Roma

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muttley72 mercoledì 8 maggio 2013
roma, la "città eterna" descritta magistralmente Valutazione 5 stelle su cinque
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"Roma" è un film poco noto di Fellini....tuttavia fu il primo (tra quelli del Maestro) da me visto e ciò a causa di un curioso "episodio familiare": alle 2 di notte (circa) fui svegliato dalle urla di mio padre e (con a mia madre) accorsi pensando ad un grave malore....lui stava invece ridendo irrefrenabilmente davanti ad Alvaro Vitali (che ne film interpretava uno sgangherato comico da avanspettacolo....), poichè la scena gli ricordava il vero avanspettacolo da lui visto (da giovane) prima che esso scomparisse dai cinema-teatro romani (e d'Italia). Mio padre dice "E vero...era così, è forte!!!"....Vi risparmi i commenti miei (e quelli di mia madre. [+]

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nico da roma giovedì 23 agosto 2007
vattene...t'ho detto d'annattene... Valutazione 4 stelle su cinque
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Roma raccontata da Fellini. Uno giovane, forse un pò ingenuo ed educato. L'altro, che stride col primo sia per il personaggio sia per il contesto, interpretato da lui medesimo. Vi è una Roma, quella dei primissimi anni 70, dove ci sono i figli dei fiori spaparazzati sulle scalinate e le piazze, c'è l'amore libero, conseguenza degli anni della contestazione, il GRA intasato come un imbuto, conseguenza della mala gestione del denaro. E vi è la Roma del periodo bellico(seconda guerra mondiale naturalmente) dove la gente("i romani de roma")si riuniva per cenare tutta assieme, bevendo,scherzando e ruttando allegramente, con una bimba che intona "ali-mor-tacci-tu" ed i genitori che un pò si vergognano ma che subito dopo ridono vedendo l'ilarità generale suscitata dalla vivace ragazzina. [+]

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caps88 martedì 17 luglio 2012
la roma di fellini Valutazione 4 stelle su cinque
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  Fellini attraverso un semi documentario folcloristico ritrae Roma nella sua bellezza,nella sua naturalezza,nelle sue usanze,nelle sue canzoni.Ma anche nel suo potere infinito a livello ecclesiastico che ormai ha preso campo anche nel mondo commerciale con una sfilata di capi ecclesiastici che ricorda  Bunuel!Fellini riesce bene a descrivere Roma negli anni 70 cogliendo l integrazione particolare di un ragazzo del nord Italia in una famiglia romana,le cene in trattoria ,il caos del raccordo anulare,la cultura Hippie fortemente contrastata dal governo,l impossibilità di una metropolitana sotterranea funzionante al massimo per gli scavi sottostanti che compongono una seconda città(in cui peraltro scoprono delle catacombe sotterranee. [+]

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parsifal mercoledì 17 gennaio 2018
realtà e sogno Valutazione 5 stelle su cinque
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IL Maestro Fellini, con la collaborazione di Zapponi, rende omaggio alla Città Eterna, con un film che tutt'oggi resta un indiscusso capolavoro. Naturalmente lo fa a modo suo, con i suoi canoni e metodi ormai consolidati. Visioni oniriche, ricordi  che riaffiorano in modo più che vivido ed il modo di caratterizzare i personaggi incontrati durante l'ampia e frastagliata narrazione, tra il bonario ed il grottesco, con punte di  inevitabile malinconia. Il primo ricordo che affiora nella mente del Maestro è la distanza indicata da una pietra miliare sita sulla via Emilia, indelebile gemma della sua infanzia. Di seguito, un giovane Federico ( Peter Gonzales) scende alla Stazione Termini ed incontra la vasta e variegata umanità dell' Urbe, ammantata di folclore e sarcasmo sottoproletario. [+]

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frdb82 domenica 27 febbraio 2005
l'ultima sequenza Valutazione 5 stelle su cinque
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Cinema documentaristico e fantastico insieme, tutt'oggi uno dei Fellini più moderni per la prospettiva storico-impressionistica in cui ci viene presentata la capitale, quasi un museo antropologico e dell'immaginario (Roma antica imperiale, la grande madre-puttana, il Vaticano, la truculenza popolare, il traffico caotico, l'osteria, ecc.) cui poter fare ancora visita senza che l'incanto sia mutato. Fra le molte sequenze da antologia vorrei ricordare il notturno finale, veramente folle.., con tutte quelle bande di motorini a girovagare vorticosamente intorno ai monumenti del centro storico, con la macchina da presa anch'essa impazzita e contagiata dal movimento. Banalmente si potrebbe leggere ancora una volta come contrapposizione vecchio-nuovo in una notte-futuro che avanza e che tutto avvolge, dai connotati (triviali: vedi la copiosità dei motorini e l'impressione grottesca di cafoneria esibita generale) di movimento meccanico e fagocitante (la strada, l'asfalto, la città bruciati, consumati dal motore e dalle ruote dei veicoli che li attraversano) e di spersonalizzazione (i volti dei motociclisti non affatto distinguibili), dove rimangono come interrogativi lanciati nel vuoto e poli arcani di richiamo, le statue lasciateci da tempi ignoti. [+]

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lucaguar lunedì 13 gennaio 2014
fellini, il solito genio, ci racconta la sua roma Valutazione 4 stelle su cinque
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"Roma" è un caposaldo nel percorso del cinema felliniano.
Questo film, pur discutibile su alcuni aspetti, coinvolge (soprattutto all'inizio e alla fine) ed è caratterizzato da alcuni soliti colpi di genio "alla Fellini" che elevano questa pellicola sopra la media, riuscendo a trasportare  lo spettatore nella consueta atmosfera di "realtà sognante" che dona originalità, se non unicità, ad ogni opera dello straordinario regista riminese.
Il film è diviso, se non in episodi, sostanzialmente in lunghe sequenze, talvolta precedute da piccole introduzioni fatte dallo stesso Fellini sia come voce fuori campo che, più volte, come comparsa. [+]

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e. hyde giovedì 16 giugno 2016
la città del sole (parte prima) Valutazione 5 stelle su cinque
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E nel sonno del '600 - secolo in cui vide luce l'importante opera filosofica di Tommaso Campanella, espressione dei fermenti culturali, politici e sociali dell'epoca, delle ambizioni delle menti più pronte, dell'aspirazione al cambiamento, al rinnovamento, al contrasto del degrado politico e religioso e alla corruzione delle istituzioni - sono ancora immersi secondo Fellini gli abitanti di Roma, città eterna su cui egli ha realizzato questa sinfonia: un lungo sogno, un viaggio nel tempo e nello spazio in cui l'autore fonde e gioca coi registri narrativi e mostra che Roma può essere quella che ciascuno vuole, che ciascuno proietta dalla sua mente, frutto della storia personale e della sua esperienza. [+]

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e. hyde giovedì 16 giugno 2016
la città del sole (parte seconda) Valutazione 5 stelle su cinque
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Come simbolo di Roma, sui manifesti, una monumentale prostituta, che si erge stanca, paziente, rassegnata, eterna, che nulla aspetta e che nulla spera. Il casino è il rientro al grembo materno, la voglia dell'uomo di rimanere attaccato a una figura materna che gli tolga dubbi e responsabilità, che non gli dia problemi; non è solo di Roma ma è tipicamente romano, cattolico, gesuitico, perché pieno di buone intenzioni (sfogare gli ardori giovanili che non diventino violenza politica, ribellione all'autorità o vandalismo; evitare l'omosessualità del clero e l'aggressione dei maschi alle donne “oneste”, che negli anni in cui Fellini era giovane non avevano la libertà di oggi). L'avanspettacolo è parente del casino, coi maschi assatanati che rivolgono osceni apprezzamenti alla sfilata di cosce e sederi, senza offesa per le soubrette di ieri e di oggi, ma era nota l'idea di Fellini circa l'esibizione del sesso, certe manifestazioni e parate come si vedono anche oggi in spettacoli popolari (in questo era d'accordo con Pasolini), come una forma di fascismo. [+]

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e. hyde giovedì 16 giugno 2016
la città del sole (parte terza) Valutazione 5 stelle su cinque
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Diretto con un virtuosismo stilistico irresistibile, scritto con Bernardino Zapponi, estremamente intonato a Fellini per il senso dell'apologo, il fascino del fantastico e dell'arcano e soprattutto per la chiosatura ironica, meravigliosamente fotografato da Giuseppe Rotunno, con le ottime scenografie e costumi di Danilo Donati e l'altrettanto buono montaggio di Ruggero Mastroianni che contribuisce al suo carattere non convenzionale, il film è sottolineato dalla musica di Nino Rota nei suo caratteri misteriosi, magici ma anche popolareschi. Nei salti tra il 1939-40 e il 1972 emerge una certa nostalgia per la vecchia Roma e un'ansia per quella moderna, che non comprende i giovani, incapace di mantenere il passato, triste pure nelle sue feste. [+]

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stefano capasso giovedì 22 luglio 2021
la città delle illusioni Valutazione 4 stelle su cinque
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Roma vista in momenti diversi da Federico Fellini: dalle descrizioni mitiche conosciute durante la sua infanzia, all’esperienza vissuta personalmente quando negli anni della seconda guerra mondiale vi si trasferisce per finire alla descrizione contemporanea alle riprese del film. Un lavoro che procede per quadri che si alterna in tre fasi temporali, dove Roma tutto sommato conserva quelle caratteristiche reali e immaginifiche prodotte dalla fantasia del regista. Sin dalle prime immagini Fellini mette in chiaro che quello che vedremo è tutto messa in scena, usando ricostruzioni evidentemente poco credibili e personaggi che sembrano maschere. Il ritratto prodotto di Roma è complesso, colmo di contraddizioni, in un coacervo di confusione, personaggi tronfi che popolano la città che convivono con tanti personaggi che vengono da fuori. [+]

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