belliteam
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sabato 1 aprile 2023
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sulle orme di s.leone
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Clint Eastwood alla prima regia di un western, si cuce x se' stesso un personaggio di eroe-antieroe (violenta prostitute, sprezzante, con valori discutibili che se girato adesso farebbe fatica a trovare un produttore...), un pistolero che viene "adottato", non senza chiedere nulla in cambio, come difensore della polverosa cittadina di Lago, da 3 pistoleri reduci da 1 anno di prigionia e pronti a tornare a Lago x prendersi la loro rivincita.
la trama non e' entusiasmante, ma in realta' tutto gira attorno al personaggio di Eastwood (lo straniero senza nome), e quindi anche una sceneggiatura non impeccabile viene messa in secondo piano.
tutto sommato un buon western, anche se lontano dalle pellicole che ne hanno decretato il successo del genere negli anni 7
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Clint Eastwood alla prima regia di un western, si cuce x se' stesso un personaggio di eroe-antieroe (violenta prostitute, sprezzante, con valori discutibili che se girato adesso farebbe fatica a trovare un produttore...), un pistolero che viene "adottato", non senza chiedere nulla in cambio, come difensore della polverosa cittadina di Lago, da 3 pistoleri reduci da 1 anno di prigionia e pronti a tornare a Lago x prendersi la loro rivincita.
la trama non e' entusiasmante, ma in realta' tutto gira attorno al personaggio di Eastwood (lo straniero senza nome), e quindi anche una sceneggiatura non impeccabile viene messa in secondo piano.
tutto sommato un buon western, anche se lontano dalle pellicole che ne hanno decretato il successo del genere negli anni 70
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elgatoloco
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martedì 16 marzo 2021
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grande eastwood, già all''inizio
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"High Plains Drifter"(CLint Eastwood, da un romanzo e con la sceneggiautra di Ernest Tidyman, 1973), che racconta la storia di un uomo, "stranger"rispetto al luogo in cui si reca che, informato dallo sceriffo attuale(il precedente è stato"fatto fuori"da dei pericolosi banditi), si si reca e vi rimane per il tempo necessario per liquidare i viilains e poi sparisce, quasdi"fantasmaticamente". E'il terzo(o secondo, come film a soggetto, visto che il primo era un documentario)film di Clint, nel quale propone il suo peronsaggio già"rodato"nel film di Sergio Leone ma in una chiave più inquietante, dato che, forse, può essere che sia(nella versione originale questo è avvalorato da un secco dialogo finale che va perso nelle versioni tradotte)il fantasma dello sceriffo vitima di uccisioi e usurpazioni.
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"High Plains Drifter"(CLint Eastwood, da un romanzo e con la sceneggiautra di Ernest Tidyman, 1973), che racconta la storia di un uomo, "stranger"rispetto al luogo in cui si reca che, informato dallo sceriffo attuale(il precedente è stato"fatto fuori"da dei pericolosi banditi), si si reca e vi rimane per il tempo necessario per liquidare i viilains e poi sparisce, quasdi"fantasmaticamente". E'il terzo(o secondo, come film a soggetto, visto che il primo era un documentario)film di Clint, nel quale propone il suo peronsaggio già"rodato"nel film di Sergio Leone ma in una chiave più inquietante, dato che, forse, può essere che sia(nella versione originale questo è avvalorato da un secco dialogo finale che va perso nelle versioni tradotte)il fantasma dello sceriffo vitima di uccisioi e usurpazioni. E'comunque anche il film in cui , più chiaramente, Clint è giujstiziere e al tempo stesso, come regista(non sono in grado di fare raffronti con il romanzo, che non conosco, ma credo basti la sceneggiatura, opere dello stesso romaniziere che ha ipsirato la creziopne del film)è autore in pieno del personaggio di chi "espelle il male"da una certa realtà, che qui si chiama Lago, ma potrebbe essere, potenzialmente, qualunque altra. A differenza del ritmo à la Michael Winner nei film di Bronson come vendicatore, qui la punizione è rivolta a dei fuoriflegge che uccidno e massacrano per dominare(dunque, volendo, la valenza anche politico.sociale è presente)e si svolge in maniere più densa, più diffusa e diluita, ancora una volta a significare il carattere"fantasmatico", "misterioso"del film, che è un western assolutamente atipico, dove, certo Sergio Leone aveva lasciato un segno , una traccia precisa, ma Easwood va comunque altrove, si muove con altri mezzi, tra l'altro tornando"cmlpletamente"negli States, con progetti filmici8a parte comunque quelli gpà realizzati)decisamente chiari. da "manuale", quasi, Difficile immagginare, ovviamente, che Clint avesse già, ab initio, un progetto complessivo dettagliato, ma è certo che, avendo poi attraversato tutti i generi cinematografici possibili(fino alle ultime esperienze, peraltro), la sua concezione autorale era già determinata chiaramente da sempre. Quanto alle/gli altre/i interpreti, non è per nulla vero che esse(i spariscano davanti a Easwood attore, ma lui è, per co^ dire, direttore d'orchestra e primo violino. El Gato
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aabbaa
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martedì 31 maggio 2016
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bel film!
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Bel film diretto da Clint Eastwood.
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onufrio
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domenica 26 maggio 2013
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benvenuti ad hell
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Eastwood, fresco di scuola "Leone", confeziona il suo primo western da regista e protagonista. Il personaggio è un misterioso pistolero che arriva in un piccolo villaggio di nome Lago, dove poco tempo prima è stato barbaramente ucciso lo sceriffo, ed i tre assassini dopo un anno di carcere sono usciti con l'intenzione di ritornare a Lago per una sorta di ricompensa; la cittadinanza si rivolge a questo tenebroso pistolero per salvarli da questi uomini, lui accetta, ma a delle determinate condizioni che ben presto non andranno bene a buona parte degli abitanti.
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syrus
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mercoledì 22 maggio 2013
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pessimo
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Film banale, scontato e noioso. Eastwood tenta di cavalcare la scia di successo ottenuta grazie probabilmente al piu' grande resista di sempre, Sergio Leone, non riuscendoci nella maniera piu' assoluta.
La colonna sonora e' del tutto assente, i primi piani e i dettagli di Eastwood che in questo film cura anche la regia, sono una brutta copia di quelli di Leone, la sceneggiatura e' scontata, il film ne risente molto e considerando la scenografia anche il budget dev'esse stato limitato.
La leggenda del pistolero solitario che deve difendere il paesello sperduto nel west, ormai negli anni '70 non era nemmeno piu' proponibile.
In sostanza se volete sbadigliare e annoiarvi per un paio di ore, questo e' il film che fa al caso vostro.
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Film banale, scontato e noioso. Eastwood tenta di cavalcare la scia di successo ottenuta grazie probabilmente al piu' grande resista di sempre, Sergio Leone, non riuscendoci nella maniera piu' assoluta.
La colonna sonora e' del tutto assente, i primi piani e i dettagli di Eastwood che in questo film cura anche la regia, sono una brutta copia di quelli di Leone, la sceneggiatura e' scontata, il film ne risente molto e considerando la scenografia anche il budget dev'esse stato limitato.
La leggenda del pistolero solitario che deve difendere il paesello sperduto nel west, ormai negli anni '70 non era nemmeno piu' proponibile.
In sostanza se volete sbadigliare e annoiarvi per un paio di ore, questo e' il film che fa al caso vostro.
syrus
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rossog
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venerdì 10 maggio 2013
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tentativo simp. ma brutta copia dei film di leone
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Clint Eastwood sempre simpatico ma in questo western ci sono una serie di nei.
mancanza quasi totale di colonna sonora, che è una cosa fondamentale per i western. i film di Leone avevano pathos per la grande musica di Morricone. il montaggio con scene troppo lunghe evidenzia la staticità di Eastwood come attore.
il fatto di non spiegare perchè lui decide di fermarsi per vendicare il fratello non spiegato per tutto il film ritengo sia un meno e non una sopresa ( infatti non si capisce perchè lui sogni lo sceriffo ucciso).
il ritmo è piuttosto lento e poco incalzante, anche la scenografia è troppo nuova con ste case che vedi chiaramente che sono state tirate su in 20 giorni. in ultima anche la scelta di non far capire ai tre assassini del perchè lui li sta ammazzando toglie il pathos del duello finale (fondamentale nei western), dove secondo me il cattivo deve rendersi conto del perchè finisce male e del torto che ha fatto e a chi, invece qui i cattivi a momenti pensano di essere uccisi da un alieno e non capiscono il motivo, cosa che fa apparire Eastwood, il buono, quasi come un vigliacco che sorprende alle spalle, quindi in modo poco corretto , i cattvi.
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Clint Eastwood sempre simpatico ma in questo western ci sono una serie di nei.
mancanza quasi totale di colonna sonora, che è una cosa fondamentale per i western. i film di Leone avevano pathos per la grande musica di Morricone. il montaggio con scene troppo lunghe evidenzia la staticità di Eastwood come attore.
il fatto di non spiegare perchè lui decide di fermarsi per vendicare il fratello non spiegato per tutto il film ritengo sia un meno e non una sopresa ( infatti non si capisce perchè lui sogni lo sceriffo ucciso).
il ritmo è piuttosto lento e poco incalzante, anche la scenografia è troppo nuova con ste case che vedi chiaramente che sono state tirate su in 20 giorni. in ultima anche la scelta di non far capire ai tre assassini del perchè lui li sta ammazzando toglie il pathos del duello finale (fondamentale nei western), dove secondo me il cattivo deve rendersi conto del perchè finisce male e del torto che ha fatto e a chi, invece qui i cattivi a momenti pensano di essere uccisi da un alieno e non capiscono il motivo, cosa che fa apparire Eastwood, il buono, quasi come un vigliacco che sorprende alle spalle, quindi in modo poco corretto , i cattvi. quindi per tutto ciò il mio giudizio è scarso.
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metalsoldier
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domenica 2 ottobre 2011
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che delusione clint! potevi cominciare meglio.
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Deludente. Dialoghi miseri, Trama banale, personaggi evanescenti (la figura femminile è dipinta nel suo luogo più comune). Film che richiama goffamente quelli di Sergio Leone. Peccato, perchè l'idea di base era interessante. Peccato per Eastwood (uno dei miei attori preferiti). Il finale poi è da dimenticare.
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kronos
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lunedì 12 luglio 2010
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quando lo spaghetti incontra il noir
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L'esordio registico di Eastwood nel genere western ripropone gli stilemi leoniani (a partire dal personaggio innominato sbucato dal nulla) ma li rielabora in maniera personale puntando decisamente verso il noir. Ne è risultato un film affascinante, misterioso, quasi Thriller, anche grazie alle bellissime ambientazioni (il californiano Mono lake) e ad alcuni azzeccati tocchi simbolici. Prima 'tacca' sul calcio della pistola di Eastwood regista, che proseguirà coerentemente nella stessa direzione con i memorabili 'Il cavaliere pallido' e 'Gli spietati'
[+] il noir?
(di gambardella )
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ste.star
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domenica 25 ottobre 2009
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grande eastwood
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Un capolavoro!!!! non posso aggiungere altro! Clint è incredibile in questo film... INCREDIBILE
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sergio tollis
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venerdì 3 aprile 2009
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La percezione che ho sempre avuto è che questo film sia stato sottovalutato o mal recepito. In realtà è una pietra miliare del western. Partendo dal pretesto di una celata vendetta, tema quantomai ricorrente nel genere, trova il modo di raccontare una storia fruibile a più livelli e lo fa sfruttando un linguaggio satirico, a tratti esilarante. Volendo poi trovare analogie con i precedenti di Eastwood sono molto più evidenti quelle con "Callaghan" che non, come spesso si legge, con la "trilogia del dollaro" con la quale ha poco a che spartire.
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