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"Non son degno di te"(Ettore Maria Fizzarotti, scritto da Burno Corbucci e Mario Amendola, anche se altre fonti danno come co-sceneggiatore Giovanni Grimaldi, 1965)è il tipiico muscirello in bianco e nero. Morandi, già lanciato nel"dorato mondo"della canzone svolge il servizio militare, allora obbligatorio per tutt, a Napolii. é fidanzato con la figlia del maresciallo, poi repentianemtne promosso(racconmandazione ignota, ma poi scoperta)sottotenente. Cerimonia di fidanzamento, successo di Gianni, che a Roma registra varie canzoni(nel corso del film se ne ascoltano dieci, compresa la canzone del tittolo, ma anche l'Avea Maria schubertiana in italiano). Sembra andare tutto bene, ma c'è la serpe... Il figlio di un ricco armatore cerca di far invaghire di sè la ragazza, creando grande scompiglio e quando Gianni segue la sua fidanzata insieme a un collega, la"becca"quando dà un bacio, che sarebbe d'addio, al "diavolo tentatore"e immaginarsi... la calunnia un venticello, la gelosia una tempesta. Dopo vari malintesi e vivissitudini varie, la riconcilitazione, dato che in una serata forse atipica per la città del Vesuvio, lui le canta la serenata(il brnao del titolo, appunto)è tutto torna a posto... Musicarello, con Morandi che finge di recitare e invece promuove le sue canzoni. Sarà anche stato "bello, simpatico e sicuro di sé", come qualche mese affermava la sua partner filmica(in"Le castagne sono buone"di Pietro Germi, film comunque poisteriore)Stefania Casini, ma come interpretazione e recitazione, lasciamo perdere. Laua Efrikian , dal canto suo, non è molto più brava, anzi. Decisamente bene, invece, gli inserti comici con Nino Taranto(il maresciallo poi promosso), Aroldo Tieri(funizionario RCA), ma soprattutto l''impagabile coppia Raffaele Psiu-Gino Bramieri, riseptettivament nei panni dello zio, facente funzione di padre e del padre del cantante.soldato, i cui siparietti comici rimangono straordinari, a inizi<re da quello iniziale, quando la vicenda propriamente detta non si +è ancora"accesa". Drammturgicamente due parti. la prima, pià che altro comica, segue la vita militare e quella canora.sentimentale di Morandi e della Efrikian, la seconda si tinge di mélo e di quanto vi gira intorno, con un finale appunto tipico del genere.ma, giova ricordarl, Fizzarotti non era Douglas Sirk.... In più, a parte queste considerazioni, da aggiungere la visuale tuistitica che il film dà, appunto in bianco e nero, che comunque sono colori(giova ricordarlo, a scanso di equivoci)di Napoli e di Roma. Poco altro da aggiungere, salvo il fatto che Ennio Morricoone firma le msucihe di raccordo, oltre alla canzone"La mia mania". E Morandi cantante è comunque decisamente meglio del mOrandi attore, quesato va detto altrettanto..., El Gato
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