luca scialò
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venerdì 10 settembre 2010
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la vita di un asino quale specchio della società
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Nella stalla di una famiglia della medio-ata borghesia francese del dopoguerra, nasce un asino, cui danno nome Balthazar. La sua vita è comune a tutte quelle dei suoi simili, fatta di duro lavoro. Fino a quando la famiglia, caduta in disgrazia, non se ne disfa e Balthazar finisce sballottato da un padrone all'altro, tutti che lo maltrattano e si servono male di lui. Anche la sua ex padroncina, Marie, non se la passa bene, e sembra vivere in simbiosi con lui le sue disgrazie. Fino in fondo...
Un film toccante, in cui sono la cattiveria dell'uomo, la sua ingordigia, e la sua malignità sembrano sfogarsi tutte contro un animale, il cui sguardo triste e rassegnato è al contempo un severo giudizio nei loro confronti.
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Nella stalla di una famiglia della medio-ata borghesia francese del dopoguerra, nasce un asino, cui danno nome Balthazar. La sua vita è comune a tutte quelle dei suoi simili, fatta di duro lavoro. Fino a quando la famiglia, caduta in disgrazia, non se ne disfa e Balthazar finisce sballottato da un padrone all'altro, tutti che lo maltrattano e si servono male di lui. Anche la sua ex padroncina, Marie, non se la passa bene, e sembra vivere in simbiosi con lui le sue disgrazie. Fino in fondo...
Un film toccante, in cui sono la cattiveria dell'uomo, la sua ingordigia, e la sua malignità sembrano sfogarsi tutte contro un animale, il cui sguardo triste e rassegnato è al contempo un severo giudizio nei loro confronti.
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il cinefilo
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martedì 21 settembre 2010
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affascinante riflessione sulla sofferenza
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TRAMA:Il film racconta la storia del asino Balthazar e delle sue"disavventure"in mezzo agli umani...COMMENTO:Questo film triste e inquietante(ma anche affascinante)è la classica operazione cinematografica che può essere interpretata,a seconda dei punti di vista,come metaforica,allegorica o addirittura filosofica.
Il regista Robert Bresson sembrerebbe descrivere il protagonista animale come se fosse l'incarnazione stessa dell'"innocenza"che si ritrova tragicamente a doversi fare carico della crudeltà e della sofferenza del mondo che lo circonda e lo maltratta condividendo in parte il suo destino con la giovane ragazza Maria(l'attrice è Anne Wiazemesky)la cui vita è afflitta da alcuni drammatici problemi.
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TRAMA:Il film racconta la storia del asino Balthazar e delle sue"disavventure"in mezzo agli umani...COMMENTO:Questo film triste e inquietante(ma anche affascinante)è la classica operazione cinematografica che può essere interpretata,a seconda dei punti di vista,come metaforica,allegorica o addirittura filosofica.
Il regista Robert Bresson sembrerebbe descrivere il protagonista animale come se fosse l'incarnazione stessa dell'"innocenza"che si ritrova tragicamente a doversi fare carico della crudeltà e della sofferenza del mondo che lo circonda e lo maltratta condividendo in parte il suo destino con la giovane ragazza Maria(l'attrice è Anne Wiazemesky)la cui vita è afflitta da alcuni drammatici problemi.
Si tratta di un film sorprendente per la sua assoluta semplicità e"purezza"(ma oggettivamente difficile da valutare)e che merita di essere visionato(con attenzione)almeno una volta nella vita.
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