renato c.
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lunedì 13 luglio 2015
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l'ultimo ford
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L'ultimo western di John Ford è stato considerato da molti noioso, pesante,ecc. Eppure da un punto di vista storico-culturale, io lo trovo un bel film praticamente dalla parte degli Indiani in modo totale! Purtroppo i bianchi, in America, ne hanno combinate troppo contro i Pellerosse, la cosa peggiore sono state le promesse non mantenute, che li sfiduciavano e li spingevano a prendere nuovamente le armi contro i bianchi! Il loro grande peregrinare verso le terre natali ricorda molto l'esodo degli Ebrei verso la Terra Promessa! Ottimi i personaggi interpretati da Richard Widmark e da Carrol Baker| Caratteristico il capitano, di origine tedesca, che obbediva agli ordini a tutti i costi anche se li disapprovava! E poi fa vedere che anche tra gli Indiani c'erano il buono ed il cattivo, qui impersonato dal figlio del capo che sparava sempre per primo, e che voleva prendersi la 2^ moglie dello zio, dal quale sarà poi ucciso! Orribile il personaggio di quel cowboy che vuole a tutti costi uccidere e scotennare un pellerossa! Ho letto che nei passaggi televisivi, la sequenza coi personaggi famosi Wyatt Earp, iterpretato da James Stewart, e Doc Holliday, interpretato da Arthur Kennedy è stata tagliata! Nella versione che visto io,(tra l'altro in una splendida versione HD!) c'era, anche se, rispetto a quanto ricordo aver visto nel film alla sua uscita, mi sembrava più breve! In ogni caso era effettivamente una sequenza che c'entrava poco o niente con la trama del film! Forse l'hanno inserita per dare un intermezzo di allegria ad un film, in fin dei conti, lento e triste! A proposito dell'uscita del film a Milano nel Gennaio del 1965: era uscito al Manzoni, pubblicizzato come "Cinerama"! Solo due annni prima nel 1963 al Manzoni era uscito "La conquista del West" nel Cinerama originale a tre proiettori, con scene di movimento in cui sembrava che la sala volasse o si muovesse ecc.
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L'ultimo western di John Ford è stato considerato da molti noioso, pesante,ecc. Eppure da un punto di vista storico-culturale, io lo trovo un bel film praticamente dalla parte degli Indiani in modo totale! Purtroppo i bianchi, in America, ne hanno combinate troppo contro i Pellerosse, la cosa peggiore sono state le promesse non mantenute, che li sfiduciavano e li spingevano a prendere nuovamente le armi contro i bianchi! Il loro grande peregrinare verso le terre natali ricorda molto l'esodo degli Ebrei verso la Terra Promessa! Ottimi i personaggi interpretati da Richard Widmark e da Carrol Baker| Caratteristico il capitano, di origine tedesca, che obbediva agli ordini a tutti i costi anche se li disapprovava! E poi fa vedere che anche tra gli Indiani c'erano il buono ed il cattivo, qui impersonato dal figlio del capo che sparava sempre per primo, e che voleva prendersi la 2^ moglie dello zio, dal quale sarà poi ucciso! Orribile il personaggio di quel cowboy che vuole a tutti costi uccidere e scotennare un pellerossa! Ho letto che nei passaggi televisivi, la sequenza coi personaggi famosi Wyatt Earp, iterpretato da James Stewart, e Doc Holliday, interpretato da Arthur Kennedy è stata tagliata! Nella versione che visto io,(tra l'altro in una splendida versione HD!) c'era, anche se, rispetto a quanto ricordo aver visto nel film alla sua uscita, mi sembrava più breve! In ogni caso era effettivamente una sequenza che c'entrava poco o niente con la trama del film! Forse l'hanno inserita per dare un intermezzo di allegria ad un film, in fin dei conti, lento e triste! A proposito dell'uscita del film a Milano nel Gennaio del 1965: era uscito al Manzoni, pubblicizzato come "Cinerama"! Solo due annni prima nel 1963 al Manzoni era uscito "La conquista del West" nel Cinerama originale a tre proiettori, con scene di movimento in cui sembrava che la sala volasse o si muovesse ecc. A sola distanza di un anno e mezzo vedersi proporre come Cinerama questo film in 70mm, senza nessuno degli effetti tipici del Cinerama, ha scontentato molti del pubblico! Ricordo le lamentele in sala:"Ma questo non è Cinerama!" "Io pensavo fosse come "La conquista del West"! e così via, ha forse contribuito al flop da parte del pubblico!! Invece, preso in se stesso e non come Cinerama, è un film che vale, degno del Grande maestro Ford!
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sergio longo
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lunedì 15 agosto 2005
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il grande sentiero
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Era ineluttabile che il tramonto dei leggen_
dari indiani d' America dovesse avere il suo
cantore nel cineasta che meglio di ogni altro
ha reso per immagini l'epica dell' ovest
americano; e 'Il grande sentiero' è, non a caso anche per la scelta del contenuto, il
western conclusivo di John Ford: un dovero_
so risarcimento morale e storico nei con_
fronti degli Cheyenne, colti nel tormentato
momento dell'orgoglioso rifiuto di vivere in
un'angusta riserva dell'Oklahoma; di qui una contrastata fuga di duemila chilometri
per raggiungere lo Yellowstone, la terra dei
padri. E' il 1964 quando Ford gira questo
film e contemporaneamente nasce l'astro
di Sergio Leone. La coincidenza dei tempi
sembrerebbe voler favorire un passaggio
di testimone dall'uno all'altro, ma non è
così.
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Era ineluttabile che il tramonto dei leggen_
dari indiani d' America dovesse avere il suo
cantore nel cineasta che meglio di ogni altro
ha reso per immagini l'epica dell' ovest
americano; e 'Il grande sentiero' è, non a caso anche per la scelta del contenuto, il
western conclusivo di John Ford: un dovero_
so risarcimento morale e storico nei con_
fronti degli Cheyenne, colti nel tormentato
momento dell'orgoglioso rifiuto di vivere in
un'angusta riserva dell'Oklahoma; di qui una contrastata fuga di duemila chilometri
per raggiungere lo Yellowstone, la terra dei
padri. E' il 1964 quando Ford gira questo
film e contemporaneamente nasce l'astro
di Sergio Leone. La coincidenza dei tempi
sembrerebbe voler favorire un passaggio
di testimone dall'uno all'altro, ma non è
così. ' Il grande sentiero', infatti, chiude
alla barocca truculenza del western di Leone
nel momento stesso in cui -pur narrando
con accenti dolenti il dramma di un popolo
considerato un intruso nel territorio natìo-
apre inaspettatamente un buffo siparietto
che ha per protagonisti nientemeno che
Wyatt Earp (James Stewart) e Doc Holliday
(Arthur Kennedy), qui lontani le mille miglia
dall'immagine seriosa tramandataci da tutti
i film precedenti(e tra questi figura natural_
mente anche 'Sfida infernale' dello stesso
Ford..). E' un modo garbatamente indiretto
-ma quanto efficace!- di stigmatizzare il
western che verrà.
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raffaele
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domenica 14 agosto 2005
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pesante...
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...meglio il primo John Ford e,tra l'altro, il bianco e nero era più suggestivo
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