La voglia matta |
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Un film di Luciano Salce.
Con Ugo Tognazzi, Catherine Spaak, Gianni Garko, Franco Giacobini, Luciano Salce.
continua»
Commedia,
b/n
durata 105 min.
- Italia 1962.
MYMONETRO
La voglia matta
valutazione media:
3,73
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Gioventù andata che lascia l'amaro in bocca..di matteobettini15gennaioFeedback: 4806 | altri commenti e recensioni di matteobettini15gennaio |
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sabato 13 maggio 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un ingegnere quarantenne ("Ho trentanove anni, prego!", tende a chiarire ogni qualvolta se ne presenta l'occasione l'Ignegnere in questione, Antonio Berlinghieri, interpretato da un formidabile Tognazzi, protagonista maschile de "La Voglia Matta"; la protagonista femminile, invece, è Catherine Spaak: Salce, il regista della pellicola, vide su una rivista la foto della giovanissima attrice e la considerò perfetta per questo ruolo) è in viaggio da Milano a Pisa. Essendo separato (ma con un'amante..!), Berlinghieri mantiene il figlio Maurizio in un costoso collegio nella città toscana. Rifiutando categoricamente di invecchiare e calcolando ogni sua mossa al secondo, Berlnighieri si imbatte in uno scatenato gruppo di ragazzi che si sta recando in una casa al mare per trascorrervi l'ultimo weekend prima che l'estate finisca (ulteriore, chiara metafora del tempo che vola via e lascia alle nostre spalle età, divertimento, follie giovanili). Dapprima irritato per i continui scherzi di cui suo malgrado è vittima, finisce con l'aggregarsi a loro a causa dell'interesse sempre più irrefrenabile (che finirà per divenire, appunto una "Voglia Matta") per Francesca (la Spaak, che in questo film si presetò con un taglio di capelli imitato da centinaia di migliaia di teenagers dell'epoca). Sospeso tra un sentimento diviso tra attrazione (Tognazzi, la prima volta che vide la Spaak, la corteggiò davvero, offrendole un passaggio sulla sua macchina e, visto che lei seppe resistere alle sue avances, la buttò letteralmente fuori dalla propria vettura: di lì in avanti i due, al di fuori del set, non rivolsero più la parola) e desiderio di tronare ventenne, Berlinghieri si dimentica per un giorno di tutti i suoi doveri e inizia a festeggiare, continua a festeggiare, non se la smette di festeggiare. Ignorando di essere continuamente preso in giro e sfruttato dai ragazzi del gruppo. Quando, il mattino successivo, si desta, abbandonato da tutti, si rimette in viaggio per Pisa, come se nulla fosse accaduto. Ma, in realtà, il ricordo di Francesca (e dei vent'anni che non tornano più per nessuno) è più vivo che mai...Amarissimo, divertentissimo, interpretato benissimo.
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