onufrio
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mercoledì 22 maggio 2019
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cable hogue
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Cercatore d'oro abbandonato dagli "amici" nelle terre desolate d'America, derubato di acqua e cavallo si ritrova a vagabondare in cerca di un aiuto supremo, meditando la vendetta nei confronti dei suoi detrattori. Ormai stravolto, crolla a terra, e proprio lì, si accorge di aver trovato l'acqua, in un luogo dove non se ne trova per miglia e miglia, Cable allora costruisce il suo piccolo impero lontano dalla civiltà, aspettando con ansia il ritorno dei suoi "amici", nel frattempo farà amcizia con un presunto reverendo e s'innamora di una prostituta (interpretata dalla bella Stella Stevens).
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paolodilautreamont
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domenica 1 giugno 2014
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un western all'italiana, firmato da sam peckinpah
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Il Morandini sbaglia decisamente il taglio, quando parla di critica al "capitalismo", cosa che a Peckimpah interessava poco (condivido il commento di M. Romita). E' in realtà un film crepuscolare, ma con in più la enatura ironica del Peckinpah di Convoy (un altro western con le auto).
In realtà nel film entra il tema classico del western della lotta tra allevatori e coltivatori; tra indiani e il "Cavallo di ferro" (la ferrovia). In questo caso tra diligenza e auto. Ma quello è solo uno dei temi, e prenderlo troppo in considerazione, con piglio leninista, rischia di far prendere delle cantonate. Cable Hogue è una bella storia d'amore pop (è una ballata!), con innesti di temi come la vendetta, i predicatori bacchettoni (la coppia che finisce sotto il tendone) e i finti predicatori/colpoltori (si pensi al bellissimo e quasi coevo Paper moon di Bogdanovich).
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Il Morandini sbaglia decisamente il taglio, quando parla di critica al "capitalismo", cosa che a Peckimpah interessava poco (condivido il commento di M. Romita). E' in realtà un film crepuscolare, ma con in più la enatura ironica del Peckinpah di Convoy (un altro western con le auto).
In realtà nel film entra il tema classico del western della lotta tra allevatori e coltivatori; tra indiani e il "Cavallo di ferro" (la ferrovia). In questo caso tra diligenza e auto. Ma quello è solo uno dei temi, e prenderlo troppo in considerazione, con piglio leninista, rischia di far prendere delle cantonate. Cable Hogue è una bella storia d'amore pop (è una ballata!), con innesti di temi come la vendetta, i predicatori bacchettoni (la coppia che finisce sotto il tendone) e i finti predicatori/colpoltori (si pensi al bellissimo e quasi coevo Paper moon di Bogdanovich). Ci sono tutti gli elementi del western, toccati con garbo e un fondale affascinante come il deserto di Gila.
Molti stilemi fanno parte anche della lettura texwilleriana del western fatta in Italia, anche se non dico affatto che il vecchio Sam P. abbia fatto una cover dello spaghetti western come il Tarantino di Django. Peckinpah è -come sempre- immenso: basterebbero gli ultimi fotogrammi di Getaway, con la strada finale, lunga e diritta, infinita, verso il Messico, per farlo inserire tra i grandi.
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renato c.
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martedì 8 ottobre 2013
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il crepuscolo ....del vecchio west
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Sam Peckinpah è famoso per essere sempre andato un po'controcorrente, soprattutto nel genere western. Lontano dal western tradizionale con i buoni e giusti tutto di un pezzo ed i cattivi supercattivi, mostrava un west realista di come, forse è veramente stato. Anche in questo film, privo di duelli e lotte, salvo il duellino finale in cui muore il più cattivo dei due "cattivi" (tra l'altro "gay", argomento ancora tabù nel 1970, anno di produzione del film) è quasi un western commedia che descrive bene l'ambiente du quei tempi! Il pioniere vagabondo e analfabeta che trova il modo di farsi strada scoprendo una sorgente d'acqua nel deserto.Il reverendo ambiguo anche nel vestire (porta il colletto doppio uso!) che consola le anime di belle donne tramite approcci sessuali! La religiosità puritan
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Sam Peckinpah è famoso per essere sempre andato un po'controcorrente, soprattutto nel genere western. Lontano dal western tradizionale con i buoni e giusti tutto di un pezzo ed i cattivi supercattivi, mostrava un west realista di come, forse è veramente stato. Anche in questo film, privo di duelli e lotte, salvo il duellino finale in cui muore il più cattivo dei due "cattivi" (tra l'altro "gay", argomento ancora tabù nel 1970, anno di produzione del film) è quasi un western commedia che descrive bene l'ambiente du quei tempi! Il pioniere vagabondo e analfabeta che trova il modo di farsi strada scoprendo una sorgente d'acqua nel deserto.Il reverendo ambiguo anche nel vestire (porta il colletto doppio uso!) che consola le anime di belle donne tramite approcci sessuali! La religiosità puritana e bigotta della così detta "gente per-bene" che fa da contrasto con quella genuina di Cable Hogue che vicino alla morte accetta che Dio lo mandi dove più si merita! L'innamoramento di una prostituta da parte del protagonista! Del resto, nelle piccole città di frontiera un vagabondo che si fa un po' da se non è che trovava facilmente d'altro perchè le ragazze delle così dette famiglie per-bene gli erano escluse e le altre erano o ballerine ed entraneuse di saloon, o prostitute, o, più facilmente, entrambe le cose! Ed alla fine il vecchio west dei cavalli e dei pionieri viene spazzato via dalla prima automobile che si vede da quelle parti; il protagonista muore in una maniera apparentemente "stupida", schiacciato dall'automobile che voleva fermare mentre scivolava giù per una discesa, priva del freno a mano! E con lui la macchina travolge anche il vecchio west che se ne va con l'arrivo dei motori! Bravo Peckinpah! E' una bella rappresentazione del tramonto del vecchio west!
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m.romita
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sabato 1 giugno 2013
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non era buono nè cattivo, ma era un uomo, almeno
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"Strzelecki" esagera, con i riferimenti a Pinocchio. Magari Peckinpah lo conosceva, ma il film è altro.
'E un capolavoro da vedere, da assaporare con attenzione ai dettagli, dove i personaggi protagonisti sono
figure universali del vivere umano. Dramma, momenti grotteschi e comici, crudeltà, amore e morte.
Peckinpah usa l'ambientazione western come un utile sfondo : non fatevi ingannare . Non è un western.
Meno ancora dei "I compari " di Altman , che è un ottimo film, ma inferiore a questo.
Neanche la recensione del Morandini mi soddisfa , che pure gli assegna 4 stelle.
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"Strzelecki" esagera, con i riferimenti a Pinocchio. Magari Peckinpah lo conosceva, ma il film è altro.
'E un capolavoro da vedere, da assaporare con attenzione ai dettagli, dove i personaggi protagonisti sono
figure universali del vivere umano. Dramma, momenti grotteschi e comici, crudeltà, amore e morte.
Peckinpah usa l'ambientazione western come un utile sfondo : non fatevi ingannare . Non è un western.
Meno ancora dei "I compari " di Altman , che è un ottimo film, ma inferiore a questo.
Neanche la recensione del Morandini mi soddisfa , che pure gli assegna 4 stelle.
Non c'è alcun intento politico anticapitalistico in Peckinpah , e il film non è una lucida demitizzazione dell'epopea pioneristica western.
Questo film ha valore universale, ed è bellissimo. Gli attori sono perfetti, tutti, dai protagonisti alle figure di contorno.
L'ambientazione western ci sta benissimo , ed è magnifica. Il deserto, le diligenze , il predicatore vero e quello fasullo ma più vero del vero.
La morte del protagonista per un banale incidente , ma che tanto banale non è, anzi . Il perdono ad un nemico che si rivela vile e debole , come sono spesso gli uomini ; insomma Cable Hogue muore come un eroe eponimo , circondato da un campionario di umanità esemplare : il predicatore ( falso ) ; la Prostituta ( vera , ma buona ) , il Banchiere intelligente e quello stupido e cattivo,
i proletari che vivono del proprio semplice lavoro ( condicenti della diligenza ) , che pure può essere fatto bene e con umanità
l'autista "nero " , con una straordinaria uniforme per cui l'uomo scompare assorbito nel ruolo .
Guardatelo e se non vi dovesse piacere ditemelo.
Massimo Romita
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starbuck
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martedì 19 marzo 2013
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l'alba del western crepuscolare
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Davvero interessante la tesi di strzelecki, che individua in "La ballata di Cable Hogue una trasposizione del Pinocchio di Collodi. Devo dire che alcuni riferimenti mi sembrano un po' forzati, certo i due manigoldi che mettono nei guai Cable sembrano davvero il gatto e la volpe. Sam Peckimpah tratteggia con amara ironia quelli che negli anni a venire saranno destinati a diventare i temi ricorrenti del western crepuscolare. L'arrancare di avventurieri laceri e sporchi, fronteggia l'avanzare di una modernità destinata a spazzare via per sempre l'epopea della frontiera. Vediamo sfilare personaggi che vivono le loro miserabili esistenze giorno per giorno, attimo per attimo, disposti a tutto pur di assicurarsi un angolino di benessere che sembra essergli negato a prescindere.
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Davvero interessante la tesi di strzelecki, che individua in "La ballata di Cable Hogue una trasposizione del Pinocchio di Collodi. Devo dire che alcuni riferimenti mi sembrano un po' forzati, certo i due manigoldi che mettono nei guai Cable sembrano davvero il gatto e la volpe. Sam Peckimpah tratteggia con amara ironia quelli che negli anni a venire saranno destinati a diventare i temi ricorrenti del western crepuscolare. L'arrancare di avventurieri laceri e sporchi, fronteggia l'avanzare di una modernità destinata a spazzare via per sempre l'epopea della frontiera. Vediamo sfilare personaggi che vivono le loro miserabili esistenze giorno per giorno, attimo per attimo, disposti a tutto pur di assicurarsi un angolino di benessere che sembra essergli negato a prescindere. Cable è uno di loro: uno straccione analfabeta beffato e abbandonato nel deserto dai suoi compari. Riesce miracolosamente a sopravvivere e come una sorta di Edmond Dantes nello sfuggire alla morte trova anche una possibilità di riscatto. Ma Cable non è uno spietato pistolero, egli cerca disperatamente una dimensione umana che stenta a trovare cittadinanza in un mondo violento e selvaggio. Uno così non può che innamorarsi di una prostituta: Hildy, che si intenerisce di fronte a tanta igenuità finendo col ricambiare il sentimento. Ma la fortuna del nostro eroe non è sufficente a spezzare le catene che lo imprigionano. Cable appartiene al deserto e la vendetta che cova è solo un pretesto per non staccarsi da quello che per lui è il solo mondo possibile. La vendetta viene consumata, l'amore di Hildy lo reclama, lo vuole strappare alla sabbia per portarlo in città a godersi una nuova vita. Ma ve lo immaginate Cable Hogue nella metropoli? Qui il ritmo della ballata esprime tutta la sua efficacia. Il cantore sembra indicare con la bacchetta l'ultimo riquadro della storia: la morte arriva in soccorso dell'eroe, questa volta Cable non chiede di essere risparmiato, si lascia portare via senza opporre resistenza, le parole dell'improbabile reverendo Joshua gli rendono onore, ricordandone le gesta e la figura. "Per lui che è vissuto nel deserto l'inferno non sarà mai abbastanza rovente". La ballata è terminata.
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strzelecki
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lunedì 11 marzo 2013
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ma sam peckinpah ha forse letto pinocchio?
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Sembrerebbe di sì a giudicare dai numerosi riferimenti al romanzo presenti nel film, cominciando dalla fisionomia dei due avversari del protagonista Cable / Pinocchio: uno - la volpe -ha il viso affilato, triangolare, l’altro – il gatto -ha il viso tondo irto di peli e baffi; il primo è il più deciso dei due e spietato, l’altro gli va dietro. Che i due corrispondano al gatto e alla volpe di Collodi non può essere messo in dubbio: all’inizio del film lo derubano di tutto, approfittando della sua fiducia nel prossimo, lo canzonano e lo lasciano solo in mezzo al deserto.
Che Cable corrisponda a Pinocchio lo rivelano altri riferimenti al romanzo:
La tentazione: Pinocchio è tentato dallo spettacolo dei burattini.
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Sembrerebbe di sì a giudicare dai numerosi riferimenti al romanzo presenti nel film, cominciando dalla fisionomia dei due avversari del protagonista Cable / Pinocchio: uno - la volpe -ha il viso affilato, triangolare, l’altro – il gatto -ha il viso tondo irto di peli e baffi; il primo è il più deciso dei due e spietato, l’altro gli va dietro. Che i due corrispondano al gatto e alla volpe di Collodi non può essere messo in dubbio: all’inizio del film lo derubano di tutto, approfittando della sua fiducia nel prossimo, lo canzonano e lo lasciano solo in mezzo al deserto.
Che Cable corrisponda a Pinocchio lo rivelano altri riferimenti al romanzo:
La tentazione: Pinocchio è tentato dallo spettacolo dei burattini. Non resiste, vende l’abbecedario e compra il biglietto. Cable è tentato dalla prostituta, cede alla tentazione.
La doccia: Pinocchio chiede la carità e riceve una secchiata di acqua in testa. Cable rovescia una caraffa di acqua sui pantaloni di chi non vuole dargli un prestito.
Il funerale: Pinocchio subisce un finto funerale inscenato dalla fatina che vuole indurlo a prendere la medicina. Durante il funerale grande spiegamento di conigli bardati di nero. Cable, a letto come Pinocchio, organizza il proprio funerale. Poi morirà davvero e sarà sepolto dagli amici vestiti tutti di nero, come i conigli di Pinocchio.
La morte:.Pinocchio “muore” e diventa un bambino. Cable muore veramente. Sembra che voglia morire, come Don Chisciotte. Vuole morire forse perché la vita non ha più attrattive per lui: si è vendicato della volpe, ha perdonato al gatto ( dimostrando così di essere diventato buono; così come Pinocchio “ muore” dopo aver dimostrato di essere diventato un bravo bambino ); ha conquistato l’amore della bella; lo attende un avvenire senza problemi in cui non dovrà più combattere per l’esistenza, un avvenire senza storia. Per questo la sua storia finisce.
E la fatina?
La fatina è la prostituta di cui Cable è innamorato. E’ lei che, come in Pinocchio provoca la “morte” del burattino, così nel film provoca con la sua auto e con la sua proposta la morte di Cable.
Non manca, nel film, il grillo parlante: è il giovane predicatore che predica bene, ma razzola male. Che corrisponda al grillo parlante di Pinocchio lo rivelano le sue lunghe gambe, le falde svolazzanti della sua marsina e il nero del suo abbigliamento.
Un’altra corrispondenza fra film e romanzo: l’episodio del film in cui i due avversari del protagonista cercano, invano, il suo “ tesoretto “scavando una buca profonda nel terreno corrisponde in toto all’episodio del libro nel quale Pinocchio, gabbato dal gatto e dalla volpe, scava una grande buca nel terreno, nel tentativo vano di recuperare le sue monete.
Tutto ciò dimostra in Peckinpah una conoscenza profonda e diretta ( non mediata dal Pinocchio disneyano ) del capolavoro collodiano.
Pinocchio è stato scritto negli anni 80 del XIX secolo, gli anni della conquista del West; è sempre stato considerato un romanzo pieno di violenza e di crudeltà.
Pieni di violenza e di crudeltà sono sempre stati considerati anche i film di Peckinpah.
Il libro di Collodi insegna, proprio per queste sue caratteristiche, a vivere: così va il mondo, ragazzi.
Il film di Peckinpah fa lo stesso e si richiama ad un illustre precedente, il testo collodiano che descrive i rapporti umani in Italia alla fine del XIX secolo, proprio l’epoca in cui nel west americano avveniva la colonizzazione.
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zenarcade
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giovedì 28 agosto 2008
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brrrrr,che freddo...
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MI scusi sign.Farinotti,non sarebbe meglio andar un pochetto più in profondità?Mi sono letto almeno 500 titoli delle sue "glaciali recensioni",e sanno un pò troppo di "superficialità".Con rispetto.
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chen kuan tai
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domenica 16 marzo 2008
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che forte cable hogue
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IL PIONIERE CABLE HOGUE è NEI GUAI, RAPINATO RIMANE SENZA CIBO ACQUA E CAVALLO,MA LA FORTUNA E LE PREGHIERE GLI DARANNO UNA MANO-FILM WESTERN BEN DIRETTO E BEN RECITATO TROPPO SIMPATICI E ORIGINALI I PERSONAGGI PRINCIPLI-FINALE IMPREVEDIBILE.
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