hilda
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domenica 28 gennaio 2024
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bellissimo
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Bellissimo film e grandissimi gli attori
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elgatoloco
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giovedì 19 settembre 2019
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forse oggi non è più così, ma una volta...
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"Guess Who's Coming to Dinner"(1967, Stanley Kramer)è un film, a suo modo, eccleso; sintesi perfetta tra dramma e commedia, affronta un tema oggi non più"pesante", ma per alcune famiglie forse ancora problematico, mentre più di mezzo secolo fa certamente era tale: l'amore, che vorrebbe sfociare in matrimonio(con figli)tra una studentessa bianca, di "ottima"famiglia progressista, molto aperta ai problemi negli USA fortissimi(in quegli anni vengono uccisi Malcom X e Martin Luther King, due grandi leader diversi tra loro, ma decisi a realizzare, in forme diverse, il"black power", che ovviamente M;L.King non chiamava così e non avrebbe mai definito in quel modo).
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"Guess Who's Coming to Dinner"(1967, Stanley Kramer)è un film, a suo modo, eccleso; sintesi perfetta tra dramma e commedia, affronta un tema oggi non più"pesante", ma per alcune famiglie forse ancora problematico, mentre più di mezzo secolo fa certamente era tale: l'amore, che vorrebbe sfociare in matrimonio(con figli)tra una studentessa bianca, di "ottima"famiglia progressista, molto aperta ai problemi negli USA fortissimi(in quegli anni vengono uccisi Malcom X e Martin Luther King, due grandi leader diversi tra loro, ma decisi a realizzare, in forme diverse, il"black power", che ovviamente M;L.King non chiamava così e non avrebbe mai definito in quel modo). Il tema viene esaminato in tutte le sfaccettature che un film classico, di solido impianto teatrale(quasi tutto in interni, peraltro)può trattare. Molto bene l'interazione tra gli interpreti. Katherine Hepburn, Spencer Tracy, Sidnyey Poitiers ma anche Cecil Kellaway sono capaci di realizzare triangolazioni eccese, a livello gestuale-mimico come anche di dialogo. Sono i film, questi, che fanno epoca giustamente...Oggi Spike Lee, certo, non è da meno, ma sono diverse le problematiche(pur se, appunto...)ed è divers8deve esserlo)la maniera di affrontarle... El Gato
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stefano capasso
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lunedì 9 settembre 2019
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ragione e sentimento
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La giovane Joanna e il medico John si conoscono e si innamorano durante una vacanza alle Hawaii. Travolti dalla passione decidono di sposarsi di li a breve e al ritorno a San Francisco comunicheranno ai rispettivi genitori la loro intenzione. Ma c’è un problema: lei è bianco e lui è nero e le rispettive famiglie opporranno resistenza
Stanley Kramer affronta in un tipico film Holliwodiano il tema razziale, in un periodo in cui in molti stati americani vige ancora il divieto di matrimonio per le coppie miste. Allo stesso tempo è un’analisi sui comportamenti famigliari e le figure genitoriali. Se entrambe le famiglie si trovano in difficolta ad accettare quell’unione si trovano sorprendente d’accordo sulle motivazioni che li spingono ad assumere tale atteggiamento, e sono le donne a rendersi più disponibili al cambiamento.
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La giovane Joanna e il medico John si conoscono e si innamorano durante una vacanza alle Hawaii. Travolti dalla passione decidono di sposarsi di li a breve e al ritorno a San Francisco comunicheranno ai rispettivi genitori la loro intenzione. Ma c’è un problema: lei è bianco e lui è nero e le rispettive famiglie opporranno resistenza
Stanley Kramer affronta in un tipico film Holliwodiano il tema razziale, in un periodo in cui in molti stati americani vige ancora il divieto di matrimonio per le coppie miste. Allo stesso tempo è un’analisi sui comportamenti famigliari e le figure genitoriali. Se entrambe le famiglie si trovano in difficolta ad accettare quell’unione si trovano sorprendente d’accordo sulle motivazioni che li spingono ad assumere tale atteggiamento, e sono le donne a rendersi più disponibili al cambiamento. Le donne che hanno la capacità di ascoltare le ragioni del cuore a differenza degli uomini più portati alla razionalità. Tra luoghi comuni e verità si sviluppa il lungo dibattito tra i protagonisti che vedrà, imprescindibile, il classico happy ending holliwodiano.
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francescaromanacerri
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venerdì 1 settembre 2017
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stupendo
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E' un capolavoro perchè è perfetto, è fine la trama , sono perfetti gli attori e non è datato. E' un film sull'ipocrisia , sull'apertura a parole cosa ancor oggi molto attuale. Quante persone si dichiarano aperte su molti temi ,omosessualità, ecc.. ma se questi temi investissero la loro famiglia cambierebbero d'improvviso atteggiamento?
Tutti sanno parlare bene ma alla prova dei fatti molti dimostrano resistenze sulla diversità. Non occorre portare un uomo di colore a cena , basta portare anche un uomo che non ha il classico modo di fare che tutti riconoscono come parte del gruppo sociale per avere tutti contro, tutti scandalizzati.
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E' un capolavoro perchè è perfetto, è fine la trama , sono perfetti gli attori e non è datato. E' un film sull'ipocrisia , sull'apertura a parole cosa ancor oggi molto attuale. Quante persone si dichiarano aperte su molti temi ,omosessualità, ecc.. ma se questi temi investissero la loro famiglia cambierebbero d'improvviso atteggiamento?
Tutti sanno parlare bene ma alla prova dei fatti molti dimostrano resistenze sulla diversità. Non occorre portare un uomo di colore a cena , basta portare anche un uomo che non ha il classico modo di fare che tutti riconoscono come parte del gruppo sociale per avere tutti contro, tutti scandalizzati. Affermare i propri sentimenti contro la società è da coraggiosi. Ma in questa bella favola tutto finirà bene e forse è anche ogni tanto bello che finisca bene . Un opera d'arte non lo è solo se non ha il lieto fine. I dialoghi sono scritti benissimo e il monologo di Tracy finale è un capolavoro. Attori tutti da premio Oscar.
W l'Internazionalismo!
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elgatoloco
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lunedì 21 agosto 2017
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comunque ancora interessante
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Anche dopo i recenti fatti della Virginia, un film come"Guess Who's Coming to Dinner?"di Stain Luther King(Stanley Kramer, sceneggiato da William Rose(1967), a mezzo secolo di distanza, conserva ancora una certa attualità; nonostante i matrimoni"misti"non siano più tabù, mentre rimane comunque un"malentendu"(malinteso)di fondo quanto al rapporto tra le etnie(di razze speriamo di non sentire parlare più, se non fa parte del KKK...). Film "da camera", pienamente teatrale, senza "gioco d'esterni", dove il dramma(mai la tragedia) si scioglie in commedia, dove tutto quanto in quegli anni stava accadendo, dopo le lotte di Malcom X(ucciso già nel 1965)e di Martin Luther King(che invece verrà ucciso nell'aprile del 1968)sta dietro senza venir esplicitato direttamente nei discorsi dei tre protagonisti, dato che la ragazza innamorata del professionista di colore(l'attrice Katharine Houghton, che dopo il film farà pochissimi film)è quasi"fuori gioco"rispetto alla "triangolazione"tra la coppia Spencer Tracy(che morirà circa due settimane dopo le riprese, quindi sarà già"fantasma"a film uscito nelle sale)-Katharine Hepburn e il pretendente di colore Sidney Poitier, un afroamericano ambito all'epoca da moltissime donne e ragazze, "chiude il cerchio".
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Anche dopo i recenti fatti della Virginia, un film come"Guess Who's Coming to Dinner?"di Stain Luther King(Stanley Kramer, sceneggiato da William Rose(1967), a mezzo secolo di distanza, conserva ancora una certa attualità; nonostante i matrimoni"misti"non siano più tabù, mentre rimane comunque un"malentendu"(malinteso)di fondo quanto al rapporto tra le etnie(di razze speriamo di non sentire parlare più, se non fa parte del KKK...). Film "da camera", pienamente teatrale, senza "gioco d'esterni", dove il dramma(mai la tragedia) si scioglie in commedia, dove tutto quanto in quegli anni stava accadendo, dopo le lotte di Malcom X(ucciso già nel 1965)e di Martin Luther King(che invece verrà ucciso nell'aprile del 1968)sta dietro senza venir esplicitato direttamente nei discorsi dei tre protagonisti, dato che la ragazza innamorata del professionista di colore(l'attrice Katharine Houghton, che dopo il film farà pochissimi film)è quasi"fuori gioco"rispetto alla "triangolazione"tra la coppia Spencer Tracy(che morirà circa due settimane dopo le riprese, quindi sarà già"fantasma"a film uscito nelle sale)-Katharine Hepburn e il pretendente di colore Sidney Poitier, un afroamericano ambito all'epoca da moltissime donne e ragazze, "chiude il cerchio". Gioco"di fioretto", nonostante i battibecchi, ma, appunto le grandi lotte(insomma, diciamola tutta:la tragedia)restano/resta fuori, con una capacità di indorare la pillola(mi scuso per la metafora facile)senza perà tagliar fuori i problmei. Oggi, grazie al cielo, tante ragazze e donne "bianche" hanno sposato uomini "di colore"e viceversa, ma poi, ...la Virginia e non solo. C'è ancora(testimonianza abbastanza recente)chi considera il compianto presidente sudafricano Nelson Mandela un"criminale", in base a quali prove(chiaramente inesistenti)si vorrebbe sapere, ma... Il ciritico Pino Farinotti, di recente, commermorando l'anniversario del fil, rllevava lo scollamento tra i critici di allora e il pubblico, nel senso che i crtici del tempo non"volevano-potevano"convalidare il giudizio troppo favorevole al film da parte del pubblico, mostrando come invece cinquant'ann dopo abbia avuto ragione il pubblico. E'vero, salvo il fatto che l'approccio molto"soft"al tema non ha certo impedito successivi e anche recentissimi episodi di razzismo. La"longue durée"(lunga durata)rilevata dal grande storico F.Braudel ha i suoi tempi e un film (come una canzone)non riesce a smuovere mentalità: "con Canzoni non si fan rivoluzioni"(Guccini)ed"è troppo poco una chitarra in mano"(ludwig Hirsch). El Gato
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elgatoloco
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lunedì 21 agosto 2017
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di grande attualità, dopo mezzo secolo
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Chi di noi/delle lettrici-dei lettori abbia visto il film all'epoca da bambinio/a con i genitori quando era uscito in sala , come era suiccesso a chi scriva non può non ricordate i brusii in sala: ricordo i commenti molto femminili di miagi, madre(dopo il film, quando mio padre non era in casa)": "Certo, con Sidney Poitier ogni donna ci farebbe un pensierino". Ma, anche rivisto oggi, quando i matrimoni misti sono quasi "molto diffusi"(ma non tantissimo)in realtà c'è qualcuno che si stupisce, qualcuno che, se magari in sala c''è una coppia mista o in TV si guarda il film ripensa a"Roberta(ex.)è fidanzata con Bob, di colore.
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Chi di noi/delle lettrici-dei lettori abbia visto il film all'epoca da bambinio/a con i genitori quando era uscito in sala , come era suiccesso a chi scriva non può non ricordate i brusii in sala: ricordo i commenti molto femminili di miagi, madre(dopo il film, quando mio padre non era in casa)": "Certo, con Sidney Poitier ogni donna ci farebbe un pensierino". Ma, anche rivisto oggi, quando i matrimoni misti sono quasi "molto diffusi"(ma non tantissimo)in realtà c'è qualcuno che si stupisce, qualcuno che, se magari in sala c''è una coppia mista o in TV si guarda il film ripensa a"Roberta(ex.)è fidanzata con Bob, di colore...", poi sospendendo il giudizio, per non passare per razzista. Di solido impianto teatrale, questo film da camera, "Guess Who's Coming to Dinner?"(1967), , sceneggiato da William Rose e diretto dal grande Stanley Kramer, lo mantiene fino alla fine, con una coerenza "incredibile", con una drammaturgia solida, dove il dramma(nulla a che vedere con la tragedia), con il triangolazione di tre grandi interpreti, come la coppia Spencer Tracy-Katharine Hepubrn(coppia nella vita, intendo, oltre che sullo schermo, con Tracy che sarebbe morto circa due settimane dopo la fine delle riprese stesse, dunque già morto quando il film passò per la prima volta nelle sale)-Sidney Poitier e invece la presenza"dimenticabile"di Katharine Houghton, che dopo questo film ne avrebbe interpretati pochi altri, con non molto successo, invero. Un film che ha fatto(giustamente)epoca, che però per molto tempo la critica"con la puzza sotto il naso"ha ignorato, anche perché "non sopporta di esprimersi in parallelo con il popolo", come di recente scriveva Pino Farinotti, critico-almeno in questo senso-decisamente in controtendenza con la categoria. Non so se"Le statistiche riportarono l'impennata esponenziale dei matrimoni misti", come dice ancora il Farinotti, ma certamente un aumento di questi matrimoni ci fu/è ancora in atto, anche per merito o comunque per impluso del film in oggetto. El Gato
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franci9292
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venerdì 25 settembre 2015
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educazione cinematografica
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Pochi giorni fa ho rivisto il film “Indovina chi viene a cena?” focalizzandomi meglio su quello che è il filo conduttore dell'intera pellicola.
La trama è piuttosto semplice e lineare: una ragazza americana di 23 anni si innamora alle Hawaii di un medico afro-americano; scelgono di sposarsi e di dire ai rispettivi genitori la decisione presa.
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Pochi giorni fa ho rivisto il film “Indovina chi viene a cena?” focalizzandomi meglio su quello che è il filo conduttore dell'intera pellicola.
La trama è piuttosto semplice e lineare: una ragazza americana di 23 anni si innamora alle Hawaii di un medico afro-americano; scelgono di sposarsi e di dire ai rispettivi genitori la decisione presa. Dapprima si trovano a casa della famiglia della giovane. Padre giornalista e madre commercialista; genitori dalle idee liberali, che hanno insegnato alla figlia il totale rispetto verso persone di diverso colore della pelle; proprio in quel periodo tanto delicato per gli Stati Uniti d’America, dove non erano ancora stati riconosciuti molti dei diritti che spettavano ai neri che abitavano la nazione.
I genitori della ragazza si troveranno a mettere in discussione le loro idee e a capire quanto sia difficile conciliare cuore e razionalità.
Molto più severa, però, sarà la reazione del padre nero, che chiederà al figlio spiegazioni e gli dirà quanto sia deluso dall’insensatezza della decisione presa dal figlio. Bellissimo dialogo tra i due, dopo il quale si percepirà appieno l’insegnamento lineare che impartirà il figlio al padre “Papà ti voglio bene, te ne ho sempre voluto ma tu ti ritieni ancora un uomo di colore, mentre io mi ritengo solamente un uomo”. Sarà, però, solo il bellissimo e commovente monologo finale del padre della ragazza a convincere anche l’altro genitore , che finirà per l’accettare la situazione e a sedersi a tavola insieme a tutti gli altri commensali per la tanto agognata cena
Film toccante e pieno di spunti di riflessione. Cast a dir poco brillante e assolutamente adatto alla pellicola; cominciando dal formidabile Spencer Tracy e arrivando alla recitazione di una fantastica Katharine Hepburn, un bravissimo Sidney Poitier e per ultimi, ma non meno importanti, Katharine Houghton, Beah Richards e Roy E.Glenn.
L’ignoranza porta spesso, ancora oggi, a denigrare gente “diversa” da noi. Dobbiamo guardarci dentro. Piantiamola con i soliti luoghi comuni e con le solite cavolate. Educhiamoci ed educhiamo. Insegnamo ai nostri figli che la diversità non sta nel diverso colore della pelle o nella diversa cultura e nazionalità, ma che deve essere considerato diverso,e quindi da emarginare, una persona che ci tratta male, una persona maleducata, qualcuno che possa nuocere alla nostra salute, mentale e fisica. Queste sono le persone che vanno emarginate, che vanno chiuse fuori dalla nostra cerchia.
Le persone negative, che ci fanno stare male e che ci rendono tristi e vulnerabili, sono persone che non meritano la nostra presenza e che vanno escluse dalle nostre buone maniere e dai nostri piani. Tornando al film, mi è piaciuto il messaggio iniziale e finale: L’amore vince su tutto. O meglio, non c’è colore di pelle che tenga. L’amore arriva quando meno te l’aspetti e ti colpisce dritto al cuore. Non guarda la nazionalità, non guarda la cultura, non vede alcuna diversità. L'amore è cieco, ma la sua cecità è positiva. È ingenuo, mai egoista o preponderante; l’amore è un sentimento vivo, qualcosa senza il quale ci sembra impossibile pensare di potere soltanto sopravvivere alle ingiurie del mondo. L’amore ti prende e ti sceglie. Non importa se ci saranno tanti ostacoli da affrontare. L’amore può tutto. L’amore risolve tutto.
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miett
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venerdì 27 marzo 2015
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film da vedere
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Ho avuto il piacere solo ieri di vedere questo bellissimo film degli anni '60. Un cast d'eccezione . Film che in maniera edulcorata ed educata affronta il problema dei matrimoni misti. La recitazione di tutti i protagonisti è impeccabile, ma il momento più bello e commovente in assoluto è sicuramente il monologo finale del grande Spencer Tracy. L'amore trionfa.
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filippo catani
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giovedì 31 luglio 2014
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un film avanti con i tempi
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La figlia di un importante editore e di una curatrice di mostre rientra da un viaggio alle Hawai accompagnata da un dottore di fama internazionale conosciuto lì e con cui ha intenzione di sposarsi. Il fatto è che il dottore è di colore e questo provoca un po' di sconquasso nella pur progressista famiglia di lei.
Innanzitutto per giudicare questa pellicola bisogna partire dal 1967 e cioè dalla data della sua produzione e uscita. Un film del genere era da ritenersi una commedia alquanto audace in quanto affrontava di petto un problema scottante quale la discriminazione razziale. Martin Luther King sarebbe caduto di lì a un anno. Ecco allora che a momenti di ilarità si alternano per diventare predominanti i momenti di forte crisi.
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La figlia di un importante editore e di una curatrice di mostre rientra da un viaggio alle Hawai accompagnata da un dottore di fama internazionale conosciuto lì e con cui ha intenzione di sposarsi. Il fatto è che il dottore è di colore e questo provoca un po' di sconquasso nella pur progressista famiglia di lei.
Innanzitutto per giudicare questa pellicola bisogna partire dal 1967 e cioè dalla data della sua produzione e uscita. Un film del genere era da ritenersi una commedia alquanto audace in quanto affrontava di petto un problema scottante quale la discriminazione razziale. Martin Luther King sarebbe caduto di lì a un anno. Ecco allora che a momenti di ilarità si alternano per diventare predominanti i momenti di forte crisi. Ecco allora svettare su tutti i due attori protagonisti con i loro toccanti discorsi. Poitier che nel discorso al padre scarica tutta la sua rabbia e frustrazione per la condizione dei neri che a suo dire deve e dovrà cambiare accusando il padre e la sua generazione di non aver combattuto abbastanza per questo. D'altra parte c'è lo splendido discorso finale di Tracy che è un inno alla tolleranza che supera le sue perplessità e tra le tante difficoltà che i giovani dovranno affrontare non vuole che ci sia il suo diniego alle nozze. Oscar a sceneggiatura originale e alla Hepburn. Molto probabilmente se due Oscar dovevano essere assegnati quelli dovevano andare a Poitier e Tracy.
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coch_98
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lunedì 27 gennaio 2014
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indovina chi viene cena?
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Gli anni Sessanta furono il punto focale del cocente razzismo presente negli Stati Uniti. Il cinema è sempre stato considerato anche un'arma sociale, e perciò arrivò anche il turno di affrontare il tema razzismo. Indovina chi viene a cena? non fu l'unica pellicola del 1967 a trattare questa problematica, in quanto nello stesso anno uscì La calda notte dell'ispettore Tibbs di Norman Jewison, più potente nel messaggio. Entrambi i film ebbero come protagonista il nascente divo Sidney Poitier, simbolo dell'uguaglianza tra razze che si stava consolidando con le proteste di Martin Luther King e Malcolm X. Agli Oscar del '68 il film di Jewison sconfisse quello di Kramer sia nella categoria miglior film sia in quella miglior attore.
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Gli anni Sessanta furono il punto focale del cocente razzismo presente negli Stati Uniti. Il cinema è sempre stato considerato anche un'arma sociale, e perciò arrivò anche il turno di affrontare il tema razzismo. Indovina chi viene a cena? non fu l'unica pellicola del 1967 a trattare questa problematica, in quanto nello stesso anno uscì La calda notte dell'ispettore Tibbs di Norman Jewison, più potente nel messaggio. Entrambi i film ebbero come protagonista il nascente divo Sidney Poitier, simbolo dell'uguaglianza tra razze che si stava consolidando con le proteste di Martin Luther King e Malcolm X. Agli Oscar del '68 il film di Jewison sconfisse quello di Kramer sia nella categoria miglior film sia in quella miglior attore.
La trama è questa: Joanna Dreyton (Katharine Houghton) e John Prentice (Sidney Poitier) sono due ragazzi di colore diverso che però s'innamorano e decidono di sposarsi. Lei, più ingenua, è sicura che il tutto verrà accettato senza problemi dai genitori di entrambi, ed è incurante dei problemi che potrebbero avere i loro figli ed essi stessi. Arrivati a San Francisco, come previsto la prima reazione dei genitori di Joanna è negativa: non sono mai stati razzisti ma credono che un'unione del genere sia impossibile. Soprattutto il padre (Spencer Tracy) è convinto che il matrimonio sia inconcepibile, mentre sua moglie (Katharine Hepburn), nonostante le prime remore, è colpita dai sentimenti dei due giovani e dalla serietà di John Prentice, e perciò aconsente. Invitati a cena, cosa diranno i genitori di lui.
Deliziosa commedia che descrive la situazione dell'intera nazione statunitense con triste verità camuffata da leggerezza. Straordinario Spencer Tracy alla sua ultima interpretazione (morì dopo sole due settimane dalla fine delle riprese) e ottima Katharine Hepburn in uno dei suoi ruoli più famosi. Da vedere.
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