Cane di paglia

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Un film di Sam Peckinpah. Con Dustin Hoffman, Peter Vaughan, David Warner, Susan George, Jim Norton Titolo originale Straw Dogs. Drammatico, durata 113 min. - USA 1971. - Dear International uscita giovedì 3 febbraio 1972. - VM 18 - MYMONETRO Cane di paglia * * * - - valutazione media: 3,19 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
jmcmegamega venerdì 29 aprile 2005
signor farinotti, ha lei visto il film? Valutazione 4 stelle su cinque
90%
No
10%

Mi scusi signor Farinotti, io la stimo e la rispetto, ma mi permetto di farle notare che la "rabbiosa reazione del marito", come dice lei, non parte dallo stupro di suo moglie: in primo luogo la violenza subita non viene mai rivelato al matematico, ma solo accennata con una frase ambigua; inoltre, anche se lo stupro fosse stato immaginato, esso non riesce a portarlo ad affrontare apertamente gli aggressori. Solo la persecuzione di un altro diverso e di un debole come lui, o forse semplicemente l'eccesso di violenza attorno a lui, lo porterà poi all'esplosione di rabbia finale. Mi permetto anche di dissentire dal suo giudizio e di attribuire al film quattro stelle. Per quanto riguarda poi l'ideologia reazionaria e la violenza esagitata (sicuro che non volesse scrivere esagerata?) penso che ci sarebbe mooolto da discutere. [+]

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nico mercoledì 8 agosto 2007
altro che quando prendono i 5 minuti... Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Film che inizia con scene tranquille, quasi bucoliche, ed aumenta vorticosamente il passo fino farci domandare dova vada a parare. Ma questo è un gran bel film ed ecco perché: qui vi è tutta quella determinazione ad uccidere di un professore di matematica, esile fisicamente, un uomo che in condizioni normali usa la ragione e cerca sino alla fine il dialogo, e che riesce a non perder la pazienza anche quando è schernito da un gruppo di bifolchi e da una moglie che sembra più sfidarlo che amarlo(lo tradisce pure ma si brucia col fuoco, e di brutto). Però tutto ha un limite e quando si trova a dover difendere in casa propria un ritardato dal linciaggio, quando chi vuole giustiziarlo barbaramente uccide pure un pubblico ufficiale cui il professore si era speranzosamente rivolto, quando proprio non vuole soccombere ad una ingiustizia troppo grande, come extrema ratio diventa egli stesso una belva, è costretto ad uccidere, e lo fa con sottile soddisfazione, sua e (ahime!)di chi guarda. [+]

[+] bella recensione (di alice)
[+] tradisce il marito? (di r1me55a)
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chriss sabato 11 settembre 2010
quasi un capolavoro... Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Cane di paglia è il quasi capolavoro di Sam Peckinpah. Il regista statunitense ha magistralmente diretto questa sanguinaria opera, in cui la vera protagonista sembra essere la sola violenza umana (David), intesa come difesa del territorio, dell' abitazione e delle persone care. La storia del film si trasforma in violentissima (solo nel finale) non per volere di chi compie la carneficina, ma per il continuo fastidio di cinque malviventi che se le andranno veramente a cercare. Il protagonista di tale vicenda è David, un tranquillo professore di matematica che si trasferisce, assieme all' affascinante moglie (Amy, interpretata da Susan George), in un paesino della Cornovaglia. [+]

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gianni lucini sabato 17 settembre 2011
un lavoro di sottrazioni Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Per interpretare il tenero, timido e remissivo David della prima parte del film Dustin Hoffman è costretto a lavorare all’inverso rispetto al suo metodo abituale appreso all’Actor’s Studio che prevede costanti “aggiunte” alle caratteristiche del personaggio assorbendole dall’esterno. Per calarsi in un uomo così privo di personalità da apparire trasparente deve “sottrarre” elementi caratterizzanti e limitarsi a una recitazione sottotraccia. Nella prima parte del film il personaggio di David ha come elemento costitutivo della propria personalità l’assenza di caratterizzazioni, indispensabile per dare maggior forza alla successiva metamorfosi. [+]

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gianni lucini sabato 17 settembre 2011
i cani di paglia Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

I cani di paglia accettano in silenzio il proprio destino, con pazienza e senza lamentarsi mai. Capita però che a volte i cani di paglia prendano fuoco. Questo è il concetto scelto da Sam Peckinpah per introdurre il film, ispirato al romanzo “The Trenchers’s farm” di Gordon M. Williams. Lo stesso regista non ha mai nascosto il suo pensiero pessimista sulla vita: «…In effetti l’uomo non è che un animale, una bestia affamata e astiosa. Se vi guardate intorno vi accorgete che in questo mondo ci sono un po’ d’amore, un pizzico di bontà e tanta, tanta barbarie». L’dea della violenza come regolatrice assoluta dei rapporti tra le persone appartiene e ispira gran parte della sua produzione cinematografica di cui proprio Cane di paglia rappresenta forse l’opera più inquietante e controversa. [+]

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anonimo mercoledì 20 aprile 2005
vediamolo Valutazione 0 stelle su cinque
63%
No
38%

Una coppia di insegnanti si stabilisce in una sperduta comunità rurale. Lui è fisicamente mediocre e, peggio, intellettualmente capace; aggiungiamo a queste due stigmate un carattere bonario e l'esito è scontato... Come da ragazzini facevamo passare per i tormenti il secchione incauto che giocava in nostra compagnia. Persino nella bella moglie serpeggia un sentimento di compatimento. Qundo una rozza famiglia di montanari li aggredisce, umiliandoli (lui con lo scherno, lei con lo stupro) entrambi reagiscono in modo imprevisto. La donna forse è realmente sedotta durante lo stupro, il mite professore massacra tutti gli aggressori: un breve commento, alla fine, mostra il suo autocompiacimento. Che è il modo tremendo con cui si trasmette la violenza. [+]

[+] sul termine li massacra... (di tre pinze e 'na tenaja)
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andrejuve giovedì 24 dicembre 2015
la natura bestiale dell'uomo Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

“Cane di paglia” è un film del 1971 diretto da Sam Peckinpah. David Sumner è un matematico americano che si trasferisce assieme alla moglie Amy in un piccolo paesino inglese di cui quest’ultima è originaria. La coppia ha deciso di stabilirsi in questo luogo in quanto David, a seguito dell’assegnazione di un’importante borsa di studio, deve effettuare delle ricerche e ritiene che la tranquillità del posto possa giovargli per il prosieguo del suo lavoro. Amy è una donna affascinante e avvenente e chiede aiuto ad un suo vecchio amico e ad altre tre persone affinché costruiscano un garage vicino alla loro abitazione. David è un uomo metodico, preciso e concentrato quasi esclusivamente sulla sua professione e si dimostra una persona spesso indecisa ed indecifrabile. [+]

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c�guglielmo mercoledì 5 giugno 2013
hoffman e susan george di conseguenza : un cult Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Ennesima pellicola targata Hoffman, diventata un Cult; il regista tocca, con un pizzico di provocazione, svariate tematiche che tutt'ora a distanza di 40 anni( il film è uscito nelle sale nel 1971) si confondono con la vita reale e toccano la sensibilità del pubblico.
Peckinpah gioca con il personaggio femminile, la bella e provocante Amy,(Susan George) moglie del tranquillo David, professore di matematica(Dustin Hoffman); un velo di ambiguità traspare abbagliante dai comportamenti della donna, per tutta la durata del film. Amy nutre nei confonti dei "ragazzacci", che la corteggiano e minano la serenità della sua famiglia un sentimento di amore e odio, piu precisamente attrazione e repulsione; stesso atteggiamento nei confronti del marito di cui non sopporta il carattere troppo passivo,da "cane di paglia" e da cui si sente trascurata, per via degli impegni lavorativi di quest'ultimo. [+]

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renato c. sabato 26 novembre 2016
violento ma interessante Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Di stelle ne ho messe 3 ma andrebbe benissimo il voto dal 3 al 4! A Sam Peckimpah non dispiacevano le scene di violenza, già ne "Il mucchio sevaggio" si era sbizzarrito a flutti di sangue che uscivano dal corpo al rallentatore quando qualcuno veniva colpito da un propiettile! Violenza che oggi fa sorridere, ma che negli anni '60/70 faceva un po' senso. Qui, a parte la scena di stupro la violenza si fa molto forte nel finale: un accoppamento generale degli avversari! Notevole la figura del protagonista, magistralmente interpretato da Dustin Hoffman, del professore timido e un povigliaccheto, che si lascia portare ad una battuta di caccia dagli operai che gli stavano costruendo il garage, per poi lasciarlo solo ed andare a casa sua a violentargli la moglie, una bellissima  Susan George, con un carattere opposto a quello del marito!  La moglie si annoiava mentre il marito se ne stava chiuso in casa a fare le sue ricerche matematiche, e non disdegnava provocare gli operai (il capo dei quali era stato un suo ex!) mostrandosi a seno nudo alla finestra del bagno! E ne ha poi pagato le conseguenze; però non ha detto nulla al marito! Una sera, tornando a casa investono involontariamente un ritardato mentale che aveva involontariamente strozzato una ragazza che gli aveva fatto delle avances. [+]

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great steven mercoledì 21 dicembre 2016
matematico diventa omicida per proteggere casa sua Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

 

CANE DI PAGLIA (USA, 1971) diretto da SAM PECKINPAH. Interpretato da DUSTIN HOFFMAN, SUSAN GEORGE, PETER VAUGHAN, T. P. MCKENNA, DAVID WARNER, DEL HENNEY, JIM NORTON

Nelle brughiere della Scozia, arrivano i coniugi Sumner, David e Amy, con la moglie che è originaria proprio di quella zona. [+]

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