Pasqualino Cammarata... capitano di fregata

Pasqualino Cammarata è un comandante della Marina Militare a cui i superiori cercano di non dare incarichi visto che è raccomandato ma non ha alcuna esperienza. Un giorno però il nuovo computer decide di affidargli il comando di un'imbarcazione. Lui e il suo scombinato equipaggio si troveranno a salvare due avvenenti spagnole che porteranno in patria.
Senza scomodare quell'elegante classico che è Operazione sottoveste di Blake Edwards è sufficiente fare riferimento al nostrano Marinai, donne e guai di Giorgio Simonelli per constatare l'abissale differenza con questo film di Amendola scritto in collaborazione con Bruno Corbucci. Due nomi che hanno avuto un loro peso e valore nella cinematografia nazionale ma che qui sono al loro minimo storico. Il primo terzo del film è dedicato a un susseguirsi di micro-barzellette filmate assolutamente non divertenti seguite dalle vicende del viaggio verso la Spagna di un equipaggio formato (come di dovere) da marinai di diverse provenienze regionali in cui spiace vedere impegnato, con battute di basso livello, il ben altrimenti capace Ninetto Davoli. A Mario Carotenuto viene affidata la parte dell'ammiraglio in continua diatriba con un computer che commette solo errori mentre risultano deluse anche le aspettative del pubblico maschile che dai titoli di testa è invitato ad aspettarsi una marea di ragazze discinte e se ne ritrova solo due praticamente sempre vestite. Il film entra di diritto tra gli scult movie degli anni '70 che, va detto a onor del vero, non sono stati poi pochissimi. 

Tentativo mal riuscito di imitare i film americani che satireggiano bonariamente la marina: un ufficiale è imbecille, ma l'ammiraglio lo sopporta perché proviene da una famiglia importante. I guai più seri accadranno quando un errore del computer affiderà al babbeo il comando d'un rimorchiatore.