The Wicker Man |
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Un film di Robin Hardy.
Con Edward Woodward, Christopher Lee, Diane Cilento, Britt Ekland, Ingrid Pitt.
continua»
Fantascienza,
- Gran Bretagna 1973.
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Sia maledetta la censura!!!!!!di DandyFeedback: 93353 | altri commenti e recensioni di Dandy |
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mercoledì 9 febbraio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quello che poteva essere uno degli esempi più rimarchevoli e strabilianti di cinema horror/gotico britannico si ritrova invece,nonostante la meritatissima fama di cult attribuitagli nel corso degli anni,un'opera mutilata.Quanti anni sono passati dico io:38!Di acqua sotto i ponti ne è passata a torrenti.Sarebbe un indicibile atto di barbarie darsi oggi un pochettino da fare per riesumare quella fantasmagorica copia originale di cui tanto si vocifera?Un film del genere rieditato come si deve,oltre a fare l'immensa gioia dei collezionisti seri come il sottoscritto,sarebbe anche l'ennesima occasione per distributori e co di mettersi in tasca un bel pò di quattrini.Speravo che l'uscita del remake del 2006 con Nicolas Cage(remake per modo di dire:è indegno anche di lucidargli le scarpe!)avrebbe fatto sì che il miracolo si compisse.Invano.Ma questa è storia vecchia.Di film rovinati ce ne sono tanti quanti sono i granelli di zucchero nella confezione,la maggiorparte dei quali resterà rovinata.Forse in questo caso,si può ancora sperare....Ad ogni modo anche quello che ne è restato è un vero saggio da manuale sulla fascinazione del paganesimo e del culto della fertilità nella traizione britannica(lo sceneggiatore Antony Shaffer si documentò a fondo in proposito).Un mondo solare e crudelmente sensuale,nonchè un attacco feroce alla morale rigida e borghese inglese incarnata dal protagonista,poliziotto vergine e bigotto.Il regista,qui al suo esordio( purtroppo scomparso),sa manipolare abilmente le regole dei film di genere,e la suspence non ha momenti di stanca. La prima parte è venata di un sottile humor nero,per poi lasciar spazio a un erotismo sinuoso e perturbante,merito anche delle splendide musiche di Paul Giovanni che accompagnano due scene memorabili:l'iniziazione al sesso del ragazzo subito dopo il pernottamento di Howie,e la danza nuda di Willow(aimè controfigurata di spalle).Quest'ultima,fece non poco scalpore,e ancora oggi,se si è appassionati del cinema vero,non lascia indifferenti.Il finale cupo e pessimista ribalta abilmente le aspettative dello spettatore,che dava già per scontata la soluzione dopo la prima mezz'ora.Grande la prova di Woodward.Lee,pur restando in disparte il più del tempo(almeno nelle versioni correnti),è ottimo anche lui.Il supplizio finale da il titolo al film(" L'uomo di vimini").Nonostante le mie affannose ricerche,non sono riuscito a procurarmi il director's cut di 103 minuti dall'estero.Da noi ne circolano due versioni a quanto ne so:88 e 99 minuti.Scegliete il male minore.Il risultato vi apparirà squilibrato e dolorosamente rovinato,ma è un film che deve essere visto.
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