Chi giace nella mia bara?

Bette Davis, la diva con più personalità dei tempi d'oro hollywoodiani, è la splendida protagonista di 'Dead Ringer'. Non solo: per la riuscita del film, recita in un doppio ruolo (veste i panni di due gemelle), diretta da un suo precedente partner, Paul Henreid, con cui aveva recitato in un altro capolvaoro di venti anni prima ('Now, voyager'). Passa con estrema naturalezza (ma, sono parole sue, anche con tutta la fatica che richiedeva lo sforzo di interpretare due gemelle diametralmente opposte: questo fu il motivo per cui Lana Turner, l'attrice originariamente scelta per la doppia parte, rifiutò il ruolo) da una donna ricca, futile e lussuriosa a un'altra, titolare di un bar, a LA. [+]

Bette Davis, la diva con più personalità dei tempi d'oro hollywoodiani, è la splendida protagonista di 'Dead Ringer'. Non solo: per la riuscita del film, recita in un doppio ruolo (veste i panni di due gemelle), diretta da un suo precedente partner, Paul Henreid, con cui aveva recitato in un altro capolvaoro di venti anni prima ('Now, voyager'). Passa con estrema naturalezza (ma, sono parole sue, anche con tutta la fatica che richiedeva lo sforzo di interpretare due gemelle diametralmente opposte: questo fu il motivo per cui Lana Turner, l'attrice originariamente scelta per la doppia parte, rifiutò il ruolo) da una donna ricca, futile e lussuriosa a un'altra, titolare di un bar, a LA. Quest'ultima, di nome Edith, non ha mai perdonato alla odiosa gemella, di nome Margaret, di averle portato via, molti anni prima, l'amore della sua vita, un ricchissimo uomo che la stessa Margaret aveva sedotto e da cui si era fatta sposare con un subdolo inganno. Tutto ciò ha provocato nella ben più gentile Edith un sentimento di vendetta irrefrenabile. Così, quando se ne presenta l'occasione (il funerale del generale De Lorca, l'uomo conteso dalle due gemelle), Edith fa scattare la sua trappola. E si vendica coi fiocchi e controfiocchi di Margaret: la uccide e ne prende il posto, facendo sì che la strabiliante somiglianza tra le due lasci intendere che Edith, afflitta da gravi problemi economici, si sia suicidata. Ma, se sulle prime tutto sembra andare per il verso giusto, col passare del tempo insorgono tutti gli ostacoli che un simile, traumatico cambiamento può comportare: Così, si scopre che Margaret, che non amava affatto De Lorca, ha un amante, Tony Collins (Peter Lawford), che si fa praticamente mantenere, in modo molto costoso, dalla vanesia Margaret. Inoltre, il bellissimo cane di casa, che non sopportava Margaret (un sentimento ricambiato), adora invece Edith. Che contraccambia. Tutte queste circostanze non sfuggono al solerte maggiordomo di casa De Lorca (un calibrato Cyril Delevanti) che, però, non rivela nulla a nessuno (solamente a fine film rivelerà a Edith che aveva capito cosa fosse successo). Nemmeno all'amico di Edith, il sergente Jim Hobbson (Karl Malden, molto bravo). Il quale, nonostante nutra qualche sospetto, ed è addolorato per il..."suicidio" di Edith, non può far altro che prendere atto della situazione. Che si evolverà con un'altra morte..Due ultime chicche: "Dead Ringer" è l'ultimo film dell'attrice Jean Hagen; la macchina guidata da Tony è un'italianissima Spider Giulietta!
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Henreid,attore austriaco già partner della Davis,firma un giallo molto intrigante che scritto e messo in scena con mestiere,si fa ricordare soprattutto per l'eccezionale performance,in un doppio ruolo,della diva dagli occhi sporgenti. Anche grazie agli effetti speciali,due personalità estremamente differenti e ben definite si scontrano:Edith,passionale e vendicativa,e Margaret,elegante e vanesia sua gemella. Tutto il cast è di livello,dall'impeccabile caratterista Karl Malden,che mai ha sbagliato un film,sino all'alano. L'impalcatura di questa trasposizione si regge però sull'abilità della Davis che dà un saggio di recitazione ricco di sfumature,supportata da un ottimo doppiaggio nella versione in italiano. [+]

Henreid,attore austriaco già partner della Davis,firma un giallo molto intrigante che scritto e messo in scena con mestiere,si fa ricordare soprattutto per l'eccezionale performance,in un doppio ruolo,della diva dagli occhi sporgenti. Anche grazie agli effetti speciali,due personalità estremamente differenti e ben definite si scontrano:Edith,passionale e vendicativa,e Margaret,elegante e vanesia sua gemella. Tutto il cast è di livello,dall'impeccabile caratterista Karl Malden,che mai ha sbagliato un film,sino all'alano. L'impalcatura di questa trasposizione si regge però sull'abilità della Davis che dà un saggio di recitazione ricco di sfumature,supportata da un ottimo doppiaggio nella versione in italiano. [-]

Dato la sceneggiatura, la grande protagonista non si esprime al massimo come siamo abituati a vedere. E' un film che suscita attenzione continua fino alla fine. Belle e significative le musiche e gli interni che lo avvicinano allo stile Hitckokiano. Anche se di discutibile verosomglianza è un film che si gusta fino alla fine; da vedere e consigliare.

Un film prolisso e a tratti noioso, ma con una Bette Davis assolutamente strepitosa che con la sua interpretazione riesce a risollevare questo materiale di serie B. Bella la colonna sonora di Andre Previn e molto curata la messa in scena, regia spenta, sceneggiatura pasticciata, finale intollerabile ed esagerato. Vale unicamente per la grandissima Bette.

è un film dal congegno perfetto, dove l'inverosiile acquista a poco a poco carattere di verità. In barba alle datate recensioni dei signori critici italiani, non risente per nulla dei suoi 44 anni di età. E' uno dei ruoli migliori di Bette Davis che per una volta non ha bisogno di fare la psicopatica per essere grande.

Non ci meraviglia che Paul Henried abbia chiamato Bette Davis ad interpretare il doppio ruolo di due gemelle, una buona e l'altra cattiva, sia perchè si richiedeva un'interpretazione virtuosistica, sulla scia del doppio già sperimentato da Bette in L'anima e il volto, sia perchè la Davis aveva mostrato una notevole dose di cattiveria nel precedente Che fine ha fatto Baby Jane del 1962, di R. Aldrich. Qui la Davis non è sorretta nè da una sceneggiatura nè da una regia all'altezza delle sue capacità interpretative e percio' fa del suo meglio per colmare le lacune, accentuando spesso i "tic" della sua recitazione (in senso buono) e galvanizzando l'attenzione dello spettatore col suo istrionismo, comunque riuscendo ad esprimere anche la notevole umanità di Edith, la sorella buona. [+]

Non ci meraviglia che Paul Henried abbia chiamato Bette Davis ad interpretare il doppio ruolo di due gemelle, una buona e l'altra cattiva, sia perchè si richiedeva un'interpretazione virtuosistica, sulla scia del doppio già sperimentato da Bette in L'anima e il volto, sia perchè la Davis aveva mostrato una notevole dose di cattiveria nel precedente Che fine ha fatto Baby Jane del 1962, di R. Aldrich. Qui la Davis non è sorretta nè da una sceneggiatura nè da una regia all'altezza delle sue capacità interpretative e percio' fa del suo meglio per colmare le lacune, accentuando spesso i "tic" della sua recitazione (in senso buono) e galvanizzando l'attenzione dello spettatore col suo istrionismo, comunque riuscendo ad esprimere anche la notevole umanità di Edith, la sorella buona. Per questo il film risulta comunque affascinante e si vede volentieri. Bravi Karl Malden e gli altri attori, anche Peter Lawford, il belloccio del cinema americano degli anni 60, qui un po' meno inespressivo del solito.Bella anche la musica. [-]

Un film straordinario, ogni volta che lo vedo (in dvd americano) mi suscita emozioni, e consente nuove, terribili chiavi di lettura. FOrse perché occorre entrare nel profondo del personaggio Edith/Margaret e immedesimarsi in esso. Sarà pure una vicenda al limite del verosimile, ma alcuni passaggi sono da brivido. La figura di Donna Anna è una sorta di Paola Borboni che fin dall'inizio del film avvince con il suo sguardo obliquo e la sua voce tremula, e pare estranea a quel che la circonda se non intervenendo con frasi fatte, caustiche e misuratissime. Dall'accentuato cinismo -che non sfugge alla gemella Edith- è la frase che Margaret pronuncia al rientro dal funerale del marito, togliendosi l'abito nero: "Thanks God that's over. [+]

Un film straordinario, ogni volta che lo vedo (in dvd americano) mi suscita emozioni, e consente nuove, terribili chiavi di lettura. FOrse perché occorre entrare nel profondo del personaggio Edith/Margaret e immedesimarsi in esso. Sarà pure una vicenda al limite del verosimile, ma alcuni passaggi sono da brivido. La figura di Donna Anna è una sorta di Paola Borboni che fin dall'inizio del film avvince con il suo sguardo obliquo e la sua voce tremula, e pare estranea a quel che la circonda se non intervenendo con frasi fatte, caustiche e misuratissime. Dall'accentuato cinismo -che non sfugge alla gemella Edith- è la frase che Margaret pronuncia al rientro dal funerale del marito, togliendosi l'abito nero: "Thanks God that's over. I hate black, I don't look well in black" e, poco più tardi, Edith le fa notare che "For someone whose husband was buried today, You don't seem to be very upset". Il dialogo tra le due sorelle, anche da solo, vale il film. [-]

Chi e' interessato mi scriva dpitot@iol.it