a quando non termina anche in carcere per questo presunto omicidio, visto la mancanza di un valido alibi, l'unica che può testimoniare in suo favore può essere proprio Michelle, ma la donna è sposata con un noto politico della zona impegnato in campagna elettorale.
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Julian è un noto playboy e gigolo oramai con una certa fama,ed anche un pò d'inividia, nell'ambiente chic, fra hotel e club privè tra i più in della zona; l'incontro con la bella Michelle fa nascere in Julian un sentimento ben più nobile, l'amore. I due cominciano a frequentarsi, ma l'omicidio di una cliente di Julian mette nei guai il belloccio americano che si ritrova pedinato dalla polizia fino a quando non termina anche in carcere per questo presunto omicidio, visto la mancanza di un valido alibi, l'unica che può testimoniare in suo favore può essere proprio Michelle, ma la donna è sposata con un noto politico della zona impegnato in campagna elettorale..
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pascalgigolo
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domenica 20 maggio 2012
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il film d'ispirazione di pascalgigolo
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Avrò visto questo film 10 volte e lo considero il mio film d'ispirazione: Richard Gere incarna perfettamente quelli che sono i valori e le abitudini del gigolò professionista.
Non nego che quando scelgo il mio vestito il mio pensiero va ogni volta a questo film, ed ogni volta cerco, senza emulazione, di carpire qualche segreto da questo splendido personaggio.
Sicuramente la mia preparazione è molto simile a quella di un attore professionista e molto bravo qual'è Richard Gere: non sarò bellissimo come lui ma i miei atteggiamenti, la classicità delle mie frasi, lo sguardo fiero ed affascinante mi accostano molto alla perfezione del personaggio di American Gigolò.
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Avrò visto questo film 10 volte e lo considero il mio film d'ispirazione: Richard Gere incarna perfettamente quelli che sono i valori e le abitudini del gigolò professionista.
Non nego che quando scelgo il mio vestito il mio pensiero va ogni volta a questo film, ed ogni volta cerco, senza emulazione, di carpire qualche segreto da questo splendido personaggio.
Sicuramente la mia preparazione è molto simile a quella di un attore professionista e molto bravo qual'è Richard Gere: non sarò bellissimo come lui ma i miei atteggiamenti, la classicità delle mie frasi, lo sguardo fiero ed affascinante mi accostano molto alla perfezione del personaggio di American Gigolò.
Richerd Gere: American Gigolo
Pascal: Italian Gigolo (www.pascalgigolo.com)
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nicolòmatta
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giovedì 29 aprile 2010
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american gigolò
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Parla sei o sette lingue, veste Giorgio Armani, gira per Palm Springs a bordo di una Mercedes, fa l'accompagnatore per ricche ed annoiate signore di Los Angeles e ad alcune concede pure se stesso: professione gigolò, Julian Kay (Richard Gere) fa la bella vita ed è convinto di non provare sentimento per alcuna donna. Finché non s'innamora di lui l'affascinante Michelle Stratton (Lauren Hutton), moglie di un influente politico. Ma lo incastrano per l'omicidio di una cliente e Julian viene messo alle strette dall'ispettore Sunday (Hector Elizondo) e arrestato. L'unica che può scagionarlo, fornendogli l'alibi, in quanto era con lui la notte del delitto, è Michelle.
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Parla sei o sette lingue, veste Giorgio Armani, gira per Palm Springs a bordo di una Mercedes, fa l'accompagnatore per ricche ed annoiate signore di Los Angeles e ad alcune concede pure se stesso: professione gigolò, Julian Kay (Richard Gere) fa la bella vita ed è convinto di non provare sentimento per alcuna donna. Finché non s'innamora di lui l'affascinante Michelle Stratton (Lauren Hutton), moglie di un influente politico. Ma lo incastrano per l'omicidio di una cliente e Julian viene messo alle strette dall'ispettore Sunday (Hector Elizondo) e arrestato. L'unica che può scagionarlo, fornendogli l'alibi, in quanto era con lui la notte del delitto, è Michelle. Lo farà? Ovviamente perché qui si tratta di film hollywoodiano. Già sceneggiatore per Scorsese di Taxi Driver e Toro scatenato, più talentuoso come narratore che dietro la macchina da presa, Schrader è attratto dal mondo della prostituzione e della pornografia (come in Hardcore) e ne descrive sagacemente l'ambiente, non tralasciando sottintesi di omofobia. Finché si cura del mettere a fuoco il personaggio - Julian, i suoi rapporti con la "protettrice" Anne, con il nero Leon (Bill Duke) - e della "sezione investigativa" fa centro, ma quando si tratta di farsi apprezzare dal pubblico femminile scade nel mieloso toccando il punto più basso nel finale che un critico francese definì "Ridicule". Ottima colonna sonora elettronica di Giorgio Moroder, con la celebre canzone "Call Me" interpretata da Debbie Harry in arte Blondie.
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luca
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venerdì 13 febbraio 2009
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ciao sono luca
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cinzia
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martedì 29 aprile 2008
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american gigolo
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film decisamente piacevole ed intrigante.....un Richard Gere senza dubbio al massimo della forma fisica......un ruolo calzato a pennello da Gere...., non potevano trovare di meglio
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mircoconlac
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martedì 30 ottobre 2007
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il film.
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nicolò
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martedì 8 maggio 2007
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e gere in america divenne una star (come armani..)
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Ormai un cult-movie, questo thriller sentimentale (con tocchi sapienti di erotismo) che fece di Richard Gere una superstar. L'attore è perfettamente calato nei panni di un gigolo di Beverly Hills che fa la bella vita e il suo mestiere fila liscio, almeno fino a quando un suo amico omosessuale nero (Bill Duke) non decide di incastrarlo dell'omicidio di una sua ex cliente con gusti molto particolari. C'è però una ricca e bellissima signora (Lauren Hutton) malmaritata ad un potente politico e pronta a salvare il bel Gere, essendosi innamorata. Finale (memorabile ma un po' zuccheroso) sulle note di Mozart. La confezione tecnica del film è ottima e di lusso: oltre a Giorgio Moroder, autore della splendida colonna sonora - che contiene anche la hit "Call Me" di Blondie -valgono la visione i contributi di Ferdinando Scarfiotti (scene) e dello stilista Giorgio Armani per gli abiti del protagonista.
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Ormai un cult-movie, questo thriller sentimentale (con tocchi sapienti di erotismo) che fece di Richard Gere una superstar. L'attore è perfettamente calato nei panni di un gigolo di Beverly Hills che fa la bella vita e il suo mestiere fila liscio, almeno fino a quando un suo amico omosessuale nero (Bill Duke) non decide di incastrarlo dell'omicidio di una sua ex cliente con gusti molto particolari. C'è però una ricca e bellissima signora (Lauren Hutton) malmaritata ad un potente politico e pronta a salvare il bel Gere, essendosi innamorata. Finale (memorabile ma un po' zuccheroso) sulle note di Mozart. La confezione tecnica del film è ottima e di lusso: oltre a Giorgio Moroder, autore della splendida colonna sonora - che contiene anche la hit "Call Me" di Blondie -valgono la visione i contributi di Ferdinando Scarfiotti (scene) e dello stilista Giorgio Armani per gli abiti del protagonista. E' un film commerciale, "American gigolo", fatto per lanciare un nuovo divo e far bussare a quattrini alla Paramount, e dietro si vede che c'è Jerry Bruckheimer, uno dei produttori di maggior successo a Hollywood, ma il fascino della pellicola è innegabile e la regia di Schrader di classe. Già, di classe, solo per come sa trattare elegantemente il tema assai pruriginoso della prostituzione maschile in America.
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