Lo chiamavano Trinità... |
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Un film di Enzo Barboni.
Con Terence Hill, Bud Spencer, Farley Granger, Remo Capitani.
continua»
Western,
Ratings: Kids+13,
durata 117 min.
- Italia 1970.
- Cineteca di Bologna
uscita giovedì 9 giugno 2022.
MYMONETRO
Lo chiamavano Trinità...
valutazione media:
3,97
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un nuovo tipo di Westerndi ShiningEyesFeedback: 16074 | altri commenti e recensioni di ShiningEyes |
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mercoledì 3 aprile 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Mentre lo spaghetti-western impazzava e faceva successo nelle sale italiane, E.B.Clucher (Enzo Barboni) bussava alle porte dei produttori per discutere l'idea di uno spaghetti-western meno serio e più dedito alle gag che alle sparatorie. Dopo molte risposte negative, Italo Zingarelli accettò l'onere della produzione, facendo si che “Lo chiamavano Trinità...” diventò un cult movie, tanto da affibbiargli l'etichetta fagioli-western. Il segreto di tale successo sta principalmente nell'affermazione della coppia Bud Spencer & Terence Hill, generatori di una comicità semplice e genuina, data dal tipico contrasto comico degli opposti caratteri della coppia: Hill, gracile ma furbo e Spencer, grosso ma tonto. In “ Lo chiamavano Trinità..” non ci sono morti o sparatorie, ma tanti cazzotti, risultato di un divertimento assicurato, creato da scene paradossali, che diventeranno teatro di future citazioni che si usano ancora oggi; e non scordiamoci del meraviglioso contributo delle bellissime musiche di Franco Micalizzi, entrate ormai tra le colonne sonore più conosciute ed apprezzate. In più ci sono i divertentissimi personaggi protagonisti con le loro differenze ben delineate ed i loro caratteri curiosi che ci conquistano: Bambino con i suoi modi di fare rozzi e il suo tipico verso di fastidio quando incontra l'odiato fratello; Trinità con la sua indolenza e furbizia, e il suo modo affabile verso chiunque; ma citerei anche i personaggi minori, che sebbene, rivestano un'importanza esigua nella storia, danno più colorito al film. Non si parla di cult movie per interpretazioni, sceneggiatura e bellezza del film, ma per un altro modo di intendere il western, per dimetterlo dai suoi toni inquieti e violenti e farcelo diventare una cosa godibile e carina, senza levare neanche i vari valori buoni che trasmettono i film del genere (onestà, fede e generosità verso il prossimo).
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