tomdoniphon
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lunedì 25 agosto 2014
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un western da riscoprire
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Dopo un preambolo ambientato ai tempi della guerra civile, l'azione si sviluppa nel periodo immediatamente successivo: un colonello nordista (Wayne) diventa amico di due prigionieri sudisti, e si allea con loro per combattere un traditore nordista che spadroneggia a Rio Lobo. Uno dei migliori western "crepuscolari", un compendio del cinema di Hawks, qui al suo ultimo film: come sempre, i temi a lui cari (l'amicizia, la lealtà, la guerra tra sessi) trovano spazio sono nell'ambito delle regole del genere e dell'azione. Ed è proprio l'azione ad accrescere la nostalgia per il western che fu. Il film chiude la trilogia, iniziata con "Un dollaro d'onore" ("Rio bravo" in originale), e proseguita con "El Dorado", tutti e tre con protagonista Wayne che qui la fa ancora di più da padrone.
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Dopo un preambolo ambientato ai tempi della guerra civile, l'azione si sviluppa nel periodo immediatamente successivo: un colonello nordista (Wayne) diventa amico di due prigionieri sudisti, e si allea con loro per combattere un traditore nordista che spadroneggia a Rio Lobo. Uno dei migliori western "crepuscolari", un compendio del cinema di Hawks, qui al suo ultimo film: come sempre, i temi a lui cari (l'amicizia, la lealtà, la guerra tra sessi) trovano spazio sono nell'ambito delle regole del genere e dell'azione. Ed è proprio l'azione ad accrescere la nostalgia per il western che fu. Il film chiude la trilogia, iniziata con "Un dollaro d'onore" ("Rio bravo" in originale), e proseguita con "El Dorado", tutti e tre con protagonista Wayne che qui la fa ancora di più da padrone. Il film è ricco di momenti molto belli ed avvincenti, come la rapina al treno all'inizio e il confronto finale con il vento che spazza la sabbia. Rispetto ai western dell'età dell'oro (1939 - 1962), il film presenta maggiori dosi di violenza, un aspetto che risente ovviamente dell'ondata dirompente del western italiano. Sottovalutato da pubblico e critica. Da rivalutare.
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samanta
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domenica 10 aprile 2022
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giustizia e vendetta
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Howard Hawks è stato uno dei più noti e bravi registi della Hollywood dei tempi d'oro, molto versatile passò dai drammi (Scarface, L'urlo della folla) alle commedie che appartengono alla storia del cinema (Susanna, Gli uomini preferiscono le bionde, Venere e il Professore), ai film di guerra o davventura (IL sergente York, Arcipelago in fiamme, Hatari) ai western come il classico Fiume Rosso e il capolavoro Un dollaro d'onore,. Quest'ultimo film impressionò evidentemente il nostro regista che ne fece un remake di molto inferiore El Dorado, Rio Lobo s'ispira nella parte finale al finale di Un dollaro d'onore.
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Howard Hawks è stato uno dei più noti e bravi registi della Hollywood dei tempi d'oro, molto versatile passò dai drammi (Scarface, L'urlo della folla) alle commedie che appartengono alla storia del cinema (Susanna, Gli uomini preferiscono le bionde, Venere e il Professore), ai film di guerra o davventura (IL sergente York, Arcipelago in fiamme, Hatari) ai western come il classico Fiume Rosso e il capolavoro Un dollaro d'onore,. Quest'ultimo film impressionò evidentemente il nostro regista che ne fece un remake di molto inferiore El Dorado, Rio Lobo s'ispira nella parte finale al finale di Un dollaro d'onore. Hawks non vinse mai un Oscar se non quello alla carriera.
Siamo alla fine della guerra civile e i confederati mettono a segno vari colpi, rapinando treni dell'Unione che portano carichi d'oro, il colonnello Cord McNelly (John Wayne) incaricato di porre fine alle rapine sospetta di una "talpa" che informi il nemico degli orari e dei percorsi, ma proprio sotto il suo naso i sudisti fanno un nuovo colpo durante il deragliamento del treno muore un giovane ufficiale molto amico di McNelly. Nell'inseguimento dei confederati McNelly riesce a catturare 2 sudisti il comandante capitano Cordona (Jorge Rivero) e il sergente Tuscarora (Christopher Mitchum figlio di Robert) ma i 2 non rivelano chi è la talpa. Finita la guerra sono avvicinati da McNelly ormai borghese e rivelano che la talpa era un soldato nordista di cui non conoscono il nome ma che sono in grado di riconoscere. Passa del tempo e McNelly viene avvertito da Cordora che Tuscarora ha visto nel suo paese Rio Lobo la "talpa", McNelly s'incontra con Cordora a Blackthome per andare insieme a Rio Lobo, ma mentre parlano in un saloon entra una ragazza che viene inseguita da 4 brutti ceffi con la stella di vice sceriffo, giusto di Rio Lobo, che la maltrattano, McNelly e Cordero reagiscono e uccidono i 4 che stavano per sparare, la ragazza si chiama Shasta (Jennifer O'Neil al suo esordio cinematografico e con una carriera interessante: Quell'estate del '42, L'innocente) che è stata accusata falsamente di avere ucciso un uomo che insieme a lei vendeva sciroppi e medicine e che in realtà era stato proprio ucciso da uno dei 4 vice sceriffi. McNelly e Cordora con la ragazza vanno a Rio Lobo dove apprendono che il traditore era il sergente Gorman (Victor French) che arrivato sotto falso nome in quel paese con il denaro e la violenza ha comprato mezza città e i ranch intorno costringendo i proprietati a vendere a lui. Si succedono varie sparatorie con la scena finale (presa da Un dollaro d'onore) dello scambio di Gorman preso da McNelly e Tuscarora preso in precedenza dal traditore che ovviamente è ucciso con i suoi; quanto a Cordora e Shasta si sposeranno.
Il western pur discreto è un pò fiacco, John Wayne è sempre una notevole presenza ma non è al massimo della forma, i film successivi sono decisamente migliori come Il Grande Jake, I cowboys e quel Maledetto colpo al Rio Grande Express, la sceneggiatura è mediocre e Howard Hawks si ripete, era ormai alla fine di una carriera di più di 40 anni e si vede anche la stanchezza della direzione nello scambio finale (debole ripetizione per la terza volta), anche se altre scene sono molto ben realizzate tecnicamente e suggestive come quella iniziale dell'assalto al treno con il nido di vespe gettato nel vagone della scorta all'oro. Buona la recitazione complessiva del cast tra cui emerge la pricipiante Jennifer O'Neil e Jack Elam bravo caratterista (Vera Cruz, Il quarto uomo) nella parte del vecchio Philips piccolo proprietario vessato da Gorman, quanto a Christopher Mitchum discreto ma ben inferiore al padre, come al solito nei film di Hawks sono accurati la fotografia e il montaggio.
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domenico rizzi
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sabato 20 aprile 2013
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wayne invecchiato, inchiodato al suo stereotipo
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Non occorre molto, ad un occhio esperto, per irlevare i difetti di questo film che pure si affida a nomi prestigiosi, quali il regista Howard Hawks e l'attore John Wayne, vincitore dell'Oscar alla carriera l'anno precedente con "Il Grinta", dopo avere momentaneamente sconfitto il cancro manifestatosi nel 1964. Si parte dalle ultime fasi della guerra di secessione, con un giovane capitano sudista che cerca di impossessarsi di un carico d'oro dell'Unione e il duro ufficiale nordista Cord Mc Nally (Wayne) che tenta di impedirglielo. Guarda caso, il Duca veste ancora i panni di un colonnello - grado al quale si è affezionato da "Rio Bravo" in poi - per trasformarsi, a conflitto terminato, in un giustiziere che si rivela un burbero difensore dei deboli e degli oppressi.
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Non occorre molto, ad un occhio esperto, per irlevare i difetti di questo film che pure si affida a nomi prestigiosi, quali il regista Howard Hawks e l'attore John Wayne, vincitore dell'Oscar alla carriera l'anno precedente con "Il Grinta", dopo avere momentaneamente sconfitto il cancro manifestatosi nel 1964. Si parte dalle ultime fasi della guerra di secessione, con un giovane capitano sudista che cerca di impossessarsi di un carico d'oro dell'Unione e il duro ufficiale nordista Cord Mc Nally (Wayne) che tenta di impedirglielo. Guarda caso, il Duca veste ancora i panni di un colonnello - grado al quale si è affezionato da "Rio Bravo" in poi - per trasformarsi, a conflitto terminato, in un giustiziere che si rivela un burbero difensore dei deboli e degli oppressi. La trama è scontata e decisamente dozzinale, il regista Hawks ("Il Fiume Rosso", "Il grande cielo", "Un dollaro d'onore") ha perso lo smalto degli anni migliori, il western all'italiana lascia qualche impronta anche in questa pellicola. Quanto a Wayne è ridotto ormai ad una mera parvenza di se stesso e i suoi ruoli nei film western cominciano a diventare nostalgicamente ripetitivi (vedi anche "I due invincibili" di Andrew V. Mc Laglen girato l'anno prima, dove ancora una volta indossa l'uniforme di colonnello nordista) rasentando la noia. D'altro canto, l'uomo ha 63 anni e un aspetto da anziano, gli sono praticamente precluse le scene d'amore del passato e le imprese più spettacolari. Il suo abbigliamento, quando non riguarda i periodi trascorsi in uniforme, è diventato una specie di seconda epidermide, con quel panciotto di pelle, la camicia rosso aragosta o blu, i calzoni di tela che non arrivano alla caviglia e la giacca troppo corta che indossa spesso. La sua imponenza fisica e l'esperienza acquisita gli consentono soltanto di apparire come un buon vecchio testardo che serva da guida alle giovani generazioni. Tuttavia Wayne conserva almeno in parte il suo humour e riesce perfino ad ironizzare sulla propria irreversibile decadenza: un tempo era un "duro", mentre ora una ragazza che gli ha dormito accanto durante un bivacco lo definisce "morbido". Forse le battute dell'antico leone sono fra i pochi elementi positivi della pellicola, che non contiene alcuna novità rispetto a decine di altri western e si riassume in una serie di sparatorie, al termine delle quali i prepotenti naturalmente soccombono. Niente di nuovo neppure per il grande John, che non offrirà più il meglio di sè fino al 1976 con "Il pistolero" di Don Siegel, autentico testamento spirituale di un uomo della Frontiera e del suo interprete.
Domenico Rizzi, scrittore
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trouffaldpotemkez
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sabato 30 aprile 2011
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wayne cerca una cassa d'oro...
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Un wayne d'annata in evidente stato
non di decomposizione..., d'età
cerca di tenere il passo seppur claudicante,
col western moderno, la storia come quasi tutte lo
vede alla ricerca di un bandito carico d'oro.
Eh, sotto la media, ed è tutto un dire, delle
sue prestazioni filomalenconiche monoespressive rischia
d'essere al capolino carriera, il mitico Haward Hawks...
Un'apprezzabilissimo filmaker storico.
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Un wayne d'annata in evidente stato
non di decomposizione..., d'età
cerca di tenere il passo seppur claudicante,
col western moderno, la storia come quasi tutte lo
vede alla ricerca di un bandito carico d'oro.
Eh, sotto la media, ed è tutto un dire, delle
sue prestazioni filomalenconiche monoespressive rischia
d'essere al capolino carriera, il mitico Haward Hawks...
Un'apprezzabilissimo filmaker storico.
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